News & Insight
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21 Dicembre 2018

Borse di studio INPS disponibili per i Master Executive della LUISS Business School

A partire dal 19 dicembre 2018 è possibile presentare la domanda per ottenere le Borse di Studio INPS per la partecipazione ai Master Executive della LUISS Business School   MASTER NUMERO BORSE SCADENZA Open Innovation & IP Management 4 Borse 23 febbraio 2019 Circular Economy Management 4 Borse 3 gennaio 2019 Management della filiera della salute – EMPHA e MAS 4 Borse 3 gennaio 2019 Part-time MBA 4 Borse 20 febbraio 2019 MAGGIORI INFORMAZIONI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA DI AMMISSIONE Al fine dell’attribuzione, secondo le modalità indicate dal BANDO INPS, si invitano gli interessati a: Presentare la domanda di ammissione al Master a cui si desidera iscriversi entro il termine di scadenza previsto per ciascun programma. Allegare anche l’autodichiarazione in cui si specifica di essere un candidato alla borsa di studio INPS. Per maggiori informazioni sulla domanda di partecipazione ai Master e sul processo di selezione è possibile scrivere a recruitmentluissbs@luiss.it o chiamare il numero 06 8522 5577/5611. Contestualmente all’invio alla LUISS Business School della domanda di partecipazione al Master, il candidato dovrà richiedere all’INPS l’ammissione al concorso per l’assegnazione della borsa di studio. N. B.al momento della presentazione della domanda il candidato deve essere già in possesso di: – iscrizione nella banca dati INPS; – un “PIN”, utilizzabile per l’accesso a tutti i servizi messi a disposizione dall’Istituto; – attestazione ISEE valida alla data di presentazione della domanda. Per maggiori informazioni sui requisiti di ammissione, termini e modalità di erogazione delle borse è possibile fare riferimento al bando INPS. BANDO INPS 21/12/2018 

20 Dicembre 2018

Family Business – Borse di studio disponibili per il programma ideato per sostenere le imprese familiari italiane

In un’era in cui le piccole e medie imprese stanno acquisendo sempre maggiore rilevanza sul mercato globale, l’Executive Programme in Family Business Management viene pensato e progettato per comprenderne le reali opportunità di crescita e di sviluppo, in ambito nazionale ed internazionale, facendo leva sui pilastri della gestione e dell’organizzazione manageriale. Le imprese familiari rappresentano infatti una componente rilevante del sistema industriale Italiano ed Europeo. Sono familiari più del 60% delle imprese quotate, rappresentando l’85% della produzione nazionale e il 58% ha più di 50 milioni di euro di fatturato. Per questo, la LUISS Business School e Confindustria, da sempre impegnate a favorire lo sviluppo delle aziende Italiane e a promuoverne la crescita, mettono a disposizione 2 borse di studio a copertura totale per i candidati che supereranno le selezioni entro il 16 gennaio 2019:  1 Borsa di Studio in memoria di Giorgio Ambrosoli erogata dalla LUISS Business School BANDO  1 Borsa di Studio erogata da Confindustria BANDO BANDO  L’approccio multidisciplinare, arricchito dalle testimonianze dei principali attori dell’azienda familiare italiana, fornisce ai partecipanti le competenze necessarie per costruire e gestire in modo efficace un modello di impresa familiare. Inoltre, avendo accresciuto la qualità dell’offerta formativa e il livello dei servizi a supporto della didattica, questa edizione del corso in Family Business Management prevede la partnership con IÉSEG School of Management, all’interno della quale rientra l’organizzazione di due moduli che, svolti presso la sede IÉSEG a Parigi, saranno focalizzati sull’analisi delle eccellenze familiari italiane e francesi, che favoriranno lo sviluppo di un network di respiro internazionale. Il Corso è rivolto a figli di imprenditori di aziende di tutte le dimensioni, che intendano continuare la gestione della propria impresa familiare e giovani professionisti già inseriti, o che aspirano ad inserirsi in un contesto di impresa familiare al fine di acquisire ed aggiornare le conoscenze concettuali e gli strumenti operativi per un’efficace gestione delle Family Business. SCARICA LA BROCHURE 20/12/2018

18 Dicembre 2018

Manager come direttori d’orchestra: nuovo Executive Programme in Musica e Management

