progetti Europa
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10 Ottobre 2025

Dal potenziale alla professione: sostenere l’occupabilità dei giovani con autismo

Conferenza Finale del progetto EASY – Employability for Autistic Youth Il 20 ottobre alle 14.30 si terrà a Villa Blanc la conferenza finale del progetto EASY – Employability for Autistic Youth. L’evento rappresenterà un momento fondamentale per condividere i risultati e le prospettive di un’iniziativa dedicata a favorire l’occupabilità dei giovani con autismo. Il progetto EASY è nato all’interno del programma Erasmus+ per rispondere concretamente alla necessità di promuovere percorsi di inclusione e occupabilità per i giovani con spettro autistico. L’evento si propone di presentare i principali strumenti e le metodologie che il progetto ha sviluppato, ponendo al centro il tema dell’inclusione lavorativa come leva di crescita sociale ed economica. Dopo i saluti istituzionali e l’apertura dei lavori, i partner internazionali del consorzio avranno l’opportunità di illustrare le attività svolte e i risultati conseguiti, evidenziando il valore del percorso collaborativo che ha caratterizzato EASY.Particolare attenzione sarà dedicata agli output progettuali: WP2: Employment Journey Guide e Informal Activity Workbook (manuali e linee guida operative per favorire e saper gestire l’inclusione di persone con autismo nei luoghi di lavoro). WP3: Linear Scenario Simulator (strumento interattivo di simulazione per l’apprendimento esperienziale). WP4: Mobile App (soluzione digitale per supportare i giovani con autismo nel percorso di ricerca di un lavoro). La conferenza sarà anche l’occasione per un confronto aperto con esperti di inclusione, imprenditori, professionisti e associazioni, rappresentanti del mondo accademico chiamati a discutere l’impatto dei risultati raggiunti con il progetto EASY e le possibilità di adozione e diffusione in contesti più ampi. Nella parte conclusiva, una tavola rotonda con vari esperti di inclusione (che hanno già preso parte alle attività di identificazione dei fabbisogni e raccolta di casi reali nel progetto), offrirà uno spazio di dialogo sulle prospettive future, con l’obiettivo di garantire la sostenibilità e la scalabilità delle pratiche innovative sperimentate. L’evento si concluderà con un momento di networking informale, volto a rafforzare le relazioni tra i partecipanti e a promuovere nuove collaborazioni a sostegno dell’inclusione lavorativa dei giovani con autismo. AGENDA 14.30  Registrazione dei partecipanti 15.00  Indirizzo di benvenuto Matteo Giuliano Caroli, Associate Dean for Sustainability and Impact Luiss Business SchoolNunzio Casalino, Ordinario di Organizzazione Aziendale e Responsabile scientifico progetti internazionali su bandi competitivi Barbara Borin, Project manager del progetto EASY 15.15  Presentazione del partenariato e dei risultati di progettoWP2 – Employment Journey Guide, Luiss Business School - ItaliaWP2 – Informal Activity Workbook,  EFTOPIA ltd. - CiproWP3 – Linear Scenario Simulator, Kainotomia & SIA EE - GreciaWP4 – Mobile App, CWEP - Stowarzyszeni e Centrum Wspierania Edukacji i Przedsiebiorcz Osci - PoloniaWP5 – Sharing & Promotion, Autism-Europe - Belgio 16.45  Round table con esperti di inclusione lavorativaOn. Chiara Gemma, Ordinario dell’Università degli Studi di Bari, Membro del Parlamento Europeo e del Commitee on Employment and Social Affairs Olympia Kalampaliki, Psicologo e Psicoterapeuta, PhDc Medical School Aristotle University of Thessaloniki, Year Tutor BSc (Hons) Psychology, Metropolitan College Campus Larissa -GreciaStefania Grimaldi, Presidente Work-Aut Lavoro & AutismoValentina Doria, Direzione generale e Rapporti istituzionali Nuova Sair – Polo RiabilitativoGiada Lauretti, Neuropsichiatra infantile e Direttore nazionale dei servizi ambulatoriali Nuova Sair – Polo Riabilitativo Valentina Sorice, HR recruiter Gruppo La Piadineria S.p.A., con certificazione di Disability managerLaura Galli, Communication manager, Gruppo La Piadineria S.p.A.Antonio Gramazio, Docente del Liceo Artistico e Musicale Antonio Canova di Forlì ed esperto di inclusione 17.50  Conclusioni 18.00  Light cocktail Per partecipare è necessaria la registrazione REGISTRATI

