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Elettricità Futura è la principale associazione italiana del settore elettrico, nata nel 2017 dall’integrazione tra Assoelettrica e assoRinnovabili. Rappresenta oltre il 70% del mercato elettrico nazionale, riunendo più di 500 operatori che impiegano oltre 40.000 addetti e detengono più di 76.000 MW di potenza installata, sia da fonti convenzionali che rinnovabili.
L’associazione ha l’obiettivo di promuovere lo sviluppo del settore elettrico italiano verso la transizione energetica, contribuendo a rilanciare la filiera industriale e generando benefici per l’economia e l’occupazione, aumentando la sicurezza, l’indipendenza, la sostenibilità e la competitività del Paese.
Elettricità Futura rappresenta le imprese del settore elettrico dialogando costantemente con le istituzioni nazionali, regionali ed europee, con le autorità, gli enti e gli organismi tecnici di riferimento. Propone azioni concrete per la crescita delle imprese e lo sviluppo del settore elettrico, portando le esigenze degli associati nei tavoli decisionali. Assiste le imprese fornendo aggiornamenti costanti sulla disciplina del settore e informazioni puntuali. Promuove la diffusione della cultura della transizione energetica, l’innovazione sostenibile e i valori delle imprese elettriche, anche attraverso studi, eventi, formazione e attività di comunicazione. Coinvolge le imprese associate, favorendo occasioni di incontro, confronto e condivisione nei tavoli di lavoro. Negozia e stipula con le organizzazioni sindacali il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del settore elettrico e fornisce assistenza alle aziende per la sua applicazione.
Elettricità Futura aderisce a Confindustria e a Confindustria Energia, ed è membro delle principali associazioni europee del settore, tra cui Eurelectric, SolarPower Europe, WindEurope e Bioenergy Europe.
Con sedi a Roma e Milano, l’associazione è guidata dal Presidente Gianni Vittorio Armani e dal Direttore Generale Giorgio Boneschi.
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Fondato nel 1988, WEC Italia è il Comitato Nazionale Italiano del World Energy Council, la più ampia rete globale dedicata all’energia. Con oltre 100 Paesi membri, WEC promuove una transizione energetica sostenibile e inclusiva, mettendo a sistema le istituzioni, le aziende e le università del Paese.
Il network associativo del WEC Italia è composto dai Ministeri, che vi aderiscono come Associati di Diritto, dalle principali aziende del settore energetico nazionale, da università e centri di ricerca, da enti e associazioni di categoria.
Partecipano alla governance del WEC Italia i seguenti Ministeri:
- Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (Rappresentante: Mauro Campanella)
- Ministero delle imprese e del Made in Italy
- Ministero dell’Università e della Ricerca
- Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica
- Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento Politiche Europee (Rappresentante: Paolo Boccardi)
WEC Italia promuove la mission e gli obiettivi del World Energy Council e supporta la transizione energetica giusta, sostenibile da un punto di vista ambientale, economico e sociale. Ma anche una transizione sicura, accessibile e resiliente.
Lo fa attraverso attività quali:
- Organizzazione di eventi, conferenze, workshop, attività di advocacy
- Sviluppo di studi e report di scenario
- Attività di formazione
- Attivazione di dialoghi internazionali
- Iniziative permanenti su temi verticali
- Gestione di progetti e iniziative in qualità di Project Manager
- Coordinamento del networking tra professionisti
- Supporto a giovani e studenti attraverso tirocini e tutoraggio
WEC Italia è promotore di iniziative verticali su temi specifici di partcolare rilievo per l’agenda energetica nazionale. Insieme all’Energy Center del Politecnico di Torino, coordina IFEC – Italian Forum of Energy Communities; insieme ad Assorisorse ha fondato OIMCE – Osservatorio Nazionale Materie Prime Critiche Energia.
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Edison è la più antica società energetica in Europa, con oltre 140 anni di primati, ed è uno degli operatori leader del settore in Italia. Il Gruppo – che conta oltre 6.000 persone – è impegnato in prima linea nella sfida della transizione energetica in coerenza con i Sustainable Development Goals (SDGs) dell’Onu e le politiche europee di decarbonizzazione.
Edison opera in Italia e in Europa nella produzione rinnovabile e low carbon, nell’approvvigionamento e vendita di gas naturale, nella mobilità sostenibile, e attraverso Edison Energia ed Edison Next nei servizi energetici, ambientali e a valore aggiunto per clienti, aziende, territori e Pubblica Amministrazione.
Con circa 8 GW di potenza distribuiti su tutto il territorio, Edison è un operatore integrato lungo tutta la filiera elettrica: dalla produzione di energia alla gestione e manutenzione dei parchi di generazione, fino alla vendita ai clienti finali. Il suo parco produttivo è composto da più di 200 centrali, tra impianti idroelettrici, eolici e fotovoltaici, nonché cicli combinati a gas (CCGT) tra i più efficienti in Europa, grazie all’entrata in esercizio negli ultimi anni di due nuove centrali di ultima generazione in Veneto e Campania, che assicurano una produzione flessibile e programmabile.
