News & Insight
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30 Settembre 2019

Al via la settimana dell’etica e della responsabilità sociale alla Luiss Business School

La presentazione dell’osservatorio Ethos Luiss Business School darà il via alla Settimana dell’Etica e della Responsabilità Sociale della Scuola di Business e Management della Luiss Guido Carli. Ethos, il nuovo osservatorio sull’etica pubblica diretto da Sebastiano Maffettone nasce con l’obiettivo principale di esaminare le grandi questioni della società contemporanea in una prospettiva etica: a discuterne il 1 ottobre a Villa Blanc saranno, fra gli altri, la Viceministra al Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca Anna Ascani, la Vice Presidente della Luiss Paola Severino, il Giudice Emerito della Corte Costituzionale Sabino Cassese, l’economista Claudio De Vincenti, il Presidente della Fondazione Leonardo Luciano Violante e Paolo Boccardelli, direttore della Business School. Giovedì 3 sarà invece illustrata la politica di sostenibilità di Enel con il suo Chief Financial Officer Alberto De Paoli. La Settimana si concluderà a Villa Blanc martedì 8 ottobre con il workshop internazionale “Make sustainable and impactful strategy happen” al quale parteciperanno i principali accademici del settore, fra cui il rettore della Luiss Andrea Prencipe e il professor Bob Eccles dell’Università di Oxford, e durante il quale l’amministratore delegato di MPS Marco Morelli sarà fra i primi firmatari del Manifesto su come integrare purpose aziendale e sostenibilità con innovazione e performance. “Affrontare con serietà e al tempo stesso con concretezza le tematiche dell’etica e della sostenibilità economica, sociale e ambientale è oggi un imperativo categorico”, ha commentato Paolo Boccardelli, Direttore della Luiss Business School. “Attraverso le iniziative di questa Settimana, vogliamo dare un contributo concreto in termini di consapevolezza e determinazione per gestire le transizioni chiave che ci attendono”. 30/09/2019 

19 Settembre 2019

Study Tour a Tel Aviv per gli studenti del Master in Entrepreneurship  

Company visit e laboratori per approfondire il sistema israeliano delle startup Due settimane nella Silicon Valley mediorientale, per conoscere la realtà della Start-up Nation Central, attraverso le testimonianze e le storie di successo dei protagonisti dell’ecosistema dell’innovazione israeliano. Un’opportunità unica per gli studenti del Master in Entrepreneurship, che attraverso workshop e company presentation hanno avuto un punto di vista privilegiato sulle scelte e le strategie che hanno reso Tel Aviv capitale high tech con la più alta densità di startup al mondo. Trovare un investitore per la tua startup in 24 ore? È possibile! Le competenze sono il punto di partenza. Se molte sono le buone idee imprenditoriali di startup che nascono in un garage, costruire un pitch che ingaggi gli investitori e lanciare sul mercato un prodotto di successo è una metodologia da fare propria. I laboratori Idea Validation & Lean Startup Methodologies, How to stay alive after selling 3 Startups, Business Communication Tools hanno permesso agli studenti di apprendere le strategie che riducono i rischi di insuccesso di una startup, come il metodo Lean Startup, e gli strumenti utili per gestire le relazioni con partner, clienti e stakeholder.  Gli incontri con i fondatori, CEO e general manager di IronSource, Bablic, Mellanox, SAM, Catlyst Investiments e Leading Edge Consultants sono stati l’occasione per gli studenti del Master in Entrepreneurship di imparare a costruire una comunicazione human2human e le regole non scritte di un business meeting. Infine, ad essere sempre pronti: a trovare un investitore in 24 ore e cosa fare se all’ultimo momento, la tua startup non viene più acquisita.   Come il contesto istituzionale può facilitare una crescita economica guidata dall’innovazione: è stato questo il tema al centro dell’incontro degli studenti del Master in Entrepreneurship, con l’ambasciatore italiano in Israele Gianluigi Benedetti. Nell’ambito delle attività previste dall’Accordo italo-israeliano di cooperazione industriale, scientifica e tecnologica, non mancano infatti programmi di agevolazione della mobilità in Israele delle giovani startup italiane. Il Master in Entrepreneurship è un percorso unico di apprendimento, esperienze sul campo e sviluppo di iniziative concrete di startup imprenditoriale. Si articola in lezioni, casi studio, sessioni di lavoro di gruppo e si conclude con l’incubatore d’impresa che permette di combinare teoria e pratica. Scopri il Master e le borse di studio, che coprono fino al 95% della quota di iscrizione. SCARICA LA BROCHURE 19/09/2019 