Nell’ambito di una più ampia collaborazione tra l’Università LUISS Guido Carli e l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la LUISS Business School propone un percorso executive manageriale originale, coinvolgente e competitivo che mira ad un arricchimento culturale e tecnico-manageriale dei partecipanti. Dirigenti di azienda come direttori di orchestra: l'executive programme in Musica e Management sviluppa un’attività didattica e divulgativa basata sul parallelismo tra temi di matrice aziendale e concetti e tecniche proprie della composizione ed esecuzione musicale. L’esecuzione e l’ascolto di performance musicali, combinati a specifiche tecniche di apprendimento, porteranno i partecipanti a migliorare le soft skill che, nell’ambiente tecnico-manageriale, costituiscono elementi distintivi per la crescita personale e aziendale. "Ho ideato e fortemente supportato, insieme a tutto il vertice LUISS e alla Business School, questi accordi con l'Accademia di Santa Cecilia" ha dichiarato la Professoressa Paola Severino, Vice Presidente della LUISS. "Essi consentiranno ai manager di partecipare ad un corso che mette a confronto le tecniche di direzione di orchestra con quelle di governo delle imprese. Agli studenti di avvicinarsi alla musica classica attraverso la partecipazione alle prove di una delle più grandi orchestre al mondo. Alla nostra Università di seguire alcune delle più importanti tournée all'estero di Santa Cecilia per costruire insieme progetti culturali internazionali con Università straniere. Un ulteriore progetto della LUISS volto ad illustrare le grandi eccellenze italiane, sostenuto anche dall’Associazione Laureati LUISS, una associazione che è vicina ai nostri laureati in tutto il mondo e ha rafforzato il loro orgoglio di far parte della grande famiglia LUISS". L’Auditorium Parco della Musica e la Sala Santa Cecilia ospiteranno i quattro incontri in cui il percorso si articola, che si focalizzeranno sui temi quali: diversity management; ascolto, feedback e motivazione all’interno di una organizzazione; rapporto tra esecuzione e organizzazione; corporate identity. Il corso – in partenza il 30 gennaio 2019 – sarà guidato dai docenti LUISS e dai musicologi dell’Accademia e vedrà la partecipazione di imprenditori, artisti e protagonisti del mondo della musica, tra i quali i direttori d’orchestra Antonio Pappano, Andres Orozco-Estrada, Semyon Bychov e Mikko Franck, insieme a pianisti, soprani e musicisti di calibro internazionale. SCARICA LA BROCHURE 18/12/2018

