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L4T, Claudio Descalzi: «Bisogna anticipare il futuro»
L4T, Claudio Descalzi: «Bisogna anticipare il futuro»
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Non lavorare per fare carriera, formarsi in sinergia con il team, condividere la visione: nel suo intervento a Villa Blanc guidato dal Direttore Luiss Business School Paolo Boccardelli, l’Amministratore Delegato di Eni ha disegnato la sua mappa per una leadership vincente

#L4T con Claudio Descalzi, AD Eni

Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di Eni, è stato il primo volto che ha accolto l’invito a partecipare al ciclo di incontri Leader 4 Talent di Luiss Business School. Era il 2016 e lui era al suo primo mandato. Il 9 febbraio 2022 è tornato a Villa Blanc, in dialogo con il Direttore Paolo Boccardelli, per offrire la sua visione agli studenti della scuola di alta formazione di Roma. Leadership, formazione, ma anche Africa e caro energia: per vincere le sfide della complessità contemporanea non bisogna seguire, ma anticipare il futuro.

Lavorare per costruire sé stessi

Guardando al concetto di carriera nella governance aziendale, il punto chiave per Descalzi è all’opposto del voler scalare la gerarchia aziendale. «La cosa più sbagliata da fare è entrare e dire: voglio fare carriera. È una motivazione che fa perdere tempo perché spinge a guardare chi sta avanti a te, facendo scattare invidie e sentimenti logoranti. Si deve stare in una società per lavorare e costruire. Costruire sé stessi. Poi si deve dare un servizio. Il concetto di base è lavorare per l’azienda e per sé stessi».

Invece di voler fare carriera, l’AD di Eni consiglia di investire sugli altri. «Non si fa carriera perché il capo ti sceglie, ma perché è la tua comunità a sceglierti. Se sei dietro gli altri e sei un leader, li sorreggi. Dare delle soluzioni agli altri è un buon punto di partenza per costruirsi in un’azienda. Concettualizzate le cose, aiutate gli altri, supportateli e senza accorgervene, sarete un punto di riferimento per la vostra comunità. A quel punto, l’ultimo passo è non montarsi la testa».

Leadership e formazione

Le sfide poste dalla complessità richiedono un lifelong learning. Per un leader può essere una sfida contro il tempo. Ma, come sottolinea Descalzi, «chi occupa una posizione importante non è mai solo. Le competenze sono già nell’azienda. Per questo bisogna stare a contatto con i propri collaboratori, attingendo ai loro saperi per farsi spiegare le cose. L’aggiornamento arriva anche da lì. Ma bisogna anche coltivare la vocazione e quella curiosità di imparare per poter parlare la stessa lingua».

La sinergia con il proprio team è uno dei fattori scatenanti di uno dei momenti più importanti nella vita di un leader: quello in cui si ha la visione, in cui si vede la direzione che l’azienda dovrà intraprendere. «È un momento che nasce col tuo team, in cui capisci come anticipare le mosse. La soddisfazione è impagabile, ma lo è davvero solo se la condividi con gli altri perché vedi il futuro con gli altri, per gli altri».

Ma Descalzi invita a mantenere una grossa tensione su noi stessi e sugli altri, pretendendo «in modo profondo, vero, quasi spirituali e non certo materiale. Perché quando dai una visione del futuro, poi va realizzata: la cosa più deludente è non farlo, essere pigri».

Infine, focus sul profilo etico, un asset fondamentale per un leader. «Bisogna saper dire no a dei business, anche quando possono sembrare interessanti per l’azienda. Fa parte delle skill che un profilo manageriale deve avere, che dovrebbe far parte del proprio patrimonio culturale».

Pandemia, caro energia, Africa

Guardando al suo campo di competenza, l’energia, Descalzi osserva la curva ascendente dei prezzi, disegnando una traiettoria che parte dai prezzi al ribasso nel 2016 e passa per la pandemia di Covid-19. Gli investimenti nel settore sono rimasti congelati perché la domanda era inferiore all’offerta. In più, la spinta impressa dal climate change ha cambiato l’orientamento verso le fonti energetiche, cancellando carbone e petrolio, e diminuendo il gas.

«In questi ultimi 5 anni si è cercato di disegnare una tipologia diversa di offerta, che sostituisse i settori energetici del passato. Si è iniziato a parlare di idrogeno verde e blu, si è lavorato molto sul supply, ma senza pensare alla domanda. E non è sufficiente cambiare l’offerta per cambiare la domanda. In questo momento la domanda è forte, ma il supply non regge». Ora gli investimenti del settore energia sono concentrati sulla trasformazione energetica, ma secondo Descalzi «deve essere fatta in modo corretto e senza ideologie: abbiamo bisogno di tutte le tecnologie per centrare l’obiettivo».

Nel 2013 e 2014 Eni ha lavorato per voltare pagina dal punto di vista tecnologico e lo ha fatto non inseguendo un trend. Si è lavorato molto, ad esempio, sui biocarburanti, entrando in sinergia con realtà come McDonald’s. «Una società che segue i cambiamenti ha già perso. Bisogna anticipare il futuro».

Guarda al rapporto tra Europa e Africa, Descalzi lo definisce «un connubio di energia e sviluppo, che richiede trasparenza e leadership». Eni è presente in Libia dal 1959 ed è una delle poche aziende rimaste attive durante il periodo di conflitto che ha riguardato il paese dal 2014. «Abbiamo investito nel Paese, riducendo il profitto e dando valore, formando personale locale, con un orientamento di double flag, in cui la bandiera del Paese che ci ospita è un simbolo della nostra consapevolezza e rispetto».

Chi è Claudio Descalzi. Nato a Milano, è Amministratore Delegato di Eni da maggio 2014. È componente del Consiglio Generale e dell’Advisory Board di Confindustria e Consigliere di Amministrazione della Fondazione Teatro alla Scala. È membro del National Petroleum Council.

Cos’è Leader for Talent – #L4T. Si tratta di un ciclo di incontri con leader, top manager ed esponenti del mondo aziendale. Il format prevede circa 20 minuti di Speech dell’ospite e successivamente una sessione di Q&A. Questi interventi e testimonianze sono fortemente orientati all’operatività e alla gestione pratica delle dinamiche aziendali. L4T è stato pensato per favorire l’incontro con i leader delle principali organizzazioni, offrendo ai nostri studenti l’esperienza di un confronto e un dibattito in grado di arricchirli dal punto di vista professionale e delle soft skill.

11/02/2022

Data pubblicazione
11 Febbraio 2022
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