News & Insight
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04 Marzo 2019

International Study Week del Master in International Management

  L’International Study Week dedicata agli studenti del Master in International Management sta per iniziare. Un progetto di studio e di scambio internazionale, nato dal network tra LUISS Business School, Nottingham Business School e Università di Tilburg, che si terrà dal 4 all’8 marzo. L’iniziativa vedrà gli studenti impegnati in sessioni accademiche, visite aziendali e culturali organizzate da ciascuna Università partner presso la propria sede, sulla base di concept scientifici diversi, individuati per stimolare il confronto tra gli studenti sulle best practice dell’economia di ciascun Paese. Il settore fashion sarà il focus su cui sarà incentrata l’International Studi Week alla LUISS Business School, in quanto settore che per eccellenza rappresenta il Made in Italy. Gli studenti parteciperanno a sessioni accademiche con docenti ed esperti, avranno l’opportunità di visitare il museo della Fondazione Roberto Capucci e la Bulgari Domus – esclusiva galleria espositiva che, tramite allestimenti tematici, racconta la storia e l’evoluzione stilistica del prestigioso marchio – e di accedere a una visita guidata nel centro storico di Roma. La settimana organizzata dall’Università di Tilburg sarà dedicata al tema “Transportation, Logistics and Supply Chain” e prevede visite aziendali presso FujiFilm, GVT e Picnin, oltre che la visita al porto di Rotterdam. Un progetto di stampo valoriale, quello organizzato dalla Nottingham Business School: una “Global responsibility week”, che vedrà gli studenti impegnati in sessioni interdisciplinari, una visita culturale e una visita aziendale presso Games Workshop. Usa l’hashtag #MIMISW e segui l’International Study Week sui canali Instagram e Twitter della LUISS Business School! 04/03/2019 

27 Febbraio 2019

Cooperazione Internazionale: open lesson 5 marzo 2019

   Il master in Project Management - major in Cooperazione Internazionale forma figure professionali specializzate, in grado di operare come Project Manager in organizzazioni transnazionali, ONG e agenzie internazionali. Il 5 marzo a Villa Blanc potrai partecipare alla Open Lesson della giornata conclusiva del modulo in “PCM – Monitoring & Evaluation”, focalizzato su come si conducono le fasi di monitoraggio di un progetto, quali sono i criteri e quali le modalità di valutazione. Una lezione con SFIDA, che combinerà una fase interattiva e pratica all'approfondimento teorico. Gli studenti avranno l’occasione di applicare le metodologie apprese al “Progetto Kenya”: durante questa fase d’aula, potranno confrontarsi con il Project Manager kenyota tramite una Skype call, per poi sperimentare in prima persona le competenze di cooperazione acquisite, nel corso del viaggio studio conclusivo insieme ad Amref Health Africa, partner del programma. Seguirà una sessione di Q&A con Lodovico Mariani, Finance and Administration Director presso Amref Health Africa Italy e docente del major, con un'esperienza decennale nell’ambito dell’emergenza umanitaria in situazioni di crisi e in aree di conflitto e della cooperazione sociale in Italia. REGISTRATI  Open Lesson Cooperazione Internazionale | Villa Blanc, Via Nomentana, 216 - 00162 Roma | Aula A102 | ore 14:00-17.30 068522 2239 master@luissbusinessschool.it 27/02/2019 

21 Febbraio 2019

Responsabile per la transizione al digitale e della conservazione documentale: il nuovo percorso formativo LUISS Business School

  In tutti i settori le organizzazioni “tradizionali” stanno affrontando o si accingono ad affrontare un percorso di trasformazione digitale. Un cambiamento che rischia di non produrre gli effetti auspicati, se non guidato da professionisti specializzati nell’ambito dell’innovazione di processo, che sappiano adeguare i modelli di business adottando efficaci sistemi di gestione documentale. La nuova edizione del corso “Il Responsabile per la transizione al digitale e della conservazione documentale”, in partenza l’11 aprile 2019, si rivolge a amministrazioni pubbliche, aziende e organizzazioni professionali interessate a formare in modo adeguato tale figura. Il programma fornisce da un lato le necessarie competenze organizzative, dall’altro quelle tecniche e giuridiche nell’ambito della trasformazione digitale, dell’innovazione organizzativa, della gestione documentale e dei processi di conservazione a norma. È indirizzato a tutte le figure professionali che partecipano al processo di gestione del cambiamento in una organizzazione, sia che il processo sia svolto internamente sia che sia affidato in outsourcing. Altre figure professionali a cui il corso si rivolge sono: i responsabili della direzione aziendale, dell’innovazione, della comunicazione, del customer care, dei sistemi informativi; gli addetti alla gestione documentale; i responsabili funzionali; i capi progetto coinvolti nella realizzazione di un sistema di gestione di documenti e informazioni in formato digitale. Il corso sarà erogato in formula blended, di cui 12 ore di formazione preliminare e di allineamento in modalità e-learning, e 24 ore di formazione in aula oppure (online + 4 incontri); in alternativa, in modalità interamente e-learning per un totale di 36 ore di formazione disponibili 24 ore su 24 - 7 giorni su 7. SCARICA LA BROCHURE  21/02/2019

