News & Insight
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20 Novembre 2017

Festa dello sport LUISS

Oggi, presso la LUISS si alzerà il sipario sulla tradizionale Festa dello Sport che, dalle ore 18:30, vedrà protagonisti tutti gli studenti-atleti e per la prima volta i Top Players della LUISS SPORT ACADEMY, che hanno iniziato il loro percorso accademico utilizzando la “wild card” sportiva. L’evento, condotto dal giornalista RAI, Alessandro Antinelli, si svolgerà in partnership con EUROSPORT, network sportivo del gruppo Discovery Italia e broadcaster ufficiale delle prossime edizioni dei Giochi Olimpici dal 2018 al 2024, all’interno della splendida cornice dell’aula Chiesa di Viale Romania, 32. Come esempio concreto di questo progetto, saranno presentati da Luigi Ecuba, Senior Director Sports Discovery Italia, gli studenti-atleti LUISS, che saranno affiancati dagli atleti olimpici che da quest’anno frequentano l’Ateneo: Matteo Stefanini, allievo MBA Part-time della LUISS Business School, iorgia Pelacchi e Ludovica Serafini per il canottaggio; Giorgio Avola per la scherma, Filippo Tortu per l’atletica, Angelica Impronta per l’equitazione, Chiara Mormile per la scherma e infine Gregorio Paltrinieri per quanto riguarda il nuoto, che sarà salutato da un abbraccio virtuale in quanto si trova in Australia per allenarsi. Aprirà la festa sportiva il Presidente dell’Associazione Sportiva LUISS, Luigi Abete, che illustrerà i numeri e i risultati sportivi conseguiti. Alla presenza di numerosi Presidenti Federali, del Presidente del Coni, Giovanni Malagò e del Presidente del CIP Luca Pancalli, si parlerà di “Dual Career”, tema centrale della LUISS SPORT ACADEMY, idea fortemente voluta dal Prorettore alla Didattica, Prof. Roberto Pessi. Saranno presentati e ringraziati gli OFFICIAL PARTNER dell’AS LUISS: Anna Boccaccio Responsabile Relazioni istituzionali, per la  BNL – Gruppo BNP Paribas, , Emiliano Di Vincenzo Vice Presidente e Global Strategy PepsiCo per Gatorade, Pierluigi Monceri Direttore  Regionale Lazio Sardegna e Sicilia per  Intesa Sanpaolo,  Alberto Federici Direttore Corporate Communication Media Relation Gruppo UNIPOL per UnipolSai Assicurazioni, che, con il loro contributo, hanno permesso alla LUISS di sostenere le borse di studio dei diversi Top Players della LUISS SPORT ACADEMY e le numerose attività sportive.  Tra i ringraziamenti, uno particolare al Presidente dell’ACSI, Antonino Viti, che ha patrocinato la borsa di studio intitolata a “Pietro Mennea”, con la preziosa e sentita collaborazione di Manuela Mennea. EUROSPORT sarà Media Partner ufficiale dell’evento attraverso una significativa copertura dedicata sui canali digital e social del network. Il programma di Lunedi 20 novembre prevede inoltre la premiazione, da parte dei vertici dell’Ateneo, tra cui il Direttore Generale LUISS, Giovanni Lo Storto, delle squadre e degli atleti LUISS per l’attività svolta nella stagione sportiva 2016-2017. Infine, è prevista all’interno dell’evento una dimostrazione di tiro con l’arco, organizzata in collaborazione con la Federazione Italiana Tiro con l’Arco, che vedrà la partecipazione di grandissimi campioni, appartenenti a gruppi sportivi come quelli della Marina Militare, dell’Aeronautica Militare e della Polizia Penitenziaria, tra cui Marco Galiazzo, primo italiano a vincere le Olimpiadi. Programma Indirizzo di saluto Giovanni Lo Storto Direttore Generale LUISS Introduzione alla LUISS Sport Academy Roberto Pessi Prorettore alla Didattica LUISS Modera e presenta la serata Alessandro Antinelli giornalista RAI Intervengono Luigi Abete Presidente SSD LUISS - I numeri 2017 della SSD LUISS Luigi Ecuba Senior Director Sports Discovery Italia - Video motivazionale EUROSPORT Paolo Del Bene Direttore Sportivo SSD LUISS - Introduzione e premiazione Official Partners Giovanni Malagò Presidente CONI Comitato Olimpico Nazionale Italiano Luca Pancalli Presidente CIP Comitato Italiano Paralimpico Niccolò Campriani CIO Comitato Internazionale Olimpico Francesco Maria Spanò Vice Presidente SSD LUISS Roberto Rambaudi Allenatore calcio Promozione SSD LUISS Leo Cisotta General Manager calcio LUISS Matteo Stefanini Capitano canottaggio SSD LUISS Inizio registrazione dei partecipanti a partire dalle ore 18:00.  20/11/2017