25 Settembre 2025

EASY: strumenti innovativi per l’occupabilità dei giovani con spettro autistico

Il progetto EASY – Employability for AutiStic Youth rappresenta una risposta concreta alla necessità, sempre più urgente, di promuovere percorsi di inclusione e occupabilità per i giovani con spettro autistico. Nato all’interno del programma Erasmus+, EASY è coordinato dalla Luiss Business School e guidato dal Prof. Nunzio Casalino e dal Prof. Matteo Giuliano Caroli. Obiettivi del progetto EASY si concentra su tre grandi priorità, individuate anche dalla guida Erasmus+ 2022: Rafforzare l’occupabilità dei giovani; Aumentare la qualità, l’innovazione e il riconoscimento del lavoro giovanile; Promuovere inclusione e diversità in tutti i settori dell’istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport. Risultati Per tradurre la propria missione in azioni concrete, il partenariato ha definito tre risultati: Guida al percorso occupazionale e manuale di attività informali: un doppio strumento rivolto agli operatori giovanili. La guida offrirà un quadro chiaro di strategie e buone pratiche per sostenere i giovani con spettro autistico nel processo di ricerca del lavoro; il manuale proporrà attività informali replicabili e adattabili, da integrare nei percorsi formativi, per favorire la crescita delle capacità occupazionali e la piena inclusione nelle comunità locali e nazionali; Simulatore di scenari lineari: un simulatore online innovativo, basato su scenari lavorativi realistici. Attraverso domande guidate, i giovani con spettro autistico potranno autovalutare le proprie competenze in materia di occupabilità e ricerca del lavoro, riconoscendo punti di forza e aree di miglioramento. Lo strumento, oltre a rappresentare un’opportunità diretta per i ragazzi, sarà adottabile anche dagli operatori nei loro percorsi educativi; App mobile per l’occupabilità: una piattaforma digitale intuitiva, pensata per i dispositivi mobili, che fungerà da punto di accesso a tirocini, mobilità e opportunità lavorative a livello europeo. L’app consentirà ai giovani di assumere un maggiore controllo sul proprio futuro professionale, rafforzando fiducia, autonomia e autostima, e rendendo più immediata la connessione con le risorse disponibili. Partner di progetto Il progetto è coordinato dalla Luiss Business School e sviluppato in collaborazione con un partenariato europeo eterogeneo e altamente specializzato: STOWARZYSZENIE CENTRUM WSPIERANIA EDUKACJI I PRZEDSIEBIORCZOŚCI – Polonia; AUTISME-EUROPE AISBL – Belgio; EFTOPIA LTD – Cipro; KAINOTOMIA & SIA EE – Grecia. Attraverso la combinazione di linee guida, strumenti digitali e applicazioni pratiche, EASY si propone non soltanto di incrementare le competenze occupazionali dei giovani con spettro autistico, ma anche di favorire un cambiamento culturale e sociale più ampio. L’obiettivo è aiutare i ragazzi a rivendicare il posto che spetta loro nella forza lavoro locale, nazionale ed europea, costruendo un ambiente professionale più inclusivo, equo e competitivo. Per maggiori informazioni, consultare il sito ufficiale.

25 Settembre 2025

COHESION: inclusione e occupabilità per studenti con disturbi neurologici e traumi

Il progetto COHESION – Inclusion of the Students with Trauma and Neurological Disorders into Employment for Social Cohesion of Refugees and Host Communities nasce con l’obiettivo di migliorare l’integrazione degli studenti dell’istruzione superiore che convivono con disturbi neurologici o traumi, favorendone l’ingresso e la permanenza nel mondo del lavoro. Finanziato dal programma Erasmus+ (Cooperation for Innovation and the Exchange of Good Practices, Strategic Partnership for Adult Education), COHESION ha una durata di tre anni, da novembre 2023 a ottobre 2026. Il progetto è coordinato da V-Systems (Polonia) e coinvolge partner da Finlandia, Italia, Cipro, Spagna e Polonia. Per l’Italia partecipa la Luiss Business School, con la supervisione scientifica del Prof. Nunzio Casalino e del Prof. Matteo Giuliano Caroli. Obiettivi e destinatari Il progetto si rivolge principalmente alle istituzioni di istruzione superiore quali università, scuole mediche, accademie artistiche e istituti di formazione professionale, che desiderano fornire strumenti efficaci ai propri studenti più vulnerabili, in particolare a coloro che affrontano la transizione dal percorso di studi al mondo del lavoro. Gli obiettivi principali di COHESION sono: sviluppare soluzioni che colleghino concretamente il settore privato agli studenti con disturbi neurologici e trauma; migliorare le competenze del personale aziendale nel lavorare in modo efficace e inclusivo con dipendenti neuroatipici; incrementare l’occupabilità degli studenti con disturbi neurologici; sensibilizzare datori di lavoro e comunità, rendendo la pratica dell’inclusione una norma condivisa. L’idea centrale non è solo quella di garantire un impiego, ma di favorire la conquista del posto giusto, in cui le competenze e le esperienze uniche di ciascuno possano diventare una risorsa per le aziende e per la società. Pacchetti educativi e risultati attesi Per raggiungere questi obiettivi, COHESION sta sviluppando due pacchetti educativi distinti e complementari: il primo rivolto a datori di lavoro e lavoratori del settore privato, con l’intento di fornire strumenti pratici per collaborare quotidianamente con giovani che convivono con ASD, ADHD o traumi; il secondo indirizzato ai giovani stessi, studenti universitari o neolaureati neuroatipici e/o traumatizzati, che necessitano di supporto per orientarsi nel mercato del lavoro contemporaneo e sviluppare fiducia nelle proprie capacità. I risultati attesi vanno oltre la formazione: il progetto mira infatti a promuovere un cambiamento culturale, in cui l’inclusione non sia più vista come un’eccezione, ma come una pratica naturale e diffusa. In questa prospettiva, rifugiati, migranti e studenti provenienti da Paesi terzi rientrano pienamente tra i beneficiari, rafforzando la dimensione sociale del progetto. Una rete internazionale per l’inclusione Oltre alla Luiss Business School e al coordinatore V-Systems, il consorzio comprende la VAMK University (Finlandia), la MANS University – Międzynarodowa Akademia Nauk Stosowanych w Łomży (Polonia), EDITC Limited (Cipro), la Foundation for the Development of International and Educational Activity – FRAME (Polonia) e Innopares Consultores Y Formadores S.L. (Spagna). Attraverso il lavoro congiunto di questo network, COHESION intende costruire ponti tra istruzione superiore, imprese e società civile, rendendo l’occupabilità dei giovani con disturbi neurologici e trauma non solo possibile, ma sostenibile e duratura. Per maggiori informazioni, consultare il sito ufficiale.

