News & Insight
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22 Maggio 2019

Global Sustainability Forum 2019

Per tre giorni la LUISS Business School sarà la capitale mondiale della sostenibilità ambientale ed economica Si terrà a Roma dal 20 al 22 maggio il Global Sustainability Forum 2019, il principale evento mondiale sulla sostenibilità organizzato quest’anno da LUISS Business School presso la sua sede di Villa Blanc. Per tre giorni, quindi, l’Italia e Roma saranno al centro del dibattito sui temi della sostenibilità economica, sociale ed ambientale, argomenti sempre più sentiti e rilevanti per il futuro del pianeta. L'accordo di Parigi del 2015 e l'Agenda per lo sviluppo 2030 (SDG) evidenziano infatti come le decisioni economiche hanno conseguenze ambientali, il minore investimento nelle persone porta a una riduzione della crescita futura e la tutela delle scelte della generazione attuale non deve andare a discapito delle scelte disponibili per le generazioni future: da queste considerazioni prenderanno le mosse gli interventi e le tavole rotonde del Global Sustainability Forum 2019 (#GSF2019), concentrandosi su "Una nuova agenda planetaria" e sui partenariati necessari per conseguire risultati tangibili per uno sviluppo sostenibile. A fare gli onori di casa saranno Emma Marcegaglia, Presidentessa di ENI e dell’Università LUISS Guido Carli, Paola Severino, Vice Presidente dell’Università LUISS Guido Carli, Andrea Prencipe, Magnifico Rettore dell’Università LUISS Guido Carli, e Paolo Boccardelli, Direttore della LUISS Business School. Fra i partecipanti, il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giovanni Tria, il Direttore Generale delle Nazioni Unite Michael Møller, il Vice Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Scientifica Lorenzo Fioramonti, il Presidente di Assicurazioni Generali Gabriele Galateri, la Presidentessa di Enel Patrizia Grieco, l’Amministratore Delegato di A2A Valerio Camerano, il Presidente di SNAM Luca Dal Fabbro, i professori James Galbraith e Jean Paul Fitoussi. “Affrontare con serietà e al tempo stesso con concretezza le tematiche della sostenibilità economica, sociale e ambientale non è più procrastinabile”, ha commentato Paolo Boccardelli, Direttore della LUISS Business School. “Con il Global Sustainability Forum vogliamo dare un contributo concreto in termini di consapevolezza e determinazione per gestire le transizioni chiave che ci attendono”. Scopri il programma, per partecipare la registrazione è obbligatoria, i posti disponibili sono in esaurimento. REGISTRATI  15/05/2019 

19 Aprile 2019

Gli studenti di Family Business Management al Lille Campus di IÉSEG School of Management

Gli studenti dell’executive programme in Family Business Management hanno frequentato il modulo in “Competitive Strategy and Business Model” presso il Lille Campus di IÉSEG School of Management, partner del programma. Il modulo è stato progettato come un’esperienza didattica su doppio binario: gli studenti hanno avuto sia l’opportunità di conoscere sul campo come sono organizzate e operano le imprese familiari francesi di maggior successo, sia di portare avanti l’approfondimento teorico in un prestigioso contesto internazionale. Durante la prima giornata, i partecipanti hanno potuto conoscere i membri e le attività della famiglia Mulliez, nell’ambito di una conferenza dedicata presso Mobilis, il quartier generale dell’Association Familiale Mulliez. La famiglia francese Mulliez è proprietaria di molte e diverse catene nella grande distribuzione – tra le più note Auchan, Decathlon, Leroy Merlin – contando 800.000 dipendenti in tutto il mondo. L’Association Familiale Mulliez (AFM) è appunto la holding che gestisce tutte le partecipazioni della famiglia, che è tra le più ricche di tutta la Francia. «Family Businesses are more profitable in the long run» è stato l’insegnamento principale che gli studenti hanno potuto trarre da questa esperienza: laddove la gestione di un’impresa familiare faccia emergere complessità peculiari che rendono sempre più necessarie competenze e professionalità specializzate, il successo e la competitività del modello familiare vanno sicuramente misurati nel lungo periodo. «Un’esperienza formativa e un’occasione di networking divertente e stimolante – ha commentato Candida Arnone, studentessa del corso. – Confrontarsi con altre realtà e con altre culture raffina la vision, la mission e la execution che caratterizzeranno la nostra gestione». La business visit presso Decathlon è stata invece un’opportunità per avvicinarsi a una realtà imprenditoriale familiare che punta sulle tecnologie e l’innovazione per competere globalmente: gli studenti hanno potuto infatti visitare i siti e i laboratori dove si testano i nuovi prodotti. Il modulo si è concluso presso il Lille campus di IÉSEG, dove un business game di simulazione della gestione aziendale ha arricchito la lezione. «È stata un’esperienza che ci ha dato la possibilità di conoscere come si struttura una family firm complessa – ci ha raccontato lo studente Matteo Magni. – Ma è stata anche un’esperienza molto divertente, che ha permesso di creare molta più unità nel gruppo. Sicuramente da riproporre». 19/04/2019

