(di Flavio Venturini, Direttore Scientifico del Master in Big Data Management)
Una platea eterogenea e multiforme. Così è possibile definire il folto gruppo di professionisti di alto profilo che si è riunito venerdì scorso per il Corporate Advisory Board (CAB) del Master in Big Data Management (MABDA). Una platea composta da rappresentanti delle istituzioni, delle imprese, da venture capitalist e società di management consulting. Numerose le industry presenti: dalle telecomunicazioni, all’information technology, fino al finance.
Nel corso dell’incontro sono stati presentati i principi su cui è basato il Master, primo tra tutti la cross-fertilization tra aspetti statistico-econometrici, tecnologici e di business. La presentazione della struttura del programma ha poi lasciato posto ad un fruttuoso dibattito tra gli oltre 15 professionisti presenti, che hanno attivamente contribuito al CAB con spunti e riflessioni.
Dall’incontro emerge innanzitutto l’importanza di puntare, nel corso del programma, sugli aspetti pratici. È infatti stato sottolineato come fondamentale che gli studenti del Master sperimentino e acquisiscano un insieme di casi veri, concreti, nel loro bagaglio. Sotto questo profilo molte delle aziende ed istituzioni presenti si sono peraltro offerte di fornire dati e problemi concreti per rendere questo approccio possibile.
Un altro tema affermatosi con grande enfasi è legato all’importanza di trattare in profondità alcune tipologie di use case. Fraud analysis, customer experience, predictive maintenance sono solo alcuni dei casi citati. A ciò si affianca la consapevolezza della necessità di fornire agli studenti gli strumenti per preparare un business case compiuto, comprensivo della definizione del ROI di un investimento in analytics, così come le conoscenze necessarie alla comprensione degli Open Data, sia in termini di disponibilità che di soluzioni per rendere possibile la loro pubblicazione.
Si è infine configurata come centrale la Data Governance. Infatti senza un’attenzione focalizzata alla gestione dell’intero ciclo di vita dei dati, e soprattutto senza colmare il gap tra chi crea le soluzioni e chi ne usufruisce, il tema dei Big Data e quindi quello degli analytics rimane sterilmente confinato tra gli addetti ai lavori.
Il CAB del Master in Big Data Management ha quindi rappresentato un’occasione ricca di spunti di riflessione per tutti i partecipanti, non solo in termini formativi. Quanto emerso dall’incontro costituirà la base per far sì che il programma risponda sempre al meglio alle più recenti esigenze e sfide poste dal mercato. Un impegno che coinvolge costantemente la direzione del Master.
14/03/2016