Gli studenti Luiss Business School in collaborazione con Luxy hanno costruito una riflessione attorno all’evoluzione degli spazi di lavoro. Design, innovazione e people engagement ridefiniranno uffici e spazi abitativi
Dalle pareti in vetro al fianco degli apparati produttivi a spazi fluidi, in cui dare spazio a ogni tipo di personalità, creatività, modalità di collaborazione ed esigenza di benessere. Dal 15 al 17 aprile, presso il Milano Luiss Hub, Luiss Business School in collaborazione con Luxy ha ospitato tre momenti di riflessione sull’ufficio del futuro. Le tre giornate sono state inaugurate dalle relazioni di tre gruppi di studenti Luiss Business School provenienti dai master Gestione delle Risorse Umane e Organizzazione – Master in Gestione delle Risorse Umane e dei Progetti; Corporate Event: Management, PR and Communication – Master in Marketing Management; Digital Marketing – Master in Marketing Management.
Gli studenti, presentati dal professor Felice Valente, Direttore Master GRUO Luiss Business School, hanno proposto una fotografia dell’evoluzione del mondo del lavoro e dei suoi luoghi, partendo dai paradigmi del passato per costruire le caratteristiche dell’ufficio del futuro.
Il ruolo del design
Il design supporta l’uomo da sempre, sia nei cambiamenti voluti che in quelli non voluti come il Covid. La pandemia ha cambiato i modi di vivere, ma anche di progettare, trasformando la casa in una micro-polis, in cui l’intersezione tra vita pubblica e privata ha offerto lo spazio creativo in cui il design ha potuto offrire soluzioni.
Terminato il lockdown e l’esigenza di distanziamento, il ritorno in uffici obsoleti, poco attenti alle nuove esigenze umane, ha spinto a ripensare gli uffici, aggiungendo naturalità. Il concetto di Co-Existing Nature ha introdotto l’elemento vegetale al fianco di spazi per lo yoga, il power nap e terreni per orti in terrazza. L’esperienza è il punto di partenza per immaginare strategie che appaghino i bisogni degli utenti, integrando anche la sostenibilità negli ambienti.
L’approccio human centric mira a trasformare l’ambiente di lavoro in luoghi inclusivi, in cui l’introversione che necessita di spazi adatti alla concentrazione si accosti a una sala riunioni con pareti in vetro. Al momento c’è poca consapevolezza sulle variabili che influenzano la produttività. I brand di design dovranno lavorare su prodotti che portino il lavoratore a comprendere come poter aumentare il proprio rendimento. I bisogni di chi vive l’ufficio saranno al centro anche in un ipotetico mondo del lavoro spostato anche nel metaverso, in cui vivere le trasformazioni rese possibili dal self-design.
Il contributo della tecnologia
Senza la tecnologia le aziende non sarebbero state capaci di improntare l’embrione di smart working sperimentato durante la pandemia. Ma questo fattore può influenzare fortemente il mondo delle organizzazioni. Il rapporto tra le persone e gli spazi può cambiare proprio grazie al digitale, rispondendo a bisogni conosciuti ed emergenti di chi lavora in ufficio.
L’innovazione è quel processo che porta alla creazione, all’introduzione di prodotti, servizi e nuovi processi che vogliono introdurre un cambiamento positivo nella società. Obiettivo: realizzare il benessere delle persone. Oggi l’innovazione si muove nel segno dell’intelligenza artificiale, che permette l’automazione di compiti ripetitivi, l’ottimizzazione delle risorse, l’assistenza decisionale, la sicurezza e il monitoraggio di ambienti e salute umana. Basti pensare a tutti i sistemi IoT, la domotica, i device come l’Apple Watch e il FitBit.
Pensando all’arredamento del futuro, si parla di materiali intelligenti, monitoraggio della salute, ma anche impatto sociale e nuovi modelli di business volti a favorire l’economia circolare. Ma come la tecnologia cambierà gli spazi del futuro? Potrebbe farlo attraverso robot modulari che riconfigurano lo spazio in base alle necessità; ologrammi interattivi che sostituiscono quadri e decorazione per permettere un’esperienza personalizzabile e immersiva; informazioni su oggetti di arredo; interazione immersiva con il Metaverso, dove ritrovare gli oggetti che si possiede nella realtà, per ricreare spazi familiari anche altrove.
Alla ricerca del People Engagement
Ma nell’ufficio del futuro potrebbero mancare le persone. I fenomeni del quite quitting e delle great resignation mostrano quanto si sia sfilacciato il legame tra i luoghi del lavoro e chi li dovrebbe abitare. Per questo, la vera sfida per le organizzazioni sarà ricreare il people engagement anche grazie a design e tecnologia.
L’ufficio inteso come luogo in cui recarsi per lavorare, creare connessioni e relazioni non scomparirà, ma dovrà adattarsi alle esigenze delle persone attraverso un’attenta employee experience, che metta al centro il benessere psicofisico dei collaboratori. Il design, l’ergonomia e la personalizzazione avranno un ruolo centrale, potenziato da un approccio digitale sempre più pervasivo.
Un miglior ambiente lavorativo permetterà di abbassare i livelli di stress, ma un ruolo chiave lo avranno anche le organizzazioni. Bisognerà lavorare sulla ricerca di un maggiore allineamento tra necessità del lavoratore e risorse presenti sul luogo di lavoro, che garantiscono prestazioni più elevate con maggiore soddisfazione e meno stress. Sarà necessario analizzare i carichi di lavoro, offrire feedback anche attraverso software digitali come BetterWork, e ridurre l’ambiguità del lavoro, all’origine di una relazione negativa stress-prestazione. La mancata corrispondenza di questi bisogni potrebbe portare all’abbandono del lavoro e dei suoi luoghi.
L’ufficio del futuro sarà intelligente e automatizzato, sfrutterà i principi dell’ergonomia per garantire una maggiore produttività. Gli spazi di lavoro saranno flessibili e ibridi. Non mancherà lo smart working, ma anche uffici rurali, a domicilio, coworking e outdesking.
Per creare il giusto people engagement bisognerà, dunque, lavorare su spazio e relazione, aggiungendo spazi che migliorino il worklife balance, integrando percorsi di carriera flessibili e inclusivi. Si incentiverà il lifelong learning attraverso la realtà aumentata, aumentando la connessione globale attraverso ologrammi e telepresenza 3D per lavorare con colleghi in tutto il mondo, abbattendo le barriere linguistiche. Gli spazi di lavoro saranno multifunzionali grazie al design modulare e flessibile.
«Il lavoro si trasforma: non più un luogo fisico, ma uno stato mentale che esalta creatività e connessione, rendendo ogni ambiente un centro di collaborazione vibrante e senza limiti. In questa rivoluzione, le parole chiave sono Organizzazione, Tecnologia e Benessere. La Luiss Business School, attraverso un dialogo aperto con le nuove generazioni, esplora le future configurazioni degli spazi lavorativi, mentre Luxy pone al centro i bisogni emergenti per innovare con consapevolezza», ha dichiarato Fabrizio Vagliasindi, Communication Advisor Luxy.
19/04/2024