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Micol Silvestrelli: «In Luiss Business School ho scoperto la mia strada e il mio valore»
Micol Silvestrelli: «In Luiss Business School ho scoperto la mia strada e il mio valore»
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Dopo aver frequentato il Corso di Alta Formazione in Consulenza Legale d’Impresa, Micol ha compreso che frequentare un master a Villa Blanc significa partire già dal gradino più alto del podio

Nel 2017 Micol Silvestrelli era alle prese con gli ultimi scampoli di un corso di laurea in giurisprudenza. Poca convinzione e una sola certezza: non avrebbe fatto l’avvocato. Complice il fratello, laureato in Economia e Commercio presso la Luiss Guido Carli, ha scoperto che c’era un’altra strada, che avrebbe portato le sue competenze direttamente al mondo del lavoro, con un approccio pratico, già orientato al futuro. Così ha scelto il Corso di Alta Formazione in Consulenza legale d’Impresa di Luiss Business School, che ha modellato le sue conoscenze del diritto in un modo inaspettato. Micol oggi ha 36 anni e lavora in Fandango, dove si occupa di tutto ciò che ruota attorno al diritto d’autore. In più, grazie ai laboratori dedicati alle soft skill, ha scoperto che in Luiss Business School ognuno può scoprire il proprio valore e mostrarlo al mondo, senza più esser schiavi della timidezza.

Cosa ti ha spinto a scegliere il Corso di Alta Formazione in Consulenza legale d’impresa di Luiss Business School?

Tutto è nato da una fase di stallo. Frequentavo giurisprudenza senza grande convinzione, certa di non voler fare l’avvocato. Grazie a mio fratello, studente Luiss di Economia e Commercio, ho scoperto i master Luiss Business School. Sapevo che l’approccio allo studio era diverso, pratico, orientato al mondo del lavoro. Così mi sono iscritta al Corso di Alta Formazione in Consulenza legale d’impresa in formula Executive. Dopo il test di ammissione ho capito che lì avrei trovato la mia strada, che quel percorso mi avrebbe portato direttamente nel mondo del lavoro, facendo quello che poteva piacermi con concretezza.

Che ambiente hai trovato in Luiss Business School?

Il primo impatto è con la sede dedicata ai master. L’ambiente curato di Villa Blanc, in cui si dedica attenzione fino al minimo filo d’erba, fa la differenza. Ognuno ha il proprio posto, è tutto organizzato nei minimi dettagli, senza considerare la semplicità di avere qualunque tipo di informazione necessaria nel più breve tempo possibile inviando una semplice mail. In più, ho subito percepito il dinamismo dell’ambiente, aperto al futuro, in cui si parla sempre di quello che sarà, di quello che succederà dopo aver studiato e aver finito il master. Sono rinata.

Qual è il corso che ha avuto un maggiore impatto sulla tua carriera?

Quello di diritto del lavoro. Le tematiche che ho studiato in quel corso sono state il mio pane quotidiano durante la mia esperienza in Rds, in cui l’ufficio legale era accorpato all’area di risorse umane. Quindi si lavorava su tante tematiche, che toccavano i dipendenti e richiedevano conoscenze di diritto del lavoro.

C’è stato qualche relatore in particolare che ti ha colpito?

Tutti i professori del corso sono, ovviamente, molto preparati, ma sono fortemente legata al professor Francesco Di Ciommo. È quello che definisco “il diritto fatto persona”, l’essenza della giurisprudenza. Anche la professoressa Mary Moramarco mi ha stupito con la sua grinta fuori dal comune.

Soft skill. Nel percorso formativo ci sono diversi Lab per allenare queste competenze sempre più necessarie nei contesti aziendali. Qual è quello che ti ha cambiata di più?

Ero una persona molto timida e introversa. Parlare in pubblico per me era impossibile non solo da fare, ma anche solo da immaginare. Il laboratorio di public speaking mi ha aiutato a gestire una conversazione, un colloquio di lavoro, un’interazione. In Luiss Business School capiscono dove puoi arrivare e ti mettono in condizione di arrivarci.

Come?

Una ragazza del Career Service ha simulato con me un colloquio di lavoro e mi ha dato feedback sul mio modo di fare. Per me è stato importantissimo perché mi ha aiutata a comprendere le mie difficoltà. Mi ha fatto capire che non sono perfetta, ma che, con le giuste accortezze, posso superare i miei limiti e sfruttare le mie possibilità. In Luiss Business School ti portano a capire che ognuno ha il suo valore, che possiamo portarlo all’esterno, che ce la possiamo fare. Una cosa che mi mancava completamente. Oggi riesco a relazionarmi con un dirigente e durante il mio percorso sono stata la referente di alcuni gruppi. 