25 Settembre 2025

In4Aut: un programma internazionale per l’inclusione delle persone con autismo

In4Aut – Integration programme for people with autism è un progetto internazionale finanziato dal programma Erasmus+ (KA220-HED – Cooperation Partnerships nel settore dell’istruzione superiore), che coinvolge università e istituzioni da Italia, Spagna, Grecia e Polonia. L’obiettivo è favorire l’inclusione sociale e lavorativa delle persone nello spettro autistico, migliorando le competenze del personale accademico e sviluppando strumenti educativi innovativi. Il progetto è coordinato dall’International Academy of Applied Sciences di Łomża (Polonia), con la Luiss Business School come partner italiano. La supervisione scientifica è affidata al Prof. Nunzio Casalino e al Prof. Matteo Giuliano Caroli. Accanto a loro, collaborano l’University of Murcia (Spagna), l’Ekpedeftiki Paremvasi KDVM S.A. (Grecia) e la InCREA Foundation (Polonia). Obiettivi e risultati attesi La durata del progetto è di 30 mesi, dal novembre 2024 all’aprile 2027. In questo periodo, il consorzio lavorerà per costruire un modello educativo universitario più inclusivo, in grado di migliorare l’accesso e la partecipazione degli studenti con autismo. In particolare, In4Aut produrrà: un toolkit metodologico per la progettazione di programmi educativi dedicati alle persone con ASD; un corso modulare universitario, rivolto a studenti di discipline sociali, pedagogiche, mediche e di gestione delle risorse umane; la formazione di almeno 25 docenti e formatori, con percorsi di aggiornamento su neurotipicità, design inclusivo e comunicazione interpersonale; una fase pilota del corso, con la partecipazione di almeno 60 studenti e attività di validazione empirica; una piattaforma digitale con risorse educative aperte (OER), materiali accessibili e report di valutazione per integrare i risultati nei sistemi di qualità universitari. Una visione inclusiva per il futuro Come sottolineano i coordinatori scientifici, In4Aut non vuole limitarsi a fornire strumenti, ma costruire un modello replicabile di educazione inclusiva, capace di valorizzare la diversità e di creare nuove opportunità professionali per le persone nello spettro autistico. Grazie alla collaborazione di un consorzio internazionale coeso, il progetto rappresenta un passo avanti verso un’università più accessibile e una società più equa.

13 Gennaio 2025

Al via l’evento sul progetto europeo EpilepsyPOWER per promuovere inclusione e responsabilità sociale

Luiss Business School si conferma protagonista nell’impegno per l’inclusione sociale, presentando il progetto europeo EpilepsyPOWER (Epilepsy People inclusion Overcoming Workplaces European marginalization), un’iniziativa volta a contrastare lo stigma che spesso esclude le persone con epilessia (PwE) dal mondo del lavoro e dalla piena partecipazione sociale. L’evento, aperto a manager, imprenditori, responsabili del personale, medici, specialisti, caregiver e persone con epilessia, rappresenta un momento cruciale per sensibilizzare il pubblico e condividere i risultati del progetto, che ha coinvolto organizzazioni di cinque Paesi europei (Italia, Francia, Irlanda, Bulgaria e Germania). Registrati e partecipa Obiettivi chiave dell’iniziativa: Promuovere la responsabilità sociale d’impresa; Diffondere buone pratiche di inclusione e valorizzare le soft skills delle persone con epilessia; Supportare il personale universitario nella creazione di percorsi formativi mirati per migliorare le opportunità di inserimento lavorativo; Coinvolgere imprese, università e istituzioni nell’adozione di politiche efficaci di inclusione. Un network europeo per l’inclusione Il progetto, coordinato dalla Luiss Business School, ha visto la collaborazione di sei partner di rilievo, tra cui università, organizzazioni professionali e fondazioni. Tra questi: Luiss Guido Carli – Luiss Business School (Italia); Università Campus Bio-Medico di Roma (Italia); Grenoble Ecole de Management (Francia); Camera di Commercio e Industria di Vratsa (Bulgaria); emcra – Europa aktiv nutzen (Germania); Epilepsy Alliance Europe (EAE) e International Bureau for Epilepsy (IBE) (Irlanda). Innovazione e best practice aziendali Durante l’evento verranno presentate best practice aziendali europee e soluzioni innovative per la creazione di ambienti di lavoro “epilessia-friendly”, valorizzando le capacità individuali e promuovendo una gestione inclusiva delle risorse umane. Per ulteriori dettagli, visita il sito ufficiale del progetto: https://epilepsypower-project.eu/