12 Febbraio 2019

Ai blocchi di partenza il corso di formazione LUISS Business School per il Pakistan Poverty Alleviation Fund

Roberto Dandi, lecturer Università LUISS Guido Carli e direttore scientifico del progetto, insieme ai rappresentati PPAF – Pakistan Poverty Alleviation Fund Tra il 22 e il 24 gennaio 2019 si è tenuto a Islamabad il kick-off meeting del progetto “Poverty Reduction through Rural Development in Balochistan, Khyber Pakhtunkhwa, Federally Administered Tribal Areas and Neighboring Areas”, commissionato da PPAF – Pakistan Poverty Alleviation Fund, finanziato da AICS –Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e dalla Direzione Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Esteri Italiano, e realizzato dalla LUISS Business School. Il progetto si articolerà in 7 corsi formativi intensivi sulle diverse tematiche connesse allo sviluppo rurale e sarà rivolto a 95 rappresentanti pakistani del PPAF, delle organizzazioni partner del PPAF, dei governi e delle comunità locali delle aree più vulnerabili del Pakistan. I corsi si terranno presso la LUISS Business School, oltre che in Emilia Romagna, Puglia e Sardegna. Le visite di studio in Italia esporranno i partecipanti alle peculiari tradizioni, strutture e innovazioni per lo sviluppo del Paese, che possono essere adattate in Pakistan. I risultati attesi includono il rafforzamento delle capacità di progettazione e gestione, lo sviluppo di un approccio integrato governi-comunità all'interno delle aree territoriali e miglioramenti in settori quali la sanità, l’istruzione, il turismo, la governance locale. 12/02/2019

30 Gennaio 2019

Leader for Talent con Marco Morelli

  Roma, Londra, Milano, Siena: le città che la sua carriera l’ha portato a toccare. Una carriera di traguardi, raggiunti con i fatti e con i numeri, una carriera costruita gradino dopo gradino rimboccandosi le maniche. Marco Morelli, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A., incontrerà gli studenti della LUISS Business School per la serie Leader for Talent – #L4T. Leader for Talent #L4T è un ciclo di incontri con leader, top manager ed esponenti di vertice del mondo delle aziende e delle organizzazioni. Una cornice interattiva pensata per permettere agli studenti della LUISS Business School di confrontarsi direttamente con i leader del nostro tempo. Leader come mentori: un’occasione unica per arricchirsi non soltanto in termini di competenze, ma anche del bagaglio di esperienze, accumulate lungo il percorso per diventare leader. Condiviso, trasmesso, consegnato. Marco Morelli è Amministratore Delegato e Direttore Generale di Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. dal 20 settembre 2016. Dall’ottobre 2012 a settembre 2016 è stato Vice Chairman Europe Middle East Africa GCIB di Bank of America Merrill Lynch e CEO BAML Italy. Dal marzo 2010 fino al 2012 ha ricoperto la carica di Direttore Generale Vicario e Deputy CEO del Gruppo Intesa Sanpaolo. Ha ricoperto ruoli apicali nel Gruppo Montepaschi, prima come Amministratore Delegato di MPS Capital Services S.p.A. e, da giugno 2006 a febbraio 2010, nel ruolo di Vice Direttore Generale di Banca Monte dei Paschi di Siena SpA. È stato Amministratore Delegato e Direttore Generale di JP Morgan Italia e membro del Comitato esecutivo della JP Morgan Europa. In precedenza aveva lavorato per UBS, Samuel Montagu e KPMG in diverse località europee. Nel corso della sua carriera è stato anche Consigliere e Membro del Comitato Esecutivo dell’ABI (Associazione Bancaria Italiana), Membro del Consiglio di Amministrazione di Fondi Italiani per le infrastrutture (F2i), Università Luiss di Roma, Banca IMI S.p.A., Beni Stabili S.p.A. e Clessidra Private Equity Fund. Socio Fondatore e Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Don Gino Rigoldi – Onlus. Dottore Commercialista, Revisore Ufficiale dei conti. Docente presso le Facoltà di Economia & Finanza e Impresa & Management – Università LUISS a Roma. Marco è laureato cum laude in Economia e Commercio presso l’Università LUISS – Roma nel 1984. 30/01/2019 