Competitività: come avete allenato questa soft skill durante il tuo percorso in Luiss Business School?

C’erano spesso delle challenge alla fine di ogni modulo, che ci spronava ad essere competitivi ma in modo positivo, per arrivare a un risultato. Sentivamo di dover impegnarci fino in fondo perché anche altre persone nel gruppo avrebbero fatto la loro parte. Era una gara con delle regole, vissuta con una competitività leale e quindi vissuta con serenità.

Molti alumni hanno sperimentato il valore del networking che si viene a creare in Luiss Business School. Qual è stata la tua esperienza?

Non conoscevo il senso profondo della parola networking prima di entrare in Luiss Business School. È molto raro che si crei nelle università pubbliche. Anche perché va in due direzioni. C’è sia il network creato con la scuola e le aziende, e poi c’è quello con i compagni di corso. Sono in contatto con la maggior parte delle persone del master e il mio attuale lavoro l’ho ottenuto proprio grazie a uno di loro. Ero in Rds ma volevo cambiare lavoro. Così posso dire di essere diventata il risultato vivente di cosa fa un buon networking.

In Luiss Business School si lavora molto sulla Leadership. Secondo te cosa ci vuole per essere veri leader?

Quando si parla di leader si pensa sempre a figure autoritarie. Ma credo che un buon leader sia in grado di guidare con l’esempio e non attraverso l’imposizione. Credo che alcuni abbiano la capacità innata di farlo e che altri l’affinino con tempo ed esperienza. Essere un leader significa anche riuscire a cogliere le sfumature di tutti e poi costruire un team cogliendo ciò che ogni persona può dare.

Field Project: cosa porti a casa di questa esperienza?

Il Field Project è durato un’intera giornata, il che ha rappresentato un impegno importante anche dal punto di vista fisico. Ma è stata un’esperienza irripetibile. Avere la possibilità di parlare con i responsabili di un’azienda e capire come si lavora per elaborare un progetto che verrà valutato, è un modo concreto per rivoluzionare ciò che si sa del mondo del lavoro. Per la prima volta si comprende appieno cosa c’è dopo il master.

Oggi sei legal presso la società di produzione cinematografica Fandango S.p.A.: provenire da un percorso Luiss Business School ha fatto la differenza? Se sì, come?

Oggi mi occupo di diritti d’autore in Fandango. Ciò significa che mi occupo di tutto ciò su cui questa legge ha riflesso: dalle liberatorie per l’utilizzo di immagini ai contratti per la regia, la coproduzione o la distribuzione, andando a toccare anche gli ambiti musicali ed editoriali. Il master è stato notato sia nell’esperienza in Rds, ottenuta tramite il Career Service, sia nel mio percorso in Fandango. La ragione è semplice. È noto che chi ha seguito un percorso di studi in Luiss Business School sarà preparato a livello teorico, ma anche pratico. Sa gestirsi e gestire.

Cosa fa un Consulente Legale d’Impresa?

È una figura fondamentale in un’azienda perché ha in mano le redini di tante cose. Non si occupa solo della normativa, della sua applicazione, dei contratti, ma è anche colui che segnala all’impresa le opportuni e i rischi di alcune scelte. Si analizzano scelte legate alla giurisprudenza, collegando le ricadute sull’azienda e i suoi processi. Tutte le funzioni organizzative hanno come riferimento il consulente legale per capire cosa si può fare e come. È, quindi, il consulente aziendale che dice se qualcosa è possibile, dettando le linee guida da rispettare.

Quali sono i tuoi suggerimenti per gli studenti futuri e in aula su come cogliere pienamente le opportunità del percorso in Luiss Business School?

Occhi e orecchie sempre aperti. Ciò che si vede e si sente, le possibilità che è possibile cogliere in Luiss Business School non sono ovunque. Se si hanno l’intelligenza e la furbizia nel guardare quello che accade, si potrà essere più agevolati a trovare la strada verso il lavoro. Significa vivere un contesto privilegiato, in cui avere un quadro di come sarà il futuro nel mondo del lavoro. È come partire dal gradino più alto di un podio per spiccare un salto ancora più grande verso nuove opportunità.

07/10/2023