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04 Novembre 2022

Da semplice ristorante a storytelling dell’italianità negli States: il caso L’Antica Pesa

L'imprenditore e volto televisivo Francesco Panella ha raccontato la metamorfosi del brand di famiglia in occasione dell'incontro "Evoluzione dei modelli di business nel campo della ristorazione" con gli studenti Luiss Business School Sacrificio. Spirito d'impresa. Dedizione totale. Sono questi gli ingredienti necessari per cucinare la ricetta del successo nella ristorazione. A metterli sul tavolo è Francesco Panella, imprenditore della ristorazione nato a Roma e noto in tutto il mondo grazie anche alla sua attività televisiva. Durante la testimonianza "Evoluzione dei modelli di business nel campo della ristorazione", ha raccontato il caso de “L'Antica Pesa” agli studenti del master in Food and Wine Business di Luiss Business School. Il suo discorso inizia con un monito. Per raggiungere l'eccellenza «o allinei tutte le esigenze del mercato o c'è qualcuno che lo farà per voi e si prenderà i vostri clienti», spiega Panella. Gli inizi a L'Antica Pesa: come prendere il vento in faccia «Immaginate un ristorante come un titolo in borsa. Vai sopra, vai sotto, affronti difficoltà, come le tre pandemie e le due guerre nel corso dell'attività de L'Antica Pesa. Quando hai un momento di incertezza, senza piano B, devi affrontare il peggio del peggio senza paura». Il successo de L'Antica Pesa, il ristorante di famiglia a Viale Trastevere, nasce dalla fame. Da 120 anni la famiglia Panella è simbolo di ristorazione a Roma. Il fascino dell'ambiente colpisce Francesco quando lui ha sei anni. La vivacità del Mercato Centrale lo affascina. Dopo la rivoluzione di Gualtiero Marchesi, tutti cercavano di innovare. «Mi sono accorto che i local definivano i ristoranti come il nostro "turistici", con un'allure un po' da sfigati. A 17 anni ho deciso di prendere in mano il ristorante di famiglia con una posizione debitoria di quasi due miliardi di lire. A 18 anni e un giorno sono stato protestato per un errore della banca. Ma quello che volevo fare nella vita non mi ha fermato: "prendere il vento in faccia aiuta". Non c'è una storia di successo se non c'è una grande fatica dietro». Rinascita americana L'esperienza americana di Panella gli dà un'impostazione che lui importa in Italia. Apprende il valore del network, ma anche il fatto che, fine a sé stesso, non serve a niente. «Quando la conoscenza di una persona è legata a un sistema organico di conoscenza, di valori, perché condividi gli stessi valori, è allora che diventa organico. E non è network, ma amicizia. Per questo è bene cercare qualcuno che vi somigli». Con l'esperienza a stelle e strisce, cambia il modo di raccontare la cucina romana. «Il palato è il luogo dove la memoria non scappa mai. Abbiamo iniziato a comunicare una cucina conosciuta, ma parlando dei produttori. Questo significa dare importanza alle cose giuste». Che non sempre corrispondono al denaro. «Non lasciatevi condizionare dal denaro: è un atto importante da fare, se siamo impegnati al 100% in quello che vogliamo fare. La corsa al profitto impedisce di sognare. Quando si sogna, il risultato arriva ed è unico». Magia a Williamsburg A un certo punto Panella pensa: “prendiamo il nostro marchio e portiamolo dove non c'è niente”. Va a Brooklyn, Williamsburg, Bushwick, e crea orti urbani, rendendo sostenibili 20 palazzi. Con la gentrificazione del quartiere, apre L'Antica Pesa proprio lì, diventando il primo brand internazionale ad approdare dall'altra parte del ponte. Panella intesse relazioni con i nomi più in vista del jet