17 Settembre 2019

La gestione strategica della filiera e del rischio imprenditoriale nelle PMI

  Milano Luiss Hub | 20 settembre dalle 13.00 Nella misura in cui vendere è fondamentalmente una transazione fiduciaria – prospettiva ancor più caratteristica nella dimensione medio-piccola di impresa – la competizione si gioca soprattutto sulla comprensione di come e perché il mercato si approccia all’acquisto, piuttosto che sulla tecnica di vendita da adottare. Il “prodotto-servizio” è sostituito dalla «proposta di valore» ed i fattori che influenzano il rischio imprenditoriale ci obbligano a non considerare più solo il cliente, ma l’intera filiera come perimetro di scambio di conoscenza e fiducia nella transazione che proponiamo. L’open lesson si terrà il prossimo 20 settembre dalle 13 alle 15 presso il Milano Luiss HUB, in via Massimo D’Azeglio 3 nei pressi della stazione Garibaldi. REGISTRATI Lo Speaker - Alessandro Scaglione Esperto di strategie di internazionalizzazione e posizionamento a fronte di mutamenti di competitività e complessità di mercato, ha contribuito fattivamente allo sviluppo di diversi business industriali in contesti multinazionali di imprese grandi, medie e piccole, dove ha lavorato come dirigente per più di 20 anni. Laureato in Ingegneria Gestionale al Politecnico di Milano e Master cum laude in General Management, ha creato nel 2018 Consiliator, società che intende diffondere un modello distintivo di cultura imprenditoriale e servizi integrati dedicati in particolare all’impresa familiare. È autore del libro “R-Innovare il Family Business. L’intelligenza naturale dell’imprenditore come differenziale competitivo”, in uscita a Settembre 2019 per Guerini e Associati. 

05 Settembre 2019

Accelerated Management Programme con EY

Accelerated Management Programme è il nuovo programma della Luiss Business School dedicato ai profili Executive per supportarli nello sviluppo della carriera, e delle diverse fasi di transizione che questa può incontrare. Con una durata complessiva di 4 mesi, i moduli si svolgeranno dal lunedì al giovedì una volta al mese presso il nuovo campus Milano Luiss Hub. Il programma è stato sviluppato in stretta collaborazione con EY, corporate partner della Luiss Business School e leader mondiale nei servizi professionali di revisione e organizzazione contabile, assistenza fiscale e legale, transaction e consulenza. EY si avvale di un team di professionisti supportati da specifici “centri di competenze”, con una profonda conoscenza delle pratiche manageriali più all’avanguardia, in grado di fornire il supporto strategico e operativo per affrontare le sfide caratterizzano il percorso lavorativo e le diverse fasi di carriera dei partecipanti. SCARICA LA BROCHURE Il programma è basato su quattro pilastri fondamentali: Sviluppo Personale  Uscire dalla Comfort Zone, per raggiungere una maggiore autoconsapevolezza e sicurezza nell’interfacciarsi con i diversi protagonisti all’interno della propria organizzazione. Sviluppare e costruire, attraverso lo story-telling il proprio brand personale. Business Management  Migliorare la capacità di guidare in maniera consapevole, efficace e responsabile, gestendo volatilità, incertezza e cambiamento continuo. Sviluppare la capacità di interpretare e applicare informazioni provenienti da diverse aree funzionali, per un processo decisionale pienamente informato. People Management Allenamento della capacità di influenza e del proprio stile di leadership, attraverso la comprensione dell’impatto esercitato sugli altri e dei driver che lo influenzano. Stimolando così la capacità di sfruttare il potere e il valore di gruppi diversi all’interno dell’organizzazione, sviluppare partnership e costruire connessioni. Sviluppo delle Competenze Rafforzamento delle competenze in discipline funzionali chiavi, per migliorare la capacità di decision making e di gestione strategica del business e delle leve che contribuiscono alla creazione di valore. SCARICA LA BROCHURE Il programma ha una durata complessiva di 4 mesi e si svolge presso la sede Milano Luiss Hub. Richiedi maggiori informazioni scrivendo a executive@luissbusinessschool.it oppure chiamando il numero 06 85 22 58920. 05/09/2019

