21 Dicembre 2021
Messinese, 30 anni, dopo aver frequentato il Master in Food & Wine Business ha avviato “Mozzica”, un progetto che porta fuori dalla Sicilia il suo meglio enogastronomico
Marcella Barlassina ha sempre nutrito una profonda passione per il cibo, tanto da volerlo trasformare in un lavoro. Ma non ai fornelli, bensì guardando più lontano, pensando più in grande. Così, dopo una laurea specialistica in Economia Aziendale e un Master all'università di Messina, ha deciso di continuare la sua formazione con il Master in Food & Wine Business targato Luiss Business School. Per lei, abituata anche alle sfide in campo grazie a sei anni da giocatrice di basket professionista, è stato come mettere a segno un tiro da tre punti.
Marcella Barlassina, cosa ti ha spinto a scegliere il Master in Food & Wine Business in Luiss Business School?
La grandissima passione per il settore dell'enogastronomia. Durante il mio percorso universitario, sia per la triennale sia per la specialistica, ho svolto due tesi dedicate al settore food & wine. Una era sulle imprese vitivinicole siciliane. L'altra sulla certificazione halal degli alimenti. Dato che volevo creare qualcosa in questo settore, ho scelto di approfondire le mie conoscenze, tendendo verso l'alta formazione. Durante le mie ricerche ho capito che il percorso Luiss Business School era il più adatto alle mie esigenze.
Come mai?
Gli altri percorsi erano più orientati al marketing e alla comunicazione del cibo, mentre il Master Luiss Business School guardava sia alle aziende che operano nel settore food and beverage sia all'aspetto gestionale del mondo della ristorazione.
Che ambiente hai trovato in Luiss Business School?
Oltre a una location bellissima come Villa Blanc, ho avuto l'opportunità di incontrare tanti professori e professionisti. A parte la teoria, che si fa un po' ovunque, è stato un master improntato sulla pratica. Infatti, dopo i primi mesi a Villa Blanc, le altre lezioni si sono svolte presso la sede di Gambero Rosso a Roma, dove abbiamo seguito lezioni con chef, abbiamo imparato a fare delle degustazioni di vino.
C'è stato qualche relatore in particolare che ti ha colpita?
Dario Laurenzi, founder e CEO della Laurenzi Consulting, azienda specializzata in consulenze in ambito ristorativo. Prima del master non avevo idea che esistessero società capaci di indirizzare e consigliare le attività enogastronomiche. Quell'incontro mi ha fatto comprendere che la consulenza era una strada che avrei percorso volentieri. Ed è lì che ho puntato anche per il mio stage.
Dove hai svolto lo stage?
Presso Ginevra Consulting con Roberto Tomei, che è stato anche docente del master. Ho fatto un solo colloquio, quello con loro, ed è andato bene. Mi sono subito inserita, nonostante le difficoltà create dalla pandemia. Il master è finito a ottobre, a dicembre ho iniziato lo stage e due mesi dopo eravamo tutti in smart working. Ma questo non mi ha impedito di imparare tantissimo.
In che modo?
Anche in smart working non mi sono limitata a guardare o ad assistere: ho lavorato, imparando anche aspetti sconosciute di me stessa attraverso le diverse mansioni da svolgere. L'essere completamente sola davanti a ogni compito mi ha permesso di capire che, grazie al master, avevo tutti gli strumenti per fare bene il mio lavoro.
Quali sono i corsi che ti hanno cambiata di più, aiutandoti a formare il tuo bagaglio di hard skill?
La mia formazione economica mi ha avvantaggiata durante il master. Il percorso mi ha aiutata a declinare le mie conoscenze nel settore food & wine. Più che imparare concetti teorici, durante il master ne ho visto l'applicazione pratica, che mi ha proiettata nel mondo del lavoro.
Soft skill, come avete lavorato su questo ambito durante il master?
Durante il master lavori un po' su tutto. C'è molta competitività e si lavora spesso in team. Si è spinti a migliorare e a tirare fuori il carattere.
Tra le tue esperienze c'è una voce molto interessante: sei stata una giocatrice di basket professionista in serie A. Quanto di questa esperienza hai portato o ti ha aiutato durante il master?
Durante il master abbiamo fatto tantissimi lavori di gruppo, sperimentando leadership e competizione. Esser stata una sportiva professionista mi ha aiutato perché sono cresciuta con delle regole. Se ho un obiettivo, cerco di fare di tutto per raggiungerlo. Aver giocato in una squadra mi ha aiutato a tirare fuori il massimo anche quando i compagni di gioco non erano in linea con le mie caratteristiche.
Quali sono stati i momenti più significativi del percorso in Luiss Business School?
Ce ne sono stati due. Il primo è avvenuto verso la fine del master, quando abbiamo visitato la Roaster Starbucks di Milano. Qui ci hanno spiegato come funziona lo store, le policy aziendali, la selezione del personale e delle materie prime. È stato fantastico!
E il secondo?
Durante un career day ho avuto l'opportunità per parlare con alcuni recruiter di Unilever, che mi hanno invitata per un open day in azienda. Oltre alle impressionanti dimensioni dell'azienda, l'aver potuto lavorare in team durante l'intera giornata mi ha permesso di imparare tantissimo, anche su di me. E questo, senza Luiss Business School, non sarebbe mai accaduto.
Ora sei un'imprenditrice. Hai avviato Mozzica, sito di e-commerce dedicato a box di cibo siciliano pensato e pesato per realizzare una ricetta a casa. Com'è nata questa idea? Quanto il tuo percorso in Luiss Business School ha influenzato il progetto?
Su Mozzica.it vendo meal kit, ovvero delle box che contengono degli ingredienti 100% siciliani che, messi insieme, concorrono alla preparazione di un piatto della tradizione dell’isola. Ci sono vari kit, tra cui 2 primi come la pasta Bronte e la pasta Norma. L'idea è nata dopo il master, durante il lockdown: prima non mi sarebbe mai venuta in mente. Grazie ai miei compagni di master, ho visto come venivano intesi e fruiti i prodotti siciliani al di fuori della Sicilia. In più, vivendo a Roma ho notato che non tutto era reperibile, nemmeno in una grande città. Così ho pensato di creare questi meal kit, andando a cercare artigiani, contadini e casari della mia terra che potessero offrire un'esperienza autentica della Sicilia a tavola. Il tutto racchiuso in una comoda scatola, perfetta anche come regalo natalizio.
Pensa che in futuro continuerai a costruirti sul campo o pensi di tornare sui banchi per acquisire nuove competenze?
Farei altri dieci master come quelli fatti in Luiss Business School! Ma ora ho voglia di fare esperienza sul campo, crescendo come imprenditrice.
Un consiglio per chi deve iniziare.
Il master va vissuto con convinzione, cercando di cogliere il meglio di ogni situazione e vivendolo a 360 gradi.
21/12/2021