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03 Agosto 2021

Luiss Business School tra le star del Positive Impact Rating

Luiss Business School si è classificata tra gli istituti di formazione più qualificati del Positive Impact Rating, un ranking redatto sulla base delle valutazioni di 9000 studenti di 46 Business School in 21 Paesi del mondo Luiss Business School si è classificata tra gli istituti di formazione più qualificati del Positive Impact Rating, presentato durante il PRME Global Forum. La classifica è stata redatta considerando le valutazioni di circa 9000 studenti di 46 business school in 21 Paesi del mondo. Questo sondaggio genera un accreditamento annuale. Cos'è il Positive Impact Rating Sviluppato tra il 2017 e il 2018, il Positive Impact Rating è stato fortemente voluto da un gruppo di esperti di business school, supportati da WWF, Oxfam International e UNGC Svizzera, con il supporto attivo di VIVA Idea e Mission Possible Foundation, finanziatori dell'iniziativa. Noto anche come PIR, questo rating è una valutazione delle business school di tutto il mondo fatta dagli studenti per gli studenti, per fornire una panoramica sullo scenario globale dell’alta formazione in termini di impatto sociale. Usando le parole di Katrin Muff, Presidente di Positive Impact Rating Association, l'indice «mira a favorire collaborazioni, ispirare cambiamenti profondi e rimuovere competizione e pressione dalle classifiche tradizionali». Il caso Luiss Business School Luiss Business School si è attestata al livello 4 del rating che qualifica le “Transforming Schools”: queste si caratterizzano per una cultura di impatto sociale che permea governance e organizzazione in maniera integrata, con un impatto visibile in più dimensioni. Che la formazione di un management responsabile, sia nell'insegnamento che nella pratica, sia una priorità per Luiss Business School lo ha dimostrato innanzitutto il forte orientamento dei percorsi didattici sui valori dell'etica, responsabilità e sostenibilità (ERS), con laboratori previsti nell’ambito di tutti i master specialistici, che spaziano dal settore fashion a quello sanitario. Gli stakeholder coinvolti provengono da Ong, imprese sociali, imprese con scopi etici e aziende impegnate nel Corporate Social Responsability. Inoltre, gli studenti possono seguire le orme dei leader d'impresa attraverso i progetti GROW (Generating Real Opportunities for Women) and L4T (Leader for Talent). In questo modo imparano come tradurre nella realtà le conoscenze teoriche, sviluppando le skill necessarie per dare vita a nuove opportunità di business. Oltre Luiss Business School, nella stessa fascia del ranking ritroviamo anche Esade (Spagna), HKUST Business School (Hong Kong), IESEG School of Management (Francia), IMC University of Applied Sciences Krems (Austria), Maastricht University School of Business and Economics (Olanda), UPF Barcelona School of Management (Spagna). I dati dell'edizione 2021 In questa seconda edizione il Positive Impact Rating ha visto triplicarsi il numero dei partecipanti. Questa alta adesione ha dimostrato che anche nel corso della pandemia gli studenti non hanno smesso di tenere all’impatto sociale delle proprie scuole. Le Business School che hanno fanno registrare il più alto impatto positivo si trovano in Paesi dove l’attenzione all’ambiente e all’impatto sociale è alta: queste scuole sono esempi concreti di buone pratiche, ma rappresentano anche una fonte di ispirazione, mostrando che i cambiamenti sono possibili. Per questo il PIR offre una duplice prospettiva: quella di uno strumento di classificazione, ma anche di sviluppo per il mondo delle Business School. I risultati del Positive Impact Rating 2021 sono stati presentati durante il PRME Global Forum il 17 giugno, durante un evento virtuale organizzato all'interno dell'Un Global Compact Leaders Summit, a cui hanno partecipato circa 1.000 pionieri e leader della formazione del management responsabile. 3/8/2021

11 Giugno 2021

Quando l’imprenditoria può definirsi sostenibile?