04 Settembre 2019

Cooperazione internazionale: open day 17 settembre 2019

  Amref Health Africa, in collaborazione con Luiss Business School, presenta Cooperazione Internazionale – major del master in Project Management e ti invita presso i suoi uffici di Roma per conoscere la vita organizzativa e i percorsi di carriera in una grande ONG. Avrai l’opportunità di comprendere quali sbocchi professionali e quali percorsi potrai affrontare dopo il programma, dialogare con i referenti Luiss Business School, ascoltare le testimonianze dirette e dal campo degli operatori, osservare le reali attività quotidiane di una ONG. Registrati Parteciperanno: Guglielmo Micucci - Direttore Generale Amref Health Africa Francesco Rullani - Direttore di Cooperazione Internazionale – Major del Master in Project Management Lodovico Mariani - Project Manager progetto speciale Master Amref Health Africa/Luiss Business School Simone Budini – Project Manager ERS HUB LUISS Mario Colucci - Relazioni con le Aziende Amref Health Africa Roberta Rughetti – Head of Programs  Amref Health Africa Marta Bove - Head of Communication & Fundraising Amref Health Africa Andrea Bollini - Liaison Officer and Portfolio Manager Amref (collegamento in videoconferenza dall’Headquarter di Amref a Nairobi) Ti aspettiamo il giorno 17 Settembre alle 9.45 presso gli uffici di Amref, Via degli Scialoja 3 – Roma (metro Flaminio) per una full-immersion nella vita reale di una ONG (l’incontro terminerà alle ore 13,00 circa). Per partecipare all’evento è necessaria la registrazione: non mancare! REGISTRATI 04/09/2019 