17 Gennaio 2019

Il programma di Sviluppo Manageriale in partenza a Milano

Il programma di Sviluppo Manageriale, giunto alla 41esima edizione, è in partenza il 25 gennaio per la prima volta a Milano, presso il Milano LUISS Hub. Sviluppo Manageriale è il programma intensivo di General Management della LUISS Business School, adatto a tutti i professionisti che vogliano completare la propria preparazione in ambito strategico, finanziario, amministrativo e commerciale attraverso un approccio pratico ed esperienziale, imprimendo così un’accelerazione al proprio sviluppo professionale e personale. È un percorso flessibile, articolato in 14 short weekend e 4 webinars in distance learning, che coprono tutte le aree del business management. Con il programma di Sviluppo Manageriale, i candidati saranno immersi in una realtà eterogenea e complessa, attraverso la quale sarà possibile ampliare la propria rete professionale. Ogni tema trattato con una metodologia blended, così da poter applicare concretamente nell’ambito dell’azienda le nozioni apprese. Un programma pensato per mettersi in gioco e affrontare la realtà pratica del mondo manageriale. Il 25 gennaio il programma inizia con una lezione del Prof. Simone Tani, che ha per obiettivo introdurre come approcciare la complessità e come i manager affrontino il tema della complessità nella gestione delle organizzazioni. L’attenzione è soprattutto al modo in cui si formano convinzioni, approcci manageriali e strategie che, senza la consapevolezza critica offerta dalle visioni legate alla complessità, rischiano di non comprendere fenomeni fondamentali di contesti organizzativi come quelli odierni, fortemente influenzati da dinamiche di cambiamento e imprevedibilità. Simone Tani è Adjunct Professor alla LUISS Business School e professore di leadership e organizzazione al dipartimento di scienze politiche della LUISS. Si occupa di cambiamento organizzativo in contesti pubblici e privati. Già membro del Nucleo Tecnico per il Coordinamento della Politica Economica della Presidenza del Consiglio, ha ricoperto numerosi ruoli di significativo impatto organizzativo nella pubblica amministrazione centrale e locale. Ha lavorato in General Electric in varie posizioni worldwide. Laureato in economia, ha conseguito master e dottorato in economia dell'innovazione alla Scuola Superiore di Studi Universitari e Perfezionamento Sant'Anna di Pisa.   SCARICA LA BROCHURE    Per info T 06 85 22 2358/2327 executive@luissbusinessschool.it 16/01/2019 

17 Gennaio 2019

In partenza il Master in Cybersecurity – politiche pubbliche, normative e gestione

