L’iter del piano Italia 5G nell’ambito della strategia italiana per la banda ultra-larga del ministero dell’Innovazione e del Mise
Supporto alla diffusione della connettività 5G lungo circa 2.645 chilometri di ‘corridoi europei’; strade extra-urbane predisposte per la nuova tecnologia e aree a fallimento di mercato anche per il 5G, come già previsto per la fibra. Sono tra i capisaldi, all’interno della Strategia italiana per la banda ultralarga ‘Verso la gigabit society’ del Mitd e del Mise, del piano “Italia 5G” predisposto dal MItd e Mise che prevede uno stanziamento di 2,02 miliardi di euro al fine di soddisfare pienamente il fabbisogno di connettività mobile. E’ atteso per oggi, intanto, secondo quanto risulta a DigitEconomy.24 (report del Sole 24 Ore Radiocor e della Luiss Business School) l’avvio della mappatura per identificare le reti esistenti 4G e 5G, propedeutica per poi far emergere le zone scoperte.
Bandi entro I trimestre 2022, aggiudicazione entro II trimestre dell’anno prossimo
Conclusa la mappatura per l’identificazione delle infrastrutture esistenti e dei piani degli operatori, paritirà la consultazione pubblica sullo schema di intervento e sulle aree target. Una volta avuto il parere dell’Autorità nazionale di regolamentazione e notificata la misura alla Commissione, si stima l’avvio dei bandi di gara sul 5G tra il quarto trimestre del 2021 e il primo trimestre del 2022; l’aggiudicazione tra il primo e il secondo trimestre del 2022.
420 milioni per i corridoi 5G
Tornando agli stanziamenti, 420 milioni sono previsti per i corridoi 5G, a supporto della diffusione della connettività secondo un ambito di intervento che verrà definito nel dettaglio sulla base degli esiti della mappatura e mediante leinterlocuzioni con la Commissione europea. Si prevedono poi 600 milioni per la realizzazione del backhaling in fibra ottica su circa 10mila chilometri di strade extra-urbane altamente trafficate per supportare l’adozione di applicazioni 5G in settori fondamentali come sicurezza e mobilità. Per coprire le aree dove non ci sarà connessione mobile adeguata, nel Pnrr è contemplata anche la possibilità, nel rispetto delle norme in materia di aiuti di Stato, di destinare risorse verso misure a sostegno della domanda di servizi a banda ultra-larga.
Bassanini:« opportuna azione lato domanda con credito di imposta e bonus»
«E’ opportuna – scrive Franco Bassanini, presidente di Astrid nella sua prefazione al libro Il futuro del 5G – mercato ed evoluzione tecnologia curatoda Maurizio Decina e Antonio Perrucci – un’azione anche dal lato della domanda, sia business sia residenziale, attraverso il ricorso a strumenti quali il credito d’imposta e i bonus, sperimentati in altre recenti occasioni sia nel settore delle comunicazioni elettroniche /pc, tablet, accesso a banda larga) sia in altri comparti (super-bonus ecologico per le ristrutturazioni edilizie, super-bonus sisma)». Rispetto al piano sulla Banda ultra-larga del 2015, commenta Perrucci, direttore del laboratorio sull’ecosistema digitale Astrid-Led, «c’è una grossa novità, ovvero il ruolo del 5G e la previsione di aree bianche, a fallimento di mercato, anche per la telefonia mobile che saranno confermate dalla mappatura».
12/6/2021