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10 Novembre 2015

Ericsson e LUISS Business School insieme per formare i Project Manager della Società Connessa

Con l’evento “Future Challenges” termina il primo International Executive Program in Project Management avviato da Ericsson in collaborazione con LUISS Business School, IESE Business School ed Elis Corporate School Il programma è nato per rispondere in modo efficace all’evoluzione del mercato e alla trasformazione digitale delle industrie Ericsson conferma il suo impegno nella valorizzazione dei propri talenti Si chiude oggi la prima edizione dell’International Executive Program in Project Management (IEPPM) avviato da Ericsson in collaborazione con LUISS Business School, IESE Business School ed Elis Corporate School, un innovativo percorso di formazione di livello Executive dedicato ai Project Manager senior di Ericsson, appartenenti alle aree del Mediterraneo e del Medio Oriente, per aiutare queste figure nella gestione di progetti complessi in un momento di trasformazione delle industrie, legato all’affermarsi delle tecnologie digitali e dell’Information and Communication Technology. Avviato ad Ottobre 2014, il corso è uno dei primi al mondo di questo genere ed è nato con l’obiettivo di rispondere nel modo più efficace all’evoluzione del business, offrendo ai partecipanti l’opportunità di seguire un percorso accademico completo, che ha visto la partecipazione, in qualità di speaker e ambassador, di importanti top manager appartenenti alle diverse industrie che stanno vivendo una fase di trasformazione digitale. Durante l’evento di chiusura, Nunzio Mirtillo, Amministratore delegato Ericsson Italia, Max Ibarra, CEO Wind, Carlo Napoli, Head of Open Innovation Culture and Environment, Enel e Alessandro Capuzzello, Head of Innovation and Technological Research, Mediaset, si sono confrontati in una tavola rotonda sul ruolo sempre più strategico dei project manager e di come questa figura professionale debba essere in grado di gestire le complessità e il cambiamento in un momento di profonda trasformazione delle industrie e dei business. L’evoluzione della tecnologia e la trasformazione digitale stanno infatti guidando lo sviluppo socio-economico in Italia e nel mondo, coinvolgendo non solo gli operatori di telecomunicazioni ma tutte le industrie, dalle utilities alla TV, dall’automotive al settore finanziario fino all’istruzione e alla sanità. Nella Networked Society – la Società Connessa - è quindi indispensabile che le aziende facciano leva su questa trasformazione e si facciano promotrici del cambiamento per poter essere competitive nel mercato globale non solo attraverso l’implementazione di nuove tecnologie e la digitalizzazione dei propri prodotti e servizi, ma anche attraverso la formazione delle proprie risorse per offrire loro competenze in linea con i nuovi scenari. “La diffusione delle tecnologie di comunicazione e di informazione, guidata da mobilità, broadband e cloud, sta trasformando la nostra vita privata e professionale. Proprio le nuove tecnologie emergenti stanno cambiando le industrie e il modo stesso in cui il lavoro è organizzato. Per una azienda è quindi fondamentale comprendere questa trasformazione e coglierne le opportunità” ha spiegato Nunzio Mirtillo, Amministratore Delegato Ericsson Italia e Presidente della Regione Mediterranea. “Il successo di qualsiasi trasformazione digitale sarà legata alla velocità con cui un'organizzazione riesce ad adattarsi e a rispondere ai cambiamenti del mercato. Per questo, Ericsson che crede nel potenziale delle persone, ha deciso di aumentare ulteriormente gli investimenti nella formazione dei propri project manager.” Il tema della digital leadership è strettamente connesso ai nuovi fenomeni: oggi, il management deve lavorare su risorse e processi finalizzati alla creazione di valore per i clienti attraverso user experience individuali e di gruppo, prodotti interconnessi, dati aggregati e piattaforme abilitanti. “Questa straordinaria operazione di modernizzazione della nostra società, definita digital revolution, si fonda sulla possibilità di digitalizzare completamente l'esperienza dei consumatori, siano essi utilizzatori di servizi o consumatore di beni. Lo sforzo di modernizzazione e di gestione della complessità che da essa deriva, può essere efficace solo se le aziende hanno a disposizione le risorse umane in grado di rendere operativa la tecnologia su cui si è investito. Le strategie per lo sviluppo del personale non possono quindi prescindere dalla formazione e dalla creazione di percorsi di carriera che integrano le esperienze professionali nel mondo del business con quelle delle tecnologie digitali. Per questo LUISS Business School ha sviluppato una solida collaborazione con un’azienda come Ericsson che fa della digitalizzazione e della gestione della complessità il proprio DNA”, afferma Paolo Boccardelli, Dean di LUISS Business School. Il programma, che ha visto la partecipazione di circa 50 senior project manager Ericsson, provenienti da 15 Paesi, è stato sviluppato in moduli, prevedendo la possibilità di eventuali repliche del programma non solo in altre Regioni di Ericsson nel mondo ma anche tra i clienti. Alcuni moduli, in particolare, sono stati ideati sulla base delle necessità del business attuale della Regione Mediterranea, mentre altri hanno approfondito aspetti di imprenditorialità, modelli di business innovativi e gestione del cambiamento: tutte queste tematiche sono state applicate a casi di business concreti proposti dai partecipanti e presentati ad una commissione interna. NOTE Ericsson, leader mondiale nella fornitura di tecnologie e servizi di comunicazione, è la guida nella realizzazione della Networked Society. La relazione consolidata di Ericsson con tutti i maggiori operatori di telecomunicazioni nel mondo consente alle persone, alle aziende e alla società, di realizzare il loro potenziale e di creare un futuro più sostenibile. I servizi, i software e le infrastrutture di Ericsson – in particolare in ambito mobilità, broadband e cloud – permettono al settore delle telecomunicazioni e ad altre industrie di aumentare l’efficienza, migliorare il proprio business e l’esperienza per l’utente e cogliere nuove opportunità. Con oltre 115.000 dipendenti e clienti in 180 Paesi, Ericsson è in grado di unire la sua leadership tecnologica e nella fornitura di servizi con la scalabilità globale. Il Gruppo gestisce e supporta reti che connettono oltre 2,5 miliardi di abbonati. Il 40% di tutto il traffico mobile mondiale passa attraverso reti Ericsson. Grazie agli investimenti in Ricerca e Sviluppo, Ericsson garantisce alle proprie soluzioni – e ai propri clienti – un posto in prima linea nell’innovazione. Fondata nel 1876, Ericsson ha la sua sede principale a Stoccolma, Svezia. Ha generato ricavi per 228 miliardi di SEK nel 2014 (33,1 miliardi USD), ed è quotata presso OMX NASDAQ, Stoccolma e NASDAQ New York. www.ericsson.com www.ericsson.com/news www.twitter.com/ericssonpress www.facebook.com/ericsson www.youtube.com/ericsson 10/11/2015