  La seconda edizione del Master in Cybersecurity – politiche pubbliche, normative e gestione della LUISS Guido Carli è in partenza il 15 febbraio 2019. Il Programma, Master di II livello, nato dalla collaborazione tra LUISS Business School, LUISS School of Government, LUISS School of Law e LUISS School of European Political Economy, fornisce un approccio multidisciplinare ai più importanti aspetti della Cybersecurity e ai grandi cambiamenti tecnologici, culturali e organizzativi che richiede per essere implementata. La Digital Transformation, infatti, se da un lato offre numerose opportunità, dall’altro richiede adeguati sistemi di protezione che si basano su un sapere interdisciplinare, non solo tecnologico ma anche manageriale, economico e giuridico. Si rende perciò sempre più indispensabile la presenza di una figura esperta in Cybersecurity con un’ottica a 360°, capace di gestire processi, applicazioni ed infrastrutture con una visione strategica. La stretta collaborazione delle Scuole LUISS apporta un ulteriore valore aggiunto al percorso, fornendo contenuti derivanti dalla propria esperienza. La didattica del Master è infatti suddivisa in quattro aree tematiche: Area 1 - Istituzioni e sicurezza cibernetica Area 2 - Diritto e sicurezza cibernetica Area 3 - Management ed economia della sicurezza cibernetica Area 4 - Tecnologie digitali e sicurezza cibernetica Il contributo della LUISS Business School si sostanzia nell’area didattica del “Management ed economia della sicurezza cibernetica”: un percorso didattico che fornisce una visione esaustiva delle minacce cibernetiche, dell’Enterprise Governance della Cybersecurity, del Risk Management e dell’Economics of Cybersecurity. La didattica si compone di lezioni frontali, simulazioni, case-study, laboratori e seminari con la partecipazione di esperti nazionali ed internazionali della materia. Il Master di II Livello in Cybersecurity mira a formare figure professionali che sappiano far fronte alle numerose sfide in ambito nazionale ed internazionale, con molteplici sbocchi lavorativi: aziende pubbliche, P.A., società di consulenza tecnologica e strategica, studi legali e start-up. BORSE DI STUDIO DISPONIBILI Electronica SpA offre agli iscritti al Master 2 borse di studio del valore di 5000 euro ciascuna, a copertura parziale delle tasse di iscrizione. Sono altresì disponibili 5 borse di studio INPS, a copertura totale della retta, in favore dei dipendenti della pubblica amministrazione iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali che intendono partecipare al Master. SCARICA LA BROCHURE 16/01/2019 

17 Gennaio 2019

Il manager del futuro

In occasione dell’evento "DIVENTIamofuturo" per la celebrazione dei vent’anni di attività della Fondazione Fondirigenti “G. Taliercio”, promossa da Confindustria e Federmanager, Paolo Boccardelli, Professore Ordinario di Management e Strategie d’Impresa LUISS Guido Carli e Direttore LUISS Business School ha presentato il paper “Il Manager del Futuro”. Il paper ha raccolto i contributi di sedici opinion leader e manager che provengono da contesti imprenditoriali, aziendali, istituzionali e accademici, con lo scopo di identificare i tratti essenziali dei leader del futuro. Numerosi mega-trend, tra i quali rientrano i cambiamenti demografici e climatici, la globalizzazione, la crescita della classe media, l’evoluzione della forza lavoro e la digitalizzazione, stanno trasformando e trasformeranno il mondo nell’arco dei prossimi anni. In un simile scenario, caratterizzato da complessità, volatilità e incertezza, i leader si trovano a dover navigare tra le diverse sfide. Per poter cogliere le molteplici opportunità, occorre ripensare continuamente le proprie strategie. L’analisi delle teorie di leadership strategica e i contributi di autorevoli opinion leader ha consentito di identificare le competenze distintive dei manager del futuro: capacità di adattamento, sostenibilità, inclusività, innovazione, spirito di collaborazione, creative thinking, visione di lungo termine, execution, orientamento al valore condiviso. In base all’analisi dei dati a disposizione, il segreto della nuova leadership risiede nella capacità di portare a termine gli obiettivi dell’organizzazione, stimolando e coinvolgendo l’intero team nel progetto strategico orientato al lungo termine. Il manager del futuro deve essere camaleontico, in grado di sviluppare un’ampia conoscenza delle varie discipline, e responsive, in grado di trasformare la vision dell’impresa in azioni concrete al fine di creare valore condiviso. Dallo studio dei contributi, quindi, emerge con chiarezza la necessità di comprendere e gestire le complessità, di sviluppare idee e innovazione e di orientarsi verso uno stile di leadership responsabile che possa coinvolgere tutti gli stakeholder. LEGGI LA RICERCA 16/01/2019 

16 Gennaio 2019

EMIT Speech: Innovare i processi aziendali per supportare la trasformazione digitale

