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L4T, Generale Franco Federici: «Professionalità, esempio e umiltà per una nuova leadership»
L4T, Generale Franco Federici: «Professionalità, esempio e umiltà per una nuova leadership»
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Il Consigliere Militare del Presidente del Consiglio racconta agli studenti Luiss Business School le nuove sfide tra innovazione, sicurezza e formazione, con l’Italia protagonista nella regolamentazione dello spazio.

Da spazio di sperimentazione scientifica a territorio commerciale: una sfida, questa, che richiede competenze – hard e soft – ma soprattutto una leadership capace di creare valore. È questa la formula che il Generale di Corpo d’Armata Franco Federici, Consigliere Militare del Presidente del Consiglio dei Ministri, ha consegnato ali studenti dei master Luiss Business School per vincere una delle sfide più complesse di un futuro sempre più vicino. Federici è stato il protagonista del nuovo appuntamento della rassegna Leader 4 Talent, appuntamento tenutosi a Villa Blanc per mettere in contatto i più importanti leader nazionali e internazionali con i ragazzi e le ragazze della scuola.

Leadership secondo Franco Federici

La leadership secondo il Generale Federici si costruisce già nel percorso di formazione, che gioca un ruolo primario nello strutturarne lo stile. «Ognuno di noi ha sempre più da imparare che da insegnare: per questo si parte dall’acquisizione delle hard skill, consci che c’è tutta un’altra fetta di competenze da tenere in considerazione, che dipendono in larga misura da come siamo fatti. Le soft skill ci permettono di ottenere il massimo dai nostri collaboratori. Lavorando in un ambiente tendenzialmente insicuro, minacciato, in questo contesto il comandante, il leader, tenendo conto di questi fattori, deve fare gruppo amalgamando le diverse personalità».

Space economy e sfide del futuro

Se in passato il dominio spaziale era considerato prevalentemente scientifico, negli ultimi anni si è trasformato in uno spazio commerciale e di interesse per la sicurezza. C’è la necessità di proteggere questo dominio. Nel 2030 verrà deorbitata la stazione spaziale internazionale, territorio internazionale adibito a sperimentazione scientifica. Molti privati stanno immaginando di creare stazioni spaziali commerciali private da affittare a chi vuole fare turismo spaziale, nuovo campo in esplorazione, o sperimentazioni scientifiche.

«Quindi la space economy, che non riguarda solo gli oggetti in orbita ma tutta la filiera che crea la catena del valore connessa a quegli oggetti, sta diventando trainante a livello economico», ha sottolineato il Generale Federici.

L’Italia è stata uno dei primi paesi a intuire la trasformazione di questo scenario. Per questo si è dotata di una “legge spaziale” – la legge quadro n. 89 del 13 giugno 2025, “Disposizioni in materia di economia dello spazio” – che istituisce il primo quadro normativo completo per le attività spaziali nel Paese, regolamentando l’accesso allo spazio, la sicurezza, la sostenibilità, e promuovendo l’innovazione e il sostegno alle piccole e medie imprese del settore.

A supporto della gestione sicura e competitiva della space economy concorre anche il Golden Power, cioè quello strumento normativo, previsto in alcuni ordinamenti giuridici, che permette al Governo di un Paese sovrano di bloccare o apporre particolari condizioni a specifiche operazioni finanziarie. Si tratta di uno strumento che il Generale Federici ritiene legittimo se applicato all’interesse nazionale.

«È normale che un Paese si tuteli e in qualche modo scrutini le operazioni di mercato che le aziende stanno facendo, anche per evitare che know-how, personale, esperienza possano essere sottratti all’Italia per andare a lavorare in aziende che potrebbero rappresentare una minaccia commerciale ma anche alla sicurezza dell’Italia. È un tool fondamentale che, nell’ottica di garantire la resilienza del Paese, va messo a sistema», ha sottolineato.

Formazione e valori per le nuove generazioni

Nel suo ruolo di guida e ispirazione per molti giovani ufficiali, il Generale Federici ha sottolineato, tra le competenze, l’importanza della professionalità per affrontare le sfide del futuro, soprattutto in ambito militare. In questa parola, però, sono racchiusi un insieme di elementi. «L’esempio è un valore di riferimento fondamentale – ha dichiarato – è una di quelle caratteristiche che definiscono un leader. Ma non è l’unico. Conta molto l’umiltà, soprattutto quando abbiamo a che fare con le persone.

Chi è il Generale Franco Federici.

Il Generale Franco Federici è il Consigliere Militare del Presidente del Consiglio dei Ministri, con un ruolo chiave nella sicurezza nazionale e nel coordinamento delle infrastrutture critiche.

Ha frequentato l’Accademia Militare di Modena, per poi laurearsi in Scienze strategiche presso la Scuola di Applicazione di Torino, ha costruito la sua carriera tra gli Alpini, con ruoli importanti: comandante di plotone presso il Battaglione alpini “Morbegno”, comandante di Compagnia presso il 5° e 8° reggimento alpini, comandante di battaglione e reggimento presso il 9° reggimento alpini de L’Aquila, e Cte della Brigata Alpina Taurinense. Ha guidato il contingente italiano in Afghanistan quale Cte della Task Force South – Regional Command West-, in Libano quale Cte del Sector West (UNIFIL, 2015–2016) e, nel 2020, è stato il XXV Comandante NATO della missione KFOR in Kosovo, a capo di oltre 3.500 militari da 27 nazioni.

In ambito istituzionale, supporta il Presidente del Consiglio dei Ministri per la partecipazione al Consiglio Supremo di Difesa, cura gli affari della Presidenza del Consiglio dei ministri relativi agli aspetti militari e industriali connessi all’appartenenza dell’Italia alle organizzazioni internazionali; fornisce supporto all’attività istruttoria per l’esercizio dei poteri speciali sugli assetti societari nei settori della Difesa e della sicurezza nazionale, nonché per le attività di rilevanza strategica nei settori dell’energia, dei trasporti e delle comunicazioni; è Segretario del Comitato Interministeriale per le politiche relative allo spazio e all’aerospazio; assiste il Presidente del Consiglio nella sua attività per il coordinamento interministeriale e per le relazioni con Amministrazioni, Enti e Organismi, nazionali e internazionali, in materia di resilienza dei soggetti critici. Il Consigliere Militare esercita le funzioni di Punto di contatto unico.

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