AI
AI
AI
AI

17 Dicembre 2024

L’Automobile Sapiens piace agli italiani: sarà la regina del mercato

Presentata la nuova ricerca dell’Osservatorio Auto e Mobilità della Luiss Business School: “Dall’Automobile Sapiens all’Automobilista Sapiens” La ricerca "Dall'Automobile Sapiens, all'Automobilista Sapiens - Reazioni, aspettative e timori nei confronti dell'auto della nuova specie ed analisi della sua diffusione sul mercato" dell'Osservatorio Auto e Mobilità della Luiss Business School analizza la percezione dell’Intelligenza Artificiale (IA) nel settore automobilistico, concentrandosi sui fattori che influenzano l’accettazione e l’intenzione di utilizzo di sistemi IA integrati nei veicoli, e osserva analiticamente la diffusione del fenomeno Automobile Sapiens sul mercato, resa evidente dal numero di veicoli definiti da software (SDV) in arrivo nei prossimi anni. Reazioni, aspettative e timori nei confronti dell’auto della nuova specie La base per lo studio è rappresentata dal concept Automobile Sapiens, un modello teorico elaborato dall'Osservatorio Auto e Mobilità della Luiss Business School che rappresenta un’idea innovativa di veicolo dotato di tecnologie avanzate di IA, capaci di prendere decisioni autonome per migliorare la sicurezza, ottimizzare l’esperienza di guida e semplificare la gestione delle attività quotidiane. Per la ricerca è stato somministrato un questionario ad un campione rappresentativo di automobilisti, selezionato su una piattaforma online di provata affidabilità in ambito accademico e aziendale. Il campione analizzato comprende adulti di età compresa tra i 18 e i 60 anni (età media di circa 34 anni) ed è equamente distribuito per genere. Oltre il 57% dei partecipanti possiede una laurea, il 91,5% detiene o utilizza regolarmente un veicolo, il 32,4% ha familiarità con sistemi di guida assistita. Prima della compilazione del questionario, i partecipanti hanno visionato un video, generato dal gruppo di ricerca con l’ausilio dell’intelligenza artificiale, che ha il compito di introdurre il concept di Automobile Sapiens: un veicolo ipotetico progettato per integrare tecnologie avanzate di IA, capaci di prendere decisioni autonome e migliorare sicurezza ed esperienza di guida. I risultati evidenziano una caratterizzazione numerica ben riconoscibile: più della metà dei potenziali utilizzatori si vede già pronta ad entrare nell'era dell'Automobile Sapiens. L'intenzione di utilizzo è manifestata da parte del 55,2% degli intervistati, mentre il 67,9% ha espresso un livello di familiarità medio-alto e otto su dieci (75,8%) hanno definito la tecnologia come altamente innovativa. La sicurezza emerge come un aspetto convincente, con il 53,5% di fiducia nella capacità di prevenire incidenti e il 62,3% di tranquillità sul fatto che l'Automobile Sapiens sia progettata per evitare collisioni. Questo - per un prodotto identificato chiaramente come rivoluzionario e ancora non disponibile nella sua interezza sul mercato - rappresenta indubbiamente un punto di partenza molto avanzato. Le resistenze sono legate al possibile alto costo di manutenzione e aggiornamento in caso di problemi tecnici o vulnerabilità informatiche, con l’83,2% degli intervistati che ha espresso preoccupazioni significative. Riguardo alla delega totale dal punto di vista decisionale, solo il 28% degli interpellati si è detto favorevole. Lo studio Automobile Sapiens delinea ostacoli e opportunità per integrare sistemi di intelligenza artificiale anche in altri settori, ponendo al centro il ruolo attivo e consapevole dell’utilizzatore. Analisi della diffusione sul mercato dell'Automobile Sapiens Il World Economic Forum (WEF) afferma che la capacità di calcolo destinata all’IA a livello globale sta raddoppiando ogni cento giorni. La Semiconductor Industry Association segnala, nel suo rapporto 2024, che l’automotive è salita dal 14% al 17% del mercato dei semiconduttori negli USA ed è l’unico settore a presentare un aumento (+15% sull'anno precedente). Tutto questo con un mercato mondiale dei semiconduttori valutato in 611 miliardi di dollari, 92 miliardi dei quali riguardano i chip AI by design, ovvero il 15%. In questo scenario altamente espansivo per l'IA, sono già undici le piattaforme lanciate sul mercato in Europa, progettate per essere alla base di modelli appartenenti alla famiglia degli SDV (Software defined vehicle - Veicoli definiti da software). Nei prossimi due anni se ne aggiungeranno almeno altre diciotto, numero destinato con ogni probabilità a crescere man mano che arriveranno ulteriori rivelazioni da parte dei marchi auto, visto che ben dodici di quelle già note sono programmate per l'arrivo su strada a brevissimo termine, entro il 2025. Le chatbot, cioè i software in grado di dialogare in forma scritta e parlata con l'utilizzatore, sono l’espressione attualmente più riuscita, semplice e diffusa dell’Intelligenza Artificiale all’interno di tutti i processi dell’industria automotive. Sono stati analizzati trentotto marchi auto e tutti propongono un assistente vocale proprietario a bordo e permettono di utilizzare in vettura Google Assistant e Siri. Ben tredici permettono ad Alexa di accedere e comandare funzioni di bordo all’interno della stessa vettura, sei marchi utilizzano (o possono utilizzare) Alexa built-in (incorporato e delegato dal sistema), cinque Google Assistant built-in. Sono quattro le case che associano ai loro assistenti vocali un avatar e quattordici quelle che già incorporano ChatGPT. La crescita dell’Intelligenza Artificiale sta, inoltre, portando nuovi concetti e nuovi approcci nello sviluppo dei sistemi di sicurezza a bordo dell’Automobile Sapiens: si prevede che il giro d’affari per i sistemi di In-Cabin Sensing crescerà dagli attuali 2,5 miliardi di dollari a 6-8 miliardi entro il 2030, anche sotto la spinta di standard di omologazione sempre più severi. 16/12/2024

