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Nel 2020 continueremo a investire: l’intervista all’ad di iliad, Benedetto Levi
Nel 2020 continueremo a investire: l’intervista all’ad di iliad, Benedetto Levi
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«Sulle reti faremo la nostra parte, e nel 2020 continueremo a investire»: l’intervista all’ad di iliad, Benedetto Levi per DigitEconomy.24, il report Luiss Business School e Il Sole 24 Ore

levi iliad luiss business school

 

Iliad, sul fronte del potenziamento delle reti, è pronta a fare la sua parte e, nonostante l’epidemia di coronavirus, continuerà a investire in Italia con obiettivi «ambiziosi» per il 2020. Lo dichiara a DigitEconomy.24 (report di Radiocor e Luiss Business School) Benedetto Levi, amministratore delegato di iliad, operatore mobile italiano che fa parte del gruppo francese Iliad. Intanto, proprio per l’aumento esponenziale di smart working e telelavoro legato alle misure restrittive per fermare il virus, il gruppo ha registrato un incremento dei consumi del «15-20 per cento».

Di fronte all’emergenza del coronavirus che iniziative ha preso o prenderà iliad?

Per iliad è fondamentale garantire la sicurezza dei propri dipendenti e assicurare una connettività di massima qualità ai propri utenti, in modo da consentire loro di gestire le numerose attività online utili in questi giorni così particolari. Ci siamo mobilitati fin dai primi momenti di allerta per mettere tutti i dipendenti in condizione di lavorare in sicurezza e garantire la continuità del lavoro in smart working per tutte le funzioni che possono essere gestite dalla propria abitazione. Abbiamo contribuito al progetto di “Solidarietà Digitale” erogando gratuitamente 10GB, oltre che chiamate gratuite anche verso l’estero, per tutti i nostri utenti in Italia con offerta iliad Voce garantendo così anche a questi utenti la possibilità di usufruire della rete internet, dato che le nuove circostanze potrebbero determinare delle necessità impreviste.  Inoltre, abbiamo deciso di compiere un passo di grande responsabilità verso tutte le piccole e medie imprese tra i nostri fornitori, anticipando i pagamenti e procedendo quindi a saldare le fatture che sarebbero state pagate normalmente a 60 giorni, immediatamente. Parliamo di oltre 2000 fatture e più di 250 soggetti coinvolti, per un totale di decine di milioni di euro. Troviamo sia un modo per contribuire concretamente a supportare chi, come le piccole e medie imprese, rischia in questo momento di essere maggiormente impattato dalla crisi.  Speriamo davvero possa diventare una pratica condivisa da molti altri grandi gruppi industriali.

Con smart working e telelavoro il traffico è aumentato per tutte le compagnie. E per voi?

Abbiamo registrato un incremento tra il 15/20% sui consumi. Attualmente siamo presenti nel segmento del mobile con delle offerte che da sempre prevedono dei pacchetti gigabit molto consistenti oltre che pacchetti di traffico voce illimitati. Mi capita di pensare che se questo “lock-down” forzato fosse avvenuto negli anni passati, con le offerte che c’erano fino a 2 anni fa, sarebbe stato molto complicato fare smart working o accedere così tanto a Internet per altre attività.

Confermate di voler investire in Italia per il 2020?

Nel 2019 abbiamo raggiunto traguardi molto importanti, con oltre 5 milioni di utenti in 18 mesi e un fatturato più che triplicato rispetto al 2018. Continuiamo ad avere obiettivi ambiziosi, con un target di circa 5.000 siti radio attivi entro la fine del 2020 e l’obiettivo di 10.000/12.000 siti installati entro la fine del 2024, puntando a raggiungere un equilibrio in termini di Ebitda con meno del 10% di quota di mercato.

Come giudicate le previsioni del dl Cura Italia riguardo al rafforzamento delle reti?

Le disposizioni del decreto legge, in particolare quelle previste all’art. 82, sono molto importanti perché rappresentano una base per garantire servizi e copertura in un momento così complesso in cui la connettività è fondamentale. Ora bisognerà definire in dettaglio le azioni. Le istituzioni interessate hanno già avviato i lavori e noi faremo la nostra parte.

Avete iniziative in programma in particolare nelle zone in digital divide?

Diverse istituzioni hanno promosso appelli e noi siamo pronti a collaborare e a fare il massimo possibile. Oggi iliad garantisce copertura nazionale e procede spedita e con grande impegno nello sviluppo della propria rete (nel solo 2019 sono stati installati oltre 4mila siti radio). In questo momento siamo chiamati a potenziare la nostra infrastruttura, come tutti gli operatori, naturalmente nel rispetto di tutte le norme adottate del Governo a prevenzione del contagio e limiti in termini di sicurezza dei lavoratori.

Siete soddisfatti delle recenti decisioni Agcom al fine di rafforzare le reti e la connettività?

Condividiamo le iniziative prese dell’Autorità. E anche per le prossime, siamo confidenti che Agcom, in questo momento particolarmente delicato, saprà farsi interprete attento di tutte le questioni che verranno rappresentate.

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27/03/2020

Data pubblicazione
27 Marzo 2020