Le proposte al Governo sull’utilizzo di strumenti di finanza sostenibile per l’impiego delle risorse del Next Generation Ue e le risposte attese. Il segretario generale del Forum per la Finanza sostenibile, Francesco Bicciato, parla di green e social bond e invita l’Italia a colmare il gap.
La pandemia sta mettendo a dura prova il rilancio economico ma ha messo anche in evidenza la necessità di spingere sulla finanza sostenibile. Quali sono le strade da percorrere?
“L’errore è non pensare già da adesso al modello di sviluppo che vorremmo fosse al centro delle politiche del Governo quando sarà finita la pandemia. Modello che si deve fondare su due principi: sul rapporto tra ambiente ed economia/finanza, dicotomia antica che occorre superare perché un ambiente più sostenibile è il framework ideale per il rilancio economico e occupazionale, consolidato dai dati più recenti. L’altro principio è di carattere istituzionale. Nei primi mesi del 2020, in piena pandemia, la Commissione Ue ha precisato che partirà il Next Generation, ma i principi devono essere gli stessi del Green New Deal con l’aggiunta del sostegno al sistema sanitario e con due atti non rinviabili: la nuova legge sul clima e la riforma dell’action plan sulla finanza sostenibile. E’ importante che la politica economica del Governo sia chiaramente indirizzata a questi pilatri. Da qui la nostra lettera.
Parliamo appunto della lettera inviata al presidente del Consiglio e a cinque ministri con le proposte sull’utilizzo di strumenti di finanza sostenibile per l’impiego delle risorse Ue. Ce ne parla?
Schematizzando la lettera sui punti chiave, le nostre proposte, da un lato, insistono sulla questione dello sviluppo sostenibile in campo ambientale con fortissima attenzione all’inclusione sociale. Dall’altro spieghiamo che dalla spesa dell’80% delle risorse europee nella decarbonizzazione italiana conseguirebbe un aumento del 30% del Pil e incremento del tasso di occupazione del’11% entro il 2030: non è solo ‘disinvesting’ dalle fonte fossili ma diventa ‘investing’ virtuoso. Così abbiamo pensato di mettere nero su bianco la nostra proposta in 8 punti: dall’impiegare la tassonomia europea delle attività eco-compatibili, allineare gli strumenti di finanza pubblica ai benchmark climatici ad emettere green e social bond sovrani e regionali. Pronti a fornire il nostro patrimonio di esperienza dal momento che il Forum compie 20 anni e aderiscono quasi 120 organizzazioni. Perché la partnership pubblico-privato può fungere da moltiplicatore: se abbiamo 209 miliardi da spendere e ci allineiamo agli Sdgs e allineiamo gli obiettivi di imprese e del pubblico arriviamo ad una leva di moltiplicazione di quelle risorse fino a 700-800 miliardi. Sono meccanismi pronti ma non se ne parla molto.
Promuovere social e green bond. A che punto siamo in Italia?
Fino a poco tempo fa era molto chiara la funzione dei green bond mentre sui social bond c’era poca letteratura o, comunque, non avevano avuto successo. Ora focalizzandosi sul settore sanitario e con il sostegno dell’Ue, diventano uno strumento fondamentale per sfruttare i fondi dell’Ue. Certo, sui green bond sovrani siamo indietro e occorre che anche l’Italia colmi il gap. Anche se il ministro Gualtieri li ha annunciati e arriveranno. Ora si parla anche dell’utilizzo di un terzo del Next Generation Ue con questi strumenti: è un’ottima occasione ma serve attenzione perché i green bond hanno standard Ue ben precisi e devono essere utilizzati in modo trasparente. Visto che il mercato italiano privato sui green bond è avanti, la cosa più intelligente è uno sviluppo pubblico-privato; quando il Mef emetterà un green bond sovrano punti molto sull’esperienza che la finanza sostenibile ha avuto negli ultimi dieci anni.
Si è aperta la nona edizione della settimana SRI, appuntamento del Forum dedicato all’investimento sostenibile e responsabile. Cosa vi aspettate?
Abbiamo numeri di partecipazione impressionanti, lanceremo ufficialmente le proposte e ci aspettiamo le prime risposte da parte del Governo. Ci piacerebbe, visto che ci mettiamo a disposizione senza nessun altro interesse di bottega, avere qualche risposta.
12/11/2020