10 Dicembre 2024

Luiss Business School joins QS for the Responsible AI Consortium

QS launches landmark Responsible AI Consortium  in partnership with leading global business schools QS Quacquarelli Symonds, global higher education experts, has launched the Responsible AI Consortium alongside EDHEC Business School, Imperial College Business School, and Luiss Business School. The Consortium is a collaborative partnership between leading universities around the world and QS, who commit to innovating and embrace the need to re-engineer education through an AI Roadmap for transformation across four key pillars: Research & Intellectual Leadership; Teaching, Learning & Assessment; Outreach & Operational Efficiencies; and Governance & Human Commitment. The Responsible AI Consortium offers universities and business schools worldwide a forum for integrating AI into strategic and operational areas. It will develop project-based learning opportunities, foster collaboration in thought leadership and research, and provide a sandbox environment for piloting new AI-driven technologies. QS Founder and President Nunzio Quacquarelli said: “The Responsible AI Consortium marks a pivotal step toward transforming higher education through AI, preparing both institutions and students to harness its immense potential.” Quacquarelli continued: “As AI reshapes both learning and work, it is essential universities and business schools are equipped with the tools and frameworks to integrate this emerging technology effectively. By developing the Responsible AI Consortium, we aim to empower institutions with critical AI capabilities, enabling them to lead with innovation, adaptability and resourcefulness in an accelerating and dynamic world.” Responsible AI Consortium Members voices Michelle Sisto, AI Center Director of EDHEC Business School: "Recognising the imperative to reimagine business education in the AI era, the Consortium seizes the opportunity to collaborate on pioneering projects, research, and student-centred learning experiences that prepare our graduates for the future of work. Together, we will establish a roadmap for best practices in institutional AI integration, maintaining a steadfast commitment to human development, ethical innovation, and empowerment." Leila Guerra, Vice Dean (Education) at Imperial College Business School said: “By joining forces with other leading business schools and universities, we will deepen our understanding of AI and its transformative impact on higher education. The insights gained through this partnership will boost our research and enable us to promote safe and responsible use of AI within teaching, operations and student learning environments, identifying also best AI governance models. The partnership will build on the work Imperial is already doing through I-X – Imperial’s multidisciplinary research hub that aims to address the real-world challenges surrounding AI and through the work of the IDEA Lab." Raffaele Oriani, Dean of Luiss Business School: "Our vision for AI is pervasive, engaging every stakeholder in our ecosystem and deeply aligning with our entry into the Responsible AI Consortium. By joining the Consortium, we further our commitment to preparing students with future-ready competencies, supporting corporate partners as they shape the skills landscape of tomorrow, and equipping our faculty to drive a paradigm shift in education." Zoya Zaitseva, Innovation Manager & Head of Future17 SDG Challenge, QS: “Responsible AI Consortium is a cornerstone forum for visionary educators and EdTech innovators – such synergy is pivotal to maximize the potential of AI in Higher Education and youth employability. Creating intelligence that is based on insights from students, academia and employers is one of our key objectives, and I can’t wait to see the impact this Consortium will create.” 12/10/2024

