Paolo Boccardelli, Dean LUISS Business School, illustra i risultati della ricerca “Gli Italiani e la Società Connessa”.
Il 19 e 20 giugno 2015, Ericsson, leader mondiale nella fornitura di tecnologie e servizi di comunicazione, ha ospitato in Franciacorta la XVI edizione del suo Evento Annuale We are All Change Makers, uno dei più autorevoli momenti di confronto e dibattito in Italia tra esponenti del mondo delle telecomunicazioni e delle industrie, giovani talenti e rappresentanti istituzionali. Il tema centrale dell’evento è la profonda trasformazione che l’ICT – Information and Communication Technology – ha apportato alla vita dei cittadini, delle imprese e alla società nel suo insieme. È stato questo un momento in cui i rappresentanti del mondo delle telecomunicazioni, dell’industria e delle istituzioni, opinion leader e start-up, hanno discusso di come l’innovazione può essere al fianco dello sviluppo sociale, culturale ed economico del nostro Paese e di come ognuno di noi possa essere autore di questo cambiamento.
Durante l’evento, Paolo Boccardelli, Dean LUISS Business School, ha illustrato i risultati dello studio “Gli italiani e la Società Connessa,” condotto da Ericsson in collaborazione con la LUISS Business School, con lo scopo di evidenziare il punto di vista dei cittadini italiani sul ruolo che la Società Connessa può avere nel favorire la crescita dell’economia e migliorare la vita di tutti i giorni e portare quindi in luce la percezione che gli Italiani hanno dei benefici che la trasformazione digitale può apportare alle persone, alle imprese e all’ambiente (VIDEO).
In merito alla ricerca il Dean afferma “La straordinaria operazione di modernizzazione della nostra società, nota come trasformazione digitale, si fonda sulla possibilità di digitalizzare completamente l’esperienza di consumo con e dentro le organizzazioni stesse. I fruitori, siano essi i consumatori di beni o utilizzatori di un servizio, si aspettano di vivere, se pure nel mondo digitale, vere e proprie esperienze di consumo e di usufruire di servizi personalizzati”.
“La ricerca che abbiamo condotto insieme alla LUISSBS mostra come gli Italiani credano fermamente nella trasformazione digitale” ha spiegato Clara Pelaez, Head of Strategy, Marketing and Communication Regione Mediterranea di Ericsson “Compito di tutti noi è soddisfare questa domanda e guidare il cambiamento attraverso una collaborazione sinergica che sostenga l’innovazione e la crescita dell’intero sistema Paese”.
La trasformazione è già in corso, guidata da mobilità, banda larga e cloud, e porterà alla piena realizzazione di quella che Ericsson chiama Networked Society, la Società Connessa, dove tutto ciò che potrà beneficiare di una connessione sarà connesso generando benefici per la società, le imprese e l’ambiente e consentendo alle persone di realizzare il loro pieno potenziale e di creare un futuro più sostenibile[1].
Jeremy Rifkin, economista statunitense e presidente della Foundation on Economic Trends, ha parlato di una terza rivoluzione industriale durante l’intervento dal titolo “A smart green digital Europe”.
“Abbiamo parlato a lungo dell’arrivo della Società Connessa, in cui la connettività avrebbe cambiato la vita di ognuno di noi. Ora che la mobilità, la banda larga e il cloud si stanno rapidamente diffondendo in tutto il mondo, siamo di fronte ad un momento di profonda trasformazione” mette in luce Nunzio Mirtillo, Amministratore Delegato di Ericsson in Italia e Presidente della Regione Mediterranea, Ericsson. “L’ICT sta contribuendo in modo significativo a questo processo evolutivo rispetto al quale noi tutti possiamo avere un ruolo centrale. Il cambiamento generato da questa trasformazione è infatti nelle mani di tutti e per questo motivo riteniamo fondamentale continuare a collaborare con operatori, industrie, istituzioni e giovani innovatori per guidare lo sviluppo e accelerare il processo di digitalizzazione del nostro Paese”[2].
[1] Comunicato stampa Ericsson, 20 giugno 2015
[2] Comunicato stampa Ericsson, 20 giugno 2015