04 Agosto 2021
Villa Blanc, la sede della Luiss Business School, è un gioiello dell’eclettismo, riportato in vita e rinnovato per diventare il cuore pulsante della formazione manageriale, una fucina di talento e innovazione che mette in connessione giovani, imprese e istituzioni, in una cornice unica al mondo.
Villa Blanc nasce nel segno della trasformazione: nel 1893 il barone Alberto Blanc acquista il sito della vigna di proprietà della famiglia Lezzani, nel territorio circostante la Basilica di Sant’Agnese Fuori Le Mura. Il complesso è un possedimento rustico «fuori porta»: sarà il barone, nel suo ruolo di Ministro degli Affari Esteri del terzo Governo Crispi, a trasformarlo in una residenza adeguata al prestigioso incarico.
L’opera di costruzione della Villa segue un progetto di tipo sperimentale, guidato dal progettista Francesco Mora e dall’archeologo Giacomo Boni, che combina operazioni di tipo archeologico, raffinate decorazioni e tecniche avanzate negli impianti e nell’architettura.
Gli apparati decorativi della Villa si devono ad Alessandro Morani e Adolfo De Carolis e raggiungeranno livelli di eclettismo mai visti prima in Italia, in particolare, nelle opere in terracotta invetriata che ritroviamo all’esterno, nelle facciate che avvolgono il giardino d’inverno e nel fumoir.
La Sala degli Specchi è l’ambiente più antico della Villa: qui il barone aveva raccolto ed esposto una preziosa collezione di arazzi fiamminghi del ‘700, oggi conservati ad Amsterdam. Nella Sala da Pranzo, al centro tra la Sala degli Specchi, il giardino d’inverno e il fumoir, spicca il camino monumentale quattrocentesco in marmo bianco.
Tre archi incorniciano la prospettiva sul giardino di inverno, che insieme alla Sala da Ballo, è uno degli ambienti aggiunti da Giacomo Boni al corpo centrale. È considerato il giardino d’inverno più grande d’Europa: per il suo allestimento furono fatti giungere dalla città olandese di Haarlem 10.000 bulbi di tulipano, lillà, rose e azalee.
Sotto la sala da pranzo si trova lo spazio ipogeo: si trattava, forse, di un luogo per riti e riunioni esoteriche.
La Sala da Ballo, realizzata verso la fine del 1896 con un intervento di ampiamento della villa, raggiunge livelli di eclettismo altissimi, grazie alle strutture metalliche e il soffitto di ispirazione mediorientale: le pareti vetrate e la vista integrale sul parco rafforzano l’idea di massima integrazione tra la natura e l’opera dell’uomo, altamente ricercato da tutta la cultura dell’Ottocento.
Anche il giardino si caratterizza per un analogo accostamento di stili, temi e suggestioni, in cui non mancano elementi antiquari e specie vegetali esotiche, come la collezione di palme.
Alla morte del barone Blanc (avvenuta a Torino nel maggio 1904), la Villa passa alla moglie Natalia e, poi, ai tre figli. Il parco si arricchisce di altri 7 edifici minori.
Dopo anni di abbandono, nel 1997, la Luiss Guido Carli acquista, tramite un’asta pubblica, il complesso e, dopo un lungo e accurato lavoro di ricerca, progettazione, restauro e valorizzazione, trasforma Villa Blanc nella sede della Luiss Business School.
4/8/2021