Corporate Governance
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20 Aprile 2020

Negli ultimi 16 anni in crescita l’età media di Presidenti e AD delle società quotate

Alla vigilia delle nomine delle partecipate pubbliche, Luiss Business School ha analizzato l’età media di presidenti e amministratori delegati delle prime 40 aziende italiane quotate presenti nell’indice FTSE Mib dal 2003 – anno della costituzione dell’indice - a oggi. dal 2003 al 2019 l’età media dei presidenti è passata da 60,6 a 62,5 anni, quella degli amministratori delegati da 52,6 a 56,3 anni ed è oggi in linea con la media dei primi 16 Paesi al mondo.   L’innalzamento dell’età media dei vertici aziendali è un trend internazionale: riflette il consolidamento di esperienza dei top manager e l’allungamento dei periodi al vertice, che a livello globale è pari a 6 anni.  Per garantire il prossimo ricambio generazionale ed essere più vicini alle nuove generazioni di lavoratori e consumatori, è necessario investire per formare la classe dirigente del futuro.  Nel 2003 l’età media dei presidenti era di 60,6 anni, quella dei CEO di 52,6. Per quanto riguarda i diversi settori, nel comparto finanziario l’età media dei presidenti (61,5 anni) era superiore a quella generale, mentre quella dei CEO (48,7 anni) era decisamente inferiore, grazie soprattutto alla presenza nel comparto di Matteo Arpe, all’epoca appena 39enne. Analogamente, nel settore dei servizi e dell’energia, l’età media dei presidenti era pari a 58,7 anni, mentre i CEO erano allineati alla media generale con un dato pari a 52,7 anni. Infine, nel comparto industriale, l’età media dei presidenti era di 63 anni, mentre quella degli amministratori delegati di 54,9. A distanza di oltre 15 anni, l’età media dei presidenti delle società del FTSE Mib è salita a 62,5 anni, mentre quella dei CEO è cresciuta a 56,3 anni, dato in linea con i trend internazionali: secondo lo studio “Global Route to the Top 2019”*, infatti, l’età media degli amministratori delegati nei principali sedici Paesi internazionali è di 56 anni. Nel comparto dei servizi e delle utility l’età media dei presidenti è cresciuta a 65,9 anni e quella degli amministratori delegati a 56,6. Nel mondo finanziario, a inizio 2020, l’età media dei CEO è in aumento a 54,4 anni ed è in crescita anche l’età media dei presidenti, attestatasi a 62,9 anni. Nel settore industriale e dei prodotti, l’età media degli amministratori delegati risulta in salita a 57,7 anni, mentre quella dei presidenti mostra una riduzione a 58,9 anni. “L’innalzamento dell’età media dei vertici aziendali è un trend che si riscontra a livello internazionale e riflette il consolidamento di esperienza dei top manager e l’allungamento dei periodi al vertice, che a livello internazionale è pari a 6 anni”, ha commentato Paolo Boccardelli, Direttore della Luiss Business School. “Il punto di attenzione è rappresentato dalla necessità di pensare al prossimo ricambio generazionale e per questo è necessario investire nella formazione della classe dirigente del futuro con l’obiettivo di aiutare i manager a cogliere le sfide della trasformazione digitale e della globalizzazione. In un mondo del lavoro in profonda trasformazione, inoltre, risulta fondamentale che i manager sappiano colmare il gap che li separa dalle nuove generazioni, che pensano e agiscono secondo schemi e modelli differenti rispetto al passato”. Merita di essere evidenziato come il trend di aumento dell’età media sia risultato costante in tutto il periodo considerato dall’analisi di Luiss Business School. Guardando ai soli amministratori delegati delle società del FTSE Mib, infatti, l’età media generale è cresciuta dai 52,6 anni del 2003 a 54,2 anni nel 2006, 55,1 anni nel 2009, 55,4 anni nel 2012, si è mantenuta a 55 anni nel 2015 per poi ricrescere al dato di 56,3 anni di inizio 2020. Dall’analisi dei dati emerge inoltre che, alla data di aprile 2020, non vi sono amministratori delegati “under 40” all’interno del FTSE Mib (erano tre nel 2003) e che, nel complesso, sono 6 gli “under 50”; di converso, vi è un caso di amministratore delegato “over 70”. Fra i presidenti, invece, vi sono due “over 80” e dieci “over 70”, a fronte di nessun “under 40”.   Dal punto di vista della “gender diversity”, nonostante le iniziative legislative messe in atto che hanno portato a un ampliamento del numero di donne nei consigli di amministrazione, la fotografia è solo leggermente mutata rispetto al 2003, quando nessuna donna sedeva sulla poltrona di CEO: nel 2019 si registra una sola donna CEO, Micaela Le Divelec Lemmi di Salvatore Ferragamo. Diverso il caso per il ruolo di presidente, dove, a fronte di nessuna evenienza registrata nel 2013, nel 2019 erano invece otto le donne a ricoprire questa carica, con una età media di 61,6 anni. RASSEGNA STAMPA  Corriere della Sera, Ad delle aziende quotate: nessun under 40, solo una donna. L’età media? 56,3 anni, di Giuliana Ferraino, 18 aprile 2020 Forbes.it, Top manager al vertice sempre più tardi, studio Luiss, 19 aprile 2020 Business People, Borsa: giovani manager al comando? In Italia una chimera, 20 aprile 2020 20/04/2020 