09 Novembre 2015

Le sfide del digitale. Un incontro con i maggiori esponenti nel panorama della comunicazione aziendale.

LUISS Business School apre le porte al Corporate Advisory Board (CAB) per la progettazione del Crash Programme in Comunicazione Digitale d’Impresa, un percorso innovativo di talent management che sarà svolto in formula weekend, e sarà rivolto a neolaureati e giovani professionisti ad alto potenziale, interessati ad acquisire quel set di competenze fondamentali per lo sfruttamento e l’ottimizzazione dei canali digitali critici per una comunicazione d’impresa efficace e di successo. Il CAB è l’organo collegiale, presieduto dal direttore del programma Paolo Messa, che vedrà oggi riuniti, oltre al comitato scientifico, alcuni fra i maggiori esponenti nel panorama della comunicazione aziendale, funzione che più di altre richiede nuove professionalità e competenze per la rivoluzione digitale.  La digitalizzazione offre l’opportunità di potenziare la capacità di risposta, rendendola più capillare, flessibile, immediata ed efficace. Risultato questo, che si può raggiungere solo con il supporto di figure professionali specializzate, in grado di sfruttare al meglio i nuovi canali di comunicazione. Obiettivo del meeting è quello di identificare dal punto di vista aziendale le competenze necessarie e i job requirement, per realizzare un progetto condiviso che formi manager altamente qualificati, e in linea con le sfide della comunicazione d’impresa del mercato attuale e futuro. 9/11/2015

09 Novembre 2015

The launch of Project Organising Competence Centre

(By Andrea Prencipe, POCC Director and Associate Dean for International Development LUISS Business School) On November 4th LUISS Business School has formally launched the Project Organising Competence Centre (POCC) with the aim to promote research, build theory, and support improvements in project practices by forging a close collaboration with industrial partners in Italy and internationally. The POCC reflects a recent growth in research and teaching expertise in project studies within the LUISS Business School and the University at large. It is being established to address a variety of issues concerned with project-based organising in firms and projects, including innovation, learning, capability building, and strategy. The launch event has been well received: academics and project practitioners interacted and shared ideas and information on a variety of themes and topics. Dr. Mark Kozak-Holland delivered a very interesting lecture on impossible projects: using historical case studies, he drew implications and lessons to face current project management challenges. I have then chaired a round table discussion on Impossible Projects: Massimo Debenedetti (Fincantieri) highlighted the challenges for implementing innovation mind-set in a project-based organisation; Lill Von Bork (Ericsson) illustrated the synergistic contribution of tools and people for the delivery of impossible projects. The second round table discussion was centred on the Milan Expo 2015 – literally, an impossible project made possible: Marco Rettighieri (Italfer), Alberto Prina (Telecome Italia), Alessandro Francolini (Ericsson) remarked the importance of effective project management, team work, and effort and commitment of individuals. I should think that the November 4th launch event signed a good start in terms of topic and approach: POCC’s faculty is convinced that by linking industry and academia to co-create new knowledge generate the basis to advance the knowledge frontier in project studies to inform project practices and approaches. POCC and PMI will host the 4th International MegaProjects Workshop on 19-20 May 2016 at LUISS Business School.     9/11/2015