15 Novembre 2017

Prospettive degli Executive - Arper, un family business verso l’internazionalizzazione

All’interno dell’Executive Leadership Program, lo spazio Prospettive degli Executive ha visto il 9 novembre 2017 protagonisti Claudio Feltrin e Vincenzo Rivizzigno, rispettivamente Presidente e AD di Arper, azienda italiana di design, con sede in provincia di Treviso. Arper è un’azienda trevigiana che nasce nel 1989 come evoluzione dell’attività artigianale di lavorazione del cuoio cui si era dedicata negli anni Ottanta la famiglia Feltrin. L’azienda viene fondata dal padre Luigi (oggi Presidente d’Onore) assieme ai figli Mauro e Claudio (quest’ultimo, attuale Presidente e Amministratore Delegato), e si contraddistingue fin da subito per il forte orientamento all’innovazione – di prodotto e di processo – e all’internazionalizzazione. Oggi Arper è distribuita in 90 Paesi, attraverso una rete capillare di dealer e agenti. Gli obiettivi nel medio-lungo periodo sono di favorire un rapporto più diretto con i partner, in un’ottica globale e personalizzata al servizio, e di sviluppare una strategia di espansione che punti a valorizzare il contesto locale. L’azienda è in crescita, grazie a politiche organizzative – ormai di stampo manageriale – sempre improntate alla trasparenza e al mantenimento di una forte e coerente identità di marca. A partire dalla fine degli anni Novanta, un progetto di profondo rinnovamento ha toccato processi, metodologie e collaborazioni permettendo Arper di focalizzare il proprio business nel design e, progressivamente, nel contract, ambito che oggi definisce l’identità di Arper e le consente di competere sul mercato mondiale, grazie ad una articolata struttura manageriale e distributiva. A 28 anni dalla nascita dell’azienda trevigiana, Claudio Feltrin è oggi a capo di una realtà aziendale che ha registrato trend in continua crescita, con un fatturato passato dai 5 milioni di euro del 2000 ai 71.8 milioni di euro del 2016. “Per assicurare la crescita dell’azienda, è fondamentale che l’imprenditore ponga le condizioni per la creazione di un team manageriale” commenta Claudio Feltrin – “Questo consente di assicurare che le posizioni strategiche e decisionali siano presidiate al meglio da profili professionali altamente specializzati. In questo processo l’imprenditore deve avere quindi un ruolo di guida: visione nell’immaginare scenari futuri e intuito nell’individuare e selezionare gli uomini migliori, con l’obiettivo di contribuire alla costruzione di un sistema di deleghe, imprescindibile per lo sviluppo del family business” A partire dalle tradizioni artigiane locali Arper ha sviluppato un evoluto sistema industriale, basato su competenze diversificate e spirito di collaborazione, e favorito da vicinanza geografica, dimensioni contenute e specializzazioni professionali. L’atelier tappezzeria Arper è infatti una delle realtà più all’avanguardia del settore a livello europeo, che coniuga tecnologia e artigianalità, dando vita ad una manifattura di eccellenza e consentendo all’azienda di rispondere in modo efficace alle crescenti richieste di personalizzazione dei clienti e, in generale, ad un mercato sempre più dinamico ed esigente.  “Arper ha un livello di tecnologia unico nel settore. Il processo di inserimento della tecnologia nella tappezzeria è stato progressivo e intelligente, progettato e attuato in modo che la robotizzazione potesse diventare strumento a supporto dell’attività quotidiana delle persone” spiega Vincenzo Rivizzigno, AD Arper e parte di questa grande famiglia dal 2004 “Per tutte le altre fasi del processo produttivo, Arper ha selezionato le eccellenze del territorio, che offre competenza e tradizione specifiche e di altissimo livello, grazie alla tradizione che questo settore ha sviluppato tra il Veneto e il Friuli nei decenni passati”. Prospettive degli executive è un focus di approfondimento di storie aziendali, percorsi di carriera e stili di leadership raccontate e condivise dagli ospiti del programma: leader, manager ed executive di realtà di successo operanti nel settore nazionale e internazionale. Secondo Ferruccio Rosa - allievo Executive MBA ed Executive Business Developer in Seidor - “Confrontarsi con leader che hanno attuato esperienze tangibili di innovazione in Italia o partendo dall’Italia ci permette di avere una visione reale dei contenuti approfonditi durante il master. Comprendere come l’innovazione non possa fare a meno di valori, umiltà e di un’apertura al cambiamento, al diverso, al non conosciuto, ci incoraggia a fare il passo successivo: fare impresa. Arper è una realtà che riesce a rappresentare in maniera esemplare i valori della nostra cultura e del made-in-Italy sia nel territorio nazionale che all’estero”. Guarda le interviste: 15/11/2017