12 Giugno 2024

L’Intelligenza Artificiale e la sua applicazione in ambito automotive

Si terrà il 18 giugno alle 10.30 a Villa Blanc, l'evento "L'Intelligenza Artificiale e la sua applicazione in ambito automotive" organizzato dall'Osservatorio Auto e Mobilità della Luiss Business School. Durante l'evento, realizzato con il supporto di Unrae, Honda, Toyota, Kia e Renault, verrà presentata la ricerca dell'Osservatorio che indaga il rapporto tra Intelligenza Artificiale e mondo automotive, al centro di alcuni  tra i più interessanti e persino inattesi sviluppi. Top manager delle principali case automobilistiche, accademici, rappresentanti ed esperti si confronteranno sul profondo cambiamento avviato dall'Intelligenza Artificiale nel settore, analizzandone le implicazioni attuali e future. AGENDA 10.30 Registrazione ospiti e welcome coffee 11:00   Saluti istituzionaliRaffaele Oriani, Dean, Luiss Business School 11:15   Presentazione della ricerca: "La nuova era dell'auto: l’Automobile Sapiens - l’Intelligenza Artificiale e il suo impatto sull’automotive"Fabio Orecchini, Direttore Osservatorio Auto e Mobilità, Luiss Business School e Università Guglielmo Marconi 11:45   Tavola rotonda: Intelligenza artificiale, rischi e opportunità per il mercato dell'auto in ItaliaMichele Crisci, Presidente, UNRAEPaolo Moroni, Direttore Lexus, IT e Digital Trasformation, Toyota Motor ItaliaSimone Mattogno, Head of Automobile Division, Honda Motor Europe ItaliaGiuseppe Mazzara, Marketing Communication & CRM Director, Kia ItaliaRaffaele Fusilli, Amministratore Delegato, Renault ItaliaFabio Orecchini, Direttore Osservatorio Auto e Mobilità, Luiss Business School e Università Guglielmo MarconiFrancesca Fallucchi, Associate professor, Università Guglielmo Marconi Moderatore: Valerio Berruti, giornalista, la Repubblica 13:15   Q&A  13:30  Lunch Per partecipare è necessaria l'iscrizione. LINK      

27 Febbraio 2024

AI Management – Gestire le sfide e le opportunità per le imprese nell’era dell’Intelligenza Artificiale

Luiss Business School presenta un webinar introduttivo alla seconda edizione dell'Executive Programma in Managing Artificial Intelligence Luiss Business ti invita a partecipare all’evento AI Management – Gestire le sfide e le opportunità per le imprese nell’era dell’Intelligenza Artificiale, che si terrà mercoledì 20 marzo alle ore 17.00. L’evento precede la seconda edizione dell’Executive Programme in Managing Artificial Intelligence, in collaborazione con Pi School in partenza l’11 aprile 2024. Durante il talk, Sébastien Bratières, AI director di Pi School e di Translated, con oltre 20 anni di esperienza nel campo – Laurea in Ingegneria presso l’Ecole Centrale Paris e un MPhil Computer Speech and Language Processing presso l’Università di Cambridge, offrirà una visione completa dell'universo dell'Intelligenza Artificiale. Partendo dagli aspetti evolutivi fino alle ultime tendenze e sviluppi, illustrerà come la gestione dell'IA sia fondamentale per ottimizzare i processi aziendali e quali siano le implicazioni manageriali necessarie per mantenersi competitivi sul mercato. I partecipanti potranno non solo approfondire le loro conoscenze sull’AI, sulle nuove tecnologie, i nuovi modelli di business e le best practice del settore, ma anche incontrare esperti del settore e professionisti con cui scambiare le proprie opinioni ed esperienze. Il webinar includerà anche una sessione di Q&A, in cui i partecipanti avranno l'opportunità di porre domande e ricevere risposte in merito all'Executive Programme, ai suoi contenuti e alle modalità di iscrizione. Non perdere l'opportunità di approfondire le tematiche legate alla gestione dell'Intelligenza Artificiale e di interagire direttamente con un esperto del settore. Per partecipare è necessaria la registrazione. REGISTRATI PARTNER Pi School è stata fondata nel 2017 per rispondere alla crescente necessità di professionisti con competenze nell'Intelligenza Artificiale. La sua azienda madre, Translated, è un punto di riferimento globale nello sviluppo di soluzioni tecnologiche per la traduzione, utilizzando l'IA da oltre 20 anni e ha prontamente riconosciuto la necessità di potenziare le competenze di ingegneri, fisici e matematici di talento che non avevano una conoscenza approfondita dell'Intelligenza Artificiale. Il punto forte di Pi School è la sua School of AI, un programma intensivo della durata di otto settimane che svolge una duplice funzione: Formare i migliori scienziati informatici e ingegneri selezionati a livello globale nell'ambito dell'Intelligenza Artificiale. Assistere le aziende nella risoluzione dei problemi attraverso l'integrazione dell'Intelligenza Artificiale. Durante il programma di otto settimane, viene sviluppato un prototipo MVP pronto per essere integrato nell'infrastruttura IT dell'azienda, fornendo così una soluzione concreta e immediatamente utilizzabile. 27/02/2024

