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04 Maggio 2021

Digital Learning: Luiss Business School unica italiana nell’alleanza FOME

Future of Management Education: la più importante rete internazionale di Business School unite per costruire il futuro dell’alta formazione manageriale Nuovo traguardo internazionale per Luiss Business School, da oggi membro dell’Alleanza Future of Management Education –FOME, che comprende altre dieci fra le migliori business school a livello globale: BI (Norvegia); ESMT (Germania); EDHEC (Francia); Hong Kong University of Science and Technology (Hong Kong); IE (Spagna); Imperial College Business School (UK); Ivey Business School (Canada); Johns Hopkins Carey Business School(USA); SMU (Singapore) and The University of Melbourne (Australia), cui si aggiunge il partner tecnologico insendi. Unica italiana, dopo un articolato processo di selezione Luiss Business School siede in uno dei board più rappresentativi nel campo dell’alta formazione manageriale, focalizzata sullo sviluppo di nuovi programmi, strumenti e modalità di apprendimento digitale. Grazie ad una profonda vicinanza nelle rispettive vision e all’alto grado di specializzazione dei partner, FOME rappresenta un centro nevralgico in cui convergono risorse, conoscenze e competenze: il network mette in connessione fra loro docenti, dirigenti senior, project manager Edtech, learning designer di ciascuna scuola per co-creare le migliori esperienze di digital learning, e formare una classe dirigente capace di lasciare una significativa impronta nel proprio mercato di riferimento. “Siamo profondamente orgogliosi per questo che è per noi insieme un traguardo e un riconoscimento del valore della nostra offerta – afferma Paolo Boccardelli, Direttore Luiss Business School – e abbiamo già iniziato a lavorare assieme ai nostri omologhi delle dieci nazioni rappresentate nel board dell’Alleanza. Punto di forza di questa partnership, il grande impegno che ci vede proiettati lungo il cammino della Trasformazione Digitale, avviato in Luiss Business School già da tempo. La digitalizzazione rappresenta infatti una dimensione chiave per la nostra scuola, sia abilitando l'innovatività dei metodi di insegnamento adottati sia rafforzando l'esperienza di apprendimento di i nostri studenti”. La collaborazione, chiave di volta sui cui poggia FOME, è un pilastro dell'esperienza Luiss Business School, rappresentata dalla grande attenzione strategica alla contaminazione tra mondo accademico e mondo dell'impresa, che consente alla Scuola di generare processi di trasformazione. Dal lavoro congiunto fra i partner, e grazie anche all’utilizzo della piattaforma Insendi, gli scenari che si aprono per il futuro offrono un ampio ventaglio di possibilità. Fra queste, ad esempio, lo sviluppo di programmi a titolo congiunto con i partner dell'alleanza. “Essere l’unica Business School italiana in questo network – prosegue Boccardelli – ci investe di una grande responsabilità. Il Digital Learning rappresenta uno dei principali trend tecnologici in fase di grande accelerazione, nei confronti del quale la nostra Scuola non si è fatta trovare impreparata: il nostro apporto in FOME, dove dialoghiamo con realtà top-level operanti in mercati molto diversi fra loro, sarà decisivo, e contribuirà a formare nuovi leader pronti a cogliere le sfide che verranno”. 04/05/2021

04 Maggio 2021

La formazione per i professionisti dell'area Marketing & Sales - Webinar e Q&A

Qual è il percorso formativo per i professionisti dell'area marketing and sales? Registrati al Webinar e Q&A e scopri l’offerta formativa executive della Luiss Business School. Il 12 maggio alle ore 18.00 ti invitiamo a partecipare al Webinar di presentazione dell’offerta formativa executive della Luiss Business School nell’area Marketing e Sales. Un’occasione unica di confronto e crescita per comprendere come la scelta di un percorso formativo executive possa incidere nell’evoluzione di carriera di un professionista. Ne parleremo con Alberto Mattiacci, Referente scientifico degli Executive Programme in Marketing Management e Digital Marketing, Luiss Business School e con ex studenti che hanno partecipato alle passate edizioni degli Executive Programme dell’Area Marketing & Sales. Obiettivo di questi programmi Executive è fornire una formazione attuale e pratica sulle tematiche più rilevanti ed innovative dell’Area Marketing. Durante il webinar sarà possibile approfondire le prossime edizioni in partenza a Maggio e Giugno degli Executive Programme in: · Digital Marketing· Marketing Management· Marketing & Sales· Marketing & Social Media Gli Speaker risponderanno a tutte le domande e curiosità dei partecipanti in un’apposita sessione di Q&A. Lo Staff Luiss Business School sarà inoltre presente per informazioni sul processo di selezione e le borse di studio disponibili per le prossime edizioni dei programmi. REGISTRATI 4/5/2021