L’innovazione tecnologica offre alle aziende pubbliche e private l’opportunità di rivoluzionare il proprio modo di lavorare, sia aumentando l’efficacia e l’efficienza dei processi in modo significativo, sia innovando le modalità di lavoro. Cogliere queste opportunità è una sfida molto complessa, che va oltre la semplice realizzazione di un sistema informatico, ma che richiede profonda conoscenza degli obiettivi aziendali, dei processi di lavoro e delle opportunità di mercato. Gli approcci lean alla revisione dei processi forniscono le tecniche necessarie per cogliere queste opportunità. Il 31 gennaio alla LUISS Business School, una tavola rotonda dedicata. PROGRAMMA 14:30 Accreditamento Ospiti 15:00 Indirizzo di Saluto e introduzione Paolo Spagnoletti, Professore Associato di Organizzazione Aziendale e co-direttore Scientifico dell’Executive Program in Management dell’IT LUISS Business School 15:15 Tavola rotonda: Innovare i processi aziendali per supportare la trasformazione digitale Roberto Carbone, Senior Manager HSPI e co-direttore Scientifico dell’Executive Program in Management dell’IT Fabrizio Majorana, CEO Six Sigma Management Institute Europe Maria Elena Nenni, Docente di Operations Management presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II e referente scientifico sul Project Management LUISS Business School Alessandro Petrillo, Responsabile Miglioramento Continuo e Innovazione Gruppo Bancario Iccrea Leonardo Quattrocchi, Adjunct Professor su Digital Transformation LUISS Business School Modera: Paolo Spagnoletti, Professore Associato di Organizzazione Aziendale e co-direttore Scientifico dell’Executive Program in Management dell’IT LUISS Business School 16:45 Q&A Conclusioni 17.00 Cocktail La partecipazione all’evento è libera, per motivi organizzativi è gradita la registrazione. REGISTRATI 16/01/2019

02 Gennaio 2019

Il nostro 2018

A gennaio abbiamo lanciato la seconda edizione di GROW – Generating Real Opportunities for Women, l’impegno della LUISS Business School per la diversity, insieme alle aziende partner. Flavia Berruti, studentessa del Master in Marketing Management, ha partecipato sia alle attività di Job Shadowing, sia al progetto Data Girls: questo è il racconto di come GROW si sia dimostrato una concreta opportunità di crescita e potenziamento delle skill, in particolare in ambito Data Analytics. Oggi Flavia si occupa di Marketing in Lux Vide. Guarda il video  Una scelta, una passione, una professione: l’Impresa di famiglia. A febbraio abbiamo lanciato il corso in Family Business Management, progettato come un’esperienza formativa e relazionale, per mettere in contatto i professionisti e i consulenti delle imprese familiari con i presidenti e gli amministratori delegati che hanno condiviso, in particolare, le diverse testimonianze di passaggio generazionale. Storie che abbracciano il sistema economico di tutto il Paese, raccontato dalle voci degli studenti e dei guest speaker. Guarda il video A marzo abbiamo presentato la ricerca “Dalla digital transformation all’open innovation: le strategie del mondo Pharma” realizzata in collaborazione con Gi Group, per valutare gli impatti dei trend nel settore Pharma sulle organizzazioni delle aziende farmaceutiche, con un focus specifico sulle competenze necessarie per affrontare i diversi cambiamenti, in particolare rispetto ai processi di digitalizzazione. Leggi di più   Leader for Talent: gli studenti della LUISS Business School incontrano leader, top manager ed esponenti del mondo aziendale per un confronto diretto e interattivo sul significato reale di essere leader che guidano il cambiamento. Ad aprile l’incontro con John E. Pepper, Jr. – Retired Chairman and CEO, The Procter & Gamble Company. Guarda il video      A partire dal mese di maggio, si è tenuto il corso “Future Project Leaders” nato nell’ambito della partnership con Terna. Formazione è la parola chiave per andare oltre la comfort zone, rispondere ai cambiamenti, sia delle organizzazioni che personali, e alle sfide globali della sostenibilità. Scopri le storie dei protagonisti! Guarda il video     A giugno abbiamo sottoscritto con Confindustria il “Progetto MIDCAP”. MIDCAP nasce per supportare la crescita delle imprese italiane medie e medio piccole, attraverso nuovi strumenti finanziari e programmi di formazione dedicati. Scopri il progetto! Leggi di più       A luglio abbiamo presentato la partnership con Snam per il Master in Management & Technology, major in Energy Industry, un accordo che ha sancito le iniziative per la formazione dei professionisti che opereranno nel campo dell’ecosistema energia, raccogliendo le sfide della e delle fonti rinnovabili. Guarda il video      A settembre abbiamo dato il benvenuto a 25 talenti internazionali da 6 diverse business school per la seconda edizione dell’MBA International Week. Il business case ha avuto come tema le future prospettive nel Management dei Beni culturali, in relazione ai cambiamenti nella produzione e nel consumo di arte, sfidando i partecipanti a progettare una strategia per aumentare la riconoscibilità delle Scuderie Del Quirinale a livello nazionale e internazionale. Guarda il video   Con l'Induction Week, a ottobre abbiamo dato il benvenuto agli studenti e alle studentesse dei master per l'inizio del percorso scelto alla #LUISSBusiness! Sfoglia la gallery         “Ovunque i nostri studenti siano nel loro futuro, saranno gli ambasciatori della formazione appresa alla LUISS Business School”: a ottobre si è tenuto il Graduation Day degli studenti Part-time MBA e Full-time MBA. Silvia De Dominicis, CEO Johnson & Johnson Medical, ha tenuto il Commencement Speech. Congratulazioni! Guarda il video     Nuove tecnologie: non solo minacce, ma anche opportunità per il consolidamento e la competitività delle banche italiane. Queste alcune delle conclusioni presentate durante l’evento “The Italian Banking Conference 2018”, che si è tenuto a novembre presso il Milano LUISS Hub. La giornata ha voluto aprire una finestra di dialogo fra imprese, istituzioni e accademia per favorire il confronto sulle prospettive di sviluppo del sistema bancario nazionale, coinvolgendo alcuni tra i più illustri nomi dell’economia e della finanza. Leggi di più “Avere senso di responsabilità e coraggio. Essere umili, cioè consapevoli dei propri limiti. Costruire un management team sulla base di valori che siano espliciti e condivisi. Ecco come un leader agisce: Stefano Donnarumma, AD di Acea SpA, per il primo appuntamento di Leader for Talent dedicato agli Alumni #LUISSBusiness, che si è tenuto a dicembre. Leggi di più

