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30 Ottobre 2019

Turismo sostenibile: il progetto europeo Luiss Business School per le PMI

Luiss Business School ha rappresentato l’Italia nel progetto europeo di ricerca e formazione, Sustain-T – Sustainable Tourism through Networking and Collaboration, rivolto ad imprenditori, rappresentanti delle associazioni di categoria, esperti e personale delle piccole e medie imprese che operano nel settore turistico, per sensibilizzare e favorire l’adozione di pratiche sostenibili. I fabbisogni manageriali delle piccole e medie imprese per un turismo sostenibile Insieme ai partner Portuguese Tourism Confederation – PT e Chamber of Commerce and Industry Csongrád County – HU, Luiss Bussiness School ha svolto un’attività di ricerca basata sulla predisposizione di una survey, volta a raccogliere un consistente volume di informazioni sui fabbisogni manageriali e gestionali delle PMI nel settore del turismo.   Questa indagine ad ampio spettro è stata articolata in modo da identificare il grado di consapevolezza e conformità delle PMI ai principi internazionali del turismo sostenibile; le sfide che gli imprenditori devono affrontare per rendere imprese e servizi più sostenibili dal punto di vista ambientale; infine, i gap formativi e di competenze manageriali per il possibile miglioramento della produttività e sostenibilità di tali organizzazioni. L’indagine ha evidenziato che il fabbisogno di maggiore sostenibilità nelle imprese operanti nel settore turistico è percepito soprattutto rispetto all’impatto in termini di reputazione (55% del campione analizzato), di soddisfazione del cliente (60%) e di una relazione più virtuosa con le realtà locali in cui le PMI sono inserite (45%). La ricerca ha permesso di individuare che tra i fattori che maggiormente ostacolano la realizzazione di pratiche sostenibili, la mancanza di un quadro informativo chiaro e sistematizzato è centrale (72%). Un gap che ha messo in luce come il fabbisogno di conoscenze e competenze manageriali sul tema possa essere efficacemente colmato attraverso soluzioni e-Learning, che il 68% delle imprese intervistate ritiene idoneo per sé e i propri collaboratori. Non secondaria per la realizzazione di sistemi turistici sostenibili, l’esigenza di maggiori iniziative di networking e collaborazioni tra imprese. Un manuale operativo per un turismo sostenibile   L’esito di questa survey ha dato luogo alla produzione di un manuale operativo e di specifiche linee guida per supportare le PMI che operano in ambito turistico, nella realizzazione di business sostenibili. Sono stati quindi predisposti 6 moduli formativi con i relativi questionari di autovalutazione in 6 lingue (EN, IT, ES, HU, PT, BG), tutti disponibili sulla piattaforma e-learning del progetto in modalità open-access, sui temi di gestione sostenibile nel settore del turismo; benefici socio-economici del turismo sostenibile per le comunità locali; benefici del turismo sostenibile per il patrimonio culturale; turismo sostenibile che dà benefici all'ambiente; benefici della collaborazione e del fare rete per le imprese turistiche; innovazione e competitività nel settore del turismo sostenibile. Scopri il progetto  30/10/2019   