13 Dicembre 2024

DigiWork, la piattaforma nata per rendere reale l’Industria 5.0

L’innovazione tecnologica richiede reskilling e upskilling delle persone nelle organizzazioni. Un progetto presentato in Luiss Business School mira a colmare questo gap L'Industria 5.0 è arrivata. Il potenziale della quinta rivoluzione industriale (5IR) risiede nella fusione di tecnologie digitali, fisiche e biologiche che promettono di aumentare il benessere della società in tutte le direzioni. Questa integrazione rappresenta un futuro in cui "persone e macchine lavorano in modo sinergico". Questo cambiamento impatterà sia le aziende private sia quelle pubbliche, richiedendo nuove competenze che attualmente mancano alle organizzazioni. Dell'impatto del nuovo approccio tecnologico e del necessario upskilling e reskilling si è occupato il progetto DigiWork, presentato alla Luiss Business School. Realizzato in collaborazione con sei partner europei, la ricerca si è focalizzata sull'analisi dei gap e quindi dei fabbisogni necessari negli attuali processi lavorativi in Europa. “L’obiettivo della ricerca è quello di migliorare e potenziare i curricula delle università sui temi della digital transformation, dell'industria 4.0 e 5.0, ma anche di soddisfare un'esigenza emergente delle imprese. Infatti, richiedono nuovi profili professionali andando a fare upskilling e reskilling della forza lavoro già presente nelle organizzazioni”, ha sottolineato Nunzio Casalino, coordinatore scientifico del progetto DigiWork. Il progetto è centrale nell’attività di ricerca di Luiss Business School. Come ha spiegato Matteo Caroli, Associate Dean for Sustainability, “i programmi europei sono realizzati con partner internazionali, coerentemente con la vocazione della Luiss Business School all'internazionalizzazione. Inoltre, il tema delle tecnologie digitali è al centro delle attività di ricerca e di quelle formative della Luiss Business School”. DigiWork: i dettagli del progetto DigiWork è un progetto di ricerca che ha coinvolto partner da Polonia, Italia, Bulgaria, Spagna, Lettonia e Slovacchia, di cui tre università e tre società di consulenza organizzativa. Lo studio ha elaborato un dettagliato rapporto sullo stato dell'arte di Industria 4.0 e sulle tendenze dei Paesi Ue sull'utilizzo della digitalizzazione ai processi lavorativi. Durante il primo anno del progetto è stata condotta dai partner una specifica attività di ricerca sull’identificazione di competenze innovative e sulle migliori pratiche nell’adozione delle tecnologie digitali per migliorare l'occupabilità, la flessibilità e le competenze di lavoratori e studenti universitari e per sviluppare approcci digitali efficaci basati sul lavoro. Sulla base della ricerca effettuata nelle 6 nazioni, i partner hanno poi sviluppato un programma adatto alla formazione online sia in ambito accademico che professionale nell'area di Industria 4.0 e digital transformation. È stata quindi creata un'offerta formativa articolata su sei percorsi formativi con 18 innovativi moduli didattici. Obiettivo: migliorare e diffondere conoscenze specifiche anche per professori, ricercatori e studenti delle università, tenendo conto e supportando l’offerta didattica attuale con contenuti sull'impatto organizzativo delle nuove tecnologie nei processi di lavoro e in ambienti aziendali reali. Le competenze richieste per la quinta rivoluzione industriale Saranno sempre più richieste nuove figure professionali quali esperti di progettazione di ambienti di lavoro, responsabili di flussi di lavoro digitali, specialisti di sistemi di workflow digitali, esperti di sistemi di manutenzione predittiva, esperti di robotica collaborativa, esperti di strategie di gestione del cambiamento, specialisti di sistemi di realtà virtuale, esperti di sistemi per la gestione dell'esperienza utente, specialisti in sistemi di simulazione virtuali per l’addestramento delle risorse umane. “DigiWork si è focalizzato sull’analisi dei gap nelle organizzazioni sul corretto utilizzo delle tecnologie digitali più avanzate a supporto dei processi di business, proponendo anche nuovi approcci al lavoro e mettendo a disposizione, tramite appositi moduli formativi, competenze necessarie che saranno sempre più necessarie in Europa – ha continuato Casalino – Tali esigenze stanno emergendo sempre più sia dalle aziende che dalle pubbliche amministrazioni, al fine di rendere più efficienti i processi lavorativi, specialmente sulla corretta adozione ed uso di tecnologie come Intelligenza artificiale generativa Internet of Things (IoT), Machine Learning, Cloud Computing, Cognitive Computing, Big Data, Robotica collaborativa per supportare i processi di produzione e di line” I percorsi disponibili in DigiWork La piattaforma di apprendimento DigiWork è disponibile online. Al suo interno integra contenuti e strumenti per l'apprendimento, oltre a funzioni di collaborazione e risorse aggiuntive. In particolare, sono state predisposti strumenti di valutazione delle competenze necessari per proporre, gestire e valutare progetti aziendali di trasformazione digitale. Percorso 1: Dati P1-C1: Protezione dei dati e della privacy nei servizi digitali. Norme europee sulla protezione dei datiP1-C2: Valutazione dei dati aziendali e gestione dei big dataP1-C3: Gestione, integrazione e analisi dei dati all'interno delle organizzazioni e tra le organizzazioniP1-C4: Gestione dei dati Percorso 2: Flusso di lavoro 4.0 P2-C1: Smart working e tecnologie abilitanti la digitalizzazione nei processi aziendali P2-C2: Sistemi di gestione documentale e digitalizzazione dei flussi di lavoro P2-C3: Gestione, integrazione e analisi dei dati all'interno e all'esterno delle organizzazioni Percorso 3: Da zero all'Industria 4.0 P3-C1: Governance della digitalizzazione nella produzione e nei luoghi di lavoro P3-C2: Integrazione digitale per gli asset produttivi ed i servizi online P3-C3: Inefficienze e rischi del digitale negli ambienti di lavoro Percorso 4: Fabbrica intelligente avanzata P4-C1: Manifattura additiva P4-C2: Robotica avanzata e collaborazione uomo-robot P4-C3: Integrazione di sistemi di automazione e fabbriche intelligenti Percorso 5: Industria 4.0: Vantaggi e sfide P5-C1: Risparmio energetico e impatto ambientale dei sistemi di produzione P5-C2: Realtà virtuale e aumentata P5-C3: Ripensare il lavoro, job crafting e lean team virtuali Percorso 6: Interazione uomo-macchina e tecnologie di smart computing P6-C1: Internet of Things (IoT) in combinazione con sistemi di connettività mobile avanzata (5G) P6-C2: Interazione uomo-macchina, interfacce tattili e GUI accessibili P6-C3: Intelligenza artificiale e sistemi esperti 12/12/2024