17 Aprile 2019

Masterclass sulla leadership di Alberto Castelvecchi 

  Come cambia la leadership nell’epoca della fast evolution - A different MBA for a different Career Partecipa alla Masterclass sulla Leadership di Alberto Castelvecchi il prossimo 17 maggio, presso il Milano LUISS Hub! Alberto Castelvecchi, formatore e docente LUISS, illustrerà come il valore aggiunto di un MBA risieda nella trasformazione personale e nell’acquisire consapevolezza nelle proprie doti di leadership. REGISTRATI LUISS Business School ti aspetta per scoprire l’innovativo Part-Time MBA in partenza il prossimo novembre a Milano. Il Part-Time MBA dura 16 mesi durante i quali i partecipanti beneficeranno di un supporto continuo e personalizzato tramite il Personal Pantheon: un vero e proprio advisory board personale composto da un Coach, un Mentor appartenente alla prima linea di aziende partner ed un Career Advisor personale per aiutare lo studente nell’orientamento di carriera. Un MBA in formula weekend che permette di coniugare gli impegni lavorativi con una formazione di alto livello. È erogato interamente in lingua inglese con un focus sui temi dell’innovazione e della digital transformation ed è pensato per giovani manager con almeno 3 anni di esperienza. REGISTRATI Alberto Castelvecchi è trainer e formatore internazionale, insegna Public Speaking e Comunicazione Efficace presso l’Università LUISS Guido Carli. È consigliere per l’immagine di politici, manager, imprenditori. Lavora in italiano, inglese, spagnolo e francese. Tiene corsi di Body Language, Public Speaking, Leadership, Personal Branding, in Italia e all’estero per organismi delle Nazioni Unite, ONG, aziende. 17/04/2019

16 Aprile 2019

Gli studenti LUISS Business School vincitori del Premio Alamo 2018

Il Premio Alamo 2018 – contest che ha premiato tre valide idee imprenditoriali che sapessero valorizzare il recupero del lavoro manuale, la produzione manifatturiera e la fornitura di servizi – ha visto vincitore il progetto “Florentite”, nato da un’idea di Marco Zampini, studente di Energy Industry – major del Master in Management and Technology, Luca Latini, studente di Digital Marketing & Social Media Communication, e Stefano Zampini.   “La nostra idea imprenditoriale è nata sulla base dei principi di economia circolare, sostenibilità ambientale e sociale” – ci racconta Marco Zampini. “Il progetto Florentite si fonda sullo sfruttamento economico di un innovativo processo tecnologico brevettato, di cui siamo co-titolari, che consente di trattare e riciclare un’ampia gamma di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, trasformandoli in categorie di prodotti di applicazione urbana o edile (simili a materiali pietrosi, ceramici, lapidei, marmorei, ecc…), non dannosi per l’ambiente, che presentano caratteristiche fisiche e chimiche superiori alle rispettive controparti naturali ad oggi utilizzate. I rifiuti speciali sono costosi da smaltire e nocivi per l'ambiente e la salute: grazie a questo progetto, essi si trasformano da un grave problema a una nuova profittevole opportunità che apporta, in perfetta ottica di economia circolare, benefici ambientali, sociali ed economici. Il Master ha sicuramente contribuito in maniera importante al conseguimento di questo significativo riconoscimento. La formazione da un lato mi ha permesso ad affinare le competenze tecniche di analisi, dall'altro, a mio parere anche più importante, ha rivoluzionato il mio mindset, spingendomi a ragionare con uno spirito diverso, più critico, creativo e imprenditoriale. Altro aspetto internalizzato durante questo percorso è stato lo sviluppo di capacità relazionali e soft skills che sono state decisive nella gestione del progetto”. “Il progetto Florentite è una bellissima sfida dove affronteremo un tema con il quale siamo tutti coinvolti: il concetto (errato) di rifiuto e la sua gestione – racconta Luca Latini. “Sarà fondamentale trasmettere correttamente il nostro messaggio e riuscire a costruire una community che possa supportarci durante il nostro percorso. A questo scopo, l’esperienza in LUISS Business School rappresenta un punto cruciale del mio percorso formativo, poiché il programma in Digital Marketing e Social Media Communication mi ha fornito solide basi per affrontare qualsiasi progetto del mondo digitale, settore che oggi nessuno può permettersi di ignorare”.  “Negli ultimi mesi, soprattutto dopo la vittoria del Premio Alamo 2018, abbiamo ricevuto diverse manifestazioni di interesse da soggetti operanti nel settore industriale privato, da soggetti pubblici e da Università” – continua Marco. “Ad oggi abbiamo già avviato un primo progetto pilota per testare la produzione di prototipi delle diverse tipologie di prodotti Florentite; questa sperimentazione ha portato alla certificazione di idoneità al recupero e allo stesso tempo sono state apprezzate le caratteristiche chimico/fisiche del prodotto, spesso superiori a quelle dei materiali classici attualmente in commercio. I prossimi passi saranno quelli di fondare una start-up innovativa di gestione della proprietà intellettuale, sviluppare un network ed approfondire i contatti già ricevuti, per individuare partner finanziari e industriali con i quali effettuare gli ultimi test su produzioni di scala più ampia ed arrivare a portare questo processo sul mercato”. In bocca al lupo! 16/04/2019

16 Aprile 2019

Può l’apofenia giocare un ruolo nel marketing? La parola agli studenti #LUISSBusiness

