Così l’Amministratore Delegato Nicola Monti sul ruolo della sostenibilità nella strategia di Edison, durante il webinar Luiss Business School organizzato in occasione dell’avvio dell’Edison Energy Camp 2020. L’approfondimento sul primo numero di SustainEconomy.24, il nuovo report Luiss Business School e Il Sole 24 Ore – Radiocor
Ormai gli obiettivi di sviluppo sostenibile Sdgs dell’Onu sono parte del vocabolario per tutti. Oggi sono un elemento portante sulla vita dell’azienda, sulla decisione degli investimenti. A livello industriale la sostenibilità tutti l’hanno già inserita come valore da tempo ma con gli Sdgs ci siamo dati regole più rigide. Di 17 obiettivi di sviluppo sostenibile noi ne abbiamo presi sei e su questi abbiamo declinato nove obiettivi. Oggi abbiamo obiettivi precisi di sostenibilità per la produzione con il target di raddoppiare la nostra produzione di rinnovabili; poi ci sono altri valori che non riguardano la produzione e vanno dalla biodiversità alla parità di genere. Ci lavoriamo, abbiamo dei cantieri e abbiamo messo dei punti fissi”. Monti nel suo intervento traccia un quadro più globale della transizione energetica per passare poi ad un focus su Edison e alla strategia che la vede concentrarsi sull’efficienza energetica.
“A livello europeo il tema del Green Deal è stato messo al centro della politica e a livello dell’Italia si declina nel Pniec. Dal nostro punto di partenza abbiamo ancora una forte presenza di fonti combustibili e se vogliamo raggiungere i target al 2030 e 2050 dobbiamo migliorare il mix energetico e aumentare le fonti rinnovabili. Ad oggi abbiamo già un 35% di produzione da rinnovabili, un sistema virtuoso a livello europeo, ma l’obiettivo Pniec al 2030 già ci traguarda al 55%. Questo vuol dire che nei prossimi 10 anni abbiamo davanti a noi un percorso molto intenso che si traduce in investimenti sulla generazione elettrica di circa 40 miliardi di euro”. In questo scenario globale si inserisce la strategia di Edison e la svolta più sostenibile: dall’Oil& gas all’efficienza energetica.
“Abbiamo deciso come cda di dare una chiara direzione alla nostra strategia e di uscire dal mondo degli idrocarburi che richiede investimenti notevoli, ha profilo di rischio particolare ed è meno congruente con i criteri di sostenibilità e obiettivi di clean energy. Quindi una nuova strategia: uscire dal settore Oil&gas e investire di più sull’efficienza energetica, sulle rinnovabili e sulla base clienti”. Più che come player integrato Edison “vuole giocare un ruolo nella efficienza energetica senza spingerci negli investimenti infrastrutturali. Cioè la fibra ottica non è un terreno in cui vogliamo entrare ma essere utenti dello sviluppo delle reti e anche del 5G”. Per Monti “nell’efficienza energetica c’è un mercato molto grande, nei settori dell’edilizia, della Pa e della mobilità: è un mondo dove c’è molto da fare”. Poi c’è il tema degli ecobonus “che avrà un effetto moltiplicatore, un effetto volano della ripresa” e su cui “abbiamo competenze specifiche dove vogliamo agire con interventi di grande dimensione”.
Ma la ricetta per avere successo nel mondo dell’energia attuale e futuro? “Ci vuole curiosità, umiltà e adattamento ai cambiamenti. Trenta anni fa il mondo dell’energia era congelato, non c’era concorrenza, era un mondo noioso, oggi è più divertente e ogni giorno c’è una novità da affrontare. E un mondo complesso, ci vogliono preparazione e conoscenza di base, oltre all’etica” risponde Monti.