28 Ottobre 2022

Potenziare la formazione universitaria e il legame con le imprese con BEGIN, il percorso che valorizza le competenze trasversali

Giunge al termine il progetto sviluppato in ambito europeo in cui è coinvolta la Luiss. Realizzati una Toolbox, una metodologia specifica per iniziative congiunte di formazione aziendale e contenuti e-learning per studenti, docenti universitari e imprenditori Sono le capacità interpersonali a fare la differenza in un ambiente di lavoro. Infatti, è sempre possibile acquisire o integrare le competenze tecnico-pratiche, ma le soft skill possono cambiare le carte in tavola in fase di recruiting. Tuttavia, non è sempre facile svilupparle e analizzarle perché le competenze trasversali non sono individuabili sempre in modo certo. Ciò che il mercato del lavoro cerca non viene spesso fornito durante i percorsi di alta formazione. Per questo, il gruppo di ricercatori ed esperti del progetto BEGIN ha condotto una ricerca tra i gruppi target per identificare competenze e aspettative degli imprenditori intervistati sui cambiamenti futuri. Ne è nata la Toolbox di BEGIN. Gli obiettivi di BEGIN BEGIN - Boosting the Soft Skills of Higher Education Students and Graduates è un progetto europeo che coinvolge cinque paesi europei (Polonia, Italia, Germania, Bulgaria e Portogallo) e sei partner (V-Systems - Polonia, Luiss Guido Carli - Business School - Italia, ECQ - Bulgaria, emcra GmbH - Germania, A.I.A.M. - Portogallo, WSA University - Polonia). Mira a sviluppare un programma formativo completo, volto a incrementare le competenze trasversali degli studenti universitari e, allo stesso tempo, contribuire a ridurre il divario tra le competenze richieste nel mercato del lavoro e le competenze offerte dai corsi di universitari, promuovere un programma di attività di esplorazione dei nuovi percorsi lavorativi e supportare in modo permanente gli Enti e le Istituzioni che operano nel mondo dell’istruzione universitaria, i datori di lavoro, gli studenti, le autorità locali/regionali ed europee. Il progetto si è svolto dal 1° novembre 2019 al 31 ottobre 2022. BEGIN - Boosting the Soft Skills of Higher Education Students and Graduates è stato realizzato nell'ambito del programma Erasmus+ Key Action 2 – Cooperation for innovation and the exchange of good practices: Strategic partnerships for Vocational Education and Training – Development of Innovation. La ricerca è stata sviluppata nell'area Applied Research, guidata dal professor Matteo Giuliano Caroli, Associate Dean per l’internazionalizzazione, Direttore BU Applied Research e Osservatori, Luiss Business School, con il professor Nunzio Casalino, ordinario di Organizzazione Aziendale, come referente scientifico Luiss. Valorizzare e trasferire le soft skill più adatte alle aziende «Abbiamo realizzato diversi incontri e diverse interviste con una serie di soggetti accademici e aziendali per capire le soft skill più importanti – ha spiegato il professor Casalino – e ci siamo accorti che le statistiche disponibili sui vari portali della Commissione Europea o di altri enti di riferimento in tale ambito non sono aggiornati. Che le soft skill richiedevano aggiornamenti anche nell'elenco delle stesse. Due di queste? Il problem solving e il team working, assolutamente non valorizzate, ma sempre più necessarie nei contesti lavorativi. Le interviste hanno rivelato che sono richieste e spesso non individuate anche la flessibilità di pensiero, la capacità di negoziazione, la predisposizione al cambiamento, la gestione dello stress sul lavoro, il critical thinking e il digital thinking. Cos'è la Toolbox di BEGIN La Toolbox di BEGIN è una risorsa interattiva online che raccoglie le attività specifiche di “esplorazione delle carriere”, validate dalle università partner e include l’esperienza di studenti, datori di lavoro e personale accademico durante la loro pianificazione, esecuzione e follow-up. Contiene testimonianze testuali e video prodotti dai partner accademici del progetto, l’analisi dei punti di forza e di debolezza dei processi di acquisizione delle soft-skills, nonché le linee guida per una corretta implementazione basata sull’esperienza reale delle università, degli studenti e delle imprese coinvolte. A chi si rivolge la Toolbox di