08 Novembre 2017

La comunicazione interna nell’epoca della trasformazione digitale

Insight di Gabriele Gabrielli, Adjunct Professor di Organizzazione e Gestione delle Risorse Umane e di Sistemi di Remunerazione e Gestione delle Risorse Umane presso l’Università LUISS Guido Carli; Responsabile del People Management Competence Centre & Lab della LUISS Business School.  Tre emergenze che aspettano risposte da leader e manager A cosa serve la comunicazione aziendale e in particolare quella “interna” nell’epoca della Quarta Rivoluzione Industriale? Che finalità dovrebbe avere? È più rilevante e decisiva per lo sviluppo del business e dell’impresa? In quali aree la comunicazione interna può aiutare a realizzare le strategie dell’impresa? Con quali mezzi? Sono domande importanti e ineludibili per quanti gestiscono imprese e organizzazioni, guidando persone e team. Sono alcune delle domande alle quali ha cercato di rispondere la giornata “Comunica Impresa 2017. I nuovi target della comunicazione aziendale” organizzata da ASCAI – Associazione per lo sviluppo della comunicazione aziendale in Italia, il 29 settembre 2017 a Torino, in occasione della quale sono stati anticipati i risultati di un’ampia e articolata ricerca condotta dall’Università Cattolica, in collaborazione con l’European Association for Internal Communication, intitolata “Gli approcci strategici alla comunicazione interna nelle grandi imprese operanti in Italia”. Un approfondimento su una tematica di frontiera dedicato a tutti i professionisti interessati a specializzarsi nell’area del People Management, dove i percorsi che la LUISS Business School offre, propongono modelli, metodi e strumenti per intervenire in modo innovativo ed efficace nella gestione consapevole e integrata delle persone nelle organizzazioni. Il corso Human Resource Specialist, in partenza a novembre, permette ai partecipanti di confrontarsi con tematiche e sfide di grande attualità nei contesti organizzativi e acquisire, grazie ad una metodologia didattica di tipo esperienziale e ricca di contaminazioni, molteplici prospettive di interpretazione delle principali questioni dello Human Resource Management. La ricerca  Alla ricerca hanno partecipato 159 aziende di grandi dimensioni operanti in Italia. Significativo questo spunto che ci offre l’indagine: «Tra le principali sfide che la comunicazione interna dovrà affrontare durante il prossimo triennio i rispondenti ritengono molto o moltissimo importanti le seguenti tre: l’evoluzione digitale e il social web (70,6% dei rispondenti), l’allineamento della comunicazione interna con la strategia aziendale (66,5%) e il rafforzamento del ruolo della comunicazione interna a supporto del processo decisionale del top management (62%)». Tra le molte altre evidenze segnaliamo queste: Nel 61% delle aziende rispondenti esiste una specifica funzione dedicata alla comunicazione interna che dipende, da un punto di vista organizzativo, nel 29.6% dei casi dalla funzione Corporate Communications, nel 24.5% dall’Alta Direzione e nel 16.3% dalle Risorse Umane. La comunicazione interna, nella maggioranza dei casi, è gestita in modo centralizzato. Le strutture della comunicazione interna sono “leggere”, occupano infatti nel 31% dei casi una sola persona, nel 43 % due o tre persone, nel 14.6% da quattro a sei persone e nell’11.4% più di sette. Il numero degli addetti è rimasto invariato nella maggioranza dei casi, anche se è interessante rilevare che in oltre il 30 % delle imprese che hanno partecipato alla ricerca l’organico assegnato alle strutture di comunicazione interna è aumentato e che circa un 30 % delle aziende rispondenti ha pianificato di aumentare il numero delle persone dedicate nei prossimi tre anni. In oltre il 60% delle aziende, la comunicazione interna dispone di un proprio budget che destina a sostenere la realizzazione di uno specifico piano di comunicazione interna, presente nel 55% delle aziende rispondenti. Tra i canali e gli strumenti di comunicazione interna utilizzati, gli incontri face-to-face continuano a mantenere la leadership, così come hanno ancora un peso significativo i media cartacei. La Digital Transformation cambia la vita anche alla comunicazione È evidente che la Digital Transformation coinvolge appieno anche la comunicazione aziendale, la sua funzione (ragion d’essere, missione) e le modalità con cui trova espressione (competenze, strumenti). Le imprese stanno cambiando radicalmente i loro modelli di business soprattutto a causa di tre fattori: L’uso diffuso di internet e la possibilità che qualunque oggetto possa dialogare con un sistema interconnesso. L’Internet delle Cose è un fenomeno, già attuale, che crescerà enormemente in pochissimo tempo. C’è una ricerca del World Economic Forum che prevede che nel 2025 ci saranno mille miliardi di sensori connessi a Internet che dialogheranno, si scambieranno dati continuamente, converseranno tra di loro attraverso un flusso continuo di dati. Ecco allora una prima emergenza comunicativa da affrontare: saremo sempre più immersi in un mare di dati non solo nella vita ma anche dentro le organizzazioni. Un mare di dati che può creare disorientamento anche profondo. Chi darà loro un significato? Chi “unirà i puntini” delle connessioni dando loro un senso? Crescerà a mio modo di vedere il fabbisogno di costruzione di senso fuori e dentro le imprese. Il secondo fattore che agevola il cambiamento dei modelli di business è la facilità con cui è possibile interconnettersi dai dispositivi mobili. In realtà oggi non è solo più facile diventare cittadini dell’epoca digitale, è anche una possibilità sempre più a buon mercato. I prezzi infatti continuano a scendere. Jeremy Rifkin intuiva quasi venti anni fa che questa condizione – la possibilità di connettersi – sarebbe diventata decisiva per vivere, perché stavamo entrando nell’ “Era dell’accesso”. Che implicazioni ha tutto questo per la comunicazione e le sue categorie come la scelta dei target? A chi si rivolgerà la comunicazione? Avrà destinatari privilegiati da coltivare? Semplificando, le possibili scelte tra le complesse