Qual è l’impatto dell’apofenia sull’attenzione, la percezione e la Brand Awareness dei consumatori? Questa è la sfida a cui hanno risposto gli studenti di Sales & Account Management – major del Master in Marketing Management nell'ambito del progetto di ricerca di Consumer Insight. Diletta Di Consiglio, Costanza Maria Rossi, Emanuele Scibilia, Carol Spizzichino, Mariano Verde, autori del progetto, ci raccontano la ricerca. Che cos’è l’Apophenia? Il termine Apophenia è stato coniato nel 1958 dallo psichiatra tedesco Klaus Conrad, che studiando le distorsioni della realtà insite in alcune forme di psicosi come la schizofrenia, lo definì come “un’immotivata visione di connessioni” in dati casuali e senza alcun senso. Alcuni pazienti sembravano infatti rintracciare schemi nascosti apparentemente insensati o privi di significato agli occhi dei soggetti sani. In realtà, l’Apophenia è un fenomeno universale, che prescinde dalla presenza di particolari differenze neurologiche o di patologie mentali, riguardando indistintamente tutti gli individui: in altre parole, non è altro che l’istintiva ed automatica tendenza umana a ritrovare strutture ordinate e schemi familiari in immagini o suoni privi di un ordine logico. Per comprendere come ciò accada, è necessario considerare che il nostro cervello apprende dall’esperienza e associa connessioni di dati ad un determinato significato, immagazzinando tali connessioni sotto forma di algoritmi mentali. Gli stimoli esterni a cui siamo quotidianamente sottoposti vengono confrontati con tutti i modelli presenti nella memoria a lungo termine, e interpretati secondo questi ultimi. Pensiamo ad esempio al riconoscimento facciale: il nostro cervello sin dalla nascita ha memorizzato sotto forma di algoritmo la distanza tipica esistente tra occhi naso e bocca, e tende a riconoscere un volto ogni volta sia sottoposto a uno stimolo simile. Queste routine di rilevamento, quando applicate a insiemi di dati più complessi, possono causare la corrispondenza al modello sbagliato: un rilevamento falso positivo genera l'apofenia. Può l’apofenia giocare un ruolo nel marketing? Ci siamo chiesti se l’apofenia potesse giocare un ruolo nel marketing: qual è l’impatto dell’apofenia sull’attenzione, sulle percezioni e la brand awareness dei consumatori, una volta inserita in prodotti, loghi e advertising? Proprio per indagare la sussistenza di tale possibile relazione, abbiamo proposto l’adozione di metodi di ricerca sia tradizionali sia sperimentali. Tra i metodi tradizionali abbiamo suggerito: il Memory test per analizzare l’impatto di elementi apofenici sulla memoria del prodotto l’Implicit Association Test per indagare l’attenzione inconscia immediata stimolata dalla visione dei loghi apofenici il focus group per raccogliere insight dall’osservazione e dall’intervista diretta dei potenziali consumatori. Abbiamo inoltre deciso di creare e somministrare un questionario ad hoc ad un campione di 70 persone, eterogeneo in termini di età e di sesso. Abbiamo messo a paragone due immagini, la prima tratta da una campagna pubblicitaria di un brand di calzature raffigurante un paio di scarpe la cui impugnatura conteneva un richiamo apofenico, la seconda modificata da noi per eliminarlo. Abbiamo chiesto di rispondere a una sola domanda in modo impulsivo ed immediato:  “quale delle due immagini preferisci?”. Il 69% dei rispondenti ha confermato la nostra ipotesi di ricerca: l’immagine contenente loghi apofenici è stata quella che ha attirato maggiormente l’attenzione. I modelli di ricerca appena descritti, pur fornendoci informazioni rilevanti, non ci permettono tuttavia di avere una visione del fenomeno completa e sufficientemente robusta. Abbiamo integrato quindi, i nostri metodi di ricerca con tecniche di neuro-science specifiche per lo studio del consumer behaviour. Nello specifico abbiamo suggerito di utilizzare: tecniche combinate di Galvanic Skin Response ed elettroencefalogramma, con l’obiettivo di indagare sulla valenza emotiva scaturita dalla vista dei prodotti e la conseguente propensione all’acquisto; la risonanza magnetica funzionale al fine di indagare sulla memorizzazione dei loghi e, ancora una volta, sulle emozioni che questi suscitano in chi li osserva; nel caso dell’Adv., elettroencefalogramma associato ad Eyetracker per monitorare quali siano gli elementi osservati maggiormente, se questi siano conformi allo scopo della pubblicità e se quest’ultima impatti sulla memoria del consumatore. Uno studio di questo tipo, che vede lo stesso fenomeno indagato sotto tre aspetti diversi, non ha come unico obiettivo quello di dimostrare efficacia in termini assoluti dell’apofenia nel marketing, quanto piuttosto stabilire quali siano i contesti e i metodi migliori per servirsene. Cosa porterete con voi di questa esperienza? Ci racconta Costanza: "Ho sempre pensato di avere una fervida immaginazione: sin da piccola intravedevo volti ed immagini familiari negli oggetti più disparati, posti alla rinfusa come in una coincidenza perfetta. Oggi a questa ‘immaginazione’ posso finalmente dare un nome: si chiama apofenia, e non è il frutto del caso, ma della macchina più complessa ed affascinante che esista… la mente umana". Secondo Carol, "lavorare in team, facendo leva sulle risorse e le competenze migliori di ognuno di noi, ci ha permesso di pensare out of the box e proporre una domanda di ricerca quanto più efficace ed interessante", mentre per Mariano "coinvolgi le persone con le tue idee è per me tra i precetti più importanti. Ed è in questo modo che siamo riusciti con successo a ottenere piena attenzione dei nostri ascoltatori su un tema così interessante ma altrettanto complesso.  In fondo il valore di un’idea non basta se non viene ben comunicato". Per Diletta il punto di forza di questo lavoro è stato mettersi nei panni del consumatore, grazie alla "capacità di ascoltare non solo con le orecchie ma anche con il cuore".  Ci sarà un posto per l’apofenia nel vostro futuro professionale? Per Emanuele, "riuscire a colpire un prof è di per sè una gran soddisfazione, ma riuscire a stupire un esperto del settore in cui tu stesso vorresti lavorare, è qualcosa che ti dà una carica pazzesca!" In bocca al lupo! 16/04/2019 