17 Dicembre 2018

La filiera dell’elettricità italiana: un’eccellenza internazionale

Tra innovazione, sostenibilità e visione condivisa “La filiera dell’elettricità italiana: un’eccellenza internazionale. Tra innovazione, sostenibilità e visione condivisa” è lo studio del Prof. Matteo Caroli, Associate Dean for Executive Education della LUISS Business School, presentato l'11 dicembre 2018 alla Farnesina. Lo studio racconta l’evoluzione dell’industria elettrica italiana negli ultimi quindici anni, ne evidenzia le eccellenze e indaga i processi alla base dei risultati riportati; individua inoltre le sfide per la transizione energetica dei prossimi anni, dedicando un focus al ruolo cruciale che potrà giocare Elettricità Futura per completare l’integrazione tra termoelettrici e rinnovabili. Dall’inizio di questo secolo, l’industria elettrica italiana ha attraversato una profonda trasformazione industriale e in termini di competitività, per diversi aspetti ancora in atto. Oltre al radicale cambiamento della struttura industriale, conseguente alla liberalizzazione del settore, si è registrata una crescita molto intensa della produzione da fonti rinnovabili, che già nel 2015 è arrivata a coprire il 33,5% dei consumi, per un totale di quasi 110 TWh, anche oltre l’obiettivo dei 99TWh al 2020, fissato dal Piano di Azione Nazionale sulle Energie Rinnovabili. Il cambiamento dell’industria elettrica nella direzione delle rinnovabili sta in effetti accadendo a livello mondiale dal 2007, quando la quota di elettricità mondiale generata da fonti rinnovabili era al 5%; è arrivata all’11% nel 2016 e ha superato il 12% nel 2017. Del resto, lo sviluppo di energia green è un pilastro delle politiche industriali e ambientali dell’Unione Europea almeno dall’inizio del secolo e si è ulteriormente rafforzato in questi ultimi anni. Il “2030 Climate and Energy Framework”, emanato nel 2014, prevede infatti obiettivi molto ambiziosi da conseguire entro il 2030: riduzione di almeno il 40% delle emissioni di gas a effetto serra rispetto ai livelli del 1990; incremento dell’efficienza energetica di almeno il 27%; raggiungimento di un livello di interconnessione pari al 15% della capacità elettrica installata. A questo intervento è seguito il pacchetto di proposte legislative “Clean Energy for All Europeans”, emanato nel novembre 2016 dalla Commissione Europea, finalizzato a fornire un chiaro riferimento istituzionale per la transizione verso l’energia pulita e a compiere un passo significativo verso la creazione dell’Unione Energetica Europea e di un mercato unico europeo dell’energia. L’industria elettrica italiana ai primi posti del sistema delle rinnovabili Le imprese italiane hanno saputo cogliere le opportunità offerte da questi cambiamenti diventando leader nella produzione di elettricità da rinnovabili. Già nel 2015, la percentuale di energia rinnovabile sul totale del consumo finale era arrivata sopra al 17%, raggiungendo il target fissato dall’Unione Europea per il 2020. Nel 2016, l’Italia era al sesto posto al mondo e seconda in Europa per capacità installata di generazione da fonte rinnovabile (escluso idroelettrico), con un valore di circa 34 GW. La capacità complessiva, considerato anche l’idroelettrico, sale a circa 52GW. L’eccellenza italiana nelle rinnovabili è determinata anche dalla notevole diversificazione delle fonti utilizzate, risultato di una specie di stratificazione avvenuta nel tempo. L’Italia ha un mix produttivo eccellente dal punto di vista ambientale, non solo per l’elevata presenza e diversificazione di rinnovabili, ma anche perché la seconda fonte più utilizzata è il gas, utilizzato in centrali realizzate in tempi recenti e tecnologicamente avanzate; del resto, già all’inizio di questo secolo iniziò la progressiva sostituzione degli impianti a olio, appunto, con quelli a gas. I dati del GSE evidenziano che nel 2016 oltre il 38% della produzione è da fonti rinnovabili, poco meno dello stesso valore da gas, il carbone segue con il 15%; le altre fonti fossili sono del tutto marginali. Nell’ultimo biennio, si è verificato un “fuel switching” virtuoso nell’ambito delle fonti tradizionali, con la produzione a carbone in costante diminuzione.  La rapida diffusione dei consumi di elettricità prodotta da fonti rinnovabili è stata possibile anche grazie all’eccellenza della rete distributiva esistente nel paese, che ha saputo garantire la massima efficienza nella connessione degli utenti finali. La cifra fortemente green del settore elettrico italiano sta anche nella sua efficienza complessiva. Secondo il “2018 International Energy Efficiency Scoreboard”, pubblicato ogni due anni dall’American Council for Energy Efficient Economy, l’Italia (insieme alla Germania) è al primo posto per efficienza energetica complessiva, tra i 25 paesi nel mondo maggiori consumatori di energia. Le sfide future Per gestire efficacemente il nuovo grande fabbisogno di FER, è essenziale fare in modo che il mercato superi la logica di breve termine propria di questi ultimi decenni, a favore di un approccio focalizzato sul lungo periodo. In questo senso, è ampiamente condivisa la necessità che anche nel nostro paese si definiscano chiaramente le condizioni di interesse generale rilevanti per i “purchase power agreements” (PPA), così da eliminare fattori di incertezza che limitino l’efficacia di tali contratti nella loro funzione di stabilizzazione dei flussi di cassa dei produttori e quindi di bancabilità dei nuovi investimenti. Occorre anche favorire un ulteriore salto tecnologico sul fronte dei sistemi di accumulo, le smart grid e la digitalizzazione dei piccoli impianti per introdurre efficaci meccanismi di controllo a distanza. La localizzazione degli impianti sul territorio è un altro tema cruciale, perché molti governi e stakeholder locali sono sensibili al consumo del suolo e al mantenimento della qualità del paesaggio esteso, e le produzioni da fonti rinnovabili sono caratterizzate da bassa densità di energia prodotta per unità di superfice necessaria. Se quindi da un lato è chiaro agli stessi produttori termoelettrici che tutto lo sviluppo futuro dell’industria si gioca su investimenti e innovazione tecnologica nella generazione da rinnovabili e nell’efficienza energetica, dall’altro, è altrettanto chiaro ai produttori da rinnovabili che la produzione termoelettrica avrà comunque un ruolo irrinunciabile ancora a lungo, per garantire la necessaria sicurezza al sistema elettrico nel suo insieme, avendo sviluppato tecnologie che la rendono comunque efficace anche dal punto di vista ambientale. È necessario inoltre accompagnare l’innovazione del mercato, intervenendo da un lato su un problema e dall’altro su un’opportunità. Il primo attiene ai rischi per il sistema derivanti dall’eccessiva frammentazione di una parte del mercato retail; la seconda riguarda le aspettative di sviluppo della partecipazione della domanda ai mercati, il cosiddetto “market response”, con i vantaggi economici e di stabilizzazione della rete che ne derivano. Anche nel segmento retail occorre dunque trovare il giusto equilibrio tra abbattimento delle barriere all’entrata e mantenimento dell’affidabilità complessiva del sistema elettrico. L’opportunità su cui si dovrà lavorare è, invece, la partecipazione della domanda ai mercati: “demand response”. Il nostro paese ha caratteristiche della domanda e di penetrazione FER che la rendono un mercato potenzialmente interessante per lo sviluppo del “demand response” e, affinchè questa opportunità sia colta anche in Italia, è essenziale creare le condizioni a partire da interventi sul quadro regolatorio. LEGGI LO STUDIO 17/12/2018