BEGIN La Toolbox di BEGIN offre i seguenti vantaggi a coloro che la utilizzeranno: Gli studenti possono incontrare in modo più efficace i datori di lavoro e trovare più rapidamente un lavoro/tirocinio. Inoltre, possono acquisire conoscenze sulla domanda di competenze sul mercato del lavoro e identificare le aree sulle quali dovrebbero migliorare. Possono apprendere dove reperire informazioni sul reale ambiente aziendale e sviluppare le proprie competenze trasversali. Infine, possono avere l’opportunità di applicare le conoscenze e le competenze tecniche apprese nei loro corsi universitari. I datori di lavoro possono usare la Toolbox per incontrare potenziali dipendenti, ottenere nuove idee e soluzioni creative a problemi di organizzazione del lavoro reali, nonché stabilire connessioni con le università e stabilire con loro sinergie e collaborazioni. Dal canto loro le università possono ottenere feedback preziosi sia sulle reali esigenze degli studenti che di quelle dei datori di lavoro, al fine di poter aggiornare l’offerta formativa includendo queste nuove competenze per immettere sul mercato del lavoro una forza lavoro molto più competitiva. La Metodologia di BEGIN La Metodologia di BEGIN è stata sviluppata per la gestione di iniziative congiunte tra il mondo dell’istruzione e quello delle imprese. Essa è uno strumento disponibile per tutti sul web e include specifiche risorse educative per imprenditori, dirigenti e funzionari pubblici e altro personale tecnico. Le considerazioni e i suggerimenti disponibili nascono a valle di alcune interviste a degli esperti di selezione del personale di vari paesi europei. L'analisi ha permesso di creare inoltre un piano di tutoraggio per trasmettere le conoscenze più efficaci alle esigenze delle aziende. Il Corso di Formazione nato da BEGIN Il corso di formazione in modalità e-learning di BEGIN è il terzo importante intellectual output del progetto. È gratuito e open access, pensato per formare, docenti, dipendenti, imprenditori. Si articola in sei moduli formativi: cosa sono le soft skill; perché sono importanti per i datori di lavoro; quali sono le soft skill attualmente più richieste; in che modo gli insegnanti di istruzione superiore e altro personale possono sensibilizzare gli studenti sull'importanza di sviluppare le loro competenze trasversali; esempi di come sono state avviate le seguenti competenze trasversali con il supporto di insegnanti e altro personale dell'istituto di istruzione superiore; quali sono le competenze per il futuro del mercato del lavoro. I benefici del progetto di ricerca e formazione BEGIN  per le università A valle del progetto BEGIN è stato possibile determinare i vantaggi dell'applicazione degli strumenti e della metodologia all'interno delle università. Infatti, l’obiettivo è incrementare la qualificazione del personale accademico, oltre a rafforzare le competenze trasversali degli studenti. Inoltre, è fondamentale promuovere nelle università, in modo proattivo, le competenze trasversali degli studenti, che saranno ormai sempre più richieste nel futuro mercato del lavoro. Infine, questi strumenti possono contribuire concretamente a ridurre il divario tra il portafoglio di competenze dei laureati e quello richiesto da un mercato del lavoro sempre più esigente. «Questo progetto è e sarà importante nel futuro, perché ci ha permesso di acquisire un know how ampio e, al tempo stesso specifico, sulla tematica delle soft skill – ha aggiunto il professor Casalino. In tutte le università italiane finora è mancata la consapevolezza e la capacità di saper trasferire le competenze trasversali ai propri studenti. Moltissimi corsi non prevedono ancora degli innesti comportamentali, applicativi o operativi di azioni replicabili sul luogo di lavoro e che possano rendere uno studente più ambito per le aziende. Le università devono sì sfornare esperti con solide hard skill, ma nello stesso tempo devono formare persone “sociali” che riescano a integrarsi in contesti lavorativi e in team diversi, arrivando a sviluppare e saper proporre idee innovative. La Luiss, in tutti i suoi percorsi di laurea e post-laurea, da questo punto di vista, potrà ulteriormente completare la sua offerta promuovendo e potenziando anche questi aspetti». 28/10/2022