10 Aprile 2019

Digital Advisory Board: la partnership LUISS Business School e Cisco Italia

Come inquadrare la trasformazione digitale? Quali le strategie vincenti e come attuarle in modo efficace? E soprattutto, da dove cominciare? Il report della prima edizione del DAB – Digital Advisory Board Articolo di Enrico Mercadante, Digital Transformation & Innovation Leader Cisco Italia e Paolo Spagnoletti, Associate Professor in Information Systems and Organization LUISS Guido Carli In uno spirito aperto e collaborativo, 20 Top manager italiani responsabili della trasformazione digitale delle loro aziende, hanno preso parte al Digital Advisory Board (DAB), un'iniziativa promossa dalla LUISS Business School e da Cisco per approfondire l'impatto delle tecnologie digitali per le imprese e la società con particolare attenzione alle sfide per la loro messa in pratica. Sono state identificate tre principali aree di interesse e sono stati organizzati una serie di workshop tematici sui seguenti argomenti: Il paradigma cambia nei modi in cui le organizzazioni creano, forniscono e catturano valore; Le capacità di leadership per guidare le organizzazioni nella loro trasformazione digitale; La nuova customer experience, prodotti e servizi abilitati dal mondo digitale e "Phyrtual" È stato prodotto un report molto interessante che vi invitiamo a leggere nella sua interezza. Lo potete trovare qui. Di seguito vi anticipiamo brevemente alcune parti. Relativamente al primo punto emerge quanto segue: negli ultimi anni, le organizzazioni hanno subito cambiamenti significativi in ​​seguito all'uso delle tecnologie digitali. Per quanto riguarda la creazione di valore, ogni azienda prima o poi deve prendere una decisione sull'adozione di nuovi strumenti e piattaforme digitali per generare valore. Le organizzazioni possono espandere o ridefinire la proposta di valore per i propri clienti collegando persone e processi all'interno dell'azienda o gestendo enormi quantità di dati. In che modo questi dati possono essere gestiti per abilitare nuovi modelli di business? Ad esempio, considerando i dati come una nuova risorsa, Autostrade per l'Italia ha creato una società speciale che si occupa della gestione dei dati generati sia dall'infrastruttura che dagli utenti stessi. In questo modo la società ha esteso il nucleo del suo modello di business aggiungendo una nuova proposta di valore ai clienti. La seconda area di interesse pone l’attenzione sul fatto che il processo di trasformazione è correlato al contesto e richiede nuove capacità di leadership. In effetti, la complessità delle impostazioni organizzative rende unico il percorso di trasformazione, essendo collegato agli obiettivi strategici, alle persone, alla cultura e alle strutture coinvolte. Pertanto, il successo del cambiamento organizzativo per accelerare la trasformazione digitale si basa fortemente sullo sviluppo di un nuovo insieme di competenze e stili di leadership differenti. È fondamentale identificare in azienda chi debba guidare la trasformazione digitale. Interessante a tal proposito l'esempio di Trenitalia in cui un ruolo centrale è stato svolto dall'unità Strategie e Innovazione. Per quanto riguarda invece il terzo e ultimo punto, l'uso delle tecnologie digitali da parte dei clienti costringe le organizzazioni a rivedere il modo in cui forniscono prodotti e servizi ai clienti e privilegiano l'esperienza del cliente. Considerando l'uso pervasivo delle tecnologie digitali nelle pratiche quotidiane dei cittadini e dei consumatori, le aziende e le pubbliche amministrazioni devono ripensare il modo in cui forniscono i servizi in una prospettiva multicanale e cogliere tutte le potenzialità della tecnologia digitale. Comprendere le esigenze di nicchia, soddisfare le reali esigenze e garantire un'esperienza utente positiva diventa un problema vitale per rimanere competitivi. Ad esempio, RDS vede nelle narrazioni personalizzate e nello storytelling il futuro dell'intrattenimento. Conclusioni La discussione tra gli attori chiave impegnati nella trasformazione digitale delle loro aziende ha confermato il valore poliedrico della digital disruption. Uno degli aspetti fondamentali per le aziende è come mostrare i progressi e il successo attraverso modalità rapide e facilmente condivisivili. I partecipanti concordano inoltre sulle difficoltà di valutare l'impatto della trasformazione digitale sui ricavi, essendo più facile quantificare i costi. I dati provenienti da prodotti, risorse aziendali, clienti e dipendenti miscelati con fonti di dati esterne possono creare le condizioni per trasformare i processi e le pratiche organizzative verso nuovi modelli di business centrati sul cliente. Infine, la gestione evidence-based richiede un orientamento alla scienza dei dati. Si prevedono molti vantaggi dall'applicazione dell'intelligenza artificiale all'automazione delle attività e al processo decisionale. Pertanto, diventa fondamentale per i manager comprendere le nuove competenze e talenti necessari per far fronte alla trasformazione digitale a diversi livelli dell'organizzazione. Il report completo della prima edizione del Digital Advisory Board (DAB) è consultabile qui. Digital Advisory Board: la prima edizione | IL VIDEO