29 Dicembre 2018

Dalla digital transformation all’open innovation: le strategie del mondo Pharma

Nuove traiettorie evolutive, scelte strategiche e fabbisogni professionali Una ricerca di Paolo Boccardelli, Direttore LUISS Business School, Federica Brunetta, Assistant Professor LUISS Guido Carli University - Department of Business and Management, Luca Magni, Adjunct Professor LUISS Business School, Emanuele Mangiacotti, Adjunct Professor LUISS Business School.   Il progetto è stato realizzato in collaborazione con Gi Group: per condurre la ricerca, gli autori si sono interfacciati con gli stakeholder del settore in modalità partecipative differenziate, coinvolgendo docenti e ricercatori della LUISS Business School, manager di Gi Group, nonché CEO e HR Director del settore, per garantire un dialogo e una analisi delle diverse realtà che operano nel comparto. Il lavoro di ricerca è stato mirato a valutare gli impatti dei trend nel settore Pharma sulle organizzazioni delle aziende farmaceutiche, con un focus specifico su quali competenze siano necessarie per affrontare i diversi cambiamenti. In particolare, l’obiettivo degli autori è stato di indagare i potenziali impatti sulle competenze necessarie alle organizzazioni del settore pharma, in particolare rispetto ai processi di digitalizzazione. LA FILIERA DELL’INDUSTRIA farmaceutica sta vivendo un’evoluzione sempre più rapida e continua, caratterizzata da una crescente complessità del suo variegato ecosistema, fatto di centri di ricerca universitari, medici, legislatori, sistemi regolatori, sanità pubblica e privata, pazienti, e altro ancora. Inoltre sia la filiera, che l’ecosistema stesso sono sempre più esposti e profondamente impattati da fenomeni trasversali: uno per tutti è quello della digital transformation. Un primo effetto di tutto ciò è l’aumento del rischio d’impresa, a cui le aziende farmaceutiche rispondono con proprie strategie, frutto e riferimento della ricerca, della tecnologia, dei vincoli regolatori e di mercato. In questo frangente, tra le tante iniziative strategiche, l’open innovation ha trovato uno spazio importante, sia come strumento di valorizzazione della ricerca che del know-how: le aziende collaborano con i clienti e fornitori nello sviluppo di nuovi prodotti e nuove tecnologie, mettendo a disposizione di altri player di mercato una serie di informazioni con l’obiettivo di favorire quell’innovazione che porta a una migliore qualità. Negli ultimi due decenni l’invecchiamento della popolazione nei Paesi più ricchi, la crescita della classe media nei Paesi emergenti e lo spettro conseguente di una spesa sanitaria fuori controllo hanno spinto politici, media e opinione pubblica a demonizzare aziende e operatori del comparto, spingendo verso modelli di relazione sempre più sofisticati e multidimensionali rispetto a quello tradizionale, incentrato sulle sole due classi d’interlocutori di pazienti e medici. È, quindi, nato e sta trovando sempre maggior applicazione il Modello delle 5P (Patients, Physicians, Public, Payers, Policy Makers), ovvero un modello di lettura e intervento orientato su nuove necessità e nuove opportunità di relazione tra: i pazienti, che sono più informati, responsabilizzati, ma contemporaneamente anche distratti dalle nuove tecnologie; i medici, che continuano a svolgere un importante ruolo di guida/mediazione attraverso le loro diagnosi e prescrizioni, ma che sempre più spesso, contrariamente a quanto avveniva in passato, lavorano come dipendenti per le organizzazioni sanitarie pubbliche o private. Questa nuova organizzazione del lavoro impatta sulla natura del processo decisionale del medico; la società, ovvero le reti sanitarie e della cura integrata, che sono cresciute, così come il numero degli amministratori sanitari attenzionati sui risultati di salute, sull’innovazione medica, sull’utilizzo proprio del sistema e sulle analisi costi-benefici; i contribuenti, che nei