12 Dicembre 2017

Più investitori istituzionali nei board delle quotate: come cambiano le retribuzioni

Una giornata di studi dedicata all’evoluzione della Corporate Governance e delle politiche di Executive compensation in Italia, che ne ha presentato le best practice e i trend di mercato. Organizzata dall’Osservatorio Executive Compensation e Corporate Governance della LUISS Business School, con i saluti introduttivi di Giovanni Lo Storto, Direttore Generale LUISS Guido Carli, e Paolo Boccardelli, Direttore LUISS Business School, ha visto la partecipazione di Alberto Bianchi, Presidente CNR Enel; Carmine Di Noia, Commissario CONSOB; Alberto Oliveti, Presidente CNR Enel; Fabrizio Palermo, CFO CDP; Fabio Corsico, Presidente Coren Terna; Luigi de Vecchi, Presidente Corporate e Investment Banking Citi Europe; Gianmarco Montanari, Presidente Coren Fineco e Direttore IIT; Diva Moriani, Presidente CNR Moncler; Marta Rocco, Presidente CNR Iren. Emma Marcegaglia, Presidente LUISS Guido Carli ha tenuto il Keynote Speech. La giornata ha visto la presentazione di uno studio su quelle che sono le principali richieste degli investitori istituzionali e dei proxy advisors in relazione alla comunicazione delle politiche di remunerazione ed altri dati tratti dallo studio sui compensi dei Board del FTSEMIB a cura di Guido Cutillo, Responsabile dell’Osservatorio e Daniel T. Seacombe. Due tavole rotonde successive, moderate rispettivamente da Andrea Gemma, Presidente Coren ENI, e Paolo Boccardelli hanno analizzato le trasformazioni delle politiche di retribuzione manageriale alla luce della crescente presenza di investitori istituzionali nei board delle quotate, e la composizione quali-quantitativa dei consigli di amministrazione anche alla luce del nuovo e diverso ruolo del Board nella Governance aziendale. Il confronto ha discusso e approfondito i fattori che influenzano le scelte degli investitori, come i compensi eccessivi laddove non compatibili con i mercati di riferimento, l’indicazione di obiettivi di risultato poco chiari o poco incisivi, una discrezionalità, da parte del comitato di remunerazione, nel mutare la parte variabile del compenso a favore di maggiori certezze. Sfide per la Corporate Governance che si estendono anche alla comunicazione delle retribuzioni manageriali al mercato: una comunicazione che sappia evidenziare sia gli interessi rappresentati nel board sia la coerenza con il piano strategico. Emersi anche obiettivi da introdurre nel lungo periodo per la valutazione delle performance manageriali, sulla base di considerazioni non esclusivamente quantitative, come l’impatto sull’economia reale e la sostenibilità. Focus sulla diversity al centro del keynote speech di Emma Marcegaglia, riferita tanto al tema del gender balance da implementare nei board, quanto a competenze plurali all’interno del board stesso, evidenziando da una parte la complementarietà tra hard skill differenziate, dall’altra l’esigenza di valorizzare le soft skills e, dove necessario, intervenire con percorsi di formazione specializzata. 12/12/2017