questioni che presiedono alle decisioni di segmentazione sono racchiuse in una dicotomia: connessi o non connessi. A mio modo di vedere, è qui che si gioca la partita decisiva del coinvolgimento delle persone nella vita organizzativa che lascia immaginare gli spazi per il sorgere di una seconda emergenza comunicativa, quella che si muove cioè tra l’adozione di politiche e strumenti di comunicazione di inclusione e cittadinanza verso politiche di comunicazione che allargano l’esclusione individuando forme nuove di povertà dentro le organizzazioni. Il terzo fattore che innova i modelli di business delle imprese – e con essi anche la comunicazione –sono le piattaforme web, sofisticati sistemi dotati di intelligenza e alimentati da algoritmi, che rivoluzionano drammaticamente il modo di produrre beni e servizi, dialogano direttamente con clienti e dipendenti e sono capaci di disintermediare tutto. Saltano così, o siamo obbligati a riscriverli radicalmente, processi come la pianificazione, il budgeting, la produzione. Le nuove piattaforme scompaginano modelli, competenze, modalità di coordinamento e sicurezze acquisite. Effetti analoghi, sul piano della comunicazione, producono le Reti sociali e le potenzialità dei media digitali che scuotono profondamente le fondamenta delle architetture su cui sono stati scritti finalità, attori, strumenti e piani di comunicazione interna. Ora tutto si avvicina, tutto è a portata di mano. Nel nuovo contesto, bisogna così rileggere le categorie “spazio” e “tempo” dei tradizionali canali di comunicazione, perché la comunicazione diventa diretta, lasciando dietro di sé molti dei numerosi filtri che sempre l’hanno accompagnata nei luoghi organizzativi. Annullata la distanza tra top management e collaboratori, ridimensionata l’importanza della catena di comando ecco allora che si affaccia la terza emergenza comunicativa. Si tratta della scoperta, dai risvolti per certi aspetti inediti, delle potenzialità dell’incontro diretto e non mediato. Un incontro però che mette a nudo gli interlocutori, disvelando così quanto stia diventando sempre più importante essere onesti e autentici nella comunicazione, pena la perdita di reputazione. Non sono solo le aziende a rischiare di più, ma anche gli Executive. L’esposizione cresce, è inevitabile. Nel dialogo c’è maggiore esposizione, nell’epoca della comunicazione 2.0 le accresciute possibilità di partecipazione svelano così, insieme alle straordinarie opportunità, nuovi rischi. I leader comprendono che la comunicazione nell’epoca della trasformazione digitale diventa un “abito” della leadership che non si può dismettere, leva per attivare conversazioni organizzative. Un terreno nuovo per la comunicazione, un territorio da esplorare che il top management sta cercando di capire e occupare. Le nuove frontiere della comunicazione interna Su queste linee di sviluppo si muoverà anche l’evoluzione dei comunicatori. Sulla frontiera si corrono sempre più rischi che altrove, ma è in questi luoghi che si possono fare anche nuovi incontri, quelli che possono cambiarti la vita, aprendola a nuovi significati, e modificarne l’impatto su quella organizzativa. La comunicazione interna potrà giocare allora un ruolo strategico per rispondere alle nuove emergenze, dando un contributo decisivo a persone, leader e business. Come? Aiutando le persone a costruire “senso”, fornendo loro contenuti e strumenti per “unire i puntini” di una vita organizzativa sempre più veloce e investita da un mare di dati che abbisognano di correlazioni e significati. Per questo la comunicazione può assumere un prezioso e quanto mai necessario ruolo di orientamento. L’esito potrà sfociare anche in una performance migliore, alimentata da una accresciuta e generativa consapevolezza riguardo la situazione, le sfide e le attese dell’impresa nei confronti delle persone. Proponendosi come un insieme di valori, competenze, metodologie e strumenti utili per includere le persone nella vita organizzativa (missione e obiettivi) come “cittadini” e non riduttivamente come “risorse”. L’esito sarà una motivazione più solida e diffusa, sostenuta dalla disponibilità delle persone a lasciarsi coinvolgere più attivamente. Facilitando l’attivazione, il mantenimento e lo sviluppo di “conversazioni organizzative” che valorizzano la partecipazione e possono ottenere livelli superiori di engagement delle persone. La comunicazione leva di engagement  Top management e leader stanno comprendendo così che maggiore produttività, profitti e reputazione – come ho scritto in un altro articolo - passano per questa via, un sentiero per nulla agevole ma non aggirabile se si vogliono perseguire obiettivi di eccellenza. Leader ed Executive sono sempre più consapevoli, infatti, che per coinvolgere attivamente ed emotivamente collaboratori e clienti nella vita dell’impresa, strategia ineludibile per creare vantaggi competitivi, occorre poter contare anche su una comunicazione all’altezza delle sfide che sappia contribuire in misura decisiva alla “formulazione delle decisioni aziendali di carattere strategico”. Ritornando alla ricerca ricordata in apertura, c’è un ruolo della comunicazione interna già presente in alcune esperienze cui orientare lo sguardo, quello di “Strategic Facilitator”, la cui diffusione probabilmente dipenderà da quanto le donne e gli uomini impegnati in quest’attività di servizio sapranno contribuire a rispondere, con passione e intelligenza, alle emergenze comunicative che ho tratteggiato.   Suggerimenti bibliografici ASCAI-Università Cattolica (a cura di Roberto Nelli), “Gli approcci strategici alla comunicazione interna nelle grandi imprese operanti in Italia”, ASCAI Gabrielli Gabriele, “Engagement: una miniera nascosta di produttività. Cosa possono fare le imprese i manager?”, in Leadership & Management Magazine Rifkin Jeremy, L’era dell’accesso. La rivoluzione della new economy, Mondadori, Milano, 2001 Schwab Klaus, La quarta rivoluzione industriale, Franco Angeli, Milano, 2016 WEF (World Economic Forum), Deep Shift. Technology Tipping Points and Societal Impact, 2015   08/11/2017