04 Dicembre 2018

SPA, Terme & Wellness Management  

Corso di specializzazione in partnership con Terme di Saturnia SPA & Golf Resort in partenza a Marzo 2019   SPA, Terme & Wellness Management è il corso di specializzazione che nasce con l’obiettivo di formare professionisti in grado di operare con successo nelle principali strutture del settore benessere, avvalendosi di una preparazione specifica e di livello che sostenga e promuova la vitalità e la qualità del comparto. I dati attuali confermano che, dal 2012 al 2017, il mercato del benessere in Italia è in crescita, con un aumento del 4% delle imprese che operano nel settore. Si prevede, inoltre, un valore prospettico del mercato di 2.768,2 milioni di euro nel 2022. Una crescita così repentina ha generato un disallineamento tra le esigenze del settore, le professionalità e le competenze richieste, un gap che questa iniziativa di formazione mira a colmare. Il programma, in partenza il 4 marzo 2019, si articola in 300 ore in formula full-time ed è strutturato in tre macro-aree tematiche (analitica, strategica, operativa), volte a fornire tutti gli elementi chiave allo svolgimento del lavoro.  Le lezioni frontali sono arricchite dalle attività di "on the job training", fondamentali per un’applicazione concerta dei principi teorici e per un contatto diretto con la realtà operativa del settore. Le lezioni, così come l’attività di "on the job training", si svolgono presso le strutture di Terme di Saturnia. Alla luce degli obiettivi del corso, la partnership con un player leader nel mercato del benessere termale e SPA, come Terme di Saturnia, che da sempre dimostra i più alti standard di qualità nei servizi e la costante evoluzione in termini di ricerca e innovazione, si rivela strategica. Il corso si rivolge a giovani neolaureati e a figure con obiettivi d’imprenditorialità nel settore benessere, mirando a formare non solo SPA Manager, ma anche Revenue Manager, Sales & Marketing Manager, Responsabili Risorse Umane, Business Consultant che potranno operare in ambito benessere. Per info: master@luissbusinessschool.it SCARICA LA BROCHURE 04/12/2018

04 Dicembre 2018

INCERTA et.cetera: dal 6 dicembre la mostra a cura degli studenti del Master of Art