08 Aprile 2019

Arriva a Milano il Master in Business Administration-MBA LUISS Business School

Personal career advisor, coach certificati e un focus su trasformazione digitale e innovazione: la LUISS Business School porta a Milano la propria offerta formativa di eccellenza  L’incontro “Chi allena i nuovi leader nell’epoca della fast evolution?”, che si è tenuto il 4 aprile 2019 presso il Milano LUISS Hub, ha visto la partecipazione di Valerio Camerano, AD e DG di A2A, Maurizia Villa, Managing Director di Korn Ferry Italia e Paolo Boccardelli, Direttore della LUISS Business School ed è stato la cornice in cui si è svolta la presentazione del programma Part-time MBA a Milano, un'iniziativa con cui la LUISS Business School punta ad ampliare il proprio bacino di utenza, rafforzando in maniera significativa la propria presenza a Milano. Al centro del confronto, moderato dal Prof. Raffaele Oriani, Associate Dean LUISS Business School, l’impatto del digitale sul futuro di aziende e organizzazioni, con un’analisi dedicata a quali tratti della leadership siano oggi indispensabili per cogliere le opportunità di questa trasformazione senza precedenti. Una sfida che richiede ad aziende e organizzazioni di integrare il cambiamento nelle rispettive strategie di crescita, iniziando dall'abolire gli avverbi “sempre” e “mai” nel connotare identità e visione. In questo terreno di gioco, sono i talenti la leva per la competitività, talenti a propria volta sempre più attenti al bilanciamento tra aspetti remunerativi e valoriali, nel costruire un percorso di carriera. È questo il contesto in cui si inserisce il nuovo MBA, distinguendosi per una particolare attenzione ai temi dell’innovazione e della trasformazione digitale. Un percorso di sedici mesi in formula part-time, che si rivolge a manager con almeno tre anni di esperienza lavorativa, mettendo a disposizione dei partecipanti un pacchetto di supporto personalizzato ribattezzato “Pantheon” per evocare le radici romane dell’ateneo. All’interno del proprio “Pantheon”, gli studenti avranno a disposizione un coach personale certificato dalla International Coach Federation; un mentore appartenente alla prima linea aziendale delle principali società operanti in Italia; un personal career advisor specializzato nell’orientamento. Inoltre l’MBA sarà arricchito da speciali laboratori appositamente studiati per affrontare il mutevole contesto economico, fra cui il Go-to-market lab, il Behaviour Development Lab e il Digital Experience Lab. L’MBA sarà diretto da Valeria Pardossi, Professor of Practice LUISS Business School, già HR Director di EY per l'area Med - Italia, Spagna e Portogallo. Il corso è in partenza il prossimo novembre. Rassegna stampa LUISS Business School, arriva a Milano l'offerta di punta dell'MBA, Andrea Biondi, Il Sole 24 ore, 6 aprile 2019 La LUISS porta a Milano l'MBA "gioiello", il Giornale, 7 aprile 2019 Anche a Milano, l'MBA della LUISS, Corriere della Sera, 9 aprile 2019 LUISS, arriva a Milano il Master in Business Administration, Il Messaggero, 13 aprile 2019 Scarica la Brochure 04/08/2019 

25 Marzo 2019

Più utenti per l’utilizzo dell’app Telepass Pay: la challenge di Data Girls

Telepass è partner della LUISS Business School per il progetto Data Girls di GROW-Generating Real Opportunities for Women. Data Girls nasce come percorso di upskilling, che permetta alle studentesse di arricchire il proprio bagaglio formativo con un’esperienza di analisi ed interpretazione dei Big Data. Un’iniziativa nata per supportare le studentesse nel cogliere tutte le opportunità di crescita personale e professionale che il digitale offre. In questo contesto, le studentesse che si sono confrontate con la challenge proposta da Telepass, hanno avuto il compito di strutturare una strategia per aumentare il numero di utenti dei servizi dell’app Telepass Pay, partendo proprio dall'analisi dei dati sull'utilizzo corrente dell’app e avvalendosi degli strumenti messi a disposizione dai partner tecnologici IBM, PwC e Istat. «All'inizio sembrava piuttosto complicato, non avendo una formazione informatica di base che mi permettesse di avere maggiore dimestichezza con alcuni strumenti digitali, quali Watson e Slack – ci ha raccontato Laura Angora, studentessa del Master in Gestione Risorse Umane e Organizzazione. – È stata però sin da subito una sfida coinvolgente, che ha suscitato in me tanta curiosità e voglia di scoprire come effettivamente funzionassero tutti i processi e quali risultati aspettarmi. Sono fiera e soddisfatta di aver aderito a questo progetto, perché ci sta offrendo la possibilità di mettere a frutto le competenze che via via stiamo acquisendo e di poter dare libero sfogo alla nostra creatività, perché ogni idea o spunto di riflessione può essere significativo per la creazione di valore. Il continuo e imprescindibile supporto di collaboratori e tutor non ci impedisce affatto di gestire in autonomia le fasi di analisi e di progettazione. Se potessi tornare indietro, sceglierei di nuovo di aderire al Progetto GROW». Il team Telepass si è aggiudicato la vittoria della terza edizione di Data Girls: congratulazioni! Congratulazioni al team #Telepass, vincitore di Data Girls! #GROW #LUISSBusiness pic.twitter.com/1MRFSTFiSv — LUISS Business School (@LUISSBusiness) 25 marzo 2019 25/03/2019 

