Luiss Business School al fianco di PA e imprese per una nuova infrastruttura digitale integrata
Luiss Business School è partner di eNEIDE – eNotification and ESPD Integration for Developing Eprocurement, un progetto in collaborazione con Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), Intercent-ER Agenzia regionale per lo sviluppo dei mercati telematici (INTERCENT-ER), Regione Toscana (RT), Azienda Regionale per l’Innovazione e gli Acquisti (ARIA S.p.A.), con il coordinamento di Agenzia per l’Italia Digitale – Presidenza del Consiglio dei Ministri, con l’obiettivo di accelerare la transizione digitale dell’intero settore dei contratti pubblici (e-Procurement) e degli appalti.
eNEIDE, sviluppato nell’ambito del programma CEF – Connecting Europe Faculty della Commissione Europea, uno strumento di finanziamento per la competitività e la crescita attraverso investimenti infrastrutturali mirati, punta a realizzare un’architettura digitale unica che permetta di semplificare le procedure di aggiudicazione e gestione dei contratti pubblici, garantendo l’interoperabilità tra piattaforme secondi i criteri di standardizzazione, innovazione e semplificazione, attraverso due azioni integrate:
- la realizzazione di uno snodo nazionale presso ANAC, in grado di intermediare tra le pubbliche amministrazioni italiane e le piattaforme europee (eCertis e TED) grazie all’impiego di standard e formati unificati. In particolare, l’integrazione con la piattaforma europea TED consentirà all’infrastruttura nazionale di completare automaticamente il processo di ePublication al termine della fase di autorizzazione delle offerte;
- la piena adozione del formato ESPD (European Single Procurement Document), che consentirà la dematerializzazione di tutte le procedure di gara.
E-Procurement: i benefici per le PA
La Commissione Europea e l’OCSE hanno da tempo evidenziato la necessità della trasformazione digitale del settore dei contratti pubblici, per raggiungere maggiore trasparenza, efficienza, efficacia della spesa pubblica e una migliore qualità dell’interazione tra gli operatori economici e la pubblica amministrazione, favorendo così la crescita economica e sociale nello spazio europeo.
A oggi, tuttavia, la maggiore difficoltà nell’utilizzo dell’e-Procurement per le amministrazioni si è riscontrata nei costi di riorganizzazione dei sistemi interni.
Con la nuova infrastruttura integrata si punta così a ottenere:
- processi integrati e pienamente digitalizzati che coprano l’intero ciclo del procurement
- un consistente abbattimento dei costi e dei tempi procedurali
- la possibilità per le PA di indire consultazioni di mercato aperte a tutti gli operatori economici abilitati, anche per gare di importo modesto, con estrema facilità e senza costi di pubblicazione.
E-Procurement: i benefici per le PMI
La disponibilità di strumenti di e-Procurement agevolerà soprattutto le realtà produttive di piccole e medie dimensioni in termini di visibilità, consentendo loro di presentare alle amministrazioni acquirenti, a livello europeo, i propri prodotti e servizi con costi e tempi ragionevoli, superando i limitati confini di un mercato prima solo territoriale o al massimo nazionale.
Nel futuro, l’infrastruttura integrata avvicinerà le necessità delle imprese fornitrici e gli operatori del procurement, riducendo il gap tra la disponibilità dei servizi digitali e il loro effettivo utilizzo, come evidenziato dai recenti indici DESI, con maggiore attenzione alla sostenibilità, al green procurement, all’open innovation.
Il progetto eNEIDE è tuttora in corso e giungerà a piena conclusione nella primavera del 2022. Il panorama e-Procurement continua, tuttavia, ad evolversi e sono in corso di definizione nuove iniziative di coordinamento tra gli attori nazionali, quanto mai necessarie per fronteggiare l’accelerazione digitale dovuta all’emergenza sanitaria.
9/12/2020