03 Maggio 2021

Master Sustainable Entrepreneurship – Webinar

Le Skill del futuro per l’impresa responsabile. Registrati! Il 18 maggio alle ore 16.30 ti invitiamo a partecipare al webinar di presentazione del Master in Entrepreneurship – Major in Sustainable Entrepreneurship, un programma di 12 mesi in modalità full-time, in collaborazione con Dynamo Academy. Il Major in Sustainable Entrepreneurship consentirà a giovani talenti di creare la propria idea imprenditoriale combinando conoscenze tecniche di gestione di impresa con la valorizzazione del ruolo e dell’importanza della sostenibilità e dell’impatto sociale. Aziende sostenibili saranno guidate da leader attenti all’inclusività, alla diversity e all’equity. I giovani interessati a diventare imprenditori sociali ma anche attori di istituzioni in cui generare impatto sociale devono aprirsi a nuove competenze imprescindibili per diventare leader responsabili. Di questo e di tutte le skill necessarie per imparare a essere dei futuri manager attraenti per il mercato del lavoro e attenti al bene comune, parlerà durante il Webinar Serena Porcari, Chairman presso Dynamo Academy Social Enterprise e Membro del comitato scientifico del Major in Sustainable Entrepreneurship. Il Coordinatore del Major sarà inoltre presente durante il Webinar per presentare i contenuti e la struttura del programma e, durante un Q&A, per rispondere a tutte le domande e curiosità dei partecipanti fornendo dettagli su come inviare la candidatura, come accedere a borse di studio e fornire utili suggerimenti per partecipare alla prima edizione del Major in partenza a ottobre 2021. Speaker Serena Porcari, Chairman presso Dynamo Academy Social Enterprise e Membro del comitato scientifico del Major in Sustainable Entrepreneurship Silvia Federici, Coordinatore Master Full-time, Luiss Business School Il webinar si rivolge a laureandi, neolaureati o giovani professionisti con qualsiasi background di studi. Per partecipare è necessaria la registrazione. REGISTRATI 3/5/2021

30 Aprile 2021

«Con switch off della tv rischio schermo nero in varie zone d'Italia già a settembre»

Occorre, secondo Franco Siddi, presidente di Confindustria Radio Televisioni, recuperare i ritardi accumulati in tutto il processo Ci sono 3,5 milioni di famiglie che, a bocce ferme, sono a rischio di vedere la tv con lo schermo nero il primo settembre prossimo, secondo i dati di Ipsos-Auditel. «Non possiamo permetterci - afferma Franco Siddi, presidente di Crtv a DigitEconomy.24 (report del Sole 24 Ore e della Luiss Business School) - di lasciare nessuno indietro» in occasione della seconda trasformazione tecnologica della tv terrestre oggi in corso. Entro giugno 2022, infatti, si spegneranno le trasmissioni in formato Dvb-T per lasciare posto a quelle Dvb-T2 come conseguenza del passaggio delle frequenze in banda 700 dagli operatori televisivi a quelli di tlc che le useranno per il 5G. Un evento che, comprimendo lo spazio oggi occupato dagli operatori tv, rende necessario l'uso della nuova e più efficiente tecnologia digitale, il Dvb-T2. La transizione tocca da vicino anche gli utenti che devono adeguare i propri televisori. In gran parte dell'iter, dall'assegnazione dei diritti d'uso delle frequenze agli operatori di rete nazionali e locali, all'acquisto dei nuovi televisori, si registrano ritardi rispetto alla roadmap. «Ricomprendere la tv nella transizione digitale del Paese» È importante inquadrare la televisione, chiamata a fare un grosso sforzo di cambiamento, nell'ottica della digitalizzazione. «Oggi – prosegue Siddi - tutti parlano di transizione digitale, ma nella transizione digitale deve essere ricompresa anche la tv. Sia perché la tv deve affrontare la discontinuità tecnologica sia perché l'industria del settore ha bisogno di essere pronta e attrezzata per operare in campi nuovi come il cloud o l'intelligenza artificiale». Nel Pnrr non c'è, sottolinea Siddi, «un capitolo ad hoc sulla televisione, ma chiediamo ugualmente che la centralità del sistema televisivo venga riconosciuta». Nel documento inviato dall'associazione all'esecutivo prima della messa a punto del Pnrr si sottolinea, infatti, come sia fondamentale che nel 20% dei fondi che dovrebbero essere assegnati al digitale siano ricompresi anche quelli da destinare alla "produzione e distribuzione di contenuti audiovisivi e media". Diversi i temi considerati topici da Confindustria Radio Televisioni: l'innovazione tecnologica, l'occupazione e la formazione, gli investimenti nella cybersecurity. Da non trascurare, tra l'altro, la radiofonia digitale, un progetto «importante da portare a compimento considerate anche le finalità di utilità sociale del servizio offerto». Il progetto Dab nelle gallerie, ad esempio, è da considerare di interesse pubblico in quanto va a beneficio della sicurezza degli automobilisti. «Per l'associazione servono 800 milioni di euro in tre anni per gli investimenti» A fronte della rivoluzione digitale in corso occorre investire. Sempre nel documento inviato da Confindustria Radio Televisioni al Governo si ipotizza, per questa specifica esigenza, un investimento complessivo di 800 milioni di euro sul territorio italiano in tre anni. «È facile - commenta Siddi - dire che servono nuovi format, ma poi sono necessari gli investimenti, la tv si autofinanzia con la pubblicità, ma se quest'ultima diminuisce servono altre risorse». La tv italiana è «in condizione di svantaggio rispetto ai colossi internazionali; nonostante ciò il nostro sistema è integrato, cioè riesce a gestire le reti e, al contempo, produrre i contenuti, dando occupazione alle persone». Un altro impegno, nota il presidente Siddi, dimostrato dalla televisione è proprio nell'ambito del refarming delle frequenze. Un tema, tuttavia, che mostra tante criticità. I primi spegnimenti sono arrivati l'anno scorso, ad esempio in parte della Lombardia, parte della Toscana. Tuttavia, le problematiche persistono. «Non si può pensare che vengano scritte le regole e tutto finisce lì. Per liberare le frequenze - aggiunge Siddi - è necessario che l'operatore tv sappia dove viene accolto. A oggi ancora non lo sappiamo, ci sono ritardi». Ritardi nell'assegnazione delle frequenze agli operatori di rete e nell'acquisto nuovi tv Tra le procedure ancora aperte c'è l'assegnazione dell'ulteriore capacità trasmissiva disponibile in ambito nazionale, la gara dei mezzi multiplex che è stata avviata di recente e, a seguire, le assegnazioni dei diritti d'uso delle frequenze agli operatori di rete nazionali. È ancora in itinere anche l'assegnazione dei diritti d'uso delle frequenze per la diffusione in ambito locale. Tra le altre carenze si annoverano anche la mancata emanazione del bonus riciclo e il deficit nella campagna di comunicazione con una chiara "call to action". Per tutte queste e altre problematiche Crtv ha scritto al ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti. «Dal canto nostro – precisa Siddi - siamo impegnati nel tavolo tv 4.0 avviato dall'ex ministro Di Maio. Non sappiamo ancora con quale meccanismo si vuole procedere, attendiamo di essere ricevuti». Si stimano 3,5 milioni di famiglie con tutti apparecchi in nero al primo settembre 2021 Le problematiche non sono solo a monte, per il mondo delle tv e per le telco che aspettano le frequenze 5G, ma anche a valle, per milioni di cittadini. «A oggi ci sono milioni di famiglie – dice Siddi – con televisori non adatti agli standard Dvb-T2 che dovranno essere utilizzati dal 30 giugno 2022. Ci sono, secondo la ricerca Ipsos per Auditel, 29 milioni di televisori da sostituire o abbinare con decoder entro questa scadenza. Di questi, 9 milioni sono da sostituire, o integrare entro il primo settembre 2021. Sono, invece, 3,5 milioni le famiglie (14% dei 24 milioni di nuclei familiari rilevati da Auditel) che avranno tutti gli apparecchi in casa che devono essere sostituiti o integrati con decoder entro il primo settembre 2021, quindi a rischio di ritrovarsi con tv solo in nero». Le politiche per incentivare la domanda, secondo Crtv, non hanno dato buoni frutti. «Il bonus da 50 euro per le famiglie con un Isee inferiore a 20mila euro non è stato molto efficace, ha poca presa. Il ‘bonus riciclo', previsto in finanziaria, che doveva partire subito, non è ancora partito», ribadisce Siddi. Tirando le somme «all'anno vengono venduti 4 milioni di televisori, è la stessa cifra di prima, si vendono cioè 330mila televisori al mese». Per raggiungere i target si sarebbero dovuti vendere più di un milione di pezzi al mese da giugno del 2020. Cifra che oggi sale a circa due milioni al mese per recuperare i ritardi. Certamente, conclude Siddi, «il Covid non ha aiutato, ma la tv è il bene del popolo, e, a questo ritmo, a settembre 2021 c'è il rischio che la tv vada in nero in varie zone. C'è uno zoccolo duro di resilienti al cambiamento, ma non possiamo far mancare un servizio pubblico alla popolazione. Non possiamo lasciare indietro nessuno, la tv digitale è centrale per la vita del Paese, occorre recuperare il ritardo». SFOGLIA IL REPORT COMPLETO 30/4/2021

