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Dal mondo della scuola a quello del lavoro: sviluppare la formazione continua
Dal mondo della scuola a quello del lavoro: sviluppare la formazione continua
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L’intervento della ministra per le Politiche giovanili, Fabiana Dadone, su DigitEconomy.24, report del Sole 24 Ore Radiocor e della Luiss Business School

Tlc impegnate in profondo cambiamento, sostenere la formazione permanente

La formazione è il cuore della crescita, non solo professionale ma in primo luogo personale. In tal senso l’impegno delle istituzioni deve essere quello di prevenire e contrastare ogni ostacolo o limite ai percorsi educativi, prima, e formativi, poi, di ciascun individuo, intercettando le esigenze del singolo e quelle della realtà socio-economica e produttiva in cui vive e si lavora. Dobbiamo prevenire la dispersione scolastica, perché avere generazioni scolarizzate riduce l’influenza della criminalità, organizzata e non, sulla crescita delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi. Al tempo stesso giovani introdotti ed avviati in percorsi educativi e formativi caratterizzati da un approccio concreto, professionalizzante, rivolto al mondo del lavoro, rappresentano un valore aggiunto non solo per la realtà lavorativa che li accoglie ma soprattutto per il contesto sociale in cui vivono. La naturale prosecuzione di percorsi di questo tipo, dal mondo della scuola a quello del lavoro, è lo sviluppo della formazione continua, il processo di upskilling, reskilling e cross-skilling dei lavoratori, con particolare riguardo nelle fasi più delicate di crisi o emergenza.

Tra gli strumenti da usare il Fondo nuove competenze o Fondi di solidarietà

Esiste una osmosi tra ciò che si riceve e ciò che si può dare sulla quale diventa importante investire per puntare ad una crescita condivisa e positiva soprattutto per le nuove generazioni che stanno dimostrando più di chiunque altro di essere resilienti. Ma dobbiamo permettere loro di crescere in un contesto che sappia offrire le opportunità di emancipazione reale: casa, lavoro e impresa.Il Fondo nuove competenze, la costituzione dei Fondi di solidarietà così pure come il potenziamento del Fondo per le politiche giovanili e quello per la prima casa e la rimodulazione del Fondo credito per i giovani rappresentano, in tal senso, strumenti per garantire questa osmosi e per sviluppare un percorso di sviluppo personale e professionale che soddisfi le esigenze dei giovani e i fabbisogni del mercato del lavoro.

Rafforzare collocamento per gli under 30

Ancora di più, va rafforzata la leva di emersione e collocamento per gli under 30 che restano incagliati fuori dal percorso di formazione e fuori dal mondo del lavoro e che non ripongono più fiducia nel sistema tanto da non cercare più alcun impiego, gli ormai tristemente noti Neet. A loro va diretta una attenzione specifica che in primo luogo li renda visibili, cioè li faccia emergere nei vari territori con il supporto dei Comuni, e in secondo luogo individui un percorso di formazione-lavoro che permetta, anche in via sperimentale nel più breve tempo possibile, di offrire una leva di occupabilità concreta. E credo che in questo frangente si debba avere il coraggio di sperimentare e di rivolgersi a strumenti e metodi innovativi anche nell’ambito della formazione e dell’apprendimento, valorizzando i percorsi informali andando oltre quelli tradizionali, implementando il gaming e la gamification, la formazione professionale, incentivandole discipline tecniche e riconoscente le competenze traversali e le soft skills.

Tlc impegnate in profondo cambiamento, sostenere la formazione permanente

Ci troviamo in un passaggio cruciale che vede le aziende e le imprese interessate da un ricambio generazionale di rilievo e, in particolare, la filiera Tlc impegnata in un profondo processo di cambiamento. È pertanto necessario sostenere gli investimenti per la formazione permanente e per il passaggio generazione così da disegnare un patto per le competenze indispensabile alla trasformazione e alla innovazione digitale. Secondo alcune stime tali investimenti ammonteranno a circa 1 miliardo di euro tra il 2021 e il 2025 diretti a offrire percorsi di reskilling e upskilling a oltre 100.000 lavoratrici e lavoratori del settore e creare nuove opportunità di lavoro ai più giovani. Il settore è in crescita e servono competenze e personale in grado di affrontare questa sfida. Abbiamo da un lato una opportunità, dall’altro una necessità, far incontrare queste due facce della stessa medaglia è prioritario e non più procrastinabile se vogliamo che il Paese non aumenti il ritardo già ampiamente accumulato in termini di occupazione giovanile.

*ministra per le Politiche giovanili

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28/5/2021

Data pubblicazione
28 Maggio 2021
Categorie
DigitEconomy.24