set, tra cui Rupert Murdoch e Madonna. «Si fa un business diverso, più organizzato negli orari e anche nella parte economica. Si riuscivano a creare fino a cinque turni di cena, grazie a un approccio culturale differente alla ristorazione». L'Antica Pesa di New York diventa un caso di studio e cambia volto al quartiere. Cosa non gradita ai local. Questo spinge Panella a creare Brooklyn Man, un programma televisivo per Gambero Rosso che dà voce al vicinato e alle sue attività. «Divento l'ambasciatore italiano per gli Stati Uniti e faccio la mia parte nella branding position di Brooklyn». Il racconto dell’Italianità Arriva l'avventura di Feroce, un format creato da Panella per raccontare l'italianità in America, in collaborazione con Tao Group. Trecento dipendenti, bar, ristorante, pizzeria e il club al quarantesimo piano. Tutto firmato dall'architetto David Rockwell. Arriva la società di consulenza ad Aspen, con un modello di business adatto per avere un controllo assoluto delle aziende anche stando da casa, proiettandolo sulla ristorazione residenziale che rappresenta il 94%. A fare la differenza sono le Standard Operations. Prospettive per il futuro «Immaginare il futuro con gli strumenti di oggi è la cosa più importante che possiate fare – conclude Panella - Vi auguro di poter innovare le aziende dei vostri padri e dei vostri nonni, con fatica e abnegazione». «Il momento non è dei migliori, ma la capacità reputazionale delle aziende in questo modo sono azzerate. Tutti stanno ripartendo da zero, anche i brand più importanti. Sono tutti ai blocchi di partenza. La reputazione e il marchio non fanno più la differenza. Anche i newbie possono cogliere la propria opportunità. C'è tutto un mondo da ricostruire». Chi è Francesco Panella. Francesco Panella nasce nel 1971 e viene subito a contatto con il mondo della ristorazione e gastronomia. Infatti, i suoi genitori sono proprietari dal 1922 del celebre ristorante romano L'Antica Pesa. La sua idea imprenditoriale si evolve, tanto da arrivare a esportarla insieme alla sua cucina a New York, a Doha e in Corsica. Nel 2012 debutta in televisione con il programma Il mio piatto preferito, in onda su Gambero Rosso, girato a New York per sei stagioni consecutive. Nel 2014 lo show è diventato un libro best seller. Dal 2018 sbarca su NOVE con Little Big Italy, cooking show di successo in cui viaggia per il mondo valutando i migliori ristoranti di cucina italiana all’estero. Sul modello di 4 Ristoranti di Alessandro Borghese e Pizza Hero di Gabriele Bonci, Panella presenta una sfida tra ristoratori che si giudicano tra loro, ogni volta in una città diversa. Nel 2020 conduce anche Riaccendiamo i fuochi, un format inedito che racconta e aiuta i ristoranti italiani colpiti dalla pandemia nel periodo del lockdown, quando - dopo tutte le chiusure - devono riprendersi e attuare una strategia di rilancio. La testimonianza si è tenuta nell’ambito del master in Food and Wine Business, giunto all'ottava edizione e rivolto a laureandi e neolaureati. L'obiettivo del master è formare futuri professionisti a supporto delle imprese operanti nella filiera del food e del wine, nelle loro strategie di espansione nei mercati esteri e nelle attività di comunicazione e gestione del business. Gli sbocchi lavorativi che il percorso assicura sono molteplici. Si può spendere la propria formazione come Food & Wine Manager, Export Manager, Marcom Manager, Retail & Sales Manager in Hotels Chains. Inoltre, il master include anche laboratori di enologia, Haccp, analisi sensoriale e menu & wine list engineering con la Gambero Rosso Academy, partner del master. 4/11/2022

