Parla l’amministratore delegato della filiale italiana a DigitEconomy.24, report Sole 24 Ore Radiocor e Luiss Business School. Rete unica? «Siamo pronti a collaborare nel business della fibra»
La collaborazione tra i vari Paesi, includendo le catene di fornitura globali, è «conveniente» a livello economico ed è «molto importante» anche per superare la pandemia. E’ la posizione di Hu Khun, amministratore delegato di Zte Italia, interpellato in vista del cambio di guida alla presidenza degli Usa, dopo un’amministrazione Trump sotto la quale i rapporti tra Cina e Usa sono peggiorati. Facendo il punto con DigitEconomy.24 (report del Sole 24 Ore Radiocor e della Luiss Business School) sulla situazione del 5G nel nostro Paese, Hu Khun ricorda che intanto gli operatori in Italia sono pronti a partire già alla fine dell’anno con la nuova tecnologia, anche se l’avvento massivo è previsto l’anno prossimo. Se impatto della pandemia c’è stato sullo sviluppo delle reti, è da rinvenire nel fatto che gli operatori di telecomunicazioni, data la crisi economica, hanno ora meno soldi da investire. Quanto al dossier rete unica, Zte è pronta a collaborare nel business della fibra, indipendentemente dallo scenario che verrà fuori, come già fa oggi con Tim e Open Fiber. Sul fronte, invece, della cybersecurity, Zte collabora con Parlamento e Governo italiani «molto bene» mentre, riguardo alla posizione del Copasir sull’uso delle tecnologie cinesi, Hu Khun afferma: «non mi piace vedere accuse senza prove».
Alcuni studi parlano di un rallentamento nello sviluppo delle reti 5G, anche in relazione alla pandemia. E’ d’accordo con questa lettura?
Nonostante la pandemia, non ho osservato un rallentamento nello sviluppo delle reti. La crisi ha reso piu’ evidente l’importanza e l’essenzialità delle infrastrutture di telecomunicazioni e di una migliore connettività. D’altronde la pandemia ha avuto un forte impatto economico in tutti i settori. Se c’è quindi unaconseguenza della crisi sullo sviluppo del 5G, è il fatto che gli operatori hanno, per queste ragioni, meno soldi da spendere.
Che cosa vi aspettate per il 2021? Sarà ugualmente l’anno dello sviluppo del 5G come atteso?
Alla fine di quest’anno gli operatori saranno pronti, ma la copertura massiva avverrà il prossimo anno, anche sul fronte dell’offerta dei device. Ci saranno sempre più modelli diversi di smartphone 5G, dispositivi Cpe e device IoT.
C’è chi ritiene che, per ammortizzare gli investimenti, sia importante coinvestire nel 5G, siete disponibili a farlo con altri partner?
Noi siamo focalizzati sulla tecnologia e sulle applicazioni, sui contributi a ogni nuovo 5G use case. Al momento non abbiamo piani di investire direttamente nel business degli operatori. Oggi meno del 20% degli investimenti sul 5G sono legati all’industria, nel futuro questa percentuale salirà all’80 per cento. Questo vuol dire che ci sarà un grande cambio di passo.
In Italia si parla tanto del dossier della rete unica in fibra ottica e della possibilità di estenderla al 5G
Si tratta di un dibattito noto, ormai da tanto tempo, noi guardiamo e aspettiamo di vedere che cosa accadrà. La discussione sembra volgere al termine.
Collaborerete a questo progetto?
Naturalmente. Noi oggi stiamo lavorando intesamente con Tim e Open Fiber nella fibra, siamo molto attivi in questo settore. Non ha importanza quello che accadrà, siamo pronti a collaborare.
Il Copasir ha sottolineato più volte i rischi dell’utilizzo della tecnologia cinese. Ciò potrebbe rallentare lo sviluppo del 5G in Italia?
Penso che la cybersecurity sia un aspetto molto preoccupante, e noi capiamo totalmente questi timori e collaboriamo con i regolatori. La questione è gestibile con lo sforzo di tutti, compresi gli operatori di tlc, gli Over the top, i regolatori. Agendo su questi diversi fronti la cybersecurity è una materia sotto controllo. Abbiamo accolto con favore la tool box della Ue e lavoriamo molto bene con il Governo e il Parlamento italiano. Avremo questo approccio con ogni nuovo decreto o legge che arriverà. Quanto al Copasir vorrei fare giusto un commento: dal mio punto di vista non mi piace vedere delle accuse senza prove. Ma capiamo la preoccupazione. Per questo abbiamo fatto i nostri sforzi, investiamo nel nostro Security lab, la nostra piattaforma molto trasparente e aperta ai parner, includendo anche il codice sorgente.
Negli Usa cambierà il presidente, il nuovo corso potrebbe contribuire ad ammorbidere i rapporti in genere tra Cina e Usa?
Non sono qualificato a commentare, ma una cosa penso sia importante: ognuno sa che la collaborazione globale, includendo anche la supply chain globale, è conveniente a livello economico, secondo vari studi. Ne derivano benefici comuni per tutti i Paesi. E’ dunque molto importante la collaborazione per tutti i Paesi del mondo, anche per venir fuori tutti assieme dalla pandemia
In Italia prevedete un miliardo di investimenti, su che cosa saranno focalizzati?
Nel 2015 abbiamo detto che nei futuri 5 anni fino al 2020, avremmo investito 500 milioni di euro in Italia e abbiamo concluso con successo questa parte di investimento. Dopo di ciò, vogliamo dimostrare la determinazione a continuare a investire nel nostro businesss in Italia. Nei prossimi 5 anni investiremo un miliardo aggiuntivo. Investiremo nel potenziamento delle infrastrutture, continueremo ad assumere persone, a lavorare con i partner locali. Nel prossimo anno ci sarà inoltre un focus nel business degli smartphone. La nostra attenzione sarà focalizzata in particolare negli use case del 5G, pensiamo che sia una parte molto importante nello sviluppo della nuova tecnologia nel Paese. Abbiamo già assunto persone nel nostro Cybersecurity lab, nella nostra smartphone business unit, vogliamo continuare.
Ci può dare una cifra delle assunzioni legate al miliardo d’investimenti?
Dipende da alcune condizioni, non voglio creare aspettative, ma posso dire che negli scorsi 5 anni noi abbiamo creato piu di 3mila posti di lavoro in Italy, questo è il punto di riferimento.
19/11/2020