30 Aprile 2021

Telenorba: «Prosegue il calo di fatturato per la pandemia, servono sostegni anche per il 2021»

Parla la Presidente e AD del gruppo, Antonella Capriglia a DigitEconomy.24, report del Sole 24 Ore Radiocor e della Luiss Business School Telenorba, la tv pugliese che è la grande emittente locale in Italia, risente dell'emergenza Covid e del calo di fatturato legato alla pubblicità. L'emittente, che nel 2020 ha perso il 15,8% dei ricavi, prevede una ripresa lenta e chiede al Governo, di fronte alla fame di informazione locale registrata in questi mesi di emergenza, che vengano rinnovati i sostegni avuti nel 2020. Quanto allo switch off allo standard Tvb-T2 (che ci sarà entro giugno), la tv non teme gli effetti di eventuali ritardi poiché le Regioni dove trasmette sono tra le ultime coinvolte secondo la road map degli spegnimenti. «Noi –spiega la presidente e amministratrice delegata Antonella Capriglia a DigitEconomy.24, report del Sole 24 Ore Radiocor e della Luiss Business School - stiamo subendo meno il ritardo perché le nostre Regioni, Puglia e Basilicata, da road map saranno tra le ultime a fare lo switch off". «Rinnovo parco tv rallentato a causa del deterioramento dei conti delle famiglie» Tuttavia, la situazione non è tranquilla. «L'andamento economico – dice Capriglia - si è deteriorato nel Paese a causa del Covid che ha rallentato il rinnovo del parco tv. Immaginiamo che molte famiglie hanno dovuto o devono dare priorità diverse, in molti hanno perso il lavoro o hanno difficoltà economiche». Non è tuttavia sempre necessario cambiare il proprio televisore. «Nel caso in cui è sufficiente acquistare un nuovo decoder, i costi sono molto più bassi. Nel momento in cui le famiglie lo scopriranno, la situazione si regolarizzerà. Noi, su questo fronte, siamo un po' più tranquilli perché abbiamo davanti a noi più di un anno, sperando che rientri l'emergenza pandemia». Nel frattempo il gruppo confida «nella prossima campagna di Natale, visto che questa l'abbiamo praticamente saltata a causa del Covid. Speriamo che per allora il Paese, se non completamente, sia almeno parzialmente fuori da questa situazione di emergenza». «Problemi di liquidità a causa delle dilazioni concesse agli inserzionisti» Telenorba a oggi conta oltre 135 dipendenti. Nei mesi scorsi ha effettuato un aumento di capitale «proprio perché – spiega Capriglia – dovevamo far fronte a un'esigenza di liquidità di un bilancio che era sostanzialmente in equilibrio. Il problema è nato perché abbiamo dovuto concedere grandi dilazioni di pagamento a inserzionisti pubblicitari che, nonostante il lockdown, hanno continuato a investire, ma chiedendo condizioni di pagamento diverse». La situazione, precipitata durante il primo lockdown, non si è ancora normalizzata. «C'è ad esempio un settore importante per tutte le tv local, che è il settore dei matrimoni, sale ricevimenti, servizi catering assolutamente fermo. Per noi i mancati introiti pubblicitari rappresentano una notevole perdita di fatturato». «Prevediamo una ripresa lenta» In generale, prosegue Capriglia, «prevediamo una ripresa lenta. Gli inserzionisti che hanno avuto perdite di fatturato non potranno sostenere grandi investimenti nell'immediatezza. Speriamo in una ripresa lenta e graduale». Di fronte all'occasione rappresentata dal Pnrr, Telenorba si allinea con le richieste già presentate da Confindustria Radio Televisioni che chiede un ruolo centrale per la tv nella digitalizzazione del Paese. «In questo momento abbiamo bisogno di un sostegno immediato, come tipologia di aziende. Da un lato, infatti, abbiamo l'obbligo di continuare a trasmettere e fornire informazioni costanti ai telespettatori, dall'altro registriamo una perdita di fatturato importante». Il Governo Conte, continua Capriglia, «ha previsto ed erogato nell'anno misure di sostegno aggiuntive. È stato istituito un fondo emergenze per le emittenti locali e, in cambio di misure di sostegno, le tv hanno assicurato spazi di comunicazione oggi in scadenza; le istituzioni hanno utilizzato questi spazi per comunicare con i cittadini. Il settore ha inoltrato la stessa richiesta per il 2021, auspichiamo che i nuovi sostegni siano applicati al più presto perché le difficoltà sono uguali, continuiamo a produrre informazioni sull'emergenza Covid e sui piani vaccinali, ma continuiamo a non avere fatturati adeguati. Peraltro, il fatto che i cittadini avessero necessità di informazioni dalle emittenti locali è comprovato dall'incremento degli ascolti, saliti del 40%, inclusi quelli della nostra emittente. Incrementi registrati nel 2020, ma che manteniamo nel 2021». SFOGLIA IL REPORT COMPLETO 30/4/2021