02 Novembre 2015

LUISS Business School ed EQUIS: percorsi e prospettive nelle videointerviste del Dean e del Rettore

30/10/2015 Solo 150 istituzioni accademiche accreditate, sulle circa 15.000 censite a livello globale. Un unico dato che riesce tuttavia ad esprimere perfettamente il prestigio della certificazione EQUIS (European Quality Improvement System). L’accreditamento si pone peraltro, oltre che come elemento di certificazione di qualità, come tratto assolutamente peculiare di una Scuola che, per la prima volta in Italia, vede certificato con EQUIS non solo un certo numero di programmi, bensì l’intero portafoglio formativo. A questo proposito la Presidente della LUISS Emma Marcegaglia ha sottolineato come il raggiungimento di tale traguardo rappresenti “un risultato unico nel suo genere, ottenuto solo dall’1 per cento delle migliori Scuole di alta formazione manageriale nel mondo e che per la LUISS include, oltre alla Business School, anche il Dipartimento di Impresa e Management dell’Ateneo, a dimostrazione del valore del processo di internazionalizzazione fin qui intrapreso”. Le due recenti videointerviste al Dean della LUISS Business School, Prof. Paolo Boccardelli, e al Rettore, Prof. Massimo Egidi, mettono ulteriormente a fuoco ciò che l’ottenimento della certificazione ha rappresentato ma, soprattutto, rappresenterà per LUISS Business School. Un punto di partenza, così è stato definito dal Dean, parte di un percorso già intrapreso dalla Scuola, e che la vede fortemente impegnata su numerosi fronti. Ma anche un’opportunità, come sottolineato dal Rettore, prof. Egidi, per modificare i metodi di insegnamento e rafforzare ulteriormente i legami con le imprese ed il settore pubblico, tanto a livello nazionale quanto internazionale.

30 Ottobre 2015

Ripresa del settore immobiliare e formazione: un’occasione da non perdere

(Di Enrico Cestari, Area Real Estate & Infrastrutture, LUISS Business School)  30/10/2015 Il rinnovato dinamismo che si riscontra nel settore dell’intermediazione immobiliare è un importante segnale che infonde fiducia all’intera filiera dell’industria del real estate. Il miglioramento del clima di fiducia comincia infatti a tradursi in una dinamica espansiva delle transazioni. All’aumento del numero delle compravendite di abitazioni, che nell’ultimo anno (rilevazione Nomisma giugno 2015) ha interessato l’intero territorio nazionale (+8,2%), pur con differente intensità, ha contribuito anche il sistema bancario grazie all’allentamento della stretta creditizia. La fase di ripresa sembra dunque essere alle porte, ma occorre essere consapevoli che per portene cogliere appieno i frutti, occorre un’impostazione differente rispetto alla situazione pre-crisi, attrezzandoci con competenze e professionalità in grado di dialogare con un contesto caratterizzato da un maggiore grado di complessità e sempre più incline ad un costante confronto con i player internazionali. In questo contesto, l’aggiornamento e/o la specializzazione rivestono un ruolo determinante al fine di formare non solo le nuove risorse che si inseriranno nel mercato, ma anche (e soprattutto) gli “executive”, ovvero tutti coloro che sono già inseriti in un contesto lavorativo e hanno maturato un’esperienza professionale significativa. LUISS Business School, già da diversi anni, offre esperienze di sviluppo professionale dedicate ad entrambe le tipologie, tra cui: l’EREF – Executive Real Estate Finance per chi ha già maturato un’esperienza lavorativa e vuole completare le proprie conoscenze nel settore ed entrare in un network virtuoso composto dai principali players del mercato; il MAREF – Master in Real Estate Finance, Master Universitario di II livello dedicato ai giovani laureati che intendono cimentarsi con profitto nel settore. Al fine di garantire e mantenere un eccellente grado di qualità del programma didattico, elevata competenza degli interventi e corrispondenza dei contenuti con le reali ed attuali esigenze provenienti dal mercato, da quest’anno le iniziative dedicate al settore immobiliare di LUISS Business School sono valutate e validate da un punto di vista scientifico da un REAL ESTATE STEERING COMMITTEE composto, oltre che dalla Faculty, dai principali operatori del mercato, per offrire skill e profili in grado di rispendere a esigenze di un mercato sempre più complesso e competitivo.

29 Ottobre 2015

Incontro con Orlando Ayala. La trasformazione digitale del Real Madrid.