01 Aprile 2022

Win-With-U ed EpilepsyPOWER: la ricerca Luiss Business School per l’inclusione

In occasione della Giornata Mondiale della Consapevolezza dell'Autismo (WAAD, World Autism Awareness Day) del 2 aprile, la Luiss Business School è fiera di gestire, in qualità di soggetto ideatore e coordinatore, due ambiziosi progetti finanziati dalla Commissione Europea e finalizzati all’inclusione lavorativa e alla sensibilizzazione di imprenditori e manager sul tema Win-With-U - Workplace Inclusion and employmeNt opportunities for youth WITH aUtism (durata: 36 mesi - EU ID: 2020-1-IT02-KA204-079826). Progetto di ricerca e formazione finalizzato all’inclusione lavorativa di giovani con autismo e lavoratori, coordinato dalla Luiss Business School e a cui prendono parte l’Unità di Neurologia dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, Autism Europe (Belgio), European Center for Quality Ltd (Bulgaria) e Specialisterne Foundation (Danimarca). Un consorzio di partner composto da soggetti specializzati sia nell’ambito del management delle imprese, quanto nel settore dei disturbi dello spettro autistico e delle correlate politiche per il miglioramento dell’inclusione lavorativa. Sono tre le fasi del progetto chesi sta svolgendo. La prima si è svolta nel fare il punto sullo stato dell’arte dei sistemi di inclusione nei diversi Paesi europei, nonché in un’analisi delle specifiche caratteristiche di apprendimento e dei bisogni, tramite una survey svolta in 5 nazioni; tali attività con l’obiettivo di progettare e costruire una innovativa piattaforma collaborativa (seconda fase) per l’accesso al materiale formativo, alle linee guida prodotte e al materiale di supporto, da parte dei partner e di tutti gli stakeholders di progetto. La terza e ultima fase del progetto riguarderà i due percorsi di apprendimento individuale: un percorso volto a formare i lavoratori con autismo, affinché possano migliorare le competenze necessarie per la propria posizione occupazionale; l’altro percorso per formare gli imprenditori al fine di comprendere le potenzialità dei lavoratori con autismo e rendere il luogo di lavoro un ambiente accogliente e confortevole. EpilepsyPOWER - Epilepsy People inclusion Overcoming Workplaces European maRginalization (durata: 36 mesi - EU ID:2021-1-IT02-KA220-ADU-000028349). Progetto di ricerca e formazione rivolto a formare il personale delle Università sul tema, al fine di orientare la formazione universitaria e post-laurea e inoltre di migliorare le opportunità di inclusione nel mercato del lavoro di persone (PwE) affette da uno dei più diffusi disturbi neurologici come l’epilessia, considerando che una persona autistica su tre è un soggetto epilettico. Questo nuovo progetto, coordinato dalla Luiss Business School, coinvolge come partner ben tre Università (l’Unità di Neurologia dell’Università Campus Bio-Medico di Roma e il Dipartimento di Management dell’Università di Grenoble (Francia), unitamente alla Camera di Commercio e dell’Industria di Vratsa (Bulgaria), ad un’organizzazione in ambito VET emcra GmbH (Germania) e alla fondazione Epilepsy Alliance Europe (Irlanda). Tra gli obiettivi: migliorare i curricula di apprendimento e i servizi formativi delle Università, promuoverne la consapevolezza nelle organizzazioni pubbliche e private, favorire ambienti di lavoro consapevoli e sicuri, migliorare il supporto all’occupazione e le prassi lavorative attraverso approcci di gestione delle risorse umane positivi. “Alle Università – spiega il Prof. Nunzio Casalino, coordinatore scientifico di entrambi i progetti – spetta il compito preliminare di formare i partner sugli aspetti manageriali e clinici della patologia in modo che possano essi stessi formare a loro volta le imprese e le realtà pubbliche in Europa, su come integrare e supportare queste persone all’interno degli ambienti universitari e lavorativi. A compimento delle attività di ricerca congiunte già in corso, sarà fondamentale procedere alla condivisione delle conoscenze e alla creazione di iniziative specifiche di apprendimento attraverso lezioni, tutorial, eventi orientati allo studio di best practice, lavori di gruppo interattivi, interviste con esperti, oltre a pubblicazioni sia di carattere divulgativo che scientifico. Fondamentali diventano infine lo stimolo e la promozione di una più attenta etica aziendale per una reale inclusione che favorisca un cambiamento innovativo e radicale della cultura organizzativa”. Per concludere, la Luiss Business School, grazie alle attività di ricerca svolte nell’ambito dell’Area Applied Research e Osservatori diretta dal Prof. Matteo Caroli, sta ricoprendo un ruolo sempre più importante nella creazione di conoscenza sul tema, studiando, identificando e mettendo a disposizione metodologie volte a migliorare concretamente l’inclusione lavorativa sia di studenti in procinto di trovare un lavoro che di lavoratori. La sfida è quella di sviluppare la capacità delle imprese e delle pubbliche amministrazioni europee di inserire e gestire correttamente sul posto di lavoro queste persone e, allo stesso tempo, favorire iniziative di Corporate Social Responsibility facilitando la collocabilità lavorativa, la creazione di percorsi di autonomia personale e, in generale, l’inclusione e la responsabilità sociale di impresa. 01/04/2022