22 Novembre 2017

Al via il percorso in Executive Compensation & Governance #LUISSBusiness

Articolo di Guido Cutillo, coordinatore scientifico dell’Osservatorio sull’Executive Compensation e la Corporate governance della LUISS Business School; Partner EY Le politiche di Executive Compensation stanno affrontando un periodo di grande trasformazione per la necessità di bilanciare le pressioni che provengono da un assetto azionario delle aziende sempre più caratterizzato dalla presenza di investitori istituzionali internazionali particolarmente attenti alla coerenza tra creazione di valore e compensi manageriali, oltre che da un contesto economico fortemente volatile a causa della digital revolution. Il percorso immaginato è unico nel suo genere perché nato all’interno dell’Osservatorio sull’Executive Compensation & Corporate Governance grazie al contributo dei suoi autorevoli partecipanti che hanno costituito l’Advisory Board del corso. La prospettiva è infatti quella di rovesciare il tradizionale approccio didattico per coinvolgere testimoni e gli stessi partecipanti in una sorta di agorà di esperti in grado di contribuire alla discussione condividendo esperienze e lavorando sullo sviluppo della materia in ottica forward looking. I partecipanti svilupperanno competenze in ambito giuslavoristico, organizzativo, di corporate governance, economico e finanziario. Il 22 novembre 2017 si è tenuto il primo incontro dell'Executive Program Executive Compensation & Governance, nato dalla collaborazione tra l’Osservatorio sull’Executive Compensation & Corporate Governance e il People Management Competence Centre & Lab, due eccellenze della LUISS Business School che rappresentano un punto di riferimento sui temi della governance, della remunerazione e Gestione delle Risorse Umane per un’ampia comunità professionale di executive e manager. Il programma è disegnato per aiutare le organizzazioni a ripensare in modo strategico le politiche di remunerazione degli Executive e si rivolge a manager, professional e consulenti che vogliono consolidare una competenza a tutto tondo sulle tematiche di executive compensation, acquisendo una prospettiva strategica e trasversale ai diversi aspetti coinvolti: dal quadro normativo e regolamentare ai temi di corporate governance, di remunerazione e comunicazione. 22/11/2017

21 Novembre 2017

Corporate Advisory Board del Master in Gestione delle Risorse Umane e Organizzazione

  L’incontro – che si è tenuto il 15 novembre a Villa Blanc – ha riunito docenti e accademici, imprenditori e manager aziendali per raccogliere contributi plurali e all’avanguardia, funzionali allo sviluppo dell’edizione 2017/18 del Master in Gestione delle Risorse Umane e Organizzazione della LUISS Business School, diretto da Gabriele Gabrielli, Adjunct Professor Human Resource Management and Organisation, Università LUISS Guido Carli e direttore del People Management Competence Centre & Lab della LUISS Business School. Un’occasione che ha stimolato un dibattito prezioso, aggregato idee e sviluppato progetti, allo scopo di arricchire un percorso che possa fornire sempre più ai partecipanti gli strumenti per comprendere e affrontare le principali sfide che le direzioni risorse umane affrontano quotidianamente, combinando ricerca applicata, teoria e pratica manageriale.Contributi essenziali per assicurare l’employability degli allievi e la soddisfazione dei partner aziendali. Tra gli esponenti delle realtà aziendali, il CAB ha visto la partecipazione di: Alessandro Falcolini, HR Manager Cassino Plant Fiat Group; Massimo Marocchini, HR Business Partner Ericsson Telecomunicazioni; Ernesto Martinelli, Senior Vice President Human Resources & Organization, Brand & Communication Hitachi Rail Italy; Marco Morbidelli, DHR Gruppo Angelini; Luca Ortolani, Corporate Sales Director South East Europe Manpower Group; Stefano Pacchioli, CFO Dorna; Pierluigi Palmigiani, Direttore Responsabile Sviluppo Capitale Umano ACEA; Raffaele Parisella, Responsabile Risorse Umane Banca Popolare di Fondi; Andrea Pazzona, Head of Corporate Account Manpower Group; Federica Pizzini, Responsabile Corporate University Unipol; Paolo Rozera, Executive Director Unicef; Ida Sirolli, Head of Education and Communication TIM. 21/11/2017