29 Aprile 2021

Executive MBA – Open Lesson

La Luiss Business School offre l’opportunità di seguire in live streaming sabato 8 maggio due vere lezioni dell’Executive MBA. I partecipanti ad una o entrambe le Open Lesson che intendono inviare la propria candidatura per la prossima edizione dell’Executive MBA in partenza il 21 maggio prossimo, sono previste delle agevolazioni dedicate. AGENDA 9:00 – 13:00 – Strategie di Sviluppo Internazionale nella new global economy tenuta dalla Dott.ssa Mariangela Siciliano – Head of Education Sace Group Il corso ha l'obiettivo di fornire ai partecipanti le conoscenze e gli strumenti operativi per gestire lo sviluppo dell’impresa in ambito internazionale. In particolare, il corso analizzerà: L’Open Lesson a cui sarà possibile unirsi da remoto tratterà nello specifico: Strategie di espansione internazionale: Why, Where, and HowAnalisi del potenziale di internazionalizzazione dell’azienda e la scelta dei mercatiIl difficile equilibrio tra standardizzazione globale e adattamento localeFattori critici di successo delle imprese Born GlobalLa proiezione internazionale delle PMI: drivers e barriere 14:00 – 18:00 – Gestione Centrata sul Cliente tenuta dal Prof. Matteo De Angelis Il corso tratta il tema della centralità del cliente nelle strategie aziendali evidenziando al contempo le implicazioni di tale centralità per tutta l’organizzazione. Customer centricity, analisi della domanda di mercato, la stima della domanda potenziale e attuale e le componenti psicologiche e sociali del comportamento del consumatore, sono solo alcuni dei topic che verranno affrontati durante il corso. L’Open lesson avrà come temi principali: Il comportamento dei consumatori: analisi degli antecedenti e delle conseguenze psicologiche ed emotive delle decisioni dei consumatori.Focus tematici su consumo sostenibile, passaparola e mercato dei beni di lusso. La lezione è fruibile online previa registrazione. REGISTRATI 29/4/2021

23 Aprile 2021

«La sostenibilità è un must per volare. AdR accelera la trasformazione zero carbon»