03 Ottobre 2019

Imprese Italiane: perché fare business negli Emirati Arabi Uniti

Massimo Falcioni, AD di ECI – Ethiad Credit Insurance, è stato guest speaker alla Luiss Business School nell’ambito del primo modulo di “Doing Business in the Gulf”. Un italiano al vertice dell’agenzia federale emiratina per il credito all’esportazione, che ha condiviso con i partecipanti all’esclusivo programma, le conoscenze e l’esperienza maturate, affinché siano funzionali allo sviluppo di progetti imprenditoriali di internazionalizzazione verso i Paesi del Golfo. Perché fare business negli Emirati Arabi Uniti? L’economia emiratina si caratterizza per una forte diversificazione del prodotto interno lordo, prevalentemente sostenuta da esportazioni (produzioni locali) e ri-esportazioni (merci importate per poi essere successivamente esportate), soprattutto di prodotti non petroliferi.  Oro e gioielli, prodotti petrolchimici (plastica, polimeri), alluminio, energie rinnovabili, automotive, meccanica e food sono i settori non-oil che attirano la maggior parte delle imprese straniere a produrre in loco per poi esportare verso i tradizionali mercati di sbocco negli Emirati Arabi Uniti (quali Asia, Africa e Medio Oriente) oppure a fare base negli Emirati per riesportare prodotti importati. La diversificazione dell’economica emiratina è frutto di una precisa volontà governativa, di costruire un sistema economico che non dipendente dall’oro nero. Oggi il 77% del Pil non dipende dal petrolio, una percentuale destinata ad aumentare all’80% entro il 2021. La nascita di ECI si inserisce proprio in questo contesto: un ente federale con l’obiettivo di attirare investimenti stranieri nei settori non-oil, offrendo credito alle esportazioni a società operanti. Un toolkit manageriale per fare business negli Emirati Arabi Uniti L’obiettivo di ECI è sostenere tutte le società che abbiano identificato gli Emirati come base per i propri affari, offrendo le stesse opportunità di cui potrebbero avvantaggiarsi nel proprio Paese d’origine. È soprattutto un ente che facilita l’internazionalizzazione dagli Emirati Arabi proteggendo, merci, servizi e investimenti dai mancati pagamenti per rischi commerciali e non commerciali (rischi politici). Si tratta di strumenti tutt’altro che secondari per le imprese pronte a fare business negli Emirati Arabi Uniti. Tuttavia, come racconta Massimo Falcioni, gli strumenti finanziari se non accompagnati da un adeguato mindset manageriale, non proteggono l’impresa economica dal rischio di insuccesso. Per fare business negli Emirati Arabi Uniti è infatti indispensabile: Saper lavorare in team multiculturali. In un Paese che conta 10 milioni di abitanti, di cui solo il 15% è costituito da cittadini emiratini, la diversity è un marchio di fabbrica. Il fattore immigrazione infatti non è ostativo alla crescita economica, quanto piuttosto indispensabile poiché portatore di competenze. Queste considerazioni introducono un tema di ulteriore complessità nell’ambito di una leadership che sappia confrontarsi con team multiculturali. Le skill di comunicazione diventano infatti una discriminante, sia in termini di conoscenza avanzata della lingua inglese, sia dei diversi significati che un’espressione assume nella propria cultura di riferimento. Gli Emirati Arabi Uniti sono un hub internazionale con grande potenziale di sviluppo, in cui per operare con successo è necessaria capacità di analisi dei mercati globali. 03/10/2019 

05 Giugno 2019

Digital Transformation nelle Piccole e Medie Imprese

La Luiss Business School a supporto delle PMI   Luiss Business School e EY progettano un corso per offrire una formazione specifica alle Piccole e medie Imprese e lanciano a Milano l’Executive Programme in Digital Transformation nelle Piccole e Medie Imprese. Le Piccole e Medie Imprese (PMI) sono il cuore del tessuto imprenditoriale italiano e rappresentano la quasi totalità delle imprese, generando il 75% del valore aggiunto totale del sistema paese. Queste attraversano oggi un momento particolarmente arduo: da un lato si trovano ad affrontare sfide complesse per essere concorrenziali, dall’altro hanno la necessità di rispondere a tali sfide velocemente e in maniera efficace. Appare quindi necessaria una trasformazione che vada incontro al cambiamento in atto. Al di là delle tecnologie, dei processi e degli strumenti, le PMI hanno bisogno di risorse interne formate e pronte ad affrontare il cambiamento e le sfide che questo porta con sé attraverso un agire consapevole e competenze forti. La formazione è quindi la leva fondamentale per lo sviluppo e il consolidamento delle competenze del proprio management. Il nuovo e innovativo programma, in partenza ad ottobre 2019 presso il Milano Luiss Hub, si rivolge a professionisti, imprenditori e manager che operano in Piccole e Medie Imprese, e responsabili di qualsiasi funzione che rivestono un ruolo attivo nella gestione o nella definizione della strategia aziendale. SCARICA LA BROCHURE In generale il programma è disegnato per tutti i professionisti a capo di un processo di trasformazione digitale, che vogliano sviluppare le competenze trasversali necessarie ad implementare in maniera efficace il cambiamento organizzativo: Responsabili di processi o progetti aziendali in procinto di fare un salto di carriera; Quadri e dirigenti di piccole o medie aziende italiane e straniere; Responsabili di Business Unit; Direttori di funzione; Imprenditori e loro diretti collaboratori. SCARICA LA BROCHURE 05/06/2019