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Quali sono le competenze per lavorare nel settore delle risorse umane? Rispondono gli HR Manager
Quali sono le competenze per lavorare nel settore delle risorse umane? Rispondono gli HR Manager
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Sono oltre 15 aziende ad aver partecipato al Corporate Advisory Board del Master Universitario in Gestione delle Risorse Umane e Organizzazione, svoltosi venerdì 19 giugno alla LUISS Business School.

In questo contesto, gli HR Manager si sono riuniti con i referenti del Master per confrontarsi sulle competenze e caratteristiche più richieste per lavorare nell’ambito delle risorse umane e dare un contributo concreto alla progettazione del Master. Il Master in Gestione delle Risorse Umane e Organizzazione risponde in questo modo alle esigenze delle aziende, fornendo le competenze più ricercate e favorendo l’employability degli allievi.

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Emiliano Cappuccitti, HR Director Birra Peroni SABMiller, ha evidenziato l’importanza del “cross culture”, ovvero l’attenzione nel gestire differenze culturali e modalità di lavoro specifiche: “Le negoziazioni sono spesso complicate dalle distanze culturali che nascono dai diversi schemi comportamentali radicati nelle pratiche di business.Corporate-Advisory-Board_2 Pertanto, le imprese hanno bisogno di acquisire specifiche conoscenze in relazione ai differenti background culturali dei partner: la consapevolezza della distanza culturale può rivelarsi un’importante vantaggio competitivo per l’impresa, che favorisce la riduzione dei tempi e delle incomprensioni”.  Cristiana Morena, HR Talent Manager & HR Business Partner Area Adriatica s e Direzione Risorse Umane Cofely Gdf Suez, ha sottolineato l’importanza di assumere l’utilizzo delle metriche HR per lo sviluppo dei sistemi di Business Intelligence: “Per rispondere alle nuove esigenze delle aziende e dei lavoratori, e cogliere l’opportunità di assumere un ruolo ancora più strategico e centrale nell’organizzazione, le direzioni HR devono saper ripensare i modelli in funzione dell’obiettivo e trasformarli in agenti di innovazione a supporto del business. Le aziende sono progressivamente più dipendenti dai dati e delle analisi relative alle risorse umane per prendere decisioni strategiche. Conseguentemente la direzione HR deve disporre di funzionalità per lo studio e la valutazione dei risultati per poter distribuire in modo automatico e personalizzabile le informazioni al top management. In questo modo si tradurrebbero in numeri i risultati delle molteplici attività HR”. Corporate-Advisory-Board_2Paola Giampaolo, Responsabile Academy Formazione manageriale e sviluppo della leadership Corporate University Poste Italiane, ha affermato come l’organizzazione abbia bisogno di leader, a conferma della necessità e dell’urgenza di capacità d’ascolto interna ed esterna, di condivisione e di empatia che la gestione di persone comporta: “Al fine di essere vincenti nella comunicazione e nelle trattative in ogni campo senza compromettere le relazioni interpersonali, occorre assimilare e sviluppare adeguate capacità di ascolto attivo ed empatico mediante un esercizio costante ed utilizzando le tecniche più adatte”. Alessandro Bernardini Direttore Risorse Umane e Servizi Generali del GSE S.p.A, pone l’accento sulla differente performance di chi svolge il proprio lavoro come una missione e di chi lo percepisce come un mestiere: “Molti HR Director ed HR Manager sono un punto di riferimento valido e rispondono concretamente alle sempre nuove esigenze aziendali e della Direzione del Personale, portando innovazione, efficacia, azioni produttive e realmente utili”. Michele Tripaldi, Presidente AIDP Gruppo Lazio e Vice Presidente Nazionale, elogia l’importanza del no profit. “L’80% della nostra economia rappresenta la domanda di lavoro delle PMI che molto spesso non possiedono la figura HR. La tecnologia può giocare un ruolo determinante per aiutare le PMI e conferirgli un’altra voce: è una delle grandi sfide per la funzione risorse umane”. Mauro Boreggio, Cementir Holding Spa Chief Human Resources Officer, considerare le risorse umane come una avariabile strategica ha due implicazioni: la prima è che si deve avere una chiara comprensione su come operare sulle risorse umane al fine di favorire l’attuazione degli obiettivi strategici di impresa; la seconda è che si possano individuare indicatori, mediante i quali sia possibile effettuare le misurazioni sulle variabili inerenti le persone.

Corporate-Advisory-Board_3Una gestione strategica delle risorse umane deve mettere a punto dei procedimenti per rinnovare valori e competenze con lo scopo di ottimizzare la performance economica. È importante affiancare persone esperte in project management per implementare i processi aziendali focalizzandosi sulla collaborazione e sulla leadership”. Luciano Sale Direttore HR di  Wind Telecomunicazioni e Tiziana Mennuti Direttore delle Risorse Umane e degli Affari Legali RDS, hanno illustrato come in Italia e nel resto d’Europa sia importante essere preparati alla Digital Transformation che rappresenta oggi uno dei driver di crescita fondamentali per la maggior parte delle aziende di grandi e medie dimensioni. A loro avviso Social Network, smartphone, e-commerce e il digital marketing hanno rivoluzionato il modo di comunicare e vendere ai propri clienti. Guidare la trasformazione digitale in una struttura multinazionale, che ha per anni gestito attività di comunicazione e vendita in modo tradizionale, pone delle sfide cruciali al team HR nel concepire una struttura organizzativa in grado di rispondere alle peculiari necessità delle dinamiche digitali e nel formare team digital professional, in grado di comprendere e sfruttare a pieno i “digital tool” offerti dalla rete. “È un momento storico importante riflettere sulle profonde trasformazioni generate dalla digital technology nelle strutture organizzative aziendali e nei diversi modelli di business”. 


Si ringraziano per la partecipazione:

  • Paolo Baggioni, DHR,  MoneyGram International
  • Alessandro Bernardini, GSE -Direttore Risorse Umane e Servizi Generali del GSE S.p.A
  • Mauro Boreggio, Cementir Holding Spa Chief Human Resources Officer
  • Emiliano Cappuccitti, HR Director Birra Peroni SABMiller
  • Ornella Chinotti, CEB Managing Director
  • Paola Giampaolo, Poste Italiane Responsabile Academy “Formazione manageriale e sviluppo della leadership” Corporate University
  • Tiziana Mennuti, DHR RDS
  • Cristiana Morena, COFELY Gdf Suez HR Talent Manager & HR Business Partner Area Adriatica Sud
  • Olga Ragucci, Unilever HR BP – Sales & Marketing IH
  • Paolo Rozera, Unicef Executive Director
  • Luciano Sale, Wind Telecomunicazioni DHR
  • Michele Tripaldi, Presidente AIDP Gruppo Lazio e Vice Presidente Nazionale
Data pubblicazione
6 Luglio 2015
Categorie
News & Eventi