“INCERTA et.cetera” è la mostra del collettivo curatoriale composto dagli studenti dell’ottava edizione del Master of Art della LUISS Business School. Con la supervisione scientifica di Achille Bonito Oliva, la mostra riflette sull’indeterminatezza della nostra contemporaneità attraverso i linguaggi della pittura, della scultura e delle installazioni video. Gli studenti del Master of Art hanno curato tutti i passaggi progettuali e organizzativi della mostra, dal concept alla scelta degli artisti, dagli allestimenti alla comunicazione sia stampa che social, sino alla redazione di un innovativo catalogo – realizzato con la collaborazione di NERO Editions – che approfondisce l’"Anatomia del tempo incerto" attraverso sezioni tematiche e contributi critici. Punto di partenza per la riflessione del collettivo curatoriale è la sparizione delle certezze. Cos’è il tempo incerto? Dipende dalla sua percezione, è il tempo dell’individuo o della società, è il tempo critico di reazione dell’essere umano di fronte a un senso di catastrofe imminente, è il tempo dell’azione o dell’immobilità, è la consueta paura della morte. Spunti di lettura e di interpretazione del tempo incerto, che si riverberano nelle rappresentazioni possibili. Se al centro di questa Babele c'è sempre l’uomo con il suo estremo bisogno di trasformare la realtà a suo riflesso, la reazione dell'arte è caleidoscopica, piena di creazioni eterogenee, che suggeriscono una deformazione delle categorie attraverso cui definiamo il nostro immaginario. Incerta è la forma declinata in neutro plurale di incertus, incerta, incertum, che lascia spazio a molteplici chiavi di lettura. Una scelta indeterminata - come il tema trattato - dove nulla è chiaro, ma solo frutto d’interpretazioni soggettive e oggettive. Si offre al pubblico la libertà di identificarsi - o meno - nelle varie espressioni artistiche scelte, così da indurlo a una personale riflessione sul tempo incerto. Il sottotitolo et.cetera, dal latino "e i rimanenti", "ed altre cose", "e così via", rimanda all'immaginario collettivo dell'incertezza che caratterizza la nostra contemporaneità. La mostra si terrà dal 6 al 20 dicembre 2018 negli spazi diffusi di Fòndaco, in via della Frezza a Roma. In mostra anche le opere dei tre finalisti della III edizione del Premio Internazionale Generazione Contemporanea, istituito dalla LUISS Business School per promuovere l’arte contemporanea italiana e straniera, sostenere gli artisti under 35 e dare vita alla collezione permanente d’arte contemporanea dell’Università LUISS Guido Carli. I tre finalisti sono: Federica Di Carlo, Raffaella Naldi Rossano, Alessandro Vizzini. Durante il vernissage sarà annunciato il vincitore, designato da una giuria composta da: Achille Bonito Oliva, Presidente di giuria Lorenzo Balbi, Direttore artistico MAMbo – Museo d’arte moderna di Bologna Anna Coliva, Direttore Galleria Borghese Pia Lauro, Curatore indipendente e diplomata Master of Art Domenico Piraina, Direttore PAC – Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano Luca Pirolo, Direttore Master of Art Monique Veaute, Presidente Fondazione Romaeuropa. Il Collettivo Curatoriale è composto da: Anna Baciarlini - Beatrice Bandinelli - Elisa Barbero - Greta Bonvicini - Francesca Carpani Glisenti - Giulia Caruso - Giampiero Castiglione - Liberata d’Amore - Elena D’Angelo - Maria Enza D’Auria - Eugenia De Petra - Flaminia Di Meo - Silvia Etzi - Adriano Foltran - Laura Fichera - Chiara Furega - Alessandra Giacopini - Mafalda Giro - Alessandra Grimaldi - Carla Lintas - Rachele Logli - Bianca Malitesta - Susanna Mancini - Benedetta Mirra - Raffaele Moretti - Serena Nardoni - Valerio Ninu - Lidia Orsatti - Laura Parascandolo - Carmen Petrarota - Jodie Petrosino - Giorgia Pieretti - Stefania Postiglione - Viviana Prisco - Giuseppina Sacco - Pedro Silvani. INFO INCERTA et.cetera c/o Fondaco - Via della Frezza, 43/51/57/60a – Roma Dal 6 al 20 dicembre 2018 Orari: dal martedì al sabato dalle 11.00 - 19.30 | Ingresso gratuito Inaugurazione Giovedì 6 dicembre 2018 - ore 18.30 Gli artisti: Gianfranco Baruchello, Enrico Boccioletti, Claire Fontaine, Pasquale Gadaleta, H.H Lim, Luca Manes, Diego Marcon, Marzia Migliora, Luigi Ontani, Alessandro Piangiamore, Nicola Samorì, Andrea Santarlasci, Santissimi, Luca Trevisani e Andreas Zampella. 04/12/2018

03 Dicembre 2018

Gli studenti LUISS Business School raccontano Leader for Talent con Vittorio Pisani

Quando essere leader significa "metterci la faccia": gli studenti #LUISSBusiness hanno incontrato Vittorio Pisani, Dirigente Generale della Polizia di Stato per l’inizio di Leader for Talent #L4T. Vittorio Pisani ha diretto le attività investigative che hanno condotto alla cattura del boss del clan dei casalesi Antonio Iovine e del capoclan Michele Zagaria. I commenti e le impressioni. La testimonianza di Vittorio Pisani alla LUISS Business School, nell’illustrazione di Riccardo Frezza  Bruna Giordano, Consulente Legale D’impresa – Prospettive Nazionali ed Internazionali: "Il Leader for Talent è un’iniziativa incredibile: l’idea di aver avuto la possibilità di conoscere e addirittura di confrontarmi direttamente attraverso la fase del Q&A, con una persona e un professionista del calibro di Vittorio Pisani ancora mi emoziona! La sua umiltà e onestà nel rispondere a tutte le domande che gli sono state rivolte, anche alle più personali e forse un po’ scomode, mi ha confermato che dietro un grande Leader c’è sempre un grande essere umano. Ed è questo quello a cui io aspiro e che mi ha portato a scegliere la business school: crescere come persona ancora prima che come professionista. Grazie ad eventi come questo, sento di esserci un pezzetto più vicina. Ringrazio Vittorio Pisani e la LUISS Business School per questa preziosissima e assolutamente formativa esperienza. Al prossimo #L4T". Luca Giannelli, Digital Marketing – major del Master in M³ Marketing Management: "Personalmente sono rimasto colpito dal suo approccio pacato, che ha trasmesso una grande sicurezza e convinzione nelle sue parole. Spero che ci siano altre occasioni per poterci confrontare con personalità di questo calibro". Gabriele Fosca, Consulente Legale D’impresa – Prospettive Nazionali ed Internazionali: "Ritengo Leader for Talent un’esperienza unica ed altamente formativa nel percorso di crescita che stiamo intraprendendo. Incontrare il Dr. Pisani è stato emozionante e fortemente motivazionale… ci ha fatto capire che valori quali umiltà, onestà e coraggio debbano essere le linee guida da seguire per raggiungere grandi traguardi nella vita personale e professionale". Beatrice Liberati, Sales & Account Management – major del Master in M³ Marketing Management : "Vedere che al di là dei ruoli ricoperti ci sono uomini come Vittorio Pisani, che ha fatto della sua umanità il uso punto di forza e della sua etica un elemento imprescindibile del suo modus operandi, lascia a noi un messaggio di grande valore: messaggio che non avremmo potuto apprendere tramite nessun manuale. Grazie a Leader for Talent abbiamo la possibilità di formarci e crescere in primis come persone nella vita, primo e importante step per poterci poi formare come professionisti nel lavoro". 03/12/2018