02 Settembre 2019

Nelle mani di un algoritmo che decide al posto nostro

  Commento di Paolo Boccardelli, direttore Luiss Business School, pubblicato su Repubblica Affari & Finanza il 2 settembre 2019 Viviamo nell’era dei big data e dei social network: ogni minuto vengono effettuate 4,5 milioni di ricerche su Google, visti altrettanti video su Youtube, postate 280mila storie su Instagram. Ma questa massa di dati, cui ciascuno di noi contribuisce più o meno volontariamente quando cerca un’informazione o pubblica una foto che viene elaborata da intelligenze artificiali sempre più potenti, costituisce progresso, inteso come crescita del capitale umano e della cultura digitale? Aumenta il pluralismo dell’informazione e, in definitiva, potenzia la nostra capacità di scegliere consapevolmente? Questa domanda costituisce un nodo cruciale per la società contemporanea. Nel recente e approfondito saggio “Big Data”, gli autori Del Mastro e Nicita ricordano che già nel 2015 Hossein Derakhshan, ricercatore ad Harvard e al MIT, evidenziava come il web sia profondamente cambiato con l’avvento dei social. Prima di allora, il web era un grande strumento di accesso all’informazione e alla conoscenza, che favoriva diversità e pluralismo. Oggi a dominare sono le piattaforme: tuttavia, più le usiamo più “nutriamo” gli algoritmi di machine learning al loro interno con dati su nostre abitudini, desideri, emozioni e comportamenti. Conoscendoci sempre meglio, gli algoritmi selezionano per noi un ventaglio sempre più ristretto di informazioni, riducendo sì lo sforzo richiesto per soddisfare i nostri bisogni, ma anche la capacità di analisi. Come dimostrato da un esperimento della World Wide Web Foundation, un solo like dato o non dato a un post fa divergere i feed di account sino a quel momento “gemelli”. Questo fenomeno, definito da Eli Pariser (e da allora noto come) filter bubble, è responsabile delle scelte che l’algoritmo effettua per noi ed è, purtroppo, alla base della dieta informativa forzata di una fetta crescente della società. Sono gli algoritmi a effettuare il prezioso lavoro “editoriale” di selezione delle informazioni per noi rilevanti. A questo si aggiungano gli specialisti in grado di sfruttare gli algoritmi per diffondere presso specifiche comunità di utenti una visione parziale di un fenomeno e di una realtà, enfatizzandone alcuni aspetti a scapito di altri, o addirittura una realtà falsa. Professionisti che, in casi estremi e distorti, disseminando i social con troll e utenti falsi, riescono a influenzare il dibattito e l’agenda della discussione, se non addirittura il consenso rispetto a certe posizioni. Non mancano leader politici che con grande disinvoltura comunicano a colpi di tweet, post e storie, né esempi di consultazioni democratiche in cui gli strumenti digitali hanno contribuito a generare consenso attorno a tesi o a specifici candidati. Il tema è rilevante anche oggi in Italia: la Democrazia Parlamentare sancita dalla Costituzione si confronta con quella diretta evocata da molte forze politiche per aumentare il consenso facendo leva proprio sulla disintermediazione resa possibile dalla comunicazione digitale. Non bisogna però dimenticare che le piattaforme digitali sfuggono alle normative sul pluralismo e sulla responsabilità editoriale, nonché ai controlli delle autorithy. Inoltre, la “selezione” operata dalla profilazione algoritmica diventa scarsamente percepibile dagli utenti, che ricevono le notizie selezionate sulla base del meccanismo del filter bubble e, pertanto, accedono solamente a una visione parziale della realtà senza rendersene conto. Questo fenomeno, infine, è particolarmente accentuato dall’utilizzo di tecniche di comunicazione che evocano e stimolano emozioni, creando news di facile e immediata condivisione e per loro natura virali, accentuando ulteriormente il fenomeno della profilazione. Tutto ciò pone due importanti temi. Il primo è la necessità di prevedere in capo alle Authorithy meccanismi di controllo e regolamentazione maggiormente efficaci per, fra l’altro, rendere più espliciti e trasparenti i meccanismi di profilazione e contrastare la diffusione delle fake news. Inoltre, poiché il fenomeno non è facilmente arginabile, è necessario imparare a conoscerlo, attrezzare la nostra società con gli strumenti adatti per vivere nella nuova era digitale in maniera consapevole. Occorre cioè imparare di nuovo a cercare le notizie e a discernere quelle vere da quelle false, quelle che mostrano una realtà parziale e non offrono una visione controfattuale da quelle che consentono di effettuare analisi obiettive. È necessario, in definitiva, nutrire la nostra società con l’abilità fondamentale per il nostro tempo: il pensiero critico. Il pensiero critico si alimenta con l’apprendimento continuo, vive di domande e non di risposte preconfezionate; è alleato del dubbio e non delle certezze di pochi; si arricchisce grazie alle opinioni degli esperti veri e non presunti, si basa su dati e analisi rigorose, realizzate con metodi scientifici e presentate in modo appropriato nelle sedi corrette. In definitiva, il pensiero critico si nutre della conoscenza approfondita e non della superficialità. 02/09/2019 

