Il gruppo tedesco ha appena annunciato i nuovi obiettivi. Ne parla Line Hestvik, Chief Sustainability Officer, a SustainEconomy.24, report de Il Sole 24 Ore Radiocor e Luiss Business School
Di fronte al crescente interesse verso la sostenibilità di investitori, clienti e giovani generazioni e Allianz risponde accelerando sui target. E annuncia anche una stretta sulle coperture assicurative alle imprese con un modello di business legato al carbone. Il gruppo di Monaco ha appena pubblicato il suo ventesimo Bilancio di sostenibilità in cui conferma l’impegno su energia e immobiliare green perché «la sostenibilità è una priorità, crea valore e accelera la crescita», come spiega Line Hestvik, Chief Sustainability Officer del gruppo a SustainEconomy.24, report de Il Sole 24 Ore Radiocor e Luiss Business School. I numeri raccontano l’impegno: Allianz ha investito circa 6,8 miliardi di euro in 116 parchi solari ed eolici e gli investimenti immobiliari con una certificazione verde sono cresciuti da 14,6 a 18,3 miliardi di euro; il volume dei prodotti finanziari sostenibili nel portafoglio degli investimenti è aumentato di quasi 10 miliardi di euro, a 39,3 miliardi. E per il futuro Allianz continuerà a ridurre le emissioni di gas serra dei propri investimenti con l’obiettivo di detenere un portafoglio a zero emissioni nette di CO2 entro il 2050 e l’impegno a raggiungere un primo target intermedio di riduzione di tali emissioni entro il 2025. Entro il 2040 le imprese con modelli di business basati sul carbone saranno escluse sia dal portafoglio investimenti che dall’erogazione di coperture assicurative e entro il 1 luglio di quest’anno Allianz estenderà l’esclusione esistente per l’assicurazione di un singolo impianto e l’investimento in impianti energetici a carbone, nonché miniere in attività e in costruzione, anche alle corrispondenti infrastrutture direttamente legate al carbone.
Oggi, per le aziende, non basta più concentrarsi solo sulla realizzazione di profitti e sulla creazione di valore per gli azionisti ma si guarda anche agli obiettivi di sostenibilità. Che ruolo riveste la sostenibilità nel vostro gruppo?
«La sostenibilità, in tutte le sue dimensioni, è una delle nostre priorità assolute. Riteniamo che la sostenibilità possa consentirci di realizzare il nostro potenziale di crescita e di creazione di valore – contribuendo allo stesso tempo a un futuro che sia degno di essere vissuto da tutti noi. Il 2020 è stato un anno sfidante per le popolazioni e le attività economiche di tutto il mondo. Allianz, tuttavia, in questo contesto, è riuscita ad essere un partner affidabile per i propri clienti, i dipendenti, gli stakeholder e la società nel suo insieme. Basandoci su questa forza e resilienza, abbiamo incorporato i valori della sostenibilità in modo ancor più centrale nella nostra strategia e nella nostra catena del valore».
Sull’attenzione al clima e all’ambiente avete appena annunciato degli obiettivi sfidanti. Ci spiega la strategia e i vostri target sulle attività operative?
«La protezione del clima è un aspetto particolarmente importante della nostra strategia di sostenibilità. Per contrastare i cambiamenti climatici, siamo impegnati a raggiungere i target dell’Accordo di Parigi di 1,5 gradi Celsius sia nel business sia nelle nostre stesse operation. Su questo, stiamo lavorando con un gruppo di oltre 60 esperti e nell’ambito di vari network di settore, perché i cambiamenti climatici necessitano di una forte collaborazione. Riguardo alle emissioni prodotte dalle nostre stesse attività operative, nel 2020 abbiamo raggiunto e superato di molto il nostro obiettivo di riduzione con un calo del 62% delle emissioni climalteranti per ciascun dipendente Allianz nel mondo rispetto ai livelli di riferimento del 2010. E ci siamo dati ulteriori obiettivi di riduzione del 30% entro il 2025 per le emissioni, e di raggiungere il totale utilizzo di energia elettrica da fonti rinnovabili entro il 2023».
E gli obiettivi riguardo al vostro portafoglio di investimenti?
«Quanto ai portafogli d’investimento, il nostro ruolo di fornitore di servizi finanziari tra i leader a livello globale ci assegna una responsabilità straordinaria. E, in accordo con alcuni tra i principali asset owner al mondo e assieme alle Nazioni Unite, stiamo facendo leva su tali dimensioni per spingere gli investimenti – inclusi i nostri portafogli proprietari – verso la neutralità di emissioni climalteranti entro il 2050. In effetti, siamo stati uno dei protagonisti nella creazione della Net Zero Asset Owner Alliance delle Nazioni Unite. Alla fine del 2020, erano 33 i fondi pensione e i gruppi assicurativi che ci hanno seguiti in questa iniziativa, con un volume complessivo di asset under management superiore a 5 trilioni di dollari statunitensi. Il nostro Group CEO Oliver Baete è personalmente impegnato in qualità di Co-Chair della Global Investors for Sustainable Development Initiative delle Nazioni Unite, e lo scorso 23 aprile ha tenuto un suo intervento al Leaders Summit on Climate promosso dal Presidente Usa Joe Biden. All’inizio di quest’anno abbiamo adottato piani ancor più dettagliati definendo per noi stessi ambiziosi target intermedi. Per il 2025 puntiamo a ridurre del 25% le emissioni per alcune selezionate asset class nei portafogli per i fondi dei nostri clienti, rispetto ai livelli del 2019. Per raggiungere tali obiettivi, lavoriamo con le società di tutto il mondo le cui azioni e obbligazioni sono presenti nei nostri portafogli d’investimento e le supportiamo nell’adottare, esse stesse, strategie improntate a zero emissioni nette, a condizione che tali strategie risultino persuasive».
6/5/2021