04 Maggio 2021

Digital Learning: Luiss Business School unica italiana nell’alleanza FOME

Future of Management Education: la più importante rete internazionale di Business School unite per costruire il futuro dell’alta formazione manageriale Nuovo traguardo internazionale per Luiss Business School, da oggi membro dell’Alleanza Future of Management Education –FOME, che comprende altre dieci fra le migliori business school a livello globale: BI (Norvegia); ESMT (Germania); EDHEC (Francia); Hong Kong University of Science and Technology (Hong Kong); IE (Spagna); Imperial College Business School (UK); Ivey Business School (Canada); Johns Hopkins Carey Business School(USA); SMU (Singapore) and The University of Melbourne (Australia), cui si aggiunge il partner tecnologico insendi. Unica italiana, dopo un articolato processo di selezione Luiss Business School siede in uno dei board più rappresentativi nel campo dell’alta formazione manageriale, focalizzata sullo sviluppo di nuovi programmi, strumenti e modalità di apprendimento digitale. Grazie ad una profonda vicinanza nelle rispettive vision e all’alto grado di specializzazione dei partner, FOME rappresenta un centro nevralgico in cui convergono risorse, conoscenze e competenze: il network mette in connessione fra loro docenti, dirigenti senior, project manager Edtech, learning designer di ciascuna scuola per co-creare le migliori esperienze di digital learning, e formare una classe dirigente capace di lasciare una significativa impronta nel proprio mercato di riferimento. “Siamo profondamente orgogliosi per questo che è per noi insieme un traguardo e un riconoscimento del valore della nostra offerta – afferma Paolo Boccardelli, Direttore Luiss Business School – e abbiamo già iniziato a lavorare assieme ai nostri omologhi delle dieci nazioni rappresentate nel board dell’Alleanza. Punto di forza di questa partnership, il grande impegno che ci vede proiettati lungo il cammino della Trasformazione Digitale, avviato in Luiss Business School già da tempo. La digitalizzazione rappresenta infatti una dimensione chiave per la nostra scuola, sia abilitando l'innovatività dei metodi di insegnamento adottati sia rafforzando l'esperienza di apprendimento di i nostri studenti”. La collaborazione, chiave di volta sui cui poggia FOME, è un pilastro dell'esperienza Luiss Business School, rappresentata dalla grande attenzione strategica alla contaminazione tra mondo accademico e mondo dell'impresa, che consente alla Scuola di generare processi di trasformazione. Dal lavoro congiunto fra i partner, e grazie anche all’utilizzo della piattaforma Insendi, gli scenari che si aprono per il futuro offrono un ampio ventaglio di possibilità. Fra queste, ad esempio, lo sviluppo di programmi a titolo congiunto con i partner dell'alleanza. “Essere l’unica Business School italiana in questo network – prosegue Boccardelli – ci investe di una grande responsabilità. Il Digital Learning rappresenta uno dei principali trend tecnologici in fase di grande accelerazione, nei confronti del quale la nostra Scuola non si è fatta trovare impreparata: il nostro apporto in FOME, dove dialoghiamo con realtà top-level operanti in mercati molto diversi fra loro, sarà decisivo, e contribuirà a formare nuovi leader pronti a cogliere le sfide che verranno”. 04/05/2021