Orlando Ayala, Corporate Vice President e Chairman, Emerging Markets di Microsoft, incontrerà gli studenti di LUISS Business School il prossimo 3 novembre, alle ore 11.45 per parlare della partnership strategica che lui stesso ha firmato con Florentino Perez, Presidente del Real Madrid CF allo Stadio Santiago Bernabéu. Orlando Ayala parlerà del forte impegno di Microsoft per assicurare che le persone da ogni angolo del pianeta possano sfruttare al meglio ogni momento della loro vita. Possono accadere cose straordinarie dando alle persone gli strumenti giusti, proprio quando ne hanno bisogno al fine di interagire, creare o condividere tutto ciò che potete immaginare. Ayala si concentrerà sullo straordinario caso del Real Madrid legato alla trasformazione digitale del club. Questa nuova era si traduce in un'esperienza personalizzata senza precedenti per i tifosi che permetterà a milioni di appassionati provenienti da tutto il mondo di vivere la loro passione per il Real Madrid sempre e ovunque e su qualsiasi dispositivo. I tifosi del club sono i veri protagonisti della partnership. Ayala racconterà come abbiano costruito una piattaforma digitale che sta rivoluzionando il modo in cui i Madridistas possono seguire la loro squadra e condividere la loro passione per il club. Attraverso tecnologie d'avanguardia, i sostenitori del Real Madrid avranno accesso ad esperienze, contenuti e servizi digitali esclusivi, sia allo stadio, sia a casa o in qualsiasi altro luogo. Un’ampia gamma di servizi on-line consentirà un'esperienza arricchita per vivere le partite. Ad esempio, i sostenitori del club potranno accedere allo stadio praticamente, prima, durante e dopo ogni partita, selezionando i contenuti che vogliono vedere quando e dove vogliono. Lo scopo è quello di rendere i Madridistas i veri protagonisti della propria esperienza, consentendo loro di visualizzare e consumare i contenuti desiderati e anche crearne e condividerne con i propri amici sui social media e altri canali digitali. L'evento si svolgerà il 3 novembre presso la LUISS Business School - Viale Pola 12, nell’aula MBA. Si inizierà alle 11.45 e si concluderà alle 12.45 con una sessione Q & A in cui gli studenti avranno la grande opportunità di porre domande ad Orlando Ayala. Registrazione all'evento

27 Ottobre 2015

Soft Skills Lab

(Di Luca Giustiniano, Associate Professor of Organisation Design, LUISS Guido Carli University) Pochi anni fa, la LUISS Business School ha promosso un progetto dal titolo “What Companies want”. Sorprendentemente, più di 200 aziende coinvolte nello studio hanno fornito la stessa risposta: Soft skill! In verità, un simile risultato non è stato poi così sorprendente per chi, come me, studia con passione il cosiddetto “comportamento organizzativo” (come e perché le persone si comportano in un certo modo sul luogo di lavoro). Mi sono piuttosto sorpreso che, per così tanti (troppi) anni, imprenditori, manager e studiosi avessero focalizzato la loro attenzione sulle cosiddette competenze “hard” ossia le competenze tecniche e verticali, legate alla carriera scolastica e professionale, al "come fare " qualcosa. Il dato di fatto è che, nonostante la loro indiscutibile importanza, le competenze “hard” non sono sufficienti per essere un buon manager. Anzi, più si scala la piramide organizzativa, più le soft skill diventano cruciali per se stessi e per i propri collaboratori. Uno dei promotori di una (ri)scoperta dell'importanza delle competenze trasversali è stato Jack Welch. Durante la sua quarantennale carriera in General Electric, ha portato l'azienda al successo, anno dopo anno, in tutto il mondo su più mercati, vincendo una concorrenza feroce. Il suo onesto e "be-the-best" stile di gestione è diventato uno standard nel mondo degli affari, grazie al continuo focalizzarsi sulle persone, sul teamwork, sui profitti. Nel suo ultimo lavoro "Vincere", afferma i suoi otto "principi della leadership" che bilanciano soft skill (saper comunicare una visione, costruire la fiducia e motivare gli altri) con caratteristiche individuali (lavorare duramente, essere positivo e supportare validamente il gruppo). Questa introduzione è solo per dirvi che i nostri corsi mirano non solo a formare i partecipanti sul versante tecnico/verticale (hard skill), ma anche a “sfidarli” sul modo di interagire con chi e quanto li circonda. Sempre più spesso le carriere manageriali sono ostacolate dalla carenza di soft skill, anche in presenza di eccellenti capacità tecniche. Vogliamo che questo non sia più un problema per chi frequenta i nostri corsi! Non ci vuole poi tanto: basta lasciarsi un po’ andare, mettersi in gioco fino in fondo e iniziare a ragionare fuori dagli schemi! 26/10/2015

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