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Leadership for Growth. LUISS Business School forma i leader del futuro.
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Lo scorso 1 ottobre in LUISS Business School si è svolto l’evento che ha riunito undici manager di importanti  realtà nazionali e internazionali.

Due ore di conversazione a tu per tu con gli studenti nell’intento di trasmettere la passione, la visione e i valori che stanno alla base di una buona leadership, quella che trasforma un capo in una guida in grado di motivare, emozionare e condurre il team oltre il semplice traguardo dei risultati economici.

Luigi Abete, Aurelio Regina, Nunzio Mirtillo, Maximo Ibarra e Marco Patuano insieme a Giampiero Massolo, Sami Kahale, Pietro Salini, Luigi De Vecchi, Catia Tomassetti, Biagio De Marchis e Gianluigi Cimmino si sono confrontati per esporre le loro considerazioni ma soprattutto le loro esperienze, percorsi di vita intrecciati di business e valori.

In apparenza un ossimoro, che sempre più deve rendersi conciliabile nel quadro della Transformational Leadership, dell’impatto sociale delle scelte di gestione aziendale, dell’importanza della creatività, della visione, dell’apertura globale e della capacità di ispirare. Non i più i wolves of Wall Street ma persone in grado di governare la complessità con umiltà, entusiasmo e determinazione. Alla domanda su chi sia il leader di domani, nessuno ha dato una definizione. Aurelio Regina, nel presentare il tema e le sue variabili di contenuto, ha citato l’etica come elemento chiave. Ibarra e Mirtillo il cambiamento e la sostenibilità. Massolo la capacità di mettere a fattor comune gli sforzi necessari per lo sviluppo del Paese.

Per Patuano, la leadership è una funzione di vision per execution elevate ai valori. Se la vision è zero e l’execution cento, e viceversa, il prodotto è uguale a zero. D’altro canto, la visione strategica dell’azienda moltiplicata per il metodo di lavoro e la preparazione tecnica danno un risultato che supera di misura la semplice somma e che, se sostenuto dai valori, è esponenzialmente in grado di superare ogni aspettativa. Ha infatti superato ogni aspettativa la storia di Pietro Salini, che da un sogno ha dato vita con Impregilo a uno dei maggiori gruppi internazionali di costruzioni e ingegneria. Parte da qui la necessità di fare sistema sottolineata dall’Ambasciatore Massolo, che ha parlato di una crescita improntata all’etica e al rapporto efficace e trasparente tra pubblico e privato per sostenere il sistema Italia. Il Direttore del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, ha snocciolato temi quali la responsabilità e l’accountability dei leader, sottolineando la differenza tra il fare qualcosa e l’essere qualcuno.

Dunque una persona in grado di  innovare, di anticipare il cambiamento e di saperlo raccontare anche quando tutto sembra richiamare alla stabilità, come nel caso di Catia Tommassetti di Acea, che in qualità di Presidente ha speso tutte le sue energie per sostenere il passaggio dell’azienda a una multiutility digitalizzata. Il che non ha implicato solo l’inserimento forte dell’ICT nelle componenti di servizio quanto nel personale, che è stato accompagnato verso un percorso di crescita professionale. Formazione on the job che è anche il pivot della Procter & Gamble di Sami Kahale che gestisce la trasformazione come un processo, partendo dal recruiting di talenti fino alla valutazione delle performance individuali e collettive, e secondo cui non esiste un leader senza followers.

Si è discusso inoltre di e-leadership con Nunzio Mirtillo di Ericsson, una compagnia particolarmente attiva sul fronte delle sfide. Mirtillo spiega che il leader è colui che sa gestire la complessità derivante dalla tecnologia e dalla velocità del cambiamento, senza per questo dimenticare l’impatto sociale delle sue scelte. Ericsson ha infatti impegnato ognuno dei suo top-level manager nell’esame dei 17 punti che il gruppo di lavoro sugli obiettivi per uno sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite ha concordato di proporre all’Assemblea Generale per integrare gli obiettivi del Millennio, cercando di capire come l’azienda può concretamente operare per la loro realizzazione.

Un evento importante dunque ma soprattutto un dibattito costruttivo per ridefinire e innovare il modo di fare formazione.

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02/10/2015

Data pubblicazione
2 Ottobre 2015
Categorie
News & Eventi