Digitalizzazione e un profondo skill mismatch rendono il settore farmaceutico attrattivo per chi è alla ricerca di un ambito in cui fare la differenza, grazie anche al giusto percorso di formazione.
I settori farmaceutico e dell’healthcare sono oggi al centro di una trasformazione profonda che coinvolge le diverse anime del proprio capitale umano. Integrare visione manageriale, conoscenze specialistiche, innovazione tecnologica e capacità di lettura sistemica delle dinamiche pharma sono le direttrici dell’upskilling che i professionisti di settore sono chiamati a seguire. Infatti, ad oggi le aziende denunciano uno skill mismatch pari all’80% della propria forza lavoro.
Durante l’evento “Next in Pharma – Sfide e traiettorie di crescita nel mondo Healthcare” Luca Magni, Professor of Practice e Direttore Scientifico del Master in Pharmaceutical & Healthcare Administration di Luiss Business School, ha esplorato le necessità del settore e le direttrici di evoluzione per i suoi professionisti.
Health & Pharma: l’Italia in numeri
L’Italia si conferma leader europeo nella produzione farmaceutica insieme a Germania e Francia, con un fatturato pari a 36,2 miliardi di euro. Inoltre, è al primo posto per la crescita dell’export farmaceutico, con un valore di 51,6 miliardi. L’intera filiera occupa 70mila addetti e impegna circa 2 miliardi di euro di investimenti nell’area ricerca e sviluppo.
Sfide e opportunità
La digitalizzazione e l’innovazione tecnologica sono i due driver maggiormente disruptive nel settore. Cavalcare il cambiamento richiede nuove competenze, che pongono ancora al centro il fattore umano.
Tuttavia, le figure professionali del futuro, quelle che guideranno il cambiamento, sono in evoluzione. Saranno sempre più richiesti. Digital health manager, Real world evidence analyst, Patient engagement specialist, Sustainability & ESG officer.
«Oggi è necessario passare da strutture e competenze verticali a competenze trasversali e ibride, con leadership collaborativa e un apprendimento continuo», ha sottolineato Magni.
Come si acquisiscono le competenze per guidare il cambiamento?
Le aziende stanno veicolando i propri investimenti in senso inverso rispetto alla formazione di lungo periodo.
Ci si aspetta che i professionisti del settore siano già skillati o si occupino personalmente del proprio long-life learning. Il master proposto da Luiss Business School è progettato per coloro che non vogliono essere spettatori, bensì guidare la trasformazione del mondo farmaceutico.
«Un profilo a prova di futuro si basa su tre pilastri: competenze, network e visione», ha spiegato Magni. Anche per questo durante il master Luiss Business School vengono offerti ai candidati servizi di Career Advisory & Professional Profiling, puntando anche ad arricchire il network professionale dell’individuo.
Tra focus su skill emergenti e un approccio “learning by doing”, il programma aiuta i professionisti a ridisegnare le proprie competenze con un employement rate pari al 92%.
Il programma Executive Pharmaceutical & Healthcare Administration è un master Luiss Business School. Partirà il 7 novembre e durerà 12 mesi. Le lezioni si terranno presso il campus di Milano. Il percorso si propone come un upskilling per i professionisti del settore sanitario, farmaceutico e dei medical devices.