08 Agosto 2019

Borse di studio Master Luiss Business School

Tutte le borse di studio per i master universitari della Luiss Business School, per l’anno accademico 2019-2020 Trade Management Il programma ideale per chi vuole svolgere attività di customer insight, business development, trade marketing e vendita. Borse di studio offerte dalle aziende partner A.F.D.B. – Associazione per la Ricerca e la Formazione nel mercato del Consumo Fuoricasa, fino all’80% della quota di iscrizione. Borse di studio Risk Management and Insurance – major of the Master in Management and Technology Individuare i rischi e valutarne l’impatto sull’organizzazione aziendale. 10 borse di studio a copertura totale offerte da MAG – JLT, partner del Master 3 borse di studio a copertura parziale erogate da Luiss Business School  Borse di studio Disruptive M&A – major del Master in Management and Technology  Condurre operazioni di M&A intercettando i settori in cui l’innovazione è protagonista. Borse di studio a copertura parziale offerte da Italgas, partner del Master 1 borsa di studio a copertura del 50% della quota di iscrizione offerta da Innogest, partner del Master 1 borsa di studio a copertura totale offerta da aziende partner del Master 3 borse di studio a copertura parziale erogate da Luiss Business School Borse di studio Corporate Finance – major del Master in Corporate Finance & Banking Nuove competenze per professionisti di successo che operano nei mercati finanziari 1 borsa di studio a copertura totale offerta da aziende partner del Master 3 borse di studio a copertura parziale erogate da Luiss Business School  Borse di studio Real Estate Finance – major del Master in Corporate Finance & Banking Conoscenze finanziarie e scenari del Real Estate Development per professionisti che operino a 360° nell’ambito della valorizzazione dei patrimoni immobiliari Borse di studio a copertura parziale fino al 50% della quota di iscrizione, offerte da Héra Holding Spa, partner del Master 3 borse di studio a copertura parziale erogate da Luiss Business School   Borse di studio Energy Industry – major del Master in Management And Technology  Ecosistema energy: approvvigionamenti e infrastrutture si trasformano per rispondere alle sfide della crescita sostenibile. Borse di studio a copertura parziale offerte da Edison, partner del Master 3 borse di studio a copertura parziale erogate da Luiss Business School  Borse di studio Entrepreneurship Scendere in campo come imprenditori dell’economia digitale: skill da apprendere, un mindset da sviluppare. 20 borse di studio a copertura totale del Progetto Archimede di INPS 3 borse di studio a copertura parziale erogate da Luiss Business School Borse di studio Cooperazione Internazionale – major del Master in Project Management Borse di studio a copertura parziale della quota di iscrizione offerte dai partner del Master 3 borse di studio a copertura parziale erogate da Luiss Business School Borse di studio Iscriviti alle prossime selezioni, che si terranno i giorni 4 e 11 settembre.Per maggiori informazioni: Luiss Business School Villa Blanc, via Nomentana, 216 00162 Rome (Italy) Masterluissbs@luiss.it  08/08/2019 

01 Agosto 2019

Luiss Business School diventa membro di GBSN - Global Business School Network

Luiss Business School è la prima scuola di alta formazione italiana a entrare nel GBSN – Global Business School Network, la più importante associazione internazionale senza scopo di lucro che collabora con istituzioni, aziende, fondazioni e ONG per favorire la formazione manageriale nei Paesi in via di Sviluppo e nei mercati emergenti. Creato all’interno della World Bank e successivamente diventato un’organizzazione non profit, dal 2003 il GBSN promuove la crescita delle nazioni meno sviluppate attraverso attività di formazione e condivisione della conoscenza; del GBSN fanno parte circa 100 delle più importanti business school internazionali, fra cui MIT, University of California @ Berkeley – HAAS School of Business, Columbia Business School, Insead, HEC, University of Chicago - Booth School of Business, IESE, IMD, Indian School of Business e Nanyang Business School. “Entrare a far parte del GBSN non è solo un importante riconoscimento, ma ci pone anche nelle migliori condizioni per rafforzare il nostro posizionamento all’estero e, in particolare, in quelli che saranno i Paesi a più alto tasso di crescita del futuro”, ha commentato Paolo Boccardelli, Direttore della Luiss Business School. Luiss Business School è entrata a far parte del GBSN anche grazie alla certificazione EQUIS ottenuta dalla scuola già dal 2015 e a oggi riconosciuta solo a circa 180 business school impegnate nella formazione manageriale a livello globale, circa l'1 per cento. Prima in Italia, Luiss Business School, unitamente al Dipartimento di Impresa e Management di Luiss, ha ottenuto il riconoscimento per tutta la linea dei programmi di management, dai corsi di Laurea Triennale al Master in Business Administration, inclusi le lauree magistrali, il dottorato di ricerca, i master specialistici e la formazione per le aziende. Leggi l'articolo su Yahoo Finanza 13/08/2019 