09 Novembre 2023

Il futuro dell’HR manager tra intelligenze umane e artificiali

Come deve rispondere l’HR manager alle sfide della tecnologia? I docenti Lucia Marchegiani ed Enrico Maria Marino disegnano il percorso di ricostruzione della professione per gli specialisti del settore L'intelligenza artificiale sta cambiando il mondo del lavoro sin dal momento della selezione del personale. Senza fare l’errore di considerare l’AI come qualcosa di futuribile, negli uffici HR i sistemi legati a questa tecnologia sono già impiegati nelle operazioni più nascoste, come la selezione dei curricula e l’interazione con i candidati che non proseguono i percorsi di selezione. Le potenzialità dell’intelligenza artificiale saranno l’origine di nuove sfide per i professionisti della gestione delle risorse umane, che dovranno però contrapporre solide conoscenze e rinnovate competenze. Ai, propulsore del lavoro dell’uomo Human & Artificial, ma anche Augmented resources: l'innovazione ha un impatto sempre maggiore sulle funzioni aziendali e sul business. Si fa l’errore di considerarla una cosa del futuro, ma ha già permeato le aziende e i diversi settori. Nell’ambito delle risorse umane, l'intelligenza artificiale è già presente in alcune operazioni quotidiane senza apparente valore aggiunto. «È nella parte più nascosta e operation dell’HR – spiega Enrico Maria Marino, Global Human Resources Director presso JIL SANDER | MARNI – OTB Group – ripulisce le nostre attività dalle ripetizioni apparentemente senza valore aggiunto. In tutto il processo che riguarda sia la ricerca sia la selezione, l’AI ci dà una mano: dallo screening dei cv ai rapporti con i candidati che non vanno avanti nei processi di selezione». Ma l'intelligenza artificiale può portare vero valore aggiunto nella customizzazione quasi sartoriale, ad esempio, del percorso di formazione. Ciò è possibile grazie anche alla virtualizzazione di questi programmi, fattore che solo la tecnologia ha reso possibile. «In un mondo sempre più virtualizzato, l'intelligenza artificiale può avere il suo impatto anche nella relazione con i colleghi in giro per il mondo. La conoscenza delle lingue non sarà più un ostacolo all'interazione, proprio grazie alla traduzione simultanea eseguita dai nuovi sistemi. L'intelligenza artificiale diventa il propulsore dell'azione lavorativa dell'umano». Ai e competenze: dove agire Quando si parla di competenze che possano rispondere a questa accelerazione tecnologica, c’è da chiedersi quanto sia una responsabilità dell'HR Manager e quanto invece debba essere condivisa con It Specialist, Digital Specialist, Digital Transformation Officer. Il dubbio sul presidio dell'interazione uomo macchina porta a guardare alla formazione del professionista HR, ma anche degli altri ruoli apicali», spiega la professoressa Lucia Marchegiani, Direttore Scientifico dell’Executive Master e Professore Associato di Organizzazione e Gestione delle Risorse Umane, Luiss Business School. «Bisogna fare in modo che l'azienda possa avere una cultura aziendale in cui le cose accadono e ogni manager ha la responsabilità di far evolvere la cultura aziendale – risponde Marino – come funzione, l’HR è l’unica trasversale. Quindi abbiamo il dovere di essere un passo avanti, almeno in formazione, rispetto a chi si occupa solo del business. Le altre funzioni si aspettano stimoli da noi, proprio come l'intelligenza artificiale, che sta apprendendo da noi e non viceversa. L'AI può avere lo stesso impatto che l'introduzione della robotica ha avuto per il lavoro nelle fabbriche: senza l'input umano, è inutile». Sulle conoscenze Marino mette in evidenza che la solidità dell’intelligenza umana resta ancora la base su cui costruire le decisioni. «Si è enfatizzato il rapporto di sudditanza rispetto alla tecnologia. Dato che oggi non si è più ingabbiati in una job description rigida ed è sempre possibile recuperare le nozioni necessarie grazie alla disponibilità delle stesse su Internet, bisogna fuggire dalla superficialità della conoscenza di base. Infatti, senza una solida base, la possibilità di sbagliare è maggiore. La tecnologia diventa la cartina al tornasole per le nostre decisioni o per intercettare quello che non va nei processi. Il lavoro ne può essere alleggerito per recuperare creatività e immaginazione nella propria funzione d'azienda». Dunque, è necessario acquisire competenze nuove, che integrino questo nuovo scenario HR. Il long life learning resta al centro della funzione. Poi c'è un tema di approccio all’intelligenza artificiale. «Non bisogna aver paura – continua Marino – non saremo in grado di arginare il dilagare dell'intelligenza artificiale, che permeerà tutte le nostre attività sia di business che di HR. La nostra forza sarà quella di incanalare le energie che comporta questo cambiamento verso gli obiettivi che ci prefiggeremo. Ma per poterlo fare dobbiamo sapere di cosa stiamo parlando, effetti collaterali compresi». Affrontare il cambiamento con gli strumenti giusti Il tema dell’intelligenza artificiale in relazione al settore HR è trattato anche nel programma dell’Executive Master in Gestione delle Risorse Umane, Organizzazione e Leadership targato Luiss Business School. Il percorso offre un’opportunità di formazione avanzata rivolta a manager HR, professionisti e imprenditori desiderosi di ampliare le proprie conoscenze e competenze nei processi di people strategy. Il master è destinato a coloro che sono interessati a una carriera nella funzione HR o desiderano acquisire una comprensione più approfondita delle questioni legate alla gestione delle Risorse Umane e dell’Organizzazione Aziendale. Gli interventi della professoressa Lucia Marchegiani, Direttore Scientifico dell’Executive Master e Professore Associato di Organizzazione e Gestione delle Risorse Umane, e di Enrico Maria Marino, Global Human Resources Director presso JIL SANDER | MARNI – OTB Group e docente dell'Executive Master in Gestione delle Risorse Umane, Organizzazione e Leadership, sono stati raccolti durante il webinar “Da HR Manager a H&AR Manager”. L’evento si è tenuto venerdì 20 ottobre alle 18:00, presso Villa Blanc, il campus Luiss Business School di Roma. 09/11/2023

02 Agosto 2023

AI Management – Gestire le sfide e le opportunità per le imprese nell’era dell’Intelligenza Artificiale