Paesi in cui non sono presenti sistemi assicurativi dedicati, operano con un potere assai indiretto e rappresentano una leva determinante solo nel medio-lungo termine. Anche se i contribuenti sono generalmente inelastici quando si tratta di messaggi di marketing, i team di marketing delle grosse realtà industriali del comparto stanno comunque prestando molta attenzione a come il mondo dei contribuenti, sempre più complicato, possa influire sulla redditività commerciale; i politici, con i quali le aziende hanno spesso incontrato difficoltà a interagire, ma con i quali il rapporto è stato sempre e resta essenziale. Il potenziamento delle strutture di Governmental Affairs e Market Access è ormai riconosciuto indispensabile affinché le aziende includano il calendario legislativo come un elemento centrale della propria pianificazione strategica. Digital Transformation Negli ultimi cinque anni il termine “digital transformation” da buzzword è diventata un mantra nel piano strategico di qualsiasi azienda di ogni settore, poiché i vantaggi sia per il mondo della produzione che dei servizi sono molteplici: l’utilizzo di una combinazione di diverse soluzioni tecnologiche porta a maggiore efficienza, miglior operatività̀ e riduzione dei costi. Per gli executive è diventato fondamentale sviluppare la e-leadership; per i lavoratori, invece, sviluppare il mindset e le competenze digitali. Tutti queste trasformazioni di business, industriali, lavorative hanno dato vita alla quarta rivoluzione industriale, nota oramai col nome “Industria 4.0”. Quindi, la digital transformation ha creato opportunità e sfide verso il cambiamento in ogni funzione dell’impresa. Dalle interviste, emerge in particolare la centralità degli HR nle preparare l’ambiente che arriverà tra 5 anni, investendo ad esempio, in figure ad-hoc, come digital accelerator, con un ruolo chiave nel cambiare il mindset dell’azienda, e in nuove competenze, come quelle di Social Media Management, Digital Medicine & Artificial Intelligence, Robotica, Industry 4.0 e Internet of Things, Big Data, Personalized Medicine, di Account Management per la gestione dei gruppi privati in farmacia, di centralizzazione di Gruppi di Acquisto, Virtual & Augmented Reality in Professional Education, tenendo presente. Come ci ricorda un executive, “Il mondo del digitale ci aiuterà a capire di più e anche ad anticipare eventuali dinamiche evolutive delle patologie, riuscire a prevenire e anticipare trattamenti, evitando la cronicità o la gravità”. Open Innovation Con open innovation si fa riferimento alla volontà, da parte delle imprese di settore, di favorire l’innovazione “aperta”, ovvero un modello di innovazione secondo il quale le imprese, per creare più valore e competere meglio sul mercato, ricorrono alla collaborazione con start-up, università, istituti di ricerca, fornitori, inventori, programmatori e altri attori complementari lungo il sistema del valore. Con le parole di uno degli executive: “Il settore farmaceutico in tutto il mondo sta vivendo il secondo tempo di una partita in cui sono cambiate molte cose. Le aziende italiane si devono specializzare oggi su un pezzo della catena del valore e devono cercare connessioni con altri centri di competenza: in questo e per questo l’open innovation diventa un elemento chiave”. Il modello di open innovation rappresenta una deliberata strategia, dal momento che l’impresa beneficia, attraverso la rete aperta, di competenze e asset posseduti dai partner andando ad arricchire la propria base di conoscenze. L’innovazione aperta si è resa necessaria per diversi motivi: la crescente complessità del settore, il dinamismo tecnologico, il conseguente aumento di costi e rischi dei processi di ricerca & sviluppo, il ridotto ciclo di vita dei prodotti. Questo scenario rende il modello tradizionale di “closed innovation” non sufficiente per supportare il vantaggio competitivo, per quanto imprescindibile