31 Luglio 2019

Cassa Depositi e Prestiti e Luiss insieme per la promozione di progetti di ricerca e iniziative volte al rilancio dell’economia italiana

Saranno elaborate ricerche volte a cogliere le principali opportunità di sviluppo per i settori produttivi strategici del sistema Paese   Rassegna stampa Askanews, Accordo Cdp – Luiss, focus su progetti ricerca sviluppo economia, 31 luglio 2019 IlSole24Ore.com – Scuola 24, Cdp e Luiss insieme per la promozione di progetti di ricerca e iniziative per il rilancio dell’economia italiana, 01 agosto 2019 Il Giornale, Arriva l'asse Luiss – Cassa Depositi per rilanciare l'economia italiana, 01 agosto 2019 Il Messaggero, Cdp – Luiss accordo sulla ricerca, 01 agosto 2019 Il Sole 24 Ore, Cdp e Luiss insieme nella ricerca, 01 agosto 2019 Milano Finanza, Cdp – Luiss, 01 agosto 2019 Roma, 31 luglio 2019 – Cassa Depositi e Prestiti (CDP) e Luiss hanno sottoscritto oggi un accordo finalizzato alla promozione di progetti di ricerca e di iniziative volte al rilancio dell’economia italiana. L’intesa - siglata dall’Amministratore delegato di CDP, Fabrizio Palermo, e da Giovanni Lo Storto, Direttore generale di Luiss - riguarderà l’analisi dei settori produttivi strategici e le opportunità di sviluppo offerte dalle nuove tecnologie e dalla digitalizzazione, anche alla luce dei megatrend globali di medio-lungo periodo. L’accordo prevede, tra l’altro, la creazione di un gruppo di lavoro congiunto fra Cassa Depositi e Prestiti e Luiss Business School - che si avvarrà anche della collaborazione di altre strutture dell'ateneo – per sviluppare metodologie analitiche utili a identificare gli ambiti di investimento nei settori produttivi strategici per il Sistema Paese, con l’obiettivo di rafforzarne ulteriormente la competitività, alla luce delle trasformazioni tecnologiche in atto. Fabrizio Palermo, Amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti ha affermato: “Grazie all’accordo con Luiss, CDP promuove le attività di ricerca e studio finalizzate ad individuare quei settori a maggior valore aggiunto che mostrano più ampie prospettive di crescita e che sono in grado di garantire la competitività del nostro Paese in un contesto globale sempre più sfidante. Il nostro obiettivo è di favorire il rafforzamento di questi settori agendo come abilitatore di potenzialità per il Paese”. Gianfranco Di Vaio, Responsabile Ricerca e Studi di Cassa Depositi e Prestiti ha precisato: “Questo accordo con Luiss Business School conferma la volontà di CDP di lavorare in partnership con i migliori centri di ricerca italiani. Crediamo che le sinergie tra ricerca accademica e ricerca applicata siano fondamentali per il trasferimento delle conoscenze, ai fini di fornire un indirizzo strategico alle imprese italiane, avvicinare le nuove generazioni al mondo del lavoro e supportare la crescita del Paese”. “Grazie a questo accordo vogliamo fornire strumenti di analisi e suggerimenti concreti per la crescita delle nostre aziende sia in Italia sia, soprattutto, all’estero. Luiss ha un osservatorio privilegiato sull’economia reale e sui trend globali e siamo fieri di metterlo a disposizione del Sistema Paese, supportando Cassa Depositi e Prestiti nella sua missione istituzionale”, ha dichiarato Giovanni Lo Storto, direttore generale di Luiss. “La trasformazione digitale e le nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale e l’analisi dei big data offrono delle opportunità ancora oggi in gran parte inesplorate: dotarsi di nuove competenze è quindi cruciale per il successo di lungo termine delle nostre imprese”, ha aggiunto Andrea Prencipe, rettore della Luiss. Il gruppo di lavoro definirà altresì approfondimenti periodici, volti anche a tracciare possibili soluzioni per la politica industriale, ai fini di aumentare la resilienza del Sistema Paese ai fattori di rischio, massimizzandone la capacità di coglierne le opportunità. Non meno importanti saranno le attività di formazione previste dal protocollo firmato oggi: Cassa Depositi e Prestiti e Luiss Business School valuteranno infatti l’istituzione di programmi congiunti di recruiting e iniziative formative, quali a esempio stage e tirocini da destinare a giovani risorse, connessi alle tematiche di ricerca e analisi relative ai progetti svolti dal gruppo di lavoro. "L'accordo con @LUISSBusiness conferma la volontà di CDP a collaborare con i migliori centri studi. Crediamo nelle sinergie tra ricerca accademica e applicata per dare un indirizzo strategico alle imprese, avvicinare i giovani al mondo del lavoro e supportare l'economia italiana" pic.twitter.com/t3qvRwBOT6 — Gruppo CDP (@GruppoCDP) July 31, 2019 31/07/2019 