L'amministratore delegato di Aeroporti di Roma, Marco Troncone, ne parla a SustainEconomy.24, report deIl Sole 24 Ore Radiocor e Luiss Business School La sostenibilità per il settore aereo è ormai un ‘must do'; perché, se oggi non si vola per i rischi sanitari, domani potrebbe volare solo chi non presenta rischi ambientali. Marco Troncone, amministratore delegato di Aeroporti di Roma parla a SustainEconomy.24, report deIl Sole 24 Ore Radiocor e Luiss Business School, dei progetti della società di gestione degli scali romani che accelera la trasformazione e, in modo deciso, anticipa al 2030 il target di zero emissioni di C02, guardando a fotovoltaico, colonnine elettriche, biocarburanti ma anche ricorrendo a strumenti di finanza sostenibile. Dopo la pandemia, il 2021 può essere l'anno del cambio di passo. La voglia di volare c'è, dice, e ci sono le condizioni per una mobilità sicura ma meno limitata. Come si concilia la sostenibilità con il comparto del trasporto aereo? «Ormai siamo passati ad una fase di integrazione della sostenibilità in ogni processo aziendale. Se fino a ieri era un ‘nice to have', cioè era bene farlo ma non indispensabile, ora invece è un "must do": oggi non si può più volare se non si ragiona in un'ottica di sostenibilità perché, superata l'attuale fase di emergenza sanitaria, la minaccia di rischi ambientali avrà potenzialmente le stesse proporzioni. In altre parole, domani opererà e potrà volare solo chi non presenterà rischi ambientali mentre gli altri si porranno fuori mercato. Sembra uno scenario esagerato ma sarà così e le politiche, sia a livello europeo che nazionale, puntano in questa direzione. Pur riconoscendo che parliamo di un settore che ha una significativa impronta ambientale, la risposta non può essere non volare, ma rimboccarsi le maniche per rendere il trasporto aereo più sostenibile: si può fare». Di fronte a questa esigenza qual è l'impegno di AdR? «C'è stata un'accelerazione profonda nell'ultimo anno e abbiamo deciso di approfittare del momento drammatico della pandemia per favorire la trasformazione sostenibile dei nostri aeroporti. Dopo aver affrontato l'emergenza sanitaria, rendendo gli scali tra i più sicuri al mondo, ora vogliamo pensare, avendo le spalle larghe, ad una trasformazione della società. Fermo restando il focus sull'eccellenza dei servizi e sulla sicurezza dei nostri scali, premiati da tanti riconoscimenti internazionali, abbiamo deciso di trasformarci accelerando lungo le due grandi direttrici strategiche dell'Innovazione – per un aeroporto ancora più moderno e strutturato - e della Sostenibilità». E come pensate di accelerare il percorso? «Il comparto europeo, anche attraverso Airports Council International Europe, l'organizzazione internazionale che raggruppa i principali scali e di cui facciamo parte, si è dato l'obiettivo di azzerare le emissioni di gas serra al 2050, obiettivo coerente con l'Accordo di Parigi. Noi non solo confermiamo questo target ma, nonostante la crisi, abbiamo deciso di anticiparlo al 2030, in largo anticipo rispetto ai riferimenti europei di settore. Siamo già carbon neutral dal 2013 (le nostre emissioni sono compensate dall'acquisto di certificati verdi) ma l'obiettivo è appunto azzerarle entro il 2030. Lo abbiamo annunciato alla fine dello scorso anno e oggi lo confermiamo». Negli scali romani, Fiumicino e Ciampino, che gestite, come pensate di raggiungere questi target? «Lavorando in prima battuta sull'evoluzione e trasformazione delle fonti di generazione elettrica. Abbiamo una centrale di cogenerazione in aeroporto che brucia metano e che prevediamo di smantellare e sostituire con due parchi fotovoltaici, ciascuno da 30 MW per un investimento importante di circa 50 milioni di euro che ci permetteranno di generare energia verde necessaria al nostro fabbisogno. Eviteremo poi di produrre CO2 dai nostri veicoli e trasformeremo tutta la flotta, realizzando una rete di distribuzione di ricarica. Saranno investimenti importanti. E accompagneremo questi sforzi anche con un programma di riduzione delle emissioni degli altri soggetti che gravitano intorno agli aeroporti, dagli aerei al sistema di accesso. Ci siamo dati l'obiettivo di abbattere del 10% le emissioni di Co2 derivanti dall'accessibilità agli scali, favorendo la mobilità con i veicoli elettrici, con apposite offerte per i parcheggi e favorendo l'utilizzo del treno: prevediamo un'espansione del 60% della stazione in aeroporto». Quanto agli aerei, invece. È pensabile un futuro green? «Sul fronte delle emissioni degli aeromobili la partita è più complessa ma va affrontata. Due sono i fronti. Uno, più futuribile, è quello dell'idrogeno. C'è tanta ricerca, da parte di Boeing o Airbus, per realizzare motori ad idrogeno ma non è facile. L'impatto strutturale sui velivoli sarà notevole e i progetti non sono ancora maturi. Qualcosa può succedere ma non nei prossimi 15 anni. A medio termine, invece, una strada non particolarmente rivoluzionaria è quello dei sustainable aviation fuel, i biocarburanti, che sono più a portata di mano, non necessitano di grandi cambiamenti nella rete di distribuzione ma adattamenti che, come AdR, ci impegniamo a fare entro il 2024. Soprattutto, è qualcosa che può essere fatto progressivamente perché i motori restano gli stessi e si può introdurre gradualmente una quota di biocarburante nel jet fuel tradizionale. Il problema al momento è che non ce ne è una grande disponibilità e il costo è ancora proibitivo per una dotazione complessiva. Ma ora siamo in fase iniziale, poi ci sarà un periodo di trasformazione della produzione industriale e di abbattimento dei costi unitari. Guardiamo avanti e riteniamo che questa strada sarà quella che nei prossimi 10 anni potrà prendere piede».Voi avete anche scelto di emettere dei green bond. Sono strumenti cui continuerete a guardare?«Sicuramente sì e fa parte di una strategia che avrà un seguito. Proprio perché la sostenibilità non è più uno slogan deve diventare parte integrante dei processi di business. In questo contesto vogliamo reperire risorse finanziarie green da utilizzare per iniziative sostenibili. Un primo progetto di green financing è stato varato a novembre scorso, con grande successo e abbiamo deciso di proseguire ma il green bond non sarà l'unico strumento; ci sono fronti anche più creativi e innovativi che possono essere utilizzati, altri tipi di obbligazioni che abbiamo studiato a fondo con spirito innovativo. Come vede il 2021 di AdR. Ci sarà la ripresa? «Sarà l'anno del cambio di passo ma resta un punto interrogativo se la ripresa sarà visibile e materiale già dalla prossima stagione estiva». Cosa serve perché la ripresa sia soddisfacente almeno come primo punto di ripartenza? «Dipenderà dall'effettiva ripresa della domanda del traffico e su questo siamo più ottimisti: pensiamo che la fiducia dei passeggeri e la voglia di volare ci sia tutta. Naturalmente ci sarà ancora di più se la campagna vaccinale accelererà ma riteniamo che ci siano dei positivi segnali, basta guardare gli Usa dove la campagna vaccinale è più avanzata e il traffico aereo sta riprendendo. Poi c'è un secondo elemento e riguarda la libertà di movimento. Su questo punto vogliamo essere propositivi e abbiamo avviato un dialogo costante con il Governo. Le condizioni per una mobilità più sicura e meno limitata ci sono; c'è la possibilità di viaggiare in sicurezza– e lo abbiamo già sperimentato a Fiumicino con ottimi risultati- attraverso i voli Covid Tested che prevendono un controllo su tutti i passeggeri prima della partenza al posto della quarantena fiduciaria. Questa procedura di viaggio, che ha portato il rischio di importazione del contagio a livelli residuali, andrebbe diffusa come policy nazionale a sostegno della ripresa economica e della competitività del nostro Paese: intorno a noi Paesi come Grecia e Spagna hanno già fissato date precise per le riaperture e l'Italia rischia di essere scavalcata». SFOGLIA IL REPORT COMPLETO 23/4/2021