03 Dicembre 2018

La LUISS Business School a Milano LUISS Hub

Big Data Management for Executive, Food & Beverage Management, Governance della Privacy, Digital marketing & Social media Communication. Ma anche Energy Industry – major del Master in Management and Technology e Digital Business Strategy – major del Master in Management and Technology: è l’offerta formativa targata LUISS Business School presso il Milano LUISS Hub. Il Milano LUISS Hub è uno spazio polifunzionale nel cuore dell’Innovation district, nato dalla collaborazione tra la LUISS Guido Carli, Comune di Milano, Fondazione Brodolini e ItaliaCamp con la sponsorizzazione di WIND-TRE e TERNA. Il Milano LUISS Hub è insieme luogo di alta formazione, di alternanza scuola-lavoro, un incubatore di startup e un’area dedicata alla manifattura digitale. Si tratta di un’ex area industriale di circa 1.600 metri quadri, oggi di proprietà del Comune, dismessa e in disuso da anni. È stata restaurata, recuperata e riconsegnata alla collettività dopo 16 mesi di lavori. Si trova a due passi dalla Stazione Garibaldi FS e da piazza Gae Aulenti. Lo spazio accoglie manager, professionisti, studenti, makers e startupper, favorendo lo scambio e la contaminazione di idee, il networking e la creazione di inedite forme di collaborazione. Un contesto che, grazie a queste caratteristiche, facilita l’implementazione degli obiettivi di formazione manageriale della LUISS Business School, che sempre più pone attenzione alle sfide attuali di uno scenario competitivo globale, digitalizzato ed estremamente veloce, che richiede al tempo stesso di sviluppare una personale visione strategica nell’avvio o riqualificazione della propria carriera. Scopri la LUISS Business School presso il Milano LUISS Hub! 03/12/2018

03 Dicembre 2018

Nuove tecnologie: non solo minacce, ma anche opportunità per il consolidamento e la competitività delle banche italiane