Non bastano azioni sporadiche: la sostenibilità deve essere integrata in tutti i processi e le professionalità aziendali. Il Master con Major in Sustainable Entrepreneurship di Luiss Business School mira a mettere al centro delle imprese anche etica e responsabilità Spesso le imprese interpretano la sostenibilità come una bandiera di cui potersi fregiare. Considerano sufficienti poche azioni sporadiche, qualche donazione, per considerare esaurito il proprio dovere verso pianeta e comunità, quasi come la ciliegina su una torta in cui a contare è ben altro. Ma un'azienda davvero sostenibile considera questo fattore un ingrediente pervasivo, come accade tra il babà e il rum, che trasforma un pasticcino secco in un dessert indimenticabile. L'imprenditoria può dirsi sostenibile quando è in grado di trovare una soluzione a un problema, utilizzando risorse che abbiano un impatto pari a zero o positivo sulla vita del pianeta e delle persone. «L'imprenditorialità sostenibile è anche più complicata di quella tradizionale – spiega Christian Lechner, Ordinario di Economia e gestione delle imprese presso il Dipartimento di Impresa e Management Luiss Guido Carli e Direttore del Major in Sustainable Entrepreneurship, Luiss Business School – Mentre la mera fattibilità economica prende in considerazione solo la soluzione e non sempre la sostenibilità, diventa più difficile trovare un modello economico fattibile, ma che rispetti i valori di un'economia sostenibile». Come spiega Lechner l'imprenditoria sostenibile è quella che integra nei suoi processi anche etica e responsabilità. Si parte da un approccio human centered, che mira a risolvere un problema della comunità, il vero stakeholder dell'impresa profit e non profit. Per trovare la soluzione che coniughi fattibilità e desiderabilità, verso un risultato innovativo, è necessario esplorare il problema, ma avere anche le giuste competenze per dare forma a una nuova risposta. General management, sostenibilità, approccio umanistico che aggiunga anche diversità e inclusione sono alcuni degli strumenti di cui l'imprenditore e il manager votati alla sostenibilità non può più fare a meno. Poi ci sono tools come il business planning per impatto sociale, il fundraising e la misurazione delle performance, che concorrono allo sviluppo di un mindset imprenditoriale e delle capacità manageriali di cui l'economia del New Normal avrà sempre più bisogno. «Questo approccio imprenditoriale deve essere centrato sugli esseri umani – aggiunge Lechner – e sui loro problemi: non bisogna dare per scontato di conoscere già quesito e soluzione. È necessario mettere in campo un processo di sperimentazione, che metta alla prova il prototipo della soluzione e ricavi un feedback valido. In più, ci deve essere l'obiettivo della professionalizzazione dell'attore sociale». A questi nodi aperti Luiss Business School vuole rispondere con il Master in Entrepreneurship con Major in Sustainable Entrepreneurship, un programma di 12 mesi in modalità full-time, in collaborazione con Dynamo Academy e in partenza il 25 ottobre 2021. Il master di primo livello si propone di fornire gli strumenti necessari ai neolaureati per diventare attori sociale d'impatto. nable-entrepreneurship/(si apre in una nuova scheda)ModificaImpostazioni del link attualmente selezionatoApri in una nuova schedaAdd "nofollow" to linkAdd "sponsored" to linkAdd "ugc" to link Scopri di più e iscriviti alle prossime selezioni. SCOPRI 11/6/2021

27 Maggio 2021

Master Sustainable Entrepreneurship – Webinar

Le Skill del futuro per l’impresa responsabile. Registrati! Il 18 maggio alle ore 16.30 ti invitiamo a partecipare al webinar di presentazione del Master in Entrepreneurship – Major in Sustainable Entrepreneurship, un programma di 12 mesi in modalità full-time, in collaborazione con Dynamo Academy. Il Major in Sustainable Entrepreneurship consentirà a giovani talenti di creare la propria idea imprenditoriale combinando conoscenze tecniche di gestione di impresa con la valorizzazione del ruolo e dell’importanza della sostenibilità e dell’impatto sociale. Aziende sostenibili saranno guidate da leader attenti all’inclusività, alla diversity e all’equity. I giovani interessati a diventare imprenditori sociali ma anche attori di istituzioni in cui generare impatto sociale devono aprirsi a nuove competenze imprescindibili per diventare leader responsabili. Di questo e di tutte le skill necessarie per imparare a essere dei futuri manager attraenti per il mercato del lavoro e attenti al bene comune, parlerà durante il Webinar Serena Porcari, Chairman presso Dynamo Academy Social Enterprise e Membro del comitato scientifico del Major in Sustainable Entrepreneurship. Il Coordinatore del Major sarà inoltre presente durante il Webinar per presentare i contenuti e la struttura del programma e, durante un Q&A, per rispondere a tutte le domande e curiosità dei partecipanti fornendo dettagli su come inviare la candidatura, come accedere a borse di studio e fornire utili suggerimenti per partecipare alla prima edizione del Major in partenza a ottobre 2021. Speakers Serena Porcari, Chairman presso Dynamo Academy Social Enterprise e Membro del comitato scientifico del Major in Sustainable Entrepreneurship Silvia Federici, Coordinatore Master Full-time, Luiss Business School Il webinar si rivolge a laureandi, neolaureati o giovani professionisti con qualsiasi background di studi. Per partecipare è necessaria la registrazione. REGISTRATI