18 Ottobre 2017

Obiettivi e interessi bilanciati per una gestione corretta dell’Executive Compensation

(Insight di Guido Cutillo, coordinatore scientifico dell’Osservatorio sull’Executive Compensation e la Corporate governance) Il tema della retribuzione dei Top Manager suscita crescenti attenzioni tanto da parte dell’opinione pubblica quanto degli enti regolatori. Un insight di Guido Cutillo, Direttore dell'Osservatorio Executive Compensation & Governance della LUISS Business School; Partner EY. "Oggi una gestione corretta nel campo dell’Executive Compensation richiede la conoscenza aggiornata di un quadro normativo in costante evoluzione, e deve tenere conto dell’influenza degli investitori istituzionali nell’azionariato e nelle assemblee delle società quotate. Bilanciare questi aspetti con politiche di gestione del management comporta decisioni sfidanti per i professionisti che operano nel settore, che, nella valutazione di fattori plurali, attingono a un background integrato di competenze organizzative, finanziarie, giuslavoristiche, di comunicazione al mercato e di governance. Il Corso Executive Compensation e Governance della LUISS Business School nasce proprio per ripensare in modo strategico le politiche di remunerazione degli Executive, e per fornire a manager, professionisti e consulenti una prospettiva consolidata di tutti gli aspetti alla base della realizzazione di un piano di Executive Compensation. Membri del Comitato di Remunerazione; Direttori HR; Responsabili Compensation di grandi imprese e società quotate; Professional e Senior Manager Legal Affairs, Audit, Segreteria Affari Societari; Senior Consultant in ambito HR sono i destinatari di questo programma che nasce dalla collaborazione tra l’Osservatorio sull’Executive Compensation e Corporate Governance e il People Management Competence Centre & Lab della LUISS Business School. Combinando una faculty prestigiosa, composta da docenti universitari e coach accreditati, e le testimonianze dirette di casi aziendali di successo da parte di guest speaker provenienti dal mondo della consulenza e del management, il corso vuole trasmettere i principi base e l’evoluzione dell’Executive Compensation attraverso una didattica flessibile, scientifica e interattiva." Il corso è in partenza a novembre 2017: per tutte le informazioni è possibile scrivere a peoplenews@luiss.it oppure chiamare il numero 06 85222 592. DOWNLOAD BROCHURE 18/10/2017

12 Aprile 2017

Retribuzioni manageriali e governo societario

Il rinnovamento della Corporate Governance e dei sistemi di retribuzione manageriale resta uno dei temi di maggior interesse per azionisti, aziende e autorità. L'Osservatorio su Executive Compensation e Corporate Governance della LUISS Business School promuove il convegno “Retribuzioni manageriali e governo societario: trend di mercato, quadro normativo, best practice e risultati della stagione assembleare” – che si terrà Mercoledì 17 maggio 2017 presso la LUISS Business School – per discutere dei cambiamenti delle politiche retributive. Una tavola rotonda che vuole analizzare come le risposte degli emittenti in tema di politiche retributive si adeguano alle nuove richieste degli investitori, e ospiterà i contributi di: Maria Letizia Ermetes, Responsabile della Divisione Corporate Governance CONSOB; Nadia Linciano, Responsabile dell’Ufficio Studi Economici CONSOB; Fabio Bonomo, Head Corporate Affairs ENEL; Giuseppe Corni, Direttore HR BPER; Andrea Ghidoni, AD UBI Pramerica; Marco Longobardi, Direttore HR Fineco; Luca Lanetta, Head of HR development and organization ACEA; Cristina Finocchi Mahne, Presidente CoReN INWIT; Simonetta Giordani, Presidente CoReN FS; Massimo Menchini, Director of Institutional Relations and Corporate Governance Assogestioni; Marta Rocco, Presidente CoReN IREN; Paola Schwizer, Presidente NED Community. L’appuntamento vedrà anche la presentazione delle Evidenze dal Rapporto CONSOB 2016 sulla Corporate Governance delle società quotate italiane e i risultati dell’edizione 2017 dell’annuale Studio sui compensi del Board della FTSE MIB. L’iscrizione sarà possibile compatibilmente con la disponibilità di posti in sala. Per iscrizioni scrivere a luissbs@luiss.it. LEGGI IL PROGRAMMA 12/04/2017