21 Aprile 2021

Flex Executive Coaching Programme - Webinar

Professione Coach. Registrati al Webinar e lasciati ispirare dalle storie di professionisti del Coaching Il 30 aprile alle ore 18.00 ti invitiamo a partecipare al Webinar di presentazione della prima edizione del Flex Executive Coaching Programme. Un programma in distance learning progettato con l’obiettivo di formare Coach capaci di operare nelle organizzazioni, grazie a un percorso innovativo che unisce la conoscenza e la pratica delle competenze di base del Coaching alle skill necessarie a rispondere alle esigenze del nuovo contesto digitale e remoto. Il Webinar sarà un momento di confronto e di crescita per interfacciarsi con coach professionisti che condivideranno le loro esperienze professionali ed i loro percorsi di carriera: dai motivi che hanno portato ad intraprendere questo percorso ai possibili ambiti di applicazione, alla trasversalità delle competenze acquisite. Introdurrà il Webinar Paolo Palazzo, Adjunct Professor, Luiss Business School e Coordinatore Scientifico del programma mentre sarà possibile ascoltare le storie professionali di Vito Marzulli, Country Manager, Coach e Trainer e Cecilia Toni Saracini, psicologa del lavoro, coach e trainer. Gli Speaker risponderanno a tutte le domande e curiosità dei partecipanti in un’apposita sessione di Q&A. Lo Staff Luiss Business School sarà inoltre presente per informazioni sul processo di selezione e le borse di studio disponibili per la prima edizione del Flex Executive Coaching Programme in partenza il 20 maggio 2021. REGISTRATI 21/4/2021

16 Aprile 2021

WindTre: «Evitare l'effetto distorsivo del mercato nella fase 2 dei voucher per la banda ultra-larga»

Tre voucher su 4, sottolinea la società, sono appannaggio dello stesso operatore WindTre mette le mani avanti in vista della fase 2 dei voucher per lo sviluppo della banda ultra-larga chiedendo di evitare l'effetto distorsivo del mercato che l'azienda ha riscontrato nella prima fase degli incentivi alla domanda. «I rischi di distorsione della concorrenza – spiega Roberto Basso, direttore External affairs & sustainability, a DigitEconomy.24 (report del Sole 24 Ore Radiocor e della Luiss Business School) - erano stati chiaramente segnalati prima del lancio della fase 1, adesso apprendiamo dal ministro Colao che tre voucher su quattro sono stati appannaggio di un solo operatore, e che altri 94 operatori hanno dovuto dividersi le briciole. Un effetto distorsivo così forte sulla fase 2 sarebbe devastante per il mercato». Colao non ha fatto il nome del primo operatore che, secondo il mercato, è Tim. «Qualcosa non ha funzionato nella gestione della prima fase dei voucher» Più in generale, riguardo alla politica di sostegno alla domanda, WindTre ritiene che bisognerebbe avere «un obiettivo chiaro quanto alle tecnologie da promuovere. Dopo il dibattito del passato, oggi il Governo sta mettendo mano a una nuova strategia sulle reti ad alta capacità. Forse sarebbe meglio aspettare la consultazione su questa strategia e soprattutto che l'offerta sia effettivamente disponibile in tutto il Paese, prima di lanciare i nuovi voucher».L'operatore guidato da Jeffrey Hedberg lamenta criticità anche nella gestione della fase 1 dei voucher che, a cinque mesi dall'avvio della misura, ha visto risorse impegnate, come dichiarato dallo stesso Colao, pari a circa il 37% dei fondi disponibili. «È giusto – prosegue Basso - dare un sostegno economico alle famiglie fragili per promuovere la connettività. Eppure qualcosa non ha funzionato, perché dopo cinque mesi le domande sono ferme a un terzo delle risorse stanziate. In questi casi servono modalità di accesso al beneficio molto semplici e il supporto di una campagna di comunicazione». Preferibile una gara per le aree grigie con lotti piccoli Oltre alle politiche di sostegno alla domanda, uno dei nodi cruciali è quello dello stimolo degli investimenti, e dunque dell'offerta, nelle aree ancora non coperte da connettività, come quelle grigie, a forte vocazione industriale. WindTre, su questo fronte, è in linea con quanto di recente dichiarato dall'amministratore delegato di Vodafone Italia, Aldo Bisio, favorevole a nuove gare con lotti medio-piccoli e con i recenti annunci di Colao. «Dalle dichiarazioni pubbliche del ministro – prosegue Basso - sembra di capire che il Governo abbia sviluppato un approccio molto pragmatico. L'idea di fissare obiettivi legati alla prestazione delle reti e non alle tecnologie consentirà di usare meglio i contributi pubblici e di fare emergere le scelte più efficienti. Una gara per le aree grigie con lotti piccoli consente di mettere a confronto soluzioni diverse ed evita che un errore, sempre possibile, condizioni lo sviluppo di una vasta area del Paese». Rivedere limiti elettromagnetici per lo sviluppo del 5G Last but not least, c'è la questione dello sviluppo del 5G, con l'obiettivo di eliminare quei colli di bottiglia che frenano l'implementazione degli investimenti e delle reti. «In questi giorni – conclude Basso - si gioca una partita decisiva per il futuro e la competitività del Paese: la riforma dei limiti elettromagnetici potrebbe entrare nel Pnrr. Le nostre imprese manifatturiere e tutti i servizi che possono beneficiare del 5G si troveranno con il freno a mano tirato se non rivediamo limiti, oggi pari a un decimo di quelli in vigore in Francia o in Germania. Questo intervento radicale è indispensabile e per metterlo in atto serve che i partiti abbiano il coraggio di dire ai cittadini la verità, sulla scorta di trent'anni di diffusione crescente di servizi di telefonia mobile basati su radiofrequenze». SFOGLIA IL REPORT COMPLETO 15/4/2021

