lbs
Bernabò Bocca (Federalberghi): «Green e sostenibili, ci adeguiamo ai cambiamenti. Il settore riparte ma servono sostegni»
Bernabò Bocca (Federalberghi): «Green e sostenibili, ci adeguiamo ai cambiamenti. Il settore riparte ma servono sostegni»
lbs

Per il presidente della federazione i dati sulle presenze fanno ben sperare

Il settore alberghiero, da sempre, si adegua al cambiamento. Così di fronte al ruolo centrale della sostenibilità nelle scelte di soggiorno, le strutture si orientano al green e al sostenibile. Bernabò Bocca, il presidente di Federalberghi, in un’intervista a SustainEconomy.24, report de Il Sole 24 Ore Radiocor e Luiss Business School, parla della ripresa del settore con i promettenti numeri per l’anno. Ma sottolinea anche la necessità del settore di «essere sostenuto in tutto e per tutto»

Si parla sempre più di sostenibilità anche nel turismo e nelle strutture alberghiere. Come sta cambiando il settore?

«Noi abbiamo sempre lo stesso approccio sulle nuove tendenze: ci adeguiamo al cambiamento. Secondo studi attuali, tutti i viaggiatori a livello mondiale, cercano oggi soluzioni sempre più rispettose dell’ambiente. Aumentano vistosamente infatti i cosiddetti “traveller globali” ed anche quelli più specificamente italiani che considerano la sostenibilità un fattore centrale nella scelta del proprio soggiorno. Si può dire che l’esperienza drammatica della pandemia abbia dato ulteriore impulso a questa crescita. Noi non possiamo che inserirci velocemente nel solco, visto che i nostri competitor europei non stanno certo perdendo tempo in questo senso».

Ci saranno sempre più strutture e hotel green?

«Diciamo che anche quelle che non lo erano probabilmente faranno in modo di diventarlo. Di sicuro le prerogative richieste oggi, secondo i criteri di sostenibilità, saranno rispettate pienamente da chi nasce ora. Le strutture nuove, che siano di lusso o più alla portata di tutte le tasche, si stanno orientando sempre più in questo senso. Pensiamo al passato: decenni fa vedere utilizzato del materiale riciclato avrebbe fatto scandalo. Oggi questa attività è una virtù perché gli hotel ecosostenibili sono edifici che rispettano l’ambiente, eliminando i rifiuti, risparmiando acqua, inserendosi in modo consono nell’ambiente circostante, anche utilizzando, appunto, materiali naturali e riciclati».

Dopo la pandemia il settore si sta gradualmente riprendendo. Ci delinea la fotografia di questa prima parte dell’anno? E quali i trend per il resto dell’anno?

«Se dovessimo fare il paragone con il 2019, ultimo anno con perfomance turistiche pre-pandemiche, sarebbe una guerra persa. Ma questo 2022 si è aperto sotto una buona stella. I primi bagliori li abbiamo visti per le festività natalizie. Abbiamo avuto vari stop and go dovuti ai continui cambiamenti sulle restrizioni, del resto era l’andamento della pandemia che generava tutto questo. Ma l’exploit che fa ben sperare lo abbiamo visto con i risultati della Pasqua, con circa 10 milioni di italiani in viaggio, e per il ponte del 25 aprile che ha letteralmente riempito le nostre città d’arte, per lungo tempo rimaste turisticamente “al buio”. Questo fa ben sperare per una stagione estiva 2022 con tutti i sacri crismi. Direi che la via è aperta verso il meglio».

Di cosa ha bisogno il settore?

«Noi abbiamo chiesto al Governo di apportare un insieme di modifiche in materia di esonero Imu, trattamenti di integrazione salariale, riduzione del costo dell’energia elettrica e del gas, moratorie sui mutui, cedibilità dei crediti d’imposta. In parole povere, il settore ha bisogno di essere sostenuto in tutto e per tutto: molte delle nostre aziende hanno dovuto chiudere e non penso riapriranno più. Le altre che hanno resistito hanno ancora bisogno di una mano. Del resto, più si sostengono le imprese del settore più si sostiene il turismo, più si fa bene all’Italia».

SFOGLIA IL REPORT COMPLETO

26/5/2022

Data pubblicazione
27 Maggio 2022
Categorie
SustainEconomy.24
Tematiche
sostenibilità