Paolo Federici, Market Head di Ubs Gwm in Italia parla anche dell’impegno del gruppo Ubs su standard di finanziamento sempre più rigorosi con l’esposizione alle attività ad alta intensità di carbonio a meno del 2% a fine 2020
La sostenibilità non è solo una moda o un trend passeggero ma una priorità per il settore finanziario. Ne sono consapevoli gli investitori italiani che sempre più scelgono di inserire nel proprio portafoglio investimenti sostenibili. Paolo Federici, Market Head di Ubs Global Wealth Management in Italia racconta a SustainEconomy.24, report di Il Sole 24 Ore Radiocor e Luiss Business School, come gli investitori italiani sono attratti da portafogli green: secondo l’ultimo Investor Sentiment Survey l’85% considera gli investimenti sostenibili una componente rilevante da inserire nel proprio portafoglio. Federici parla anche dell’impegno del gruppo Ubs su standard di finanziamento sempre più rigorosi con l’esposizione alle attività ad alta intensità di carbonio a meno del 2% a fine 2020.
Cosa significa essere sostenibili nel mondo della finanza e quali sono i vantaggi?
«Oggi più che mai la sostenibilità rappresenta un elemento guida nelle nostre scelte di vita quotidiana ed è chiara la rilevanza che ha assunto anche nel mondo della finanza, in particolare nel campo degli investimenti. Sempre più imprenditori e investitori privati stanno infatti orientando le scelte di allocazione dei portafogli verso la sostenibilità, con sempre maggiore attenzione verso scelte che coniughino la ricerca di rendimento con un impatto positivo per il pianeta. Le scelte che ne derivano vanno così ad accelerare l’afflusso di capitali verso le società più virtuose in termini di impatto ambientale e di soluzioni sostenibili. Un meccanismo in grado di influenzare anche l’economia reale, facilitando l’accesso al mercato dei capitali e le capacità delle aziende più virtuose di finanziarsi a tassi più vantaggiosi fino ad interessare la valutazione stessa di tali aziende E’ evidente dunque come la sostenibilità non possa più essere considerata semplicemente una moda o un trend passeggero ma, piuttosto, una priorità per l’intero settore finanziario, tema su cui il nostro gruppo è attivo da tempo e a livello globale».
A questo proposito ci parla dell’esperienza di Ubs? A che punto siete in termini di portafogli e investimenti sostenibili?
«Gli investitori italiani dimostrano di comprendere l’importanza di inserire nel proprio portafoglio sempre più investimenti sostenibili, rafforzandoci nella nostra convinzione al riguardo. Ubs è stata, infatti, una delle prime banche globali a realizzare l’importanza degli investimenti sostenibili, intercettando la rivoluzione di pensiero che si prospettava fino a renderli la proposta di riferimento per coloro che desiderano costruire portafogli a prova di futuro. Siamo e vogliamo essere partner credibili per i nostri clienti con i quali lavoriamo continuamente accrescendo la loro sensibilità sui temi green. Come lo facciamo? Fornendo sempre maggiori informazioni e analisi sugli investimenti sostenibili, su rischi e opportunità connesse al clima, nonché assistendoli nella transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio, che consentirà una sempre maggiore efficacia nell’accesso al mercato dei capitali. Infine, a livello di Gruppo abbiamo fissato standard di finanziamento sempre più rigorosi: la nostra esposizione alle attività ad alta intensità di carbonio è già estremamente bassa, meno del 2% a fine 2020. Stabiliremo obiettivi di ulteriore allineamento del nostro portafoglio di finanziamenti sulla base dei parametri dell’accordo di Parigi e stiamo apportando infine modifiche al nostro modello ESR per ridurre ulteriormente la propensione al rischio per gli asset legati al carbonio».
Avete di recente pubblicato la nuova edizione dell’Investor Sentiment di Ubs. Che quadro emerge? Ce ne parla?
«L’ultima edizione dell’Investor Sentiment Survey, la ricerca che analizza la fiducia degli investitori facoltosi in tutto il mondo, evidenzia il ruolo chiave degli investimenti sostenibili nelle scelte degli investitori. Dalla ricerca emerge infatti che gli investitori globali continuano a vedere sempre più vantaggi dall’inserimento degli investimenti sostenibili nei loro portafogli e, nello specifico, l’85% degli investitori italiani li ritiene già una parte fondamentale della strategia di portafoglio orientata da valori e rendimenti. In aggiunta, il 59% si aspetta che i rendimenti generati dagli investimenti sostenibili arrivino a superare quelli generati dagli investimenti tradizionali, il che ne aumenta ulteriormente l’attrattività».
Quindi che tipo di risposta state riscontrando negli investitori italiani?
«Negli ultimi 3 mesi la predisposizione da parte degli investitori italiani verso gli investimenti sostenibili ha registrato un balzo in avanti, come evidenziato dalla nostra ricerca. E’ contestualmente aumentata anche la necessità di consulenza da parte dei nostri clienti per rivedere l’allocazione del proprio portafoglio a favore di temi ‘green’: ben il 74% degli investitori italiani è interessato a ricevere una consulenza dedicata e su misura. Questa tendenza conferma ancora una volta che la direzione intrapresa da Ubs Global Wealth Management negli ultimi anni è quella vincente. Sostenibilità e consulenza davvero su misura sono i nostri tratti distintivi ormai da tempo, uniti a solidità ed esperienza uniche sul mercato».
12/11/2021