Così Luigi de Vecchi, Chairman Emea Banking, Capital Markets & Advisory di Citi, nel corso del suo intervento al webinar della Luiss Business School. L’approfondimento su DigitEconomy.24, il report Luiss Business School e Il Sole 24 Ore
La crisi porta con sé anche delle opportunità e una di queste riguarda proprio la banda ultra larga e le nuove tecnologie: è questo uno dei punti chiave espressi da Luigi de Vecchi, chairman Emea Banking, Capital Markets & Advisory di Citi, intervenuto a un webinar della Luiss Business School.
Secondo de Vecchi, «questa crisi ci dirà che l’Italia deve riformarsi e trovare la forza per uscirne con una visione diversa del mondo. Mi auguro che le scelte dell’Italia saranno quelle giuste: dobbiamo assicurarci di restare ben incardinati in Europa, Italia non riuscirebbe a fronteggiare crisi da sola». Il manager ha inoltre evidenziato come sia necessario «ragionare su come avviare una grande politica di investimenti visionari. Una serie di settori è rimasta indietro, come le tlc: non siamo riusciti a creare unica società della rete, non sono stati effettuati investimenti fondamentali con la necessaria attenzione. Sviluppo della fibra è fondamentale e mi auguro venga pensata una nuova politica visionaria». Serve, per de Vecchi, «immaginare un rapporto diverso fra pubblico e privato: non c’è dubbio che in questa fase il pubblico dovrà entrare in maniera significativa in economia per salvare o rilanciare imprese, ma ciò che mi auguro è creare cooperazione e spirito di corpo».
Dal manager un messaggio di ottimismo sull’attuale emergenza Coronavirus: «da tutte le crisi si esce, pandemiche e finanziarie: per una azienda e un Paese è importante saperlo e mettersi in condizione di reggere lungo il tunnel, più o meno lungo. Dipenderà dai settori, ma in generale si ragiona su un anno durissimo, ma a fine 2020 inizio 2021 si ripartirà». La questione, per de Vecchi, è «sapere cosa fare in questo periodo per mettersi in condizione di uscirne al meglio» e in queste fasi «fondamentale è la liquidità».
de Vecchi ha infine affrontato il tema dell’Europa, ritenendo l’attuale momento «determinante: si vedrà fino a che punto ci sia l’intenzione politica di credere all’idea di Europa. Servono messaggi di concordia e soprattutto iniziative finanziarie, fiscali e politiche per dimostrare che ci sono valori importanti sottostanti». Per il banchiere, «creare un fondo sovrano europeo potrebbe essere un’ idea innovativa, anche nell’ottica della creazione di campioni europei».
Prossimi protagonisti sul sito della Luiss Business School per i suoi webinar saranno: il 27 aprile l’avvocato Franco Gianni, socio fondatore dello studio Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners, con Fabio Corsico, direttore del corso internazionale della Luiss Business School in Family Business Management; il 29 aprile Marco Morelli, amministratore delegato uscente di Mps; e il 6 maggio Aldo Bisio, a capo di Vodafone in Italia che tratterà proprio i temi del digitale. Il 24 aprile si terrà invece “L’intelligence economica ai tempi di Covid-19”, il secondo appuntamento del ciclo “Appunti per l’interesse nazionale”, dove ospite d’onore sarà l’ambasciatore Giampiero Massolo, presidente di Fincantieri.
23/04/2020