03 Febbraio 2022

ENAC e Università Luiss insieme per il futuro dell’aviazione civile

Alla Business School dell’Ateneo la guida delle iniziative di formazione e di ricerca per la crescita di un settore strategico per l’economia del Paese Sinergia e collaborazione tra Istituzioni e Università come strategia nazionale di crescita: è il concetto alla base della Convenzione quadro siglata tra l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC) e la Libera Università Internazionale degli Studi Sociali per sviluppare iniziative nella formazione, studio e analisi di settore. L’accordo è stato sottoscritto oggi, giovedì 3 febbraio, a Villa Blanc, nell’ambito di un incontro tra il Presidente dell’ENAC, Pierluigi Di Palma, il Direttore Generale della Luiss, Giovanni Lo Storto e il Direttore della Luiss Business School, Paolo Boccardelli. L’intesa, di durata triennale, intende creare opportunità concrete di collaborazione tra l’Autorità dell’aviazionecivile e l’Università intitolata a Guido Carli, al fine di favorire l’integrazione tra istituzioni e operatori del settore, in un modello formativo che abbia solide basi accademiche. Quello dell’aviazione civile è, infatti, un settore nevralgico per lo sviluppo economico del Paese che deve poter investire su professionalità di alto livello. Tra i temi oggetto della convenzione: l’organizzazione e la gestione di percorsi di alta formazione per il personale ENAC, ma anche attività di ricerca, studi di fattibilità e l’attivazione di tirocini curriculari. Le iniziative previste dalla convenzione saranno guidate dalla Luiss Business School che metterà a disposizione del settore aeronautico l’expertise e la competenza della propria faculty e dei propri centri di ricerca. “La convenzione firmata oggi – ha dichiarato il Presidente Pierluigi Di Palma – rappresenta l’avvio di una significativa sinergia tra l’Autorità del settore aeronautico e Università per costruire, da protagonisti, il futuro del Paese. Mettendo in comune le competenze reciproche, l’esperienza e il patrimonio professionale dei propri docenti e dei propri esperti,possiamo imprimere un nuovo impulso alla sicurezza e alla ricerca aeronautica e contribuire a creare un ecosistema per il rilancio del trasporto aereo e per il passaggio generazionalenecessario per affrontare le sfide che attendono il comparto”. Il Direttore Generale della Luiss, Giovanni Lo Storto ha affermato: “Costruire opportunità di alta formazione che rispondano alle esigenze occupazionali di aziende ed istituzioni costituisce uno dei principali obiettivi della nostra Università. La partnership con ENAC vaproprio in questa direzione. Sviluppare e rafforzare nuove skills è oggi, infatti, imprescindibile per fronteggiare con consapevolezza le due grandi sfide del nostro tempo: la trasformazione digitale e la transizione ecologica. Per questo, anche in settori strategici come quello dell’aviazione, è fondamentale ampliare un know-how consolidato e investire sulle persone, per generare valore e dare nuovo impulso ai processi di innovazione” Il Direttore Luiss Business School, Paolo Boccardelli ha aggiunto: “In un momento storico caratterizzato da profondi mutamenti, grandi stimoli e altrettante insidie, è necessario che gli asset fondamentali di un Paese si dotino degli strumenti necessari per essere protagonisti del cambiamento e affacciarsi con convinzione al nuovo panorama che si sta delineando. Èil caso del comparto aeronautico con il quale oggi diamo vita ad un percorso che immaginiamo prolifico per il futuro del settore e dell’Italia. La ricerca e la formazione sono elementi imprescindibili per lo sviluppo economico, per questo Luiss Business School è onorata di affiancare l’ENAC con le competenze e le conoscenze della propria faculty e disupportarla in un momento tanto delicato quanto importante”. RASSEGNA STAMPA Il Messaggero, Accordo a tutto campo Enac-Luiss per il futuro dell'aviazione civileAgenzie di stampa, Firma accordo Enac-Luiss 03/02/2022

25 Ottobre 2021

Intesa Sanpaolo e Luiss Business School insieme per la formazione 2.0 delle imprese