30 Luglio 2019

Generazione Cultura: al via il quarto bando per formare 50 giovani nei beni culturali

  Al via il quarto bando di “Generazione Cultura”, il progetto ideato e sostenuto da Lottomatica in collaborazione con Luiss Business School e trenta tra le più prestigiose istituzioni culturali italiane. Un’alleanza per la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale del Paese, grazie a un percorso articolato in sei settimane di formazione manageriale a 360° a Villa Blanc, sede Luiss Business School, e sei mesi successivi di stage presso una delle istituzioni culturali partner, tra le quali il Museo Egizio di Torino, la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia, le Gallerie degli Uffizi a Firenze, le Scuderie del Quirinale a Roma. I 50 giovani che avranno superato le selezioni avranno l’opportunità di partecipare a un programma di formazione avanzato per sviluppare e gestire progetti culturali, trasformando sfide e idee innovative in business plan, grazie anche all'integrazione strategica di tecnologie digitali. Le novità di questa edizione comprendono i corsi in: Digital Cultural Heritage: per acquisire conoscenze storico-artistiche, necessarie ad analizzare e interpretare correttamente il patrimonio culturale alla luce delle tecnologie digitali. Marketing dell’arte e della cultura: pianificare le giuste strategie di mercato in ambito culturale. Entrepreneurship e cultura: un laboratorio imprenditoriale per le nuove idee di business in ambito culturale. Cultural Project Management: i principali strumenti per sviluppare e gestire progetti culturali dal punto di vista artistico, economico e finanziario. Field Project: per comprendere le dinamiche del settore artistico-culturale italiano e potenziare le proprie soft skill attraverso workshop e seminari. Gli stage saranno occasione per applicare sul campo le competenze apprese agendo nel contesto delle esigenze delle singole istituzioni e realtà territoriali. Al termine dei sei mesi di stage seguirà una fase di un follow up volta a consolidare e integrare le competenze acquisite sul campo con le nozioni apprese in aula. Il bando si rivolge a giovani fino ai 27 anni: è possibile presentare domanda di ammissione entro il 30 settembre 2019. SCOPRI IL PROGETTO SCARICA IL BANDO Rassegna Stampa Generazione Cultura, al via il quarto bando per formare 50 giovani. Torna progetto Lottomatica-Luiss per valorizzare il patrimonio, La Repubblica, 30 luglio 2019 Generazione Cultura: bando per formare 50 giovani settore culturale. Finanziati da Lottomatica con bando aperto fino al 30 settembre, Aska News, 30 luglio 2019 29/07/2019 

25 Luglio 2019

Il futuro delle professioni in ambito bancario si gioca sul campo della formazione