14 Aprile 2021

Partecipa al primo ciclo di webinar Smart Export

Smart Export offre agli iscritti l'opportunità di partecipare, in modalità virtuale, a numerosi incontri con i docenti dei percorsi di formazione e con le imprese che si sono già misurate con la dimensione internazionale. Questi appuntamenti, disseminati durante tutto l'arco della durata del progetto, sono dedicati alla presentazione dei singoli percorsi formativi e all'approfondimento di loro specifici aspetti didattici. Il primo ciclo di incontri, dedicato alla presentazione del corso in "Business Intelligence e sviluppo internazionale nell’era post-Covid" di Luiss Business School si terrà venerdì 16 aprile alle ore 15:00.  Iscriviti a Smart Export per seguire i Webinar live. REGISTRATI CALENDARIO  Venerdì 16 aprile, h. 15:00 – Business Intelligence e sviluppo internazionale nell’era post-Covid, Luiss Business SchoolLunedì 26 aprile, h. 16:30 – Strutturarsi per continuità, la crescita e l’internazionalizzazione, SDA Bocconi School of ManagementVenerdì 7 maggio, h. 15:00 – Pratiche e Tecniche di internazionalizzazione, Agenzia ICEVenerdì 14 maggio, h. 15:00 – Gestione dell’innovazione e processi imprenditoriali, Bologna Business SchoolVenerdì 21 maggio, h. 15:00 – Trasformazione digitale e gestione del cambiamento – I Modulo, Federica Web Learning – Università di Napoli Federico IILunedì 31 maggio, h. 17:30 – Trasformazione digitale e gestione del cambiamento – II Modulo, MIP Politecnico di Milano Graduate Business School 12/4/2021

14 Aprile 2021

Shipping & Logistics Management: presentato l’Executive Course realizzato da Luiss Business School con Confitarma e Alis