Focus su innovazione e sostenibilità a supporto di imprenditori e manager Intesa Sanpaolo Formazione, la società di formazione del Gruppo Intesa Sanpaolo, e Luiss Business School hanno siglato una partnership per offrire alle imprese italiane percorsi di alta formazione focalizzati su temi di gestione d’impresa, innovazione e sostenibilità. L’Executive Programme in gestione e innovazione d’impresa, progettato e realizzato da Intesa Sanpaolo, Intesa Sanpaolo Formazione e Luiss Business School si rivolge a imprenditori, manager e responsabili di funzioni aziendali che desiderano rafforzare le proprie competenze per una gestione innovativa e sostenibile dell’azienda. Le prime edizioni partiranno rispettivamente il 23, 24 e 25 novembre in Lazio e Abruzzo, Veneto e Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Marche. L’Executive Programme in gestione e innovazione d’impresa è il nuovo percorso offerto dall’Academy per le Imprese, il programma di Intesa Sanpaolo nato per offrire alle aziende italiane corsi di alta formazione per aggiornare competenze di imprenditori e manager, a fronte di uno scenario di mercato completamente trasformato dalla pandemia. L’obiettivo è sostenere le PMI anche attraverso una formazione costante e continua nell’adottare nuovi modelli organizzativi ed economici e approcci innovativi per rendere sostenibile il proprio business. Il programma offre un percorso formativo in distance learning di 5 mesi, al termine dei quali è previsto un evento di networking in presenza: 10 moduli saranno dedicati a general management e orientamento strategico, per mostrare come ambiti classici di economia aziendale debbano essere oggi reinterpretati alla luce della pandemia, altri 4 invece si focalizzeranno su temi di innovazione, dall’open innovation all’industria 4.0 e intelligenza artificiale, dalla trasformazione digitale alla circular economy e ESG. Stefano Barrese, responsabile della Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo: “La necessità di nuove competenze, per affrontare il mercato e la concorrenza, è diventato un fattore strategico per le imprese. In Italia, rispetto agli altri Paesi industrializzati, la formazione è spesso sottovalutata ed è in genere più richiesta e presente in grandi aziende rispetto a realtà più piccole. Ma per mantenere un alto livello di competizione, il tessuto industriale ha bisogno di tenersi aggiornato, pronto a conoscere nuove opportunità e cercare nuove frontiere di business. Come Gruppo Intesa Sanpaolo, siamo convinti che gli investimenti in formazione siano un importante motore di crescita e questo percorso che offriremo alle piccole e medie aziende insieme alla Luiss Business School nasce dalla convinzione che, anche grazie alle risorse messe in campo dal PNRR, abbiamo una grande opportunità di riposizionamento e rilancio dell’economia del Paese.” Paolo Boccardelli, Direttore Luiss Business School: “Il tema della creazione di competenze è cruciale in questo momento storico per permettere e sostenere una ripresa ed una crescita strutturale del Paese, dopo la battuta d’arresto dovuta alla pandemia da Covid–19 e a fronte di un passato non particolarmente florido sotto questo punto di vista. Come istituzione preposta alla formazione dei leader di oggi e di domani, dobbiamo continuare a lavorare in questa direzione, facendo leva sugli interventi europei e nazionali di Next Generation EU e PNRR e sfruttando gli assist di grandi partner, quale è Intesa Sanpaolo, per portare a casa il risultato: un Paese rinnovato con una crescita finalmente sostenibile.” RASSEGNA STAMPA Il Sole 24 Ore, Intesa Sanpaolo e Luiss Business School insieme per la formazione 2.0 delle impreseCorriere della Sera, Intesa e Luiss accordo per l'alta formazioneIl Messaggero, Intesa Sanpaolo. Formazione 2.0 con la LuissGazzetta di Parma, Da Novembre Luiss e Intesa Sanpaolo insieme per la formazioneMilano e Finanza, Intesa e Luiss accordo per l'alta formazioneIl Tempo, Intesa Sanpaolo, accordo con Luiss per la formazioneLibero, Intesa e Luiss sulla formazioneNuova Venezia, Mattino di Padova, Tribuna di Treviso, La formazione delle PMI parte dal Veneto 25/10/2021

