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Investimenti internazionali, direzione Africa: così cambia la finanza globale
Investimenti internazionali, direzione Africa: così cambia la finanza globale
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In occasione dell’evento “Internazionalizzazione: sfide e opportunità nelle finanze globali”, Emiliano Finocchi, Adjunct Professor di Luiss Business School,  fa il punto sull’evoluzione dei mercati alla luce delle rivoluzioni geopolitiche

Regole, stakeholder e finanziatori stanno cambiando. In un mondo rivoluzionato dalle tensioni geopolitiche, essere i primi a capire i processi in via di definizione può portare a vantaggi non indifferenti. A cambiare sono anche le modalità di costruzione dei progetti con cui andare a caccia di finanziamenti internazionali. Attorno a queste evoluzioni si confronteranno gli ospiti dell’evento “Internazionalizzazione: sfide e opportunità nelle Finanze Globali”. L’incontro organizzato da Luiss Business School in collaborazione con Confindustria Assafrica & Mediterraneo, Federpesca, Proger, SACE e SIMEST, si terrà il 24 maggio a partire dalle ore 14.00. Emiliano Finocchi, Adjunct Professor di Luiss Business School, fa il punto sull’evoluzione degli investimenti internazionali e sul ruolo chiave che l’Africa giocherà nel prossimo futuro.

Professor Finocchi, come stanno evolvendo gli investimenti internazionali? Quali difficoltà incontrano oggi le aziende nel reperire finanziamenti per progetti internazionali?

li investimenti internazionali stanno evolvendo in un contesto sempre più complesso e dinamico. Uno dei principali ostacoli per le aziende è la varietà e la complessità dei regolamenti nei diversi Paesi. Le differenze normative e burocratiche, unite alle diverse tempistiche di approvazione, rappresentano un significativo fattore di complicazione, aumentando sia i costi sia i tempi necessari per ottenere i finanziamenti.

Un altro aspetto rilevante è rappresentato dai cambiamenti geopolitici, che negli ultimi anni hanno alterato le dinamiche di relazione internazionale. Ad esempio, la recente riorganizzazione delle alleanze geopolitiche, come il rafforzamento del blocco occidentale e il consolidamento del blocco russo, ha introdotto nuovi rischi e incertezze all’economia mondiale. Questi cambiamenti richiedono un’analisi approfondita dei rischi associati a ciascun mercato e una strategia di mitigazione adeguata.

In sintesi, il panorama degli investimenti sta cambiando significativamente, influenzato da una serie di fattori complessi e interconnessi. Per cogliere le opportunità, le aziende devono adattarsi a questo contesto mutevole, sviluppando competenze specifiche per navigare tra le sfide normative e geopolitiche attuali.

In questo scenario quanto hanno impattato i cambiamenti geopolitici?

Moltissimo. I cambiamenti geopolitici hanno significativamente influenzato l’accesso alla finanza e agli investimenti. Ad esempio, le sanzioni imposte a determinati Paesi hanno reso inaccessibili i loro fondi, limitando le opportunità di finanziamento internazionale.

Come tutto questo si ripercuote sulle aziende italiane?

Per quanto riguarda le aziende italiane, storicamente esse hanno mostrato una maggiore resistenza nei confronti degli investimenti esteri rispetto ad altri Paesi europei. Questo è dovuto a diversi fattori, tra cui una tradizione imprenditoriale più focalizzata sul mercato interno e una rete di piccole e medie imprese (PMI) che spesso hanno trovato sufficiente spazio di crescita all’interno del mercato nazionale. Inoltre, la complessità burocratica e la mancanza di competenze specifiche per l’internazionalizzazione hanno rappresentato ulteriori ostacoli.

Tuttavia, nell’attuale contesto globale, l’internazionalizzazione è un “must” per tutte le tipologie di aziende, ed è indispensabile che anche le aziende italiane si adattino a questo scenario in evoluzione. Diversificare le fonti di finanziamento e sviluppare una maggiore competenza nella gestione dei rischi geopolitici sono passi cruciali per rimanere competitivi (o fare i primi passi) sul mercato internazionale.

Come i fattori ESG stanno cambiando gli investimenti internazionali?

I fattori ESG stanno trasformando profondamente il panorama degli investimenti internazionali, i quali devono essere visti sotto una lente positiva, senza però tralasciare le sfide che ogni cambiamento porta.

Quali sono gli aspetti positivi da tenere in considerazione?

L’integrazione dei criteri ESG è diventata un elemento cruciale in ogni fase del processo di finanziamento internazionale. I Paesi membri dell’OCSE, ad esempio, hanno adottato protocolli che vietano il finanziamento di progetti legati all’energia “brown”, come quelli basati su carbone e petrolio, mentre promuovono attivamente quelli legati all’energia “green”. Questo ha incentivato un aumento significativo degli investimenti in progetti sostenibili e rispettosi dell’ambiente, contribuendo alla transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio.