Luiss Business School presenta un webinar in preparazione del primo Executive Programme in Managing Artificial Intelligence Luiss Business School è lieta di annunciare l'evento AI Management: Gestire le sfide e le opportunità per le imprese nell'era dell'Intelligenza Artificiale, che si terrà online martedì 12 settembre, dalle 17:30 alle 18:30. L'evento anticipa la prima edizione dell'Executive Programme in Managing Artificial Intelligence, realizzato in collaborazione con Pi School  in partenza il 21 ottobre 2023. Durante il talk del 12 settembre, Sébastien Bratières, AI director di Pi School e di Translated, con oltre 20 anni di esperienza nel campo - Laurea in Ingegneria presso l'Ecole Centrale Paris e un MPhil Computer Speech and Language Processing presso l'Università di Cambridge - fornirà una panoramica sull’universo dell'Intelligenza Artificiale, spiegando come la l’AI Management sia essenziale per ottimizzare i processi aziendali ed essere competitivi sul mercato. Il webinar prevede, inoltre, un Q&A dove i partecipanti avranno la possibilità di intervenire e riceveranno risposte su dubbi e curiosità riguardanti l'Executive Programme, i contenuti e il processo di candidatura. Per partecipare è necessaria la registrazione. REGISTRATIPARTNER Pi School nasce nel 2017 per colmare la carenza di figure professionali con un background in AI. La sua azienda madre, Translated, è un’azienda leader mondiale nello sviluppo di strumenti tecnologici a supporto della traduzione, la quale utilizza l'Intelligenza Artificiale da più di 20 anni e ha notato da subito l’esigenza di fare up-skill a brillanti ingegneri, fisici e matematici che non avevano una conoscenza profonda in Intelligenza Artificiale. Il fiore all’occhiello di Pi School è la School of AI, un programma di otto settimane con la duplice funzione: formare in AI i migliori computer scientist e ingegneri selezionati in tutto il mondo; aiutare le aziende nella risoluzione di un problema integrando l’Intelligenza Artificiale. In 8 settimane viene consegnato un Prototipo MVP pronto per essere integrato all’interno dell’infrastruttura IT dell’azienda. 02/08/2023

11 Luglio 2023

Luiss Business School annuncia la prima edizione dell’Executive Programme in Managing Artificial Intelligence

In un mondo in continua evoluzione, l'Intelligenza Artificiale (AI) sta rapidamente emergendo come una delle forze trainanti che sta trasformando le imprese e la società nel loro complesso.Per affrontare questa nuova frontiera e rispondere alla crescente domanda di competenze manageriali nell'ambito dell'IA, Luiss Business School lancia, in collaborazione con Pi School, la prima Edizione dell'Executive Programme in Managing Artificial Intelligence. Il corso si rivolge a manager, decision maker ed imprenditori con l'obiettivo di fornire solide competenze di gestione e una profonda comprensione dei principi e delle applicazioni dell'IA, analizzandone gli aspetti evolutivi, tecnici e le implicazioni a livello manageriale. Il programma si sviluppa in 8 moduli per una durata complessiva di 2 mesi e prevede lezioni online e on campus presso la splendida cornice di Villa Blanc a Roma. In una prima fase di preparazione, i partecipanti apprendono i concetti fondamentali dell’Intelligenza Artificiale. La fase conclusiva vedrà invece l’applicazione delle conoscenze a casi concreti.PARTENZA: 22 settembre 2023DURATA: 2 mesi SCOPRI IL PROGRAMMA COMPLETO PARTNER Pi School è una scuola di formazione avanzata nata nel 2017 a Roma all’interno di Pi Campus, un Venture Capital che investe in startup basate principalmente sull’Intelligenza Artificiale. Fondata da Marco Trombetti, Isabelle Andrieu e Gianluca Granero, Pi Campus è una comunità di imprenditori e innovatori che collaborano per affrontare le sfide del mondo moderno. Pi School si distingue per il suo concetto innovativo di apprendimento, basato sul paradigma “learning by doing“. La School of Artificial Intelligence, fiore all’occhiello di Pi School, coinvolge 2000 tra i più brillanti ingegneri e computer scientist selezionati in tutto il mondo, che vengono chiamati a risolvere sfide di business grazie all’Intelligenza Artificiale. Da quando è stata fondata nel 2017, Pi School ha formato 185 studenti e consegnato 92 prototipi di AI. L’obiettivo di Pi School è preparare gli studenti per le sfide del futuro attraverso un approccio pratico e basato sulla collaborazione. La scuola offre programmi di formazione avanzata in diverse aree tematiche, tra cui l’intelligenza artificiale, il design thinking e l’imprenditorialità. Inoltre, collabora con diverse organizzazioni per promuovere l’innovazione e lo sviluppo economico. L’approccio di Pi School alla formazione è basato sull’apprendimento esperienziale, che permette agli studenti di mettere in pratica le conoscenze acquisite attraverso progetti e collaborazioni con le aziende. In questo modo, gli studenti hanno la possibilità di sviluppare competenze pratiche e di entrare direttamente nel mondo del lavoro. La scuola si concentra sulla formazione di alto livello nel campo della tecnologia e dell’innovazione, offrendo anche corsi di formazione per le aziende.