17 Settembre 2021
L'amministratore delegato della società a SustainEconomy.24 parla degli impegni tra sostenibilità e Covid e rilancia sul Sud: «Aumenteremo le tratte»
La forza di non fermarsi e la voglia di essere un esempio sul fronte della sostenibilità. L'amministratore delegato di Italo, Gianbattista La Rocca in un'intervista a SustainEconomy.24, il report de Il Sole 24 Ore Radiocor e Luiss Business School, parla dell'ultimo bilancio di sostenibilità con i traguardi raggiunti e i prossimi obiettivi. Ma anche della sicurezza dei treni in epoca Covid e gli investimenti per dotarli, primi al mondo, dei filtri Hepa. E dei progetti futuri a partire dalle nuove rotte al Sud dove «c'è grande domanda di mobilità».
Avete da poco pubblicato il Bilancio di Sostenibilità 2020. Quali sono i traguardi raggiunti?
«Questo bilancio è motivo di grande orgoglio per tutti noi di Italo. Un anno come il 2020 non verrà dimenticato facilmente, con tutti gli eventi legati alla pandemia ed i risvolti negativi per il nostro settore. Abbiamo avuto la forza di non fermarci, neppure nel periodo in cui circolavano solo 2 treni rispetto ai 112 pre-Covid, e di questo voglio ringraziare ogni singola persona che fa parte della squadra di Italo. Questo spirito ci ha permesso di raggiungere i traguardi messi in evidenza nel Bilancio di Sostenibilità 2020: 91,7% dei clienti soddisfatti, quasi 1milione e mezzo di follower sui nostri canali social, 100% dei treni equipaggiati per il riciclo dei rifiuti, infortuni sul lavoro dimezzati (-49%) rispetto al 2019, più di 270 milioni di acquisti inerenti alle nostre attività investiti in fornitori italiani, contribuendo al rilancio dell'economia del Paese. Sono solo alcuni esempi ma significativi, che mostrano come agiamo quotidianamente, mettendo sempre al primo posto i nostri passeggeri ed i nostri dipendenti».
Avete definito il piano di sostenibilità triennale. Ci parla dei prossimi obiettivi?
«Abbiamo raggiunto risultati importanti ma per noi rappresentano un punto di partenza, non di arrivo. Crediamo fortemente in questo progetto e vogliamo diventare un esempio per rendere il sistema dei trasporti sempre più sostenibile. Italo ha allineato la sua strategia a 6 pilastri chiave con 12 obiettivi legati agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. I nostri pilastri sono ambiente, clienti, persone, sicurezza, società e coinvolgimento. Grazie ad un comitato interno, preposto al perseguimento di questi obiettivi, abbiamo sviluppato un piano triennale di crescita intorno ai 6 pillar, per migliorare quanto fatto finora. Da inizio anno siamo al lavoro, impegnati su diversi fronti, finanziando borse di studio per ricercatori scientifici, sposando progetti di riciclo ambientale, investendo in sicurezza e formazione per il nostro personale. La strada è tracciata, siamo certi che ci miglioreremo».
Il 2020 è stato un anno difficile e anche quest'anno sta richiedendo uno sforzo aggiuntivo per trasportare i passeggeri in sicurezza. Italo ha messo a punto una serie di misure, a partire dai filtri Hepa ad alta efficienza sull'intera flotta.
«Lo diciamo con immensa soddisfazione: Italo è il primo treno al mondo ad aver installato i filtri Hepa. Siamo gli unici, al momento, ad utilizzare questi particolari filtri ad alta efficienza, che garantiscono un ricambio d'aria costante e completo ogni 3 minuti in tutte le carrozze. È stato per noi un investimento rilevante, di circa 50 milioni di euro, a dimostrazione di quanto la società sia sempre pronta a mettere la sicurezza delle persone al primo posto. Prima di introdurre questi particolari filtri, che sono gli stessi presenti sugli aerei, abbiamo collaborato con esperti del settore ferroviario e sanitario come il Politecnico di Milano e l'Ircss Ospedale San Raffaele, e gli Hepa sono risultati la soluzione più innovativa volta a favorire il miglioramento del ricambio d'aria. Oggi, grazie a questa misura, Italo ha un riempimento potenziale del 100% delle sedute; dico potenziale perché purtroppo il riempimento reale è ancora molto al di sotto delle cifre pre-pandemiche. Il nostro impegno per la sicurezza non si è limitato comunque solo agli Hepa: abbiamo seguito scrupolosamente tutte le direttive ministeriali per adeguare la nostra flotta al contesto del Covid (gel disinfettante, sanificazione degli ambienti a bordo treno prima-durante-dopo il viaggio, porte separate per salita e discesa, ecc.), oltre che predisporre un piano d'azione per il nostro personale, garantendogli un'apposita assicurazione, un servizio di assistenza psicologico per tutta la famiglia, attività di formazione e anche di "svago" specie durante il periodo del lockdown. Ci siamo comportati da vera squadra, come sempre fatto del resto».
Guardando invece alla ripartenza di settembre, alle normative anti Covid a partire dal green pass, cosa vede nel futuro di Italo e quali misure sarebbero necessarie?
«Per il settore dell'Alta Velocità e della lunga percorrenza è stato introdotto il green pass. Abbiamo debitamente formato il nostro personale sia di bordo che di stazione, per informare e supportare i viaggiatori. A bordo treno, in fase di controllo del biglietto, ora ci si accerta che il passeggero sia anche in possesso della certificazione verde. Le persone sono informate e hanno la premura di esibire il pass. Come sempre noi ci allineiamo alle direttive governative, interloquiamo costantemente con le istituzioni e mi auguro che ogni misura futura concili sempre la prevenzione contro con il Covid con il regolare svolgimento delle attività aziendali, permettendo così una forte ripartenza».
Nella strategia di Italo ci sono nuove rotte nel Sud Italia?
«Il Sud è un mercato che studiavamo da anni e grazie al progressivo aumento della flotta, con i nuovi treni Italo EVO, siamo riusciti ad espandere il network. Dai 25 treni con cui Italo ha fatto il suo esordio sui binari, a breve arriveremo ad averne 51. Così dalla scorsa estate ci siamo spinti oltre Salerno, servendo il Cilento e la Calabria fino a Reggio. Mi fa molto piacere poter dichiarare che siamo stati i primi a garantire un collegamento diretto, senza cambi intermedi, che unisse tutta Italia da Torino a Reggio Calabria. Da maggio 2021, con la graduale riapertura, abbiamo triplicato i collegamenti verso la Calabria, abbiamo introdotto nuove fermate in Puglia, in Basilicata ed in Campania, collegando alla nostra rete città quali Bari, Foggia, Maratea, Benevento, Caserta, solo per fare alcuni esempi. E' nostra intenzione implementare le corse per il Sud e aprire nuove tratte, stiamo già valutando diverse opzioni e speriamo di poter presto dare importanti novità per un territorio che ha grande domanda di mobilità».
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17/9/2021