"Il calo dei desk è una tendenza globale, per queste funzioni si va verso una progressiva automazione di tutte le operazioni. Servono quindi riqualificazioni professionali e soprattutto nuove competenze: penso all'analisi dei dati e alle opportunità dell'intelligenza artificiale. Le sfide del futuro si giocano a monte, sul campo della formazione": Raffaele Oriani, Associate Dean Luiss Business School, nell'intervista di Camilla Conti per Il Giornale. Tassi a zero, Fintech e postumi della crisi finanziaria cui si aggiungeranno presto anche gli effetti del consolidamento europeo. È una sorta di tempesta perfetta quella che si sta abbattendo sul sistema bancario, non solo italiano ma europeo, che deve trovare un nuovo centro di gravità permanente. Le voci sui 10mila esuberi predisposti nel nuovo piano che Unicredit presenterà a dicembre sono la conferma di una ristrutturazione permanente del settore del credito a livello globale o il sacrificio necessario per adeguarsi alle nuove regole del gioco? Secondo Raffaele Oriani, associate Dean alla Luiss Business School e ordinario di Finanza, «il settore bancario è cambiato nell'ultimo decennio per tre ragioni principali. La prima è legata alla crisi finanziaria del 2008 che ha modificato la propensione al rischio degli investitori rivoluzionando settori come quello della finanza strutturata. La seconda è la svolta Fintech, che ha rivoluzionato il ruolo della rete distributiva: è cambiata l'interfaccia tra il cliente e la banca. La filiale serve ancora per acquisire clienti, ma, dopo, tutto viene gestito altrove, online: serve quindi un nuovo tipo di personale operativo e questo business model non è stato ancora del tutto digerito». La terza ragione, secondo Oriani, riguarda i bassi tassi d'interesse, che erodono implacabilmente i margini di intermediazione, riducendo le possibilità per una banca di lavorare bene sul fronte dei ricavi. Il risultato è che «la gestione del personale operativo del front desk non può non passare dall'efficientamento della rete distributiva». Il caso di Unicredit non è dunque isolato, anzi. È una tendenza globale che si consolida. Bisognerà capire quanto sarà drammatica. Perché «una cosa è rinunciare alle assunzioni in cambio di prepensionamenti, un altro è procedere con tagli drastici come è avvenuto in Deutsche Bank dove un numero consistente del personale in esubero non verrà ricollocato», prosegue Oriani. Ai tagli strutturali presto si potrebbero inoltre aggiungere anche le razionalizzazioni degli organici frutto del necessario consolidamento bancario che ancora stenta a partire. «Big come Unicredit e Intesa sono già in grado di competere a livello europeo; il vero impatto delle aggregazioni e delle conseguenti riorganizzazioni interne riguarderà le banche di medie e piccole dimensioni», sottolinea l'esperto della Luiss. Come se ne esce? «Comparti come il private banking e il wealth management offrono servizi ad alto valore aggiunto richiedendo elevate competenze specialistiche, mentre il profilo professionale di impiegato di rete per attività a basso valore aggiunto è destinato a scomparire: per queste funzioni si va verso una progressiva automazione di tutte le operazioni. Servono quindi riqualificazioni professionali e soprattutto nuove competenze e ibridazioni con altre discipline: penso all'analisi dei dati e alle opportunità dell'intelligenza artificiale». Le sfide del futuro si giocano a monte, ovvero sul campo della formazione: «Alla Luiss Business School abbiamo programmi e master focalizzati su questi temi, laboratori di data management e digital skills. L'obiettivo - conclude Oriani - è formare ragazzi che siano al tempo stesso specialisti dell'analisi dei dati ed esperti nella comprensione del business. Quello è il profilo perfetto, qualcuno che capisca i dati e li usi per risolvere i problemi». Scopri l'offerta formativa Luiss Business School sulla Digital Transformation: Digital ecosystem – major of the master in Management and Technology  Big Data and Management  Executive programme in Innovation, Big Data & Digital Transformation 25/07/2019 

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