08 Novembre 2017

Sustainable Development Goals – la challenge degli studenti LUISS MBA

Tutte le azioni hanno implicazioni che vanno sempre al di là del singolo obiettivo, oltre i nostri calcoli. È fondamentale prenderne consapevolezza, non esclusivamente per senso di responsabilità ma anche per coglierne tutte le opportunità. Allargare la visione oltre la dimensione economica fino ad abbracciare la dimensione sociale e quella ambientale vuol dire ampliare il proprio punto di vista e arricchire il proprio set di strumenti per affrontare con coscienza le scelte legate agli aspetti economici, sociali ed ambientali legate al mondo del business. Ecco perché ERShub partecipa alla formazione degli studenti LUISS Business School attraverso Challenge lanciate da istituzioni, imprenditori sociali, associazioni, imprese, al fine di far esperire loro questa molteplicità di punti di vista e testare i propri limiti. Il 10 novembre 2017 ERShub sottoporrà agli studenti MBA della 27esima edizione la challenge lanciata da una associazione che opera in zone periferiche e rurali dell'Africa: insegnare a bambini e insegnanti delle scuole Senegalesi e Gambiane (dove opera l'associazione) cosa sono i Diritti Umani e come insegnarli in un contesto particolare, per molti lontanissimo dal proprio vissuto. Il punto di partenza saranno i Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite, che verranno introdotti da Caroline Kaeb (University of Connecticut, Human Rights Institute) Assistant Professor in Business & Human Rights. Photo Credit: © 2017 Nathan Oldham / UConn School of Business 08/10/2017

06 Novembre 2017

Da un case history allo sviluppo di una piattaforma innovativa per il settore della distribuzione