09 Ottobre 2021

The transition of Italian companies to circular economy and the digital platform for their internationalization

Sullo sfondo del G20 Innovation League in diretta da Sorrento, la Luiss Business School propone una lettura delle competitività internazionale delle imprese del Paese, che coniuga economia circolare e innovazione digitale. Il webinar “The transition of Italian companies to circular economy and the digital platform for their internationalization” – che si terrà sabato 9 ottobre 2021 alle ore 17:00 – sarà l’occasione per presentare il progetto di una piattaforma digitale che favorirà lo sviluppo internazionale delle imprese impegnate nella transizione circolare, e la loro integrazione in reti di filiera. L’iniziativa, promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, con la collaborazione dell’Agenzia ICE, sarà coordinata dal prof. Matteo Caroli, Associate Dean for internazionalization Luiss Business School, e realizzata da un gruppo di esperti del Politecnico di Torino e quello di Bari, delle Università Cattolica di Milano e dell’Università Federico II di Napoli. L’incontro sarà anche l’occasione per presentare le prime evidenze sulle eccellenze italiane nelle filiere, aggregare tutti gli attori interessati nelle future fasi realizzative del progetto, e condividere possibili iniziative di divulgazione anche su scala internazionale dell’eccellenza italiana nell’economia circolare. Per partecipare al webinar è necessaria la registrazione.  AGENDA 5.00 pm     The strategic objectives of the platform for the internationalization of circular Italian companies and ICE’s commitmentCarlo Maria Ferro, President, ICE5.15 pm     First evidence and next activities for the digital platform to support the internationalization of Italian “circular companies”Matteo Caroli, Associate Dean for internationalization, Luiss Business School5.40 pm     Issues and opportunities for the internationalization of circular Italian companiesMauro Alfonso, CEO, SIMESTIvano Vacondio, President, FederalimentarePaola Marone, President, FedercostruzioniMario Bonaccorso, General Manager, SPRINGMarco Bellezza, CEO, InfratelLuca Meini, Head Circular Economy, EnelGiovanni Caprino, Presidente, BIG – Cluster Tecnologico Nazionale “Blue Italian Growth”Letizia Magaldi, Presidente AEMI – Associazione Economica del Messico in ItaliaGian Luca Gregori, Rettore Università Politecnica delle Marche6.50 pm      ConclusionsStefano Buffagni, member of Foreign Affairs Commission, Italian Parliament REGISTRATI 9/10/2021

27 Maggio 2021

Master Sustainable Entrepreneurship – Webinar

Le Skill del futuro per l’impresa responsabile. Registrati! Il 18 maggio alle ore 16.30 ti invitiamo a partecipare al webinar di presentazione del Master in Entrepreneurship – Major in Sustainable Entrepreneurship, un programma di 12 mesi in modalità full-time, in collaborazione con Dynamo Academy. Il Major in Sustainable Entrepreneurship consentirà a giovani talenti di creare la propria idea imprenditoriale combinando conoscenze tecniche di gestione di impresa con la valorizzazione del ruolo e dell’importanza della sostenibilità e dell’impatto sociale. Aziende sostenibili saranno guidate da leader attenti all’inclusività, alla diversity e all’equity. I giovani interessati a diventare imprenditori sociali ma anche attori di istituzioni in cui generare impatto sociale devono aprirsi a nuove competenze imprescindibili per diventare leader responsabili. Di questo e di tutte le skill necessarie per imparare a essere dei futuri manager attraenti per il mercato del lavoro e attenti al bene comune, parlerà durante il Webinar Serena Porcari, Chairman presso Dynamo Academy Social Enterprise e Membro del comitato scientifico del Major in Sustainable Entrepreneurship. Il Coordinatore del Major sarà inoltre presente durante il Webinar per presentare i contenuti e la struttura del programma e, durante un Q&A, per rispondere a tutte le domande e curiosità dei partecipanti fornendo dettagli su come inviare la candidatura, come accedere a borse di studio e fornire utili suggerimenti per partecipare alla prima edizione del Major in partenza a ottobre 2021. Speakers Serena Porcari, Chairman presso Dynamo Academy Social Enterprise e Membro del comitato scientifico del Major in Sustainable Entrepreneurship Silvia Federici, Coordinatore Master Full-time, Luiss Business School Il webinar si rivolge a laureandi, neolaureati o giovani professionisti con qualsiasi background di studi. Per partecipare è necessaria la registrazione. REGISTRATI