Sono queste alcune delle conclusioni di LUISS Business School presentate durante l’evento “The Italian Banking Conference 2018”, che si è tenuto il 29 novembre 2018, presso il Milano LUISS Hub. Le nuove tecnologie possono migliorare significativamente la solidità del sistema bancario italiano, così come misurata dal rapporto tra il capitale di migliore qualità e le attività ponderate per il rischio (CET1 ratio, 13,8% il dato a fine dicembre 2017 secondo Bankitalia). Intelligenza Artificiale, Machine Learning, Blockchain e Bot possono contemporaneamente ridurre l’impatto dei Non Performing Loans – ad esempio attraverso meccanismi predittivi del merito di rischio - nonché i costi delle banche, liberando risorse umane per compiti a maggior valore aggiunto. Inoltre, i Big Data permettono di fornire un numero maggiore di informazioni commerciali, con un un’analisi più puntuale dei rischi, per un significativo impatto sulla trasparenza. Sono queste alcune delle conclusioni di LUISS Business School presentate durante “The Italian Banking Conference 2018”. L’Italia è tuttavia molto indietro rispetto a quanto sta avvenendo nel settore a livello internazionale. Solo nella prima metà del 2018 i deal di finanziamento delle FinTech da parte dei fondi di Venture Capital hanno superato la cifra record di 26 Miliardi di Dollari a livello globale: in Italia, per quanto le iniziative in corso di realizzazione siano 283, il controvalore complessivo dei finanziamenti è di appena 135 Milioni di Euro, lasciando quindi spazio a nuovi concorrenti. Peraltro, il 49% degli investimenti è destinato a servizi automatizzati per il cliente, come servizi di CRM e consulenza finanziaria, migliorati attraverso soluzioni di intelligenza artificiale e Chatbot; il 7% a tecnologie per la gestione dell’identità elettronica e il riconoscimento, utilizzate per la sottoscrizione di servizi finanziari; mentre solo il 4 per mille a sistemi Distributed Ledger che utilizzano la blockchain. Questo lascia inevitabilmente il campo a nuovi operatori in grado di minacciare significativamente il settore bancario tradizionale nel nostro Paese. «L’Italia investe ancora drammaticamente poco nelle nuove tecnologie, sia da un punto di vista infrastrutturale che di competenze digitali», ha dichiarato il Prof. Paolo Boccardelli, Direttore LUISS Business School. «I dati dimostrano che la Digital Transformation è un’opportunità senza precedenti per i grandi player bancari, prima ancora che per i giganti tecnologici. Ma è necessario accelerare, per evitare di dissipare un vantaggio competitivo facendo anche leva sulle competenze interne, sulle infrastrutture e sulla conoscenza del cliente». Durante la Italian Banking Conference 2018 LUISS Business School ha voluto aprire una finestra di dialogo fra imprese, istituzioni e accademia per favorire il confronto sulle prospettive di sviluppo del sistema bancario nazionale. La giornata, che ha visto il coinvolgimento di alcuni tra i più illustri nomi dell’economia e della finanza, è stata un'occasione di riflessione e di confronto, in cui, oltre agli impatti trasformativi delle grandi piattaforme tecnologiche, si è dibattuto sul futuro dell’Unione Bancaria Europea e sul nuovo approccio adottato da banche e intermediari finanziari nella gestione dei crediti in sofferenza. «La ristrutturazione delle banche italiane è stata fatta in ritardo, e dunque in modo più complicato, ma è avvenuta. Ora possiamo partecipare alla seconda parte di questo processo, senza subirlo, ovvero l’unione bancaria europea» ha dichiarato Luigi Abete, Presidente della LUISS Business School e di Bnp Paribas Italia a Lastampa.it. Per Ignazio Angeloni, Membro del Consiglio di Vigilanza Banca Centrale Europea, la strada verso il completamento dell’Unione bancaria è ancora lunga. Come ha dichiarato a Il Sole 24 ore: «È vero che i crediti deteriorati sono stati ridotti, ma esistono alcuni rischi sovrani molto forti e alcuni eventi recenti in Paesi dell’Unioni che li rendono molto preoccupanti». RASSEGNA STAMPA  Dalla carta stampata Hardvard Business Review Italia – La pubblicazione dell’intervento del Direttore LUISS Business School Paolo Boccardelli in occasione di “Italian Banking Conference 2018” Il Sole 24 Ore – Angeloni: la vera unione bancaria è lontana Il Giornale – La tecnologia rende le banche più solide MF – Milano Finanza – Banche indietro sul fintech Dal web LaStampa.it – Gros-Pietro:”Dietro gli npl si nascondono i troppi debiti delle aziende” Affaritaliani.it – LUISS Business School: The Italian Banking Conference, presentati gli scenari Radiocor/ Borsaitaliana.it – BTP: Gros-Pietro, buon investimento ma serve bilanciamento portafoglio GALLERY 03/12/2018 

26 Novembre 2018

Veneto in Azione: corsi di formazione gratuita per i lavoratori della regione Veneto