Lo sviluppo di una piattaforma di dialogo tra distributore e cliente che comprende, oltre alle diverse funzionalità commerciali di base, anche aspetti gestionali finalizzati a reimpostare le modalità di gestione delle relazioni con i clienti. BNSODA è il progetto sviluppato dagli studenti della I edizione del Master in Trade Management della LUISS Business School ideato in aula ed ora attivo e presente sul mercato. Durante il Master gli studenti sono chiamati a sviluppare un case history per comprendere che quanto appreso in aula rappresenta una sintesi teorica di ciò che avviene nel mondo del lavoro e nelle aziende. Il case history trattato ha messo in luce il mercato della distribuzione di bevande Ho.Re.Ca. attraverso le lenti della tecnologia per capire se, e come, la deriva tecnologica che ha interessato tutto il mondo imprenditoriale negli ultimi 10 anni potesse avere riflessi operativi anche in questo segmento. Il risultato dell’analisi ha portato allo sviluppo di una piattaforma accessibile via web app, o direttamente da browser, concepita per il dialogo B2B tra distributore di bevande Ho.Re.Ca. e suoi clienti. La piattaforma è costituita da una parte pubblica di presentazione del consorzio e di alcuni prodotti e di una parte privata a cui si accede attraverso le credenziali rilasciate al cliente dal distributore consortile di zona. Una grande innovazione che permette agli attori della distribuzione un’apertura verso l’industria in termini di snellimento amministrativo; sviluppo commerciale; raccolta e analisi dei dati di contesto. Il Master, alla sua terza edizione, accoglie le esigenze di miglioramento nella gestione dei processi di creazione di valore nel mondo Ho.Re.Ca. anche grazie alle aziende partner del Master che collaborano alla definizione del programma, partecipano all’insegnamento e alle attività di coordinamento e sostengono il team del Career Service nella fase di field Project. 06/11/2017

26 Ottobre 2017

Secondo bando di “Generazione Cultura” per i futuri manager dei beni culturali

 Fino al 1 novembre è possibile partecipare al secondo bando di “Generazione Cultura”, il progetto ideato e sostenuto da Il Gioco del Lotto, il MiBACT e Ales, in collaborazione con LUISS Business School, rivolto a giovani laureati under 27, pronti a intraprendere un percorso formativo per diventare professionisti nel settore dei beni culturali. Altri 50 giovani talenti potranno candidarsi per la seconda fase della selezione rispondendo al bando disponibile sul sito www.generazionecultura.it. La formazione in aula, articolata in 200 ore per 6 settimane, prenderà il via a gennaio 2018 e vede l’approfondimento delle materie: Economia e Gestione delle Istituzioni Culturali Pubbliche Italiane, Cultural Project Management, General management, Marketing dell’arte e della cultura, Adventure Lab, Digital Transformation e Comunicazione. Al termine del percorso, i partecipanti si misureranno in un contest di idee imprenditoriali. Le migliori proposte di impresa culturale, fino ad un massimo di 10, verranno accompagnate in un percorso di incubazione, sostenuto da Il Gioco del Lotto e LUISS Business School, che porterà i ragazzi alla realizzazione di un business plan a sostegno delle potenziali imprese culturali future. Gli allievi del primo bando del progretto, stanno affrontando il periodo di stage retribuito, ospitati da oltre 30 istituzioni culturali, tra le più importanti in Italia, tra cui: La Triennale di Milano, il FAI, il Museo Egizio di Torino, la Fondazione Aquileia, la Biennale di Venezia e il Teatro Comunale di Bologna per il Nord; le Gallerie degli Uffizi, le Scuderie del Quirinale e la Fondazione Teatro dell’Opera di Roma per il Centro; i Parchi Archeologici di Pompei, Agrigento ed Ercolano, la Fondazione Matera-Basilicata 2019 e la Reggia di Caserta per il Sud. Il periodo di stage permette agli allievi di confrontarsi sul campo con la gestione delle imprese culturali, dal punto di vista di marketing, fundraising, trasformazione digitale e organizzazione di eventi culturali, misurandosi anche con le peculiari esigenze di valorizzazione delle singole istituzioni e realtà territoriali. SCOPRI IL BANDO

25 Ottobre 2017

Diventa Manager immobiliare sportivo: inscriviti alla 3a edizione del corso “Valorizzazione degli impianti sportivi” organizzato da LUISS Business School e CONI

