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Orsero: «Attenti all’alta qualità e alla filiera. Entro l’anno il piano strategico Esg 2022-2025»
Orsero: «Attenti all’alta qualità e alla filiera. Entro l’anno il piano strategico Esg 2022-2025»
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La tracciabilità di frutta e verdura e la scelta di investire sulle eccellenze nazionali e sull’esotico ‘made in Italy’. Matteo Colombini, co-ceo e cfo del Gruppo Orsero parla a SustainEconomy.24 anche dei progetti di M&A

Un costante controllo della qualità e tracciabilità di frutta e verdura, selezione di prodotti certificati Residuo Zero e Nichel Free e attenzione alla filiera italiana ma anche la scelta di investire sull’esotico ‘made in Italy’ e le M&A. Matteo Colombini, co-ceo e cfo del Gruppo Orsero, leader nell’Europa mediterranea per l’importazione e la distribuzione di prodotti ortofrutticoli di qualità, racconta a SustainEconomy.24, report de Il Sole 24 Ore Radiocor e Luiss Business School, le scelte sostenibili e i progetti futuri del gruppo, che ha superato lo scorso anno il miliardo di fatturato, e sta lavorando al piano strategico Esg per il periodo 2022-2025 da presentare entro l’anno.

Qualità dei prodotti e della filiera sono importanti per il settore ortofrutticolo. Quali sono gli impegni del gruppo Orsero sul fronte della sostenibilità?

«Siamo convinti che qualità dei prodotti e attenzione alla filiera siano due elementi chiave per il settore ortofrutticolo, sia perché indispensabili per poter portare sulla tavola dei consumatori frutta e verdura di alta qualità, sia perché giocano un ruolo estremamente rilevante per la definizione di un approccio strategico e integrato alla sostenibilità. Questa attenzione si traduce per noi in un imprescindibile impegno nel rispetto delle norme e dei regolamenti, ma anche nella costante ricerca di soluzioni innovative che possano guidarci ad un continuo miglioramento in termini di qualità, sicurezza e tracciabilità dei prodotti lungo la catena del valore. Ad esempio quest’anno siamo stati orgogliosi di lanciare nella nostra azienda in Messico la collaborazione con Apeel – innovativa azienda americana con la missione di ridurre lo spreco alimentare – per l’utilizzo di una protezione a base vegetale sugli avocado che coltiviamo e distribuiamo, che permette di raddoppiare la durata di conservazione del prodotto mantenendone la qualità e aiutando a ridurre gli sprechi alimentari, un tema critico sul fronte della sostenibilità per il nostro settore. Siamo convinti che per sviluppare un approccio strategico alla sostenibilità sia necessario prendere in considerazione l’intera filiera, non solo per tutto quello che concerne tracciabilità e qualità dei prodotti, ma anche in relazione ai possibili impatti sociali e ambientali legati alle catene di approvvigionamento. Per questo ci impegniamo da sempre a creare e mantenere un dialogo costante e costruttivo con gli oltre 1.500 fornitori del nostro Gruppo».

Avete annunciato un altro importante passo nel cammino sulla crescita sostenibile: voler predisporre un piano strategico Esg per il periodo 2022-2025. Ci state lavorando e lo presenterete entro l’anno?

«Sì, abbiamo recentemente investito nella creazione di una nuova funzione dedicata alla sostenibilità, che sta lavorando al piano strategico con l’obiettivo di presentarlo entro la fine dell’anno. Partendo dai nostri valori, dal profilo e dall’identità del Gruppo, il Piano racchiuderà le sfide e gli obiettivi principali che affronteremo da qui al 2025 e oltre, e che andranno evolvendo nei prossimi anni alla luce del confronto con gli stakeholder».

Continuate a investire sul made in Italy e sul controllo continuo della qualità. Ce ne parla?

«Il costante controllo della qualità dei prodotti offerti sul mercato è uno dei maggiori punti di forza di Orsero: in ogni fase della filiera, durante il trasporto, in entrata ed in uscita dai magazzini, i prodotti devono rispettare severi standard che prevedono, solo in Europa, oltre 7.500 controlli qualità al giorno (dati del 2020). Accanto all’attenzione per la qualità e la tracciabilità, poniamo sempre più cura alla selezione di prodotti certificati Residuo Zero e Nichel Free: frutta e verdura di alta qualità coltivate seguendo le buone pratiche dell’agricoltura integrata, che rispondono a un crescente bisogno del consumatore di garanzia e rassicurazione circa i metodi di coltivazione e l’alta qualità del prodotto che sta acquistando. Queste linee di prodotto, frutto di partnership durature con produttori italiani, rientrano in un progetto più ampio portato avanti dal nostro Gruppo, dedicato alla valorizzazione delle eccellenze agroalimentari nazionali. Il Progetto Italia di Orsero si sviluppa attraverso la selezione di partner e nicchie di prodotti d’eccellenza, e la realizzazione di compartecipazioni con produttori agricoli, che il nostro Gruppo supporta anche finanziariamente. Un progetto che procede anche con diverse iniziative dedicate all’esotico italiano e specialmente all’avocado coltivato in Sicilia e Puglia».

Cosa vede nei progetti futuri del gruppo Orsero?

«Siamo impegnati in diversi progetti di sviluppo organico e sul fronte delle M&A con l’obiettivo del costante miglioramento della nostra offerta attraverso l’individuazione di nuovi trend, di consumo e di prodotto, che ci consentano di crescere in modo coerente con i nostri principi e la strategia di sostenibilità. Parlando di crescita organica possiamo citare, oltre al lavoro sulle filiere nazionali e sull’esotico italiano, il progetto dedicato ai prodotti ad alto contenuto di servizio, come il Fresh Cut, 100% frutta pronta per il consumo. Preparata artigianalmente ogni giorno nelle nostre strutture dislocate sul territorio italiano, è una linea per noi strategica, su cui abbiamo investito realizzando 4 nuovi stabilimenti produttivi nel 2018, e in cui crediamo fortemente, perché risponde a un bisogno sempre crescente del consumatore, che desidera uno snack fresco, sano e buono in tutti i momenti della giornata, anche e soprattutto fuori casa. Per quanto riguarda le M&A, monitoriamo nicchie specializzate di mercato nel Sud Europa, ad alto potenziale di crescita e valore aggiunto e iniziamo a guardare a nuovi mercati di distribuzione».

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16/7/2021

Data pubblicazione
16 Luglio 2021
Categorie
SustainEconomy.24
Tematiche
food sostenibilità