03 Maggio 2021

Master Sustainable Entrepreneurship – Webinar

Le Skill del futuro per l’impresa responsabile. Registrati! Il 18 maggio alle ore 16.30 ti invitiamo a partecipare al webinar di presentazione del Master in Entrepreneurship – Major in Sustainable Entrepreneurship, un programma di 12 mesi in modalità full-time, in collaborazione con Dynamo Academy. Il Major in Sustainable Entrepreneurship consentirà a giovani talenti di creare la propria idea imprenditoriale combinando conoscenze tecniche di gestione di impresa con la valorizzazione del ruolo e dell’importanza della sostenibilità e dell’impatto sociale. Aziende sostenibili saranno guidate da leader attenti all’inclusività, alla diversity e all’equity. I giovani interessati a diventare imprenditori sociali ma anche attori di istituzioni in cui generare impatto sociale devono aprirsi a nuove competenze imprescindibili per diventare leader responsabili. Di questo e di tutte le skill necessarie per imparare a essere dei futuri manager attraenti per il mercato del lavoro e attenti al bene comune, parlerà durante il Webinar Serena Porcari, Chairman presso Dynamo Academy Social Enterprise e Membro del comitato scientifico del Major in Sustainable Entrepreneurship. Il Coordinatore del Major sarà inoltre presente durante il Webinar per presentare i contenuti e la struttura del programma e, durante un Q&A, per rispondere a tutte le domande e curiosità dei partecipanti fornendo dettagli su come inviare la candidatura, come accedere a borse di studio e fornire utili suggerimenti per partecipare alla prima edizione del Major in partenza a ottobre 2021. Speaker Serena Porcari, Chairman presso Dynamo Academy Social Enterprise e Membro del comitato scientifico del Major in Sustainable Entrepreneurship Silvia Federici, Coordinatore Master Full-time, Luiss Business School Il webinar si rivolge a laureandi, neolaureati o giovani professionisti con qualsiasi background di studi. Per partecipare è necessaria la registrazione. REGISTRATI 3/5/2021

16 Aprile 2021

Venture Capital, Enzo Peruffo: «Le dinamiche di questo mercato sono imprescindibili per ripartire»