  6 borse di studio e 20 CFP da parte del Consiglio Nazionale degli Architetti per il corso in Valorizzazione degli Impianti Sportivi organizzato in collaborazione con il CONI. Il settore dell’impiantistica sportiva è attualmente caratterizzato da una significativa carenza di strutture adeguate alle attuali esigenze di fruibilità, sicurezza, sostenibilità energetica. Da questa necessità prende vita il corso VALORIZZAZIONE IMPIANTI SPORTIVI organizzato da LUISS Business School in partnership con la Scuola dello Sport del CONI e con ICS -Istituto per il Credito Sportivo. L’obiettivo è quello di fornire le principali competenze per la formazione del Manager Immobiliare Sportivo, una nuova figura professionale in grado di promuovere e governare il processo di riqualificazione/edificazione di nuovi impianti sportivi e gestire in maniera professionale ed economicamente vantaggiosa gli impianti realizzati. L’importanza del tema è un argomento attuale come dimostra ICS (Istituto per il Credito Sportivo) che, oltre a mettere a disposizione 6 borse di studio per il corso Valorizzazione degli Impianti Sportivi come partner dell’iniziativa, ha siglato il protocollo d’intesa con ANCI (Associazione Comuni Italiani) e pubblicato il bando “Sport missione Comune” 2017. Proprio nel 2016 l’investimento ha consentito la realizzazione di molteplici progetti nelle regioni italiane. L’attenzione particolare dedicata dal bando ai piccoli Comuni delle aree interne o alle Unioni di Comuni, ovvero a quegli enti che più di tutti trovano difficoltà nel reperire le risorse necessarie, i finanziamenti, oltre che per gli impianti sportivi (anche scolastici), potranno essere destinati all’acquisto di attrezzature e alla realizzazione di piste ciclabili. Il Corso rappresenta un’opportunità unica per accedere con competenza e professionalità ad un nuovo business, caratterizzato da un lato dalla carenza di impianti sportivi adeguati sul territorio nazionale e dall’altro dalla necessità di strutturare operazioni sostenibili da parte dei promotori in grado di attrarre capitali privati, in linea con le disposizioni contenute nella Legge 147/2013. I destinatari del corso sono quindi Ingegneri, Architetti, Avvocati, Dirigenti e Funzionari della Pubblica Amministrazione, di Federazioni e Società sportive, Proprietari di Club e Circoli Sportivi; Società di Gestione Risparmio (SGR) attive nel settore immobiliare e infrastrutture, Investitori Istituzionali, Banche ed Istituzioni Finanziarie, Società di Sviluppo immobiliare; Proprietari di Club e Circoli Sportivi; Atleti e Allenatori che intendono intraprendere una nuova professione e a tutti coloro che hanno maturato un interesse professionale in materia. Sviluppato in 4 giornate, il percorso è strutturato per evidenziare le principali tematiche legate alle fasi di valorizzazione di asset immobiliari sportivi: dall’analisi preliminare dell’area e/o dell’impianto da riqualificare, all’individuazione e selezione delle variabili immobiliari multifunzionali, fino alla predisposizione di un adeguato studio di fattibilità. Il Corso si terrà dal 20 al 23 novembre p.v. presso la Scuola dello Sport del CONI in Largo degli Onesti 1 a Roma. Per tutte le informazioni nel dettaglio è possibile scaricare la brochure e scrivere a eref@luiss.it.   25/10/2017

18 Ottobre 2017

Obiettivi e interessi bilanciati per una gestione corretta dell’Executive Compensation

(Insight di Guido Cutillo, coordinatore scientifico dell’Osservatorio sull’Executive Compensation e la Corporate governance) Il tema della retribuzione dei Top Manager suscita crescenti attenzioni tanto da parte dell’opinione pubblica quanto degli enti regolatori. Un insight di Guido Cutillo, Direttore dell'Osservatorio Executive Compensation & Governance della LUISS Business School; Partner EY. "Oggi una gestione corretta nel campo dell’Executive Compensation richiede la conoscenza aggiornata di un quadro normativo in costante evoluzione, e deve tenere conto dell’influenza degli investitori istituzionali nell’azionariato e nelle assemblee delle società quotate. Bilanciare questi aspetti con politiche di gestione del management comporta decisioni sfidanti per i professionisti che operano nel settore, che, nella valutazione di fattori plurali, attingono a un background integrato di competenze organizzative, finanziarie, giuslavoristiche, di comunicazione al mercato e di governance. Il Corso Executive Compensation e Governance della LUISS Business School nasce proprio per ripensare in modo strategico le politiche di remunerazione degli Executive, e per fornire a manager, professionisti e consulenti una prospettiva consolidata di tutti gli aspetti alla base della realizzazione di un piano di Executive Compensation. Membri del Comitato di Remunerazione; Direttori HR; Responsabili Compensation di grandi imprese e società quotate; Professional e Senior Manager Legal Affairs, Audit, Segreteria Affari Societari; Senior Consultant in ambito HR sono i destinatari di questo programma che nasce dalla collaborazione tra l’Osservatorio sull’Executive Compensation e Corporate Governance e il People Management Competence Centre & Lab della LUISS Business School. Combinando una faculty prestigiosa, composta da docenti universitari e coach accreditati, e le testimonianze dirette di casi aziendali di successo da parte di guest speaker provenienti dal mondo della consulenza e del management, il corso vuole trasmettere i principi base e l’evoluzione dell’Executive Compensation attraverso una didattica flessibile, scientifica e interattiva." Il corso è in partenza a novembre 2017: per tutte le informazioni è possibile scrivere a peoplenews@luiss.it oppure chiamare il numero 06 85222 592. DOWNLOAD BROCHURE 18/10/2017

09 Ottobre 2017

La Microfinanza come nuova asset class: sviluppi futuri e nuovi modelli di business