Le fonti rinnovabili sono uno dei principali assi di crescita del Gruppo. Il Piano Strategico di Edison prevede infatti investimenti per 10 miliardi di euro tra il 2023 e il 2030, di cui la metà dedicata proprio alla crescita nelle energie green. L’obiettivo della società è di aumentare la potenza rinnovabile installata dagli attuali 2,2 GW a 5 GW al 2030, portando la produzione da eolico, fotovoltaico e idroelettrico al 40% del mix di generazione elettrica. Edison è anche impegnata nello sviluppo dei necessari strumenti di flessibilità ed accumulo, come le batterie elettrochimiche e i pompaggi idroelettrici, al fine di conservare e accrescere l’energia verde a disposizione del sistema. A questo fine, il Gruppo ha in sviluppo cinque progetti di pompaggio idroelettrico nel Mezzogiorno, ad oggi in corso di autorizzazione.
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Fondata nel maggio del 1978, Farmindustria è l’Associazione delle imprese farmaceutiche che ha il ruolo di componente di categoria del Sistema Confindustria. Aderisce alla Federazione Europea (EFPIA) e a quella mondiale (IFPMA). Conta circa 200 aziende associate a capitale nazionale e a capitale estero, con oltre 130 stabilimenti su tutto il territorio nazionale, 71 mila addetti altamente qualificati (45% donne) e sempre più giovani (gli under 35 sono cresciuti del 21% negli ultimi 5 anni, più del totale dell’occupazione del settore). Con oltre 56 miliardi di euro di produzione, di cui 54 destinati all’export, l’industria farmaceutica è leader nell’UE insieme a Germania e Francia. Ed è un valore strategico per la salute, la crescita e la sicurezza della Nazione.
Con una pluralità di aziende e modelli di sviluppo costruiti in network con il territorio e le sue eccellenze pubbliche e private, università, parchi scientifici, start-up, enti no-profit e SSN, l’Italia è tra i protagonisti nella ricerca farmaceutica grazie a più di 7.000 ricercatrici e ricercatori e a investimenti per oltre 4 miliardi di euro all’anno in produzione e R&S.
L’industria farmaceutica dà forza all’intera economia: l’Italia è la seconda nazione al mondo per crescita in valore dell’export di prodotti farmaceutici tra il 2021 e il 2024 e l’occupazione, negli ultimi cinque anni, è cresciuta significativamente più della media nazionale. Il settore è inoltre impegnato da tempo per un’economia più sostenibile e più attenta alla salute, al benessere e alla formazione.
Molto intenso l’impegno dell’Associazione per la formazione e per i giovani, con numerosi progetti, tra cui: la collaborazione con gli Istituti Tecnologici Superiori (ITS) in Nuove Tecnologie della Vita – con l’ITS Pharma Academy dove si formano i giovani con competenze specialistiche in linea con i profili necessari al settore – e l’Alternanza Scuola Lavoro.
Di rilievo la partnership con le Università per contribuire all’aggiornamento delle competenze scientifiche, per la quale Farmindustria ha siglato un protocollo con il MUR e la CRUI.
Inoltre, il progetto LIFE O’CLOCK, in collaborazione con Voicebookradio, prevede la realizzazione di incontri di divulgazione scientifica negli Istituti superiori, per sensibilizzare e informare i giovani sul valore della Ricerca e dell’innovazione dell’industria farmaceutica
I rapporti tra le aziende associate a Farmindustria e il mondo scientifico-sanitario sono regolati da un codice deontologico a oggi tra i più rigorosi in Europa.
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Enel è una multinazionale dell’energia e un operatore integrato leader nei mercati globali dell’energia e delle rinnovabili. A livello mondiale, è il più grande operatore di rinnovabili, il primo operatore di reti di distribuzione elettrica per numero di clienti serviti e il maggiore operatore retail per numero di clienti.
Enel è presente in 28 Paesi nel mondo e produce energia con una capacità totale di circa 91 GW.
- Enel Grids, la business line globale del Gruppo dedicata alla gestione del servizio di distribuzione di energia elettrica a livello mondiale, fornisce energia elettrica attraverso una rete di 1,9 milioni di chilometri a circa 69 milioni di utenti finali.
- Enel Green Power, che all’interno del Gruppo Enel gestisce le rinnovabili, conta su una capacità totale di oltre 66 GW con un mix di generazione che include impianti eolici, solari, geotermici, idroelettrici e di accumulo, in Europa, nelle Americhe, in Africa, Asia e Oceania.
- Enel X Global Retail è la business line del Gruppo Enel dedicata ai clienti di tutto il mondo con l’obiettivo di fornire loro prodotti e servizi in maniera efficiente in base ai loro bisogni energetici, incoraggiandoli verso un uso più consapevole e sostenibile dell’energia. Fornisce elettricità e servizi energetici integrati a circa 55 milioni di clienti a livello globale, offrendo servizi di flessibilità che aggregano 9,2 GW, gestendo circa 3 milioni di punti luce, e possedendo 30,100 punti di ricarica pubblici per la mobilità elettrica.
La leadership di Enel nelle diverse categorie è definita dal confronto con i dati dell’esercizio 2024 dei peer. Perimetro di riferimento: società quotate non a prevalenza statale.