21 Marzo 2019

Un approccio Data Driven Design Sprint per Data Girls competitive

Nell’ambito della partnership per il progetto GROW-Generating Real Opportunities for Women, PwC ha messo a disposizione delle studentesse LUISS Business School, un metodo di problem solving innovativo per risolvere le challenge del progetto Data Girls e affrontare concretamente le future sfide professionali. Data Girls è un’iniziativa nata per supportare le studentesse nel cogliere tutte le opportunità di crescita personale e professionale offerte dalla gestione dei dati e dal mondo digitale, con l’obiettivo di aumentare la presenza dell’occupazione femminile in ambito digitale, un ambito professionale in fortissima crescita e che registra un forte gap tra domanda e offerta. Lunedì 25 marzo si terrà la giornata conclusiva della terza edizione di Data Girls: le aziende partner del progetto – AXA, Alitalia Loyalty, Telepass, Philip Morris Italia; PwC, Istat e IBM come partner tecnologici – hanno lanciato delle challenge alle studentesse che hanno lavorato in gruppi per fornire delle solutions, affiancate da un tutor della Scuola e da un tutor aziendale. Durante la giornata conclusiva, sarà premiato il miglior gruppo per ogni challenge.   «Nell’ambito di Data Girls, una delle componenti che si è rivelata di fondamentale importanza per affrontare la challenge che ci è stata affidata, è stata la collaborazione con PricewaterhouseCoopers – ci ha raccontato Margherita Laurini, studentessa di Energy Industry-major of the Master in Management and Technology. – Grazie ai workshop, prima presso la LUISS Business School e, successivamente, al PwC Experience Center di Roma, abbiamo potuto acquisire, tramite esercizi di Design Thinking, una metodologia di problem solving innovativa, pratica e adatta ad essere applicata a qualsiasi business case. Posso ora ritenermi, anche solo in parte, più pronta ad entrare nel reale mondo del lavoro dove sfide di questo tipo sono all’ordine del giorno». Andrea Pivetta, Design Thinking Lead | Gruppo Customer PwC, ci ha raccontato qual è l’impegno di PwC per la leadership al femminile e perché la partnership con la LUISS Business School. Qual è l’impegno di PwC per la leadership al femminile? Il network PwC è fortemente impegnato a promuovere una cultura inclusiva che supporti le persone ad esprimere il proprio potenziale. Proprio in questa ottica abbiamo deciso di aderire in qualità di socio sostenitore a contribuire e promuovere l'attività di Valore D e sosteniamo numerose attività a favore della leadership femminile, come Data Girls. Inoltre, per contrastare il Global Gender Pay Gap, PwC con la fondazione Equal Salary, supporta le aziende a certificarsi come datori di lavoro #equal salary. Perché la partnership con la LUISS Business School? Abbiamo molto in comune con la LUISS Business School, investiamo nella crescita e nello sviluppo dei talenti senza discriminazioni di genere e promuovendo l'inclusione sociale. La partnership parte da qui: dall'incontro di valori e di prospettive. L'iniziativa Data Girls ci ha dato l'opportunità di condividere con studentesse e studenti LUISS Business School la nostra formula per l'innovazione che utilizziamo ogni giorno con i nostri clienti e che ci consente di sviluppare soluzioni digitali innovative con un approccio creativo. In cosa consiste concretamente il supporto di PwC a Data Girls? Siamo stati felici di accompagnare le studentesse e gli studenti che hanno partecipato all'iniziativa Data Girls condividendo il nostro approccio Data Driven Design Sprint, come metodo di soluzione di challenge. Alla fine di questo percorso, studenti e studentesse hanno acquisito un metodo di problem solving per affrontare concretamente le sfide professionali di ogni giorno. Il metodo che abbiamo trasmesso è il nostro cardine per il design delle esperienze, per la progettazione dei servizi e prodotti offerti dai nostri clienti. In PwC abbiamo fatto di questo metodo il nostro approccio per la conduzione dei progetti sui cui siamo ingaggiati. Crediamo profondamente nella contaminazione e Data Girls rappresenta un contesto ottimale di applicazione. Siamo convinti che, grazie al metodo appreso, le ragazze e i ragazzi di questa edizione saranno professionisti con più strumenti per distinguersi in qualsiasi contesto. 21/03/2019 

20 Marzo 2019

Leader for Talent con Federico Marchetti, Presidente e AD YOOX NET-A-PORTER GROUP