Un momento di confronto e di approfondimento sul valore del microcredito come asset class innovativa, che vedrà il contributo di Kamen Zahariev, Head of EBRD Corporate Restructuring; Mario Baccini, Presidente Ente Nazionale per il Microcredito; Raffaele Oriani, Associate Dean LUISS Business School; Luigi Rizzi, Head of Investment Funds practice Baker & McKenzie; Francesco Bucci, Investment Director Quadrivio SGR; Vittorio Volpi, Advisory Board Chairman di Mikro Kapital; Vincenzo Trani, fondatore e Presidente di Mikro Kapital. Una disamina degli strumenti che hanno favorito l’istituzionalizzazione della microfinanza, facilitando l’accesso al sistema contributivo ed economico del Paese di mercati esclusi dai circuiti creditizi tradizionali, nonostante il rilevante potenziale economico. L'evento sarà un'occasione per conoscere le reali possibilità che queste soluzioni creditizie innovative aprono tanto ai cittadini quanto a settori economici più inclusivi, consentendone una crescita imprenditoriale e non assistenzialistica. Soluzioni creditizie a sostegno di business non solo sociali, che rendono quindi il microcredito un settore d’investimento redditizio. L’evento è promosso in partnership con Mikro Kapital, società di gestione fondi specializzata in microfinanza e microcredito alle piccole e medie imprese, dal 2015  partner di ENM - Ente Nazionale di Microcredito. SCOPRI L'EVENTO La partecipazione all’evento è esclusivamente su invito. 09/10/2017

09 Ottobre 2017

Premio Italia Giovane 2017

La LUISS Business School è lieta di ospitare Premio Italia Giovane 2017. Ora alla sua quarta edizione, l’evento si svolgerà il 20 ottobre 2017 presso Villa Blanc. Il Premio Italia Giovane è un’iniziativa ideata dall’Associazione Giovani per Roma rivolta alle nuove generazioni che premia dieci giovani under 35 in funzione di ciò che trasmettono e rappresentano, per i meriti professionali e artistici o per le ricerche scientifiche raggiunte. ll Comitato d’Onore, presieduto dall’Avv. Franco Frattini, vedrà l’impegno del Direttore della Scuola Paolo Boccardelli e di molti nomi di importanti rappresentanti delle istituzioni, del mondo imprenditoriale e delle università. I profili dei vincitori sono selezionati per condividere le loro esperienze e i loro percorsi professionali con le ragazze e i ragazzi di tutta Italia con il duplice obiettivo: dare un riconoscimento per il risultato ottenuto e stimolare chi intende fare lo stesso percorso. La condivisione è un elemento fondamentale per crescere e costruire le basi per una coesione generazionale in un mondo che cambia rapidamente, quindi i consigli e le esperienze di chi ha già vissuto i mutamenti possono solo che contribuire ad affrontare scelte e superare ostacoli. Condivisione è sinonimo di arricchimento, miglioramento e trasversalità e per questo, a supporto della premiazione si promuove ogni anno un workshop costruttivo che possa dare voce a tutti i giovani del Paese. Il Presidente Emerito della Repubblica Giorgio Napolitano e l’attuale Presidente Sergio Mattarella hanno conferito al Premio Italia Giovane la Medaglia di Rappresentanza al fine di sostenere l’iniziativa. ACCREDITO APPROFONDISCI

05 Ottobre 2017

MBA Graduation Day – Class of 2015/2016

From commitment to goals, from class-fellows to teammates, from inspirations to future actions aimed at achieving big and full dreams: on October 6, 2017, from 10:30 a.m., the Graduation Day of the students of LUISS MBA. A moment of eagerness that celebrates the choice of believing in talent, abilities and knowledge, undertaking a challenging path in order to become future leaders promoting social and business changes. LUISS Business School is glad to host Andrea Viganò, Country Head for Italy, Blackrock, which will hold the Commencement Speech. READ THE AGENDA Guest Speaker bio Andrea Viganò, Country Head BlackRock Andrea Viganò, Managing Director, is the country manager for Italy and a member of the EMEA Executive Committee and the Global Human Capital Committee. Mr. Viganò's service with the firm dates back to 2000 including his years with Merrill Lynch Investment Managers (MLIM), which merged with BlackRock in 2006. From 2005 to 2009, Mr. Viganò was head of the Southern European region, responsible for developing and maintaining relationships in France, Italy, Spain and Portugal. Mr. Viganò retains responsibility for some of the strategic relationships in that region. Mr. Viganò started his career in Investment Banking in 1987 with Kleinwort Benson, Morgan Grenfell and Société Générale with various positions in London, Paris and New York. Mr. Viganò earned a BA degree in business administration from Bocconi University in 1988, an MA degree in international management from HEC in 1991, and a certificate in an executive program from Northwestern University in 1999. Participation in this event is by invitation only  05/10/2017

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