Sul fronte della governance e della responsabilità sociale, le aziende che cercano finanziamenti devono essere conformi ai criteri ESG, presentando progetti che non solo siano economicamente validi, ma che abbiano anche un impatto sociale dimostrabile e positivo. Questo comporta una maggiore trasparenza, responsabilità e impegno verso pratiche aziendali sostenibili e inclusive, migliorando la reputazione e la fiducia degli investitori.

Quali sono gli aspetti negativi da non ignorare?

L’adozione rigorosa dei criteri ESG può aumentare i costi di conformità e rendere più complesso l’accesso ai finanziamenti, specialmente per le piccole e medie imprese (PMI) che potrebbero non avere le risorse necessarie per adeguarsi rapidamente a questi nuovi standard. Inoltre, l’esclusione dei progetti legati all’energia tradizionale potrebbe creare sfide per quei Paesi o settori economici che sono ancora fortemente dipendenti da tali fonti di energia.

In sintesi, mentre i fattori ESG stanno portando a una maggiore sostenibilità e responsabilità negli investimenti internazionali, stanno anche introducendo nuove sfide e barriere che le aziende devono affrontare per rimanere competitive e attrarre finanziamenti.

Focus Africa: perché questo continente sarà al centro?

L’Africa è stata al centro delle attenzioni economiche globali per decenni, ma oggi il suo ruolo è più cruciale che mai per diversi motivi. Innanzitutto, il continente possiede risorse naturali fondamentali per l’industria moderna, come le terre rare necessarie per l’elettronica avanzata, dove la Cina gioco un ruolo centrale. In questo contesto, l’Africa rappresenta una delle ultime frontiere per lo sviluppo sostenibile e inclusivo. Negli ultimi anni, la Cina ha consolidato la sua presenza in Africa attraverso strategie di finanziamento agevolato e investimenti in infrastrutture, contribuendo allo sviluppo locale. Tuttavia, l’approccio cinese ha sollevato questioni riguardanti la sostenibilità e l’impatto a lungo termine di tali investimenti.

In questo contesto, qual è il ruolo dell’Europa e quali le azioni che dovrebbe intraprendere?

L’Europa, e in particolare l’Italia, hanno l’opportunità di adottare un approccio diverso, basato su partenariati equi e sostenibili. L’Italia gode di una buona reputazione in tutto il continente e potrebbe sfruttare questa posizione per promuovere progetti che non solo portino benefici economici, ma contribuiscano anche allo sviluppo sociale e ambientale delle comunità locali. Il Piano Mattei, se gestito correttamente, potrebbe rappresentare una svolta in questo senso, offrendo un modello di cooperazione che privilegi la crescita condivisa e il rispetto per le risorse e le culture locali. Questo approccio non solo favorirebbe lo sviluppo economico, ma rafforzerebbe anche i legami tra l’Italia e i Paesi africani, creando opportunità reciproche e durature.

Scenari futuri: quali saranno i prossimi ambiti di interesse degli investimenti internazionali?

Il riassetto geopolitico globale offre molte opportunità per nuovi ambiti di interesse negli investimenti internazionali. Un’area geografica emergente è sicuramente l’Africa, dove c’è un grande potenziale per costruire relazioni culturali ed economiche che beneficiano sia le comunità locali sia gli investitori stranieri. L’obiettivo deve essere quello di supportare lo sviluppo sostenibile del continente, creando opportunità per i locali, oltre che per chi desidera investire. In questo contesto, i principi ESG giocano un ruolo fondamentale. Gli investimenti che rispettano questi criteri non solo sono più sostenibili, ma permettono anche di entrare nelle economie locali con rispetto e responsabilità, favorendo la creazione di valore a lungo termine. Le aziende che adottano un approccio ESG sono in grado di costruire relazioni più solide e durature con le comunità locali, migliorando al contempo la loro reputazione e attrattività per gli investitori.

Oltre all’Africa, altri ambiti di interesse includono la transizione energetica verso fonti rinnovabili, l’innovazione tecnologica, e la digitalizzazione. Questi settori offrono enormi potenzialità per la crescita economica e rappresentano opportunità cruciali per affrontare le sfide globali come il cambiamento climatico e la disuguaglianza economica. In sintesi, gli investimenti internazionali del futuro dovranno essere orientati verso progetti sostenibili, inclusivi e innovativi, che sappiano rispondere alle esigenze di un mondo in rapida evoluzione e contribuire positivamente al benessere globale.

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20/05/2024

Data pubblicazione
20 Maggio 2024
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Tematiche
esg finanza