  Ha inventato il business model degli online flagship store e nel Gruppo che ha fondato, le donne ricoprono il 50% dei ruoli più strategici: gli studenti LUISS Business School avranno l’opportunità di confrontarsi con Federico Marchetti, Presidente e Amministratore Delegato YOOX NET-A-PORTER GROUP. Leader for Talent #L4T è un ciclo di incontri con leader, top manager ed esponenti di vertice del mondo delle aziende e delle organizzazioni. Una cornice interattiva pensata per permettere agli studenti della LUISS Business School di confrontarsi direttamente con i leader del nostro tempo. Leader come mentori: un’occasione unica per arricchirsi non soltanto in termini di competenze, ma anche del bagaglio di esperienze, accumulate lungo il percorso per diventare leader. Condiviso, trasmesso, consegnato. Federico Marchetti è un imprenditore che ha scelto di lavorare in quella speciale intersezione che esiste tra lusso e tecnologia. Nel 1999 ha inventato YOOX, cogliendo la grande opportunità che la rete offriva all'industria della moda. Con largo anticipo rispetto agli altri addetti ai lavori, ha saputo capire le esigenze dei clienti, anticipando il mercato e i suoi trend. Nel 2015, Federico ha guidato la rivoluzionaria fusione tra YOOX e NET-A-PORTER dando vita a YOOX NET-A-PORTER GROUP, leader globale nel luxury fashion e-commerce. Con il suo posizionamento unico in un settore ad alto tasso di crescita come quello del lusso online, il Gruppo conta oltre 3 milioni di clienti attivi da 180 Paesi, quasi 5.000 dipendenti e circa 2.5 miliardi di dollari di fatturato nel 2017 di cui oltre la metà tramite mobile. Nel 2018, con una valutazione di 6 miliardi di dollari, YOOX NET-A-PORTER GROUP entra a far parte di Richemont, uno dei maggiori Gruppi al mondo nel settore del lusso. Le Maison presenti nel suo portafoglio comprendono Cartier, IWC Schaffhausen, Jaeger-LeCoultre, Van Cleef & Arpels, Chloé, Montblanc e Officine Panerai in Italia. Oggi Federico Marchetti è Presidente e Amministratore Delegato di YOOX NET-A-PORTER GROUP e divide il suo tempo fra Milano e Londra. Federico si è laureato in Economia all’Università Bocconi di Milano e ha completato un MBA alla Columbia Business School di New York. Principali traguardi Federico è stato fra i primi a riconoscere l’importanza di un approccio sostenibile alla moda. Nel 2017 il Gruppo è diventato "Fur Free"; già nel 2009, YOOX inaugurava YOOXYGEN, il primo shop-in-shop online dedicato esclusivamente alla moda sostenibile e lanciava ECOBOX™, il primo packaging nell’e-commerce composto da materiali 100% riciclabili. La sostenibilità continua a essere una priorità per il Gruppo. Federico ha sempre creduto nell’uguaglianza e nella parità di genere sul posto di lavoro. Attualmente, nel Gruppo, oltre la metà del senior e middle management sono donne e ricoprono i ruoli più strategici. Federico ha da sempre valorizzato i talenti e sostenuto l’educazione digitale. Nel solo 2017, il Gruppo ha formato attraverso workshop e programmi educativi oltre 2000 studenti – di cui la metà ragazze – in partnership con Fondazione Golinelli in Italia e con Imperial College London nel Regno Unito. Federico è stato fra i primi a scommettere sulla vendita online di orologi e gioielli. Nel 2016 il Gruppo, pioniere nel lancio di queste categorie sul web, si è posizionato come leader nelle vendite di brand quali Piaget, Cartier, Pomellato, Tiffany & Co. e Buccellati. Inoltre, nel corso del 2018 YNAP ha inaugurato le prime destinazioni al mondo dedicate all’hard luxury: The Fine Jewelry and Watch Suite su NET-A-PORTER e The Luxury Watch Guide su MR PORTER. Nel 2016 Federico ha avviato una joint venture con Mohamed Alabbar, proprietario del Dubai Mall (il più grande centro commerciale del mondo che conta 80 milioni di visitatori ogni anno) con l’obiettivo di creare la realtà leader nel luxury e-commerce in Medio Oriente. Nel 2010 Federico è stato pioniere nel portare il Gruppo a sbarcare in Cina come primo e-tailer internazionale nella moda. Nel 2006, un anno prima del lancio dell’iPhone, Federico ha anticipato i tempi creando una task force all’interno del team di YOOX dedicata al mobile commerce per coglierne l’enorme potenziale. Nel 2005 Federico ha inventato il nuovo business model degli ONLINE FLAGSHIP STORE: la costruzione e gestione del monomarca digitale fatto su misura per le principali Maison della moda e del lusso. Armani.com è stato uno dei primi Online Flagship Store lanciati dal Gruppo. Premi e Riconoscimenti 2018 – La commissione Guido Carli premia Federico tra le eccellenze nel campo dell’imprenditoria italiana 2017 – Il Presidente della Repubblica Italiana riconosce a Federico l’onorificenza di “Cavaliere del Lavoro” 2016 – Ernst & Young premia Federico come “Imprenditore dell’Anno” 2016 – La prestigiosa testata giornalistica Institutional Investors inserisce Federico tra i “TOP CEO” del settore del lusso 2016 – L’Harvard Business Review include Federico tra i 10 migliori Amministratori Delegati in Italia 2015 – Wired UK menziona Federico tra le 100 persone più influenti in ambito Tech in Europa 2015 – Vanity Fair include Federico tra “The Disruptors” all’interno della classifica “New Establishment List” 2014 – L’Università Bocconi premia Federico come “Alunno dell’Anno” 2012 – Il Presidente della Repubblica Italiana conferisce a Federico il Premio Leonardo per l’Innovazione 20/03/2019 