Il 14 aprile 2021, dalla sede di Confitarma, in live streaming, è stato presentato l’Executive Course in Shipping & Logistics Management, sviluppato da Luiss Business School in collaborazione con Confitarma - Confederazione Italiana Armatori e ALIS - Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile. La digitalizzazione, l’automazione, l’attenzione ai temi della sostenibilità e della circular economy richiedono competenze e conoscenze sempre più all’avanguardia, anche in termini tecnologici per migliorare le performance di efficienza e di sostenibilità ambientale. Scopo dello “Shipping & Logistics Management”, è quindi quello di fornire una conoscenza approfondita ed estensiva delle dinamiche che regolano il settore del trasporto marittimo e della logistica a coloro che intendono operare nel settore dei trasporti marittimi e della logistica interessati a essere aggiornati sui contesti normativi e sulle tecnologie che, nel breve e medio periodo, avranno impatto sulla competitività dei settori coinvolti, attraverso un approccio multidisciplinare anche in relazione alle nuove modalità di trasporto (combinato e multimodale) connesse alla logistica, in vista, altresì, di uno shipping sostenibile, in coerenza con il processo di transizione energetica in corso. Luca Sisto, Direttore Generale di Confitarma, che ha introdotto e moderato gli interventi, ha sottolineato come “l’emergenza sanitaria legata alla pandemia da Covid-19, che dal 2020 sta drammaticamente colpendo il mondo intero, ed anche il recente blocco del Canale di Suez causato dalla nave Ever Given, hanno evidenziato in tutta la sua importanza la straordinaria, silenziosa quotidianità del settore marittimo che, assicurando incessantemente il funzionamento delle catene di approvvigionamento globale, consente il regolare flusso di merci ed energia all’economia, in particolare del nostro Paese. La politica italiana, che ha finalmente capito la rilevanza strategica della risorsa "mare", deve cogliere l’opportunità, non più procrastinabile, di investire e dedicare azioni mirate per favorire lo sviluppo del comparto marittimo nazionale che rappresenta un’eccellenza mondiale in molti segmenti di traffico e può davvero costituire uno dei principali volani della ripresa economica del Paese”. “La formazione è una delle sfide più importanti – ha affermato Mario Mattioli, Presidente Confitarma – perché solo il costante aggiornamento delle competenze consente di stare al passo con gli sviluppi tecnologici e operativi di un mondo complesso quale è quello marittimo. Anche in qualità di presidente della Federazione del Mare che rappresenta l’insieme delle categorie dell’economia del mare, fattori indispensabili per lo sviluppo del Paese, specie in una fase storica delicata come è quella attuale, ritengo che la collaborazione con la Luiss Buisiness School confermi quanto sia fondamentale il rapporto sinergico e di confronto fra cluster marittimo e Università nella pianificazione di percorsi formativi che porteranno benefici a tutto il settore. Inoltre, l’incontro con la Luiss Business School è l’ulteriore dimostrazione del fatto che la navigazione marittima e la logistica giocano un ruolo vitale per il mondo dell’industria manifatturiera. Mi piace ricordare che per la prima volta, nella governance di Confindustria è stata creato una vicepresidenza con delega specifica all’Economia del mare”. “Siamo fieri ed orgogliosi di aver avviato un percorso collaborativo con la Luiss Business School e con Confitarma – ha dichiarato Marcello Di Caterina, Direttore Generale ALIS - La promozione di questo primo Executive Programme ci permetterà di favorire l’ingresso nel mercato del lavoro di figure professionali le cui competenze specifiche e skills avranno un altissimo valore aggiunto in linea con l’attività e gli obiettivi di ALIS. Questo corso metterà in risalto in maniera concreta, grazie ai contributi che verranno offerti durante lo svolgimento del piano didattico dai principali top manager delle nostre aziende associate, tutte le dinamiche che regolano il settore del trasporto marittimo e della logistica. La digitalizzazione, l’automazione, l’attenzione ai temi della sostenibilità saranno al centro di un percorso formativo che siamo sicuri contribuirà allo sviluppo di profili professionali in grado di interpretare le continue evoluzioni di questi settori strategici”. “Il settore Shipping & Logistics oggi è al centro delle riflessioni su scala mondiale per le global value chains. – ha affermato Enzo Peruffo, Associate Dean for Education e Director of MBA & Executive Education, Luiss Business School - Lo scoppio della pandemia Covid-19, poco più di un anno fa, ha reso evidente l'interdipendenza fra le nazioni, mettendo in luce le peculiarità di equilibri estremamente delicati, e stimolando una riflessione sulle dinamiche di mercato connesse all’outsourcing. Al contempo, alle aziende operanti nel settore sono richieste reazioni rapide, chiamate come sono a tenersi al passo con i nuovi trend anche in termini di sostenibilità, trasformazione digitale e innovazione. Alla luce di queste sfide, e con l’obiettivo di formare manager consapevoli del ruolo strategico che li attende, nasce il percorso in Shipping & Logistics Management che Luiss Business School ha sviluppato in collaborazione con Confitarma e ALIS, punti di riferimento del settore”. Elda Turco Bulgherini, Docente di Diritto della Navigazione, Università Roma Tor Vergata e referente scientifico del corso “Shipping & Logistics Management, ha sottolineato che il “fine è quello di creare il necessario collegamento tra l’Università, le imprese, il mondo del lavoro e delle industrie, visto il carattere professionalizzante delle materie ricomprese nell’insegnamento del diritto della navigazione e dei trasporti. Il trasporto marittimo, infatti, ricopre un ruolo centrale nell’ambito della catena logistica, avendo la responsabilità di trasportare e movimentare le merci per connettere segmenti di traffico tra loro non collegati. Inoltre, le recenti tecnologie producono, una rapida evoluzione delle modalità lavorative e delle competenze richieste dal mercato per rispondere con urgenza alle nuove esigenze della logistica 4.0. Il Corso intende, quindi, coniugare conoscenza (anche nel settore giuridico) ed innovazione, al fine di formare futuri professionisti dei trasporti e della logistica, capaci di operare in un mercato sempre più globale e competitivo”. RASSEGNA STAMPA AgenParl, Luiss BS, Alis e Confitarma presentano “Shipping & Logistics Management”ANSAmed, Luiss lancia corso in Shipping e Logistics ManagementInformazioni Marittime, Shipping & Logistics Management, il corso Luiss con Confitarma e AlisPrimo Magazine, Presentato l’Executive Course in Shipping & Logistics ManagementSeareporter, Presentato l’Executive Course in Shipping & Logistics Management, da Luiss Business School con ConfitarmaIl Nautilus, Shipping & Logistics Management presentato l'executive course realizzato da Luiss Business School con Confitarma e AlisSud Notizie, Luiss, Confitarma e Alis presentano l’executive course Shipping & Logistics ManagementFer Press, “Shipping & Logistics Management”, presentato l’executive course di Luiss Business School, Confitarma e AlisMessaggero Marittimo, Corso in Shipping & Logistics ManagementL'Informatore Navale, Shipping & Logistics Management presentato l'executive course realizzato da Luiss Business School con Confitarma e Alis 14/4/202

12 Aprile 2021

Food & Beverage Management - Webinar

Italian Fine and Luxury Food Key Success Factors. Registrati alla Masterclass! Venerdì 23 aprile alle 18:00 ti invitiamo a partecipare al webinar di presentazione dell'Executive Programme in Food & Beverage Management. Durante il Webinar sarà presentata la prima edizione di questo Programma Executive internazionale in formato part-time in partenza il 21 maggio 2021. Il corso è finalizzato a fornire competenze manageriali specifiche, utili per intraprendere un percorso di carriera di successo nel settore del Food & Beverage. Le lezioni si terranno principalmente online con un long weekend finale presso l’Amsterdam Hub della Luiss Business School. Come anticipazione degli argomenti oggetto del programma in Food & Beverage Management, il 23 aprile potrai partecipare a una Masterclass sui fattori chiave di successo della cucina italiana e di lusso. La Masterclass sarà tenuta da Lelio Mondella, CEO di aziende nel settore Sustainable and Premium Food e Docente di Luxury and Fine Food Management. Lo scopo di questa Masterclass è fornire ai partecipanti una comprensione delle dinamiche e del funzionamento del Fine and Luxury Food sia dal punto di vista dei Produttori che dal punto di vista dei Rivenditori, analizzando alcuni dei driver di eccellenza e fattori critici di successo di questa nicchia di mercato, con un occhio ai rischi e opportunità offerti dalla digitalizzazione. Durante una sessione Q&A, il Prof. Lelio Mondella e il coordinatore didattico del programma risponderanno alle domande e curiosità di tutti i partecipanti. L’evento è fruibile in lingua inglese, previa registrazione. REGISTRATI 12/4/2021

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