«Traffico fino a +200%, ora il governo rottami l’adsl»: l’intervista all’ad e fondatore di Tiscali, Renato Soru per DigitEconomy.24, il report Luiss Business School e Il Sole 24 ore
Traffico in aumento, reti sotto stress, investimenti richiesti alle telecom. Di fronte agli effetti dell’emergenza coronavirus per il settore delle tlc, Renato Soru, presidente e amministratore delegato di Tiscali, tornato da vari mesi alla guida dell’azienda da lui fondata, chiede al governo di dare sostegno alla domanda affinché «si riconoscano alle tlc i prezzi giusti per i servizi che offrono» visto che oggi gli operatori italiani hanno le tariffe più basse d’Europa. In passato, ricorda Soru in un’intervista a DigitEconomy.24 (report di Radiocor e Luiss Business School), ci sono stati incentivi per i decoder tv oppure per la rottamazione delle auto. Ora è il momento di «rottamare le vecchie tecnologie», tipo l’adsl. Intanto, nei giorni dell’emergenza, il gruppo ha registrato aumenti del traffico in media del 50% con picchi fino a +200 per cento.
Presidente Soru, che iniziative avete intrapreso per contrastare l’emergenza Covid-19?
Siamo stati abbastanza tempestivi, abbiamo in ufficio solo il 5% della nostra forza lavoro, a presidio del Noc, il Network operations center, ovvero il centro di controllo della rete, il resto è in smart working. Siamo riusciti a far lavorare da casa anche il nostro call center.
Che numeri avete raggiunto di aumento di traffico?
Registriamo aumenti del traffico del 50%, con picchi fino al 200 per cento. Siamo stati messi a durissima prova, ma abbiamo risolto le difficoltà installando nuovi apparati, facendo altri investimenti in hardware. C’è un traffico abnorme che porterà tutti operatori a dover realizzare investimenti. È salito in maniera esponenziale anche il numero di speed test, i test di velocità di connessione, se ne contano fino a 200mila in un giorno per una sola azienda, si consiglia di usarli in maniera meno compulsiva visto che consumano banda preziosa. In ogni caso l’importanza cruciale e il valore dei servizi offerti dalle tlc è sotto gli occhi di tutti e tutti stanno toccando con mano l’importanza enorme della rete.
Gli operatori di tlc riusciranno ad affrontare gli investimenti necessari?
Bisogna considerare che la domanda è molto forte, e ci troviamo in un contesto molto competitivo. Stiamo compiendo tutti un salto in avanti di tanti anni, facendo corsi accelerati di video conferenze, ci stiamo attrezzando sullo smart working, stiamo portando a casa l’utilizzo in remoto di piattaforme digitali complesse. Potremmo utilizzare la situazione disastrosa che stiamo vivendo per accelerare la trasformazione digitale. Tuttavia bisogna considerare che, per realizzare questi obiettivi, si chiede agli operatori, che già hanno speso 6,5 miliardi di euro per le frequenze 5G, di investire di più. Con l’attuale livello di prezzi sul mercato, gli investimenti non sono sostenibili, bisogna aiutare i consumatori a pagare il giusto prezzo per servizi in fibra: se dobbiamo portare il lavoro a casa non può bastare l’adsl.
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26/03/2020