11 Marzo 2019

Il servizio di consulenza per il Credito d’Imposta R&S

   La legge finanziaria 2019 ha confermato le agevolazioni fiscali per le aziende che abbiano svolto negli ultimi anni attività innovative di ricerca e sviluppo su processi, prodotti o servizi. Queste agevolazioni potrebbero consentire il recupero fino al 50% dei costi sostenuti per le attività svolte attraverso la forma della compensazione dei tributi pagabili tramite F24. Spesso le aziende che sostengono o hanno già sostenuto costi o investimenti nel settore della Ricerca e dello Sviluppo non sanno che possono usufruire di importanti agevolazioni fiscali semplicemente predisponendo un progetto ad hoc e facendo domanda in fase di redazione di bilancio. La LUISS Business School ha avviato un servizio di consulenza alle imprese interessate a verificare questa opportunità supportando le imprese nell’individuazione e nella creazione di un progetto di Ricerca e Sviluppo adeguato alle finalità aziendali e agli incentivi di legge. A seguito di un colloquio preliminare gratuito per verificare le necessità aziendali e i requisiti di legge, un team di esperti della LUISS Business School metterà a punto soluzioni concrete e personalizzate sulla base delle esigenze delle aziende, permettendo così di superare in tempi rapidi gli ostacoli della confusione normativa e burocratica. Richiedi subito informazioni QUALI VANTAGGI PER LE PMI  VALUTAZIONE PRELIMINARE GRATUITA Colloquio preliminare gratuito per verificare le necessità aziendali e i requisiti di legge.   COMPRENSIONE DELLA NORMATIVA Il Credito d’Imposta per Ricerca e Sviluppo è stato oggetto di numerose modifiche. La consulenza LUISS Business School permette alle imprese di superare l’ostacolo della confusione normativa e burocratica e accedere alle agevolazioni fiscali in maniera chiara e trasparente. UN PARTNER COMPETENTE     Una consolidata esperienza accademica e professionale, grazie a una Faculty prestigiosa combinata alle attività di alta formazione e ricerca applicata.   CERTIFICAZIONE DELLA DOMANDA   Un revisore legale dei conti certificherà e validerà i progetti, senza oneri per le aziende.   SOLUZIONI PERSONALIZZATE Non tutte le imprese sono uguali. Un team dedicato progetterà soluzioni disegnate ad hoc.   VANTAGGI ECONOMICI Riduzione delle tasse in accordo con la normativa vigente; aumento della liquidità; risanamento posizioni debitorie; pianificazione di nuovi investimenti tramite la liquidità generata in azienda. SUCCESS FEE Le imprese che si affidano alla consulenza della LUISS Business School regolarizzeranno il pagamento del servizio solo a seguito dell’esito positivo della domanda di Credito d’Imposta. La quota di Success Fee sarà quindi subordinata al raggiungimento di un risultato favorevole.   Richiedi subito informazioni 12/03/2019

11 Marzo 2019

15 borse di studio per il Master in Open Innovation & Intellectual Property

  Innovazione e proprietà intellettuale: un Master in Open Innovation & IP nato dalla collaborazione tra la LUISS Business School, il Ministero dello Sviluppo Economico (Direzione generale per la lotta alla contraffazione – Ufficio Italiano Brevetti e Marchi) e l’Università degli Studi di Torino – tramite la SAA School of Management. Il Master Open Innovation & IP è un master inter-ateneo di secondo livello in formula weekend, ideale per chi vuole conciliare carriera professionale e sviluppo delle proprie competenze nell’ambito dell’attuazione e gestione di processi di Open Innovation, con particolare attenzione al ruolo critico ricoperto dai Diritti di Proprietà Intellettuale. Giunto alla V edizione, il Master risponde all’esigenza crescente di formare esperti che siano in grado di disegnare e gestire, in una prospettica integrata e strategica, processi di innovazione aperta e di valorizzazione della proprietà intellettuale, necessari per alimentare e sostenere la crescita delle imprese in un contesto sempre più competitivo, dinamico e globalizzato. La Direzione Generale per la lotta alla contraffazione – Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM-MISE) offre 15 borse di studio a per sostenere i candidati più meritevoli. Le borse di studio saranno erogate a chi si distinguerà per forte motivazione e attinenza del curriculum al profilo richiesto previo colloquio di selezione e screening del CV. Le borse di studio coprono EUR 7.000 su EUR 10.000 della quota d’iscrizione totale. Le prossime selezioni si terranno il 14 marzo in sede o a distanza. È possibile richiedere maggiori informazioni chiamando il numero 06 8522 5890 oppure scrivere a: executive@luissbusinessschool.it. 11/03/2019 

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