“Veneto in Azione: Capitale Umano e Innovazione” è il progetto promosso dalla Regione Veneto, con l’obiettivo di investire nella formazione del capitale umano per accrescere competenze e cooperazione come leve di cambiamento nelle relazioni tra cittadini, imprese e Amministrazioni. La LUISS Business School si è aggiudicata il bando di gara su percorsi di capacity building, un’offerta formativa innovativa nata con metodo partecipativo. I corsi si rivolgono ai lavoratori della regione Veneto. La Governance della Privacy – Il DPO e gli altri ruoli chiave Il 5 e il 6 dicembre 2018 è in partenza il corso “La Governance della Privacy – Il DPO e gli altri ruoli chiave”. Obiettivo del corso è fornire ai dipendenti pubblici una panoramica esaustiva sulla disciplina codificata dal nuovo Regolamento Europeo (679/2016) sulla protezione dei dati e sui suoi impatti organizzativi. Tra le novità e gli adempimenti che saranno approfonditi, il principio di accountability, il concetto di “privacy by design”, il ruolo del Data Protection Officer. Destinatari dell’iniziativa sono: enti locali, parti sociali, terzo settore, spettacolo, imprese. Il corso sarà articolato su due giornate e ciascun incontro avrà una durata di 6 ore (10:30 – 17:00). Il corso si svolgerà presso il Best Western Plus Quid Hotel Venice - Via Terraglio, 15 - Venezia Mestre. Motivazione e self-empowerment   Il 20 dicembre 2018 è in partenza il corso “Motivazione e self-empowerment “.  Il percorso mira a fornire una buona padronanza dei concetti legati alla motivazione del personale e a trasferire strumenti e possibili azioni per attivare l’empowerment dei propri collaboratori. Un focus sarà dedicato ai metodi per accrescere l’engagement, in una logica di miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia delle prestazioni qualitative e quantitative verso i clienti-utenti dei servizi. Destinatari dell’iniziativa sono: enti locali, parti sociali, terzo settore, spettacolo, imprese. Il corso sarà articolato su una giornata e avrà una durata di 6 ore (10:00 – 17:00). Il corso si svolgerà presso il Best Western Plus Quid Hotel Venice - Via Terraglio, 15 - Venezia Mestre. Per partecipare al corso è necessario registrarsi sulla piattaforma di collaborazione del progetto - CoLabora - accessibile al sito www.venetoinazione.it. Successivamente effettuato l’accesso, sarà necessario iscriversi al corso di interesse. COME REGISTRARSI Per info: 06 85222251  26/11/2018 

31 Ottobre 2018

Network: connecting people and sharing ideas

Una giusta rete di contatti permette di restare sempre aggiornati e non sentirsi isolati. Legami solidi che, nei momenti di difficoltà, rinnovano le energie nel proprio cammino di vita e di lavoro. Ecco perché creare un network è così importante. Per costruire e alimentare un network, per creare un sistema di rete sociale, bisogna essere innanzitutto credibili, seri ed etici. Può bastare una parola per esprimere questo concetto: il “trust”. Oltre l’aspetto giuridico in senso stretto, “trust” esprime un sentimento di fiducia. Un individuo che infonde “trust” è affidabile, una persona su cui potere contare. Non è casuale che il nostro primo network della vita sia quello basato sui legami con i nostri famigliari, vicini anche nei momenti di difficoltà e bisogno. In ambito sociale e lavorativo, creare un network richiede impegno: nasce da anni di incontri ed empatie, richiede tempo, dedizione ed energie, e se il “patto non detto” viene rispettato, può incrementare la forza propulsiva e generativa di ognuno. Il valore del network per un professionista significa soprattutto potersi confrontare con persone con più esperienza, che credono in ciò che fanno. Per crescere professionalmente è infatti fondamentale farsi ispirare da leader e manager sempre curiosi e pronti a mettersi in gioco. C’è bisogno inoltre della cornice giusta in cui condividere expertise e conoscenze, ma anche intuizioni e prospettive diverse, il contesto giusto che favorisca il confronto tra idee e faccia germogliare nuovi modi di lavorare e di cooperare. Valorizzare il network e renderlo un’opportunità di crescita professionale è il cuore dell’associazione Alumni LUISS Business School – LBA, che si è riunita il 23 ottobre 2018 a Villa Blanc. Un’occasione in cui gli Alumni della LUISS Business School si sono ritrovati per conoscere un progetto associativo sfidante, in cui ogni Alumno e ogni Alumna sono chiamati a diventare protagonisti. È il contributo di ciascuno che promuove la crescita del network Alumni, facendo della diversità il reale valore distintivo della community LBA. SFOGLIA LA GALLERY DELL'EVENTO “In quale ruolo giocheremo nell’associazione LUISS Business School Alumni” è stato infatti il leit motiv di un incontro coinvolgente e fruttifero, che ha visto la presentazione del programma associativo, fatto di attività e servizi per l’accelerazione e il consolidamento dello sviluppo personale e professionale. Un modello flessibile è la caratteristica principale dell’associazione, così da favorire la nascita di nuove idee di progetti, format eventi, format reunion, per impegnarsi come “ambassador” e per partecipare ai team di lavoro. Il modello si articolerà in “Link Hub”, appuntamenti mensili che si propongono come momenti di confronto destinati all’elaborazione delle idee e delle proposte, da trasformare in progetti esecutivi (in inglese e italiano) anche in collaborazione con la LUISS Business School. Il primo incontro si terrà il 19 novembre 2018 alle ore 18:30 presso la Sala degli Specchi nella sede della LUISS Business School di Villa Blanc. Costruire una rete di valore e di valori, una rete che a volte acclama per un goal e che a volte aiuta a parare le bordate della vita. Ecco perché l’associazione Alumni LUISS Business School crede fortemente in questo progetto e in questa rete! Join us! Join LUISS Business School Alumni! REGISTRATI 31/10/2018 

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