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Enel X: Venturini, «nella mobilità elettrica pronti alla fase 2»
Enel X: Venturini, «nella mobilità elettrica pronti alla fase 2»
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La sostenibilità è alla base delle scelte di business di Enel e passa anche dalla mobilità elettrica. E dalle 11mila colonnine di ricarica già installate nel Paese guarda ora a rafforzare la rete di città e autostrade. Come spiega l’amministratore delegato di Enel X, Francesco Venturini a SustainEconomy.24, report Il Sole 24 Ore Radiocor e Luiss Business School

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La sostenibilità è al centro della strategia del gruppo Enel. Come si declina in Enel X?

«La sostenibilità è alla base delle scelte di business di Enel e le attività Enel X, nell’ambito dell’elettrificazione dei consumi, dell’efficienza energetica e della promozione di attività che applichino i principi dell’economia circolare, ne sono la dimostrazione. Stiamo progressivamente creando un ecosistema capace di sfruttare le potenzialità offerte dalla digitalizzazione per creare valore economico, sociale e ambientale per tutti i nostri clienti. Le sfide sono molteplici e vanno dallo sviluppo di infrastrutture e tecnologie per la ricarica dei veicoli elettrici alle soluzioni di illuminazione e gestione dei flussi di energia per le pubbliche amministrazioni, passando per le offerte di servizi per l’efficienza energetica per i privati e per l’industria».

Soffermiamoci sulla mobilità elettrica. In che direzione si sta andando? E quali sono gli interventi e gli investimenti di Enel?

«La direzione mi sembra ormai chiara e lo dimostrano le scelte effettuate ormai dalla quasi totalità delle case automobilistiche che stanno investendo pesantemente sulla mobilità a zero emissioni. Come dimostrano gli ultimi dati sulle vendite, chi compra un’auto elettrica lo fa prendendo in considerazione prima di tutto veicoli ibridi plug-in, poi quelli elettrici e solo successivamente quelli tradizionali. La tecnologia sta evolvendo velocemente così come le abitudini dei consumatori, anche se il vero cambiamento avverrà tra qualche mese quando entreranno sul mercato i primi modelli accessibili al grande pubblico e quando, anche grazie al nostro contributo, si espanderà in maniera capillare l’infrastruttura di ricarica in città e fuori».

Parliamo proprio delle ricariche, uno dei temi su cui si dibatte sempre. A che punto è il vostro piano di copertura?

«Il nostro compito è quello di offrire le tecnologie per la ricarica privata e di realizzare una infrastruttura pubblica che elimini la barriera psicologica di restare a secco di energia lungo la strada. Abbiamo compiuto importanti passi in avanti e in Italia è ora possibile viaggiare da nord a sud contando su una rete di 15mila punti di ricarica pubblici di cui quasi 11mila di Enel X. Diciamo che la fase uno, quella di garantire una copertura capillare di tutto il Paese è conclusa, ora inizia una fase altrettanto importante che ci vedrà, nei prossimi 2 anni, rafforzare molto la presenza dei punti di ricarica nelle grandi aree metropolitane e installare infrastrutture di ricarica sempre più potenti lungo le tratte extraurbane e la rete autostradale».

L’emergenza Covid-19 ha cambiato le prospettive e il modo di vivere. Voi immaginate le città circolari, la pandemia può accelerare o rallentare questo percorso?

«La pandemia ci ha messo di fronte a una inevitabile scelta: proseguiamo con attività e vecchi modelli divenuti ormai insostenibili oppure modifichiamo il nostro approccio avendo maggiore attenzione alle scelte e alla tutela dell’ambiente in cui viviamo. Un processo che va applicato a tutti i livelli e che presenta enormi opportunità di cambiamento e crescita. Le città circolari sono parte integrante del processo di transizione energetica che apparentemente si è interrotto qualche mese fa, ma che invece continua a muoversi nella stessa direzione. Proprio a questo proposito Enel ha realizzato il terzo studio “Città circolari – Le città di domani”, un’analisi dei benefici economici, sociali e ambientali, che i paesaggi urbani del futuro possono trarre da un approccio basato sull’economia circolare. Un tassello importante per le città del futuro è certamente la diffusione della mobilità elettrica anche nei servizi ai cittadini ed è per questo che già da qualche anno stiamo investendo in Sud America e in Spagna sullo sviluppo di progetti per il trasporto pubblico sostenibile. Ad oggi abbiamo fornito alle compagnie locali di settore 991 bus elettrici nelle grandi aree metropolitane di Santiago del Cile, Bogotà, Montevideo e Barcellona. Un numero destinato a crescere in tutto il Sud America, grazie al recente accordo che abbiamo stretto con la società di investimento AMP Capital, in Europa ed in Nord America, tutti mercati in cui Enel X è molto attiva. Siamo convinti che una corretta ripresa dell’intero comparto economico è possibile solo se continuiamo a puntare sull’accelerazione degli investimenti nel campo della sostenibilità e della digitalizzazione».

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1/10/2020

Data pubblicazione
1 Ottobre 2020
Tematiche
sostenibilità