in alcune fasi della ricerca. La gestione di una strategia di innovazione aperta pone diverse sfide, quali ad esempio la ricerca di un allineamento di obiettivi con i partner, la necessità di trovare un modo efficace di collaborare e un equilibrio tra risorse e conoscenze da condividere con essi. Richiede inoltre anche figure professionali ad-hoc, che sappiano gestire tali criticità e individuare gli strumenti di collaborazione più adatti. Risultati della ricerca Tutte le società intervistate individuano nell’invecchiamento della popolazione, nell’aumento delle patologie croniche che questo inevitabilmente comporta, e nella crescente difficoltà a sostenere economicamente la domanda di assistenza sanitaria, gli elementi di contesto chiave del cambiamento in atto nel settore sanità. Altrettanto alta appare la condivisione circa le direzioni in cui cercare opzioni strategiche di sviluppo e di crescita: la centralità del paziente e dei suoi diritti; la ricerca di economicità di cura e assistenza attraverso la personalizzazione dei processi di diagnosi, terapia e gestione delle patologie; l’uso e la valorizzazione dell’informazione attraverso la raccolta e l’utilizzo finalizzato di dati - sugli aspetti di genomica, di abitudini, di stili di vita - così come lo sviluppo di relazioni con partner più o meno tradizionali quali università, aziende operanti in ambiti tecnologici, finanziari o attivi in altre tipologie di servizi. A fronte della summenzionata visione condivisa del cambiamento, le aziende interpellate riflettono però, comprensibilmente, strategie e tempistiche di esecuzione diverse che sembrano esprimere livelli di attenzione, energia e investimenti diversi. La questione del cambiamento dell’orizzonte competitivo risulta, infatti, molto più vivida e sentita nelle società con gli headquarter (HQ) in Italia, rispetto a quello emerso dalle interviste e nel confronto con le consociate estere, presenti e operanti sul territorio nazionale. In altre parole, possiamo affermare che sebbene tutti gli intervistati siano risultati allineati in termini di visione e lettura del contesto strategico competitivo in cui le loro organizzazioni operano, le consociate locali di aziende con gli HQ all’estero appaiono ancora fortemente focalizzate sul paradigma di business passato, mantenendo un certo timore reverenziale quasi di difesa rispetto a schemi di lavoro e di investimento passati. Questa reverenzialità emerge in particolar modo dal focus che ciascuna di queste società mantiene nelle diverse aree organizzative aziendali, per ognuna delle quali continua a essere confermata, nel tempo, l’attribuzione di priorità e budget necessari a gestire i rapporti più consolidati e tradizionali, piuttosto che a sviluppare e/o ad ampliare le relazioni con nuovi stakeholder. Relativamente alle competenze emergenti, queste possono essere clusterizzate in 4 macro-aree fondamentali: account management, disease management, multiple stakeholders management e open innovation management – macro aree rispetto alle quali il digital mindset appare tagliar trasversalmente molteplici temi di ciascuna e caratterizzare numerose delle soluzioni perseguite. L’evoluzione di competenze specifiche per ogni macro-area esprime cambiamenti di mindset ben caratterizzati, ovvero che puntano a portare le aziende farmaceutiche a guardare: all’account management, per andare oltre i tradizionali vincoli di prezzo e le pratiche di scontistica; al disease management, per superare la prospettiva del prodotto chimico-farmaceutico; al multiple stakeholders management, per allargare l’orizzonte di intervento ed influenza ben oltre i pazienti e i medici; all’open innovation & partnerships management, per perseguire in modo economicamente sostenibile le opportunità di mercato anche oltre i confini, i vincoli ed i mezzi della propria organizzazione. LEGGI LA RICERCA 26/12/2018

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