Ci sono importanti opportunità da cogliere per gli investitori interessati in innovazione attraverso il venture capital, ma è necessario formare chi va ad operare con questi capitali. A questa necessità Luiss Business School risponde con l’Executive Flex Programme in Venture Capital Dynamics & Startup Engagement Cogliere le opportunità di crescita attraverso investimenti ad alto tasso di innovazione è una delle strade per rilanciare l'economia, ma è necessario fare cultura e formazione per rendere l'Italia una startup nation. Sono queste le ipotesi di lavoro emerse durante il webinar “Il Venture Capital a supporto del Paese” tenutosi il 14 aprile e organizzato da Luiss Business School in partnership con LVenture Group. «Nel 2020 sono stati raccolti più di 173 milioni di euro da 15 startup, anche impegnate in fase di skill up - Enzo Peruffo, Associate Dean for Education e Director of MBA & Executive Education Luiss Business School – Il nostro Paese ha oltre il 78% di venture capital investiti in vari ambiti. Accanto a questo ecosistema la dinamica è molto ricca. C'è tutta una serie di iniziative che favoriscono l'universo delle startup. Le dinamiche di questo mercato sono imprescindibili per chi gestisce un portafoglio di investimento istituzionale e per quelle aziende che investono in innovazione». Si discute da tempo del ruolo del venture capital in Italia e della capacità del Paese di attrarre investimenti, anche istituzionali, legati all’innovazione. Le operazioni ci sono, stanno crescendo, ma c'è ancora molta strada da fare. Basti pensare che il Pil americano prodotto da 50 stati nasce per lo più in California, che da sola produce il 15%. Merito della Silicon Valley, che contribuisce in larga parte alla crescita di valore e della ricchezza dell'economia americana. Lo 0,5% del Pil americano è investito in venture capital nazionale, producendo grande valore. In Italia la percentuale è pari allo 0,01%, un numero che non deve scoraggiare perché, come ha spiegato Roberto Magnifico, Board Member LVenture Group, «è tutta opportunità». Molti settori sono in forte crisi a causa della pandemia: diventa importantissimo dare supporto alle Pmi e in questa azione il ruolo del venture capital è fondamentale. Ma è necessario che ci sia un passaggio normativo che ne regoli anche le azioni. Il ruolo degli investitori è fondamentale per finanziare nuove iniziative imprenditoriali: le prospettive dei mercati sembrano positive e anche gli enti previdenziali sembrano pronti a far parte della partita del venture capital in Italia. Come spiega Diana Saraceni, Co-Founder e General Partner Panakes Partners, «c'è un livello intrinseco di rischio molto alto nell'investire sulla singola startup. Ma quando entra in un portafoglio cambia. Chi prende un impegno con un fondo di venture capital, fa un accordo sullo strumento che dura dai sette ai dieci anni. È un capitale molto paziente». Ma quanto sono pronti gli investitori istituzionali previdenziali a effettuare questo avvicinamento? Quanto è importante formare risorse umane efficienti per favorire il dialogo con i fondi di venture capital e mettere a sistema tutti gli attori, a patto che ci sia il framework fiscale adatto? Come spiega Giovanni Maggi, Presidente Assofondipensione, «gli italiani sono agli ultimi posti sull'educazione finanziaria e previdenziale, ma dal fondo si può solo risalire. Capitale umano, giovani e formazione devono essere tenuti sempre in considerazione». Per diventare una startup nation è dunque necessario un cambio culturale, che passa soprattutto dalla formazione. Da questa richiesta del mercato, grazie all'eccellenza accademica e alla consolidata esperienza nell’ambito Venture Capital, nasce la seconda edizione dell’Executive Flex Programme in Venture Capital Dynamics & Startup Engagement promosso dalla partnership tra Luiss Business School e LVenture Group. In questo percorso formativo si punta a creare figure manageriali capaci di padroneggiare tutti gli strumenti e i processi necessari per amplificare l’impatto di un investimento nel mondo delle start-up. L'Executive Flex Programme in Venture Capital Dynamics & Startup Engagement è stato presentato durante il webinar “Il Venture Capital a supporto del Paese” tenutosi il 14 aprile e organizzato da Luiss Business School in partnership con LVenture Group, operante nel settore del Venture Capital a livello nazionale e internazionale. Hanno partecipato al dibattito Giovanni Maggi, Presidente Assofondipensione, Roberto Magnifico, Board Member LVenture Group, Alberto Oliveti, Presidente ENPAM, Diana Saraceni, Co-Founder e General Partner Panakes Partners. Introdurrà i lavori Enzo Peruffo, Associate Dean for Education e Director of MBA & Executive Education Luiss Business School. A moderare il dibattito Maria Isabella Leone, Associate Professor & Co-Director Flex Program Venture Capital Dynamics and Startup Engagement Luiss Business School. RIVEDI IL WEBINAR SCOPRI IL PROGRAMMA  15/4/2021