News & Insight
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04 Ottobre 2022

Executive Master in Financial Accounting - Webinar di Presentazione e Q&A con Referenti Scientifici

Giovedì 13 ottobre 2022 alle ore 18:00 si terrà il webinar di presentazione degli Executive Master in Financial Management offerti da Luiss Business School.I programmi dell’Area Accounting, Finance e Control si pongono l’obiettivo di formare i nuovi professionisti che saranno chiamati a svolgere un ruolo chiave nel raggiungimento della strategia aziendale, avendo a disposizione nuovi strumenti per la definizione di obiettivi e piani d’azione. AGENDA: Il webinar prevede la presentazione dei programmi, verranno illustrate le Major dell’executive in Amministrazione, Finanza e Controllo, Finanza e Mercati, Fintech&Banking, a cura dei Referenti Scientifici. È prevista inoltre una sessione di Q&A dove sarà possibile ricevere informazioni sui servizi di EduCare, Carrier Services e Networking di Luiss Business School. PERCHÉ PARTECIPARE? Il webinar è un’opportunità per acquisire le informazioni preliminari sui contenuti dei percorsi e capire come avviare una carriera nella funzione finanza di aziende e istituzioni. SPEAKERS: Saverio Bozzolan, Ordinario di Economia Aziendale, Luiss Guido Carli e Referente Scientifico di Major in Amministrazione, Finanza e Controllo Roma e MilanoSilvio Fraternali, Executive Director – Responsabile Della Direzione Controlli E Supporto Al Business, Intesa Sanpaolo e Referente Scientifico Major in Fintech&Banking RomaRenato Giovannini, Professore ordinario di Banking and Finance, Università degli studi Guglielmo Marconi, Referente Scientifico Major Finanza e Mercati Roma QUANDO: 13 ottobre 2022 ORA: 18:00 CEST LINGUA: Italiano DOVE: Online Per partecipare è necessaria la registrazione REGISTRATI Scopri i programmi dell’Executive Master in Financial Management: Amministrazione, Finanza e Controllo Major dell’Executive Master |Sede: RomaSCARICA LA BROCHUREAmministrazione, Finanza e Controllo Major dell’Executive Master | Sede: MilanoSCARICA LA BROCHUREFinanza e Mercati Major dell’Executive Master | Sede: RomaSCARICA LA BROCHUREFintech & Banking Major dell’Executive Master | Sede: RomaSCARICA LA BROCHURE 4/10/2022

03 Ottobre 2022

Strumenti di finanza sostenibile per la crescita delle imprese

L’attenzione crescente dell’opinione pubblica e dei policy maker verso i temi dell’efficienza energetica, del cambiamento climatico e della transizione verde, e lo stesso impegno degli imprenditori verso la sostenibilità, sono oggi i fattori determinanti per le strategie di crescita delle imprese. È in tale ottica che Luiss Business School ed Equita, tra le principali investment bank in Italia, hanno promosso la ricerca “Sustainable Debt Instruments: Evolution and Outlooks with a focus on Italian Companies”, che sarà presentata il prossimo 11 ottobre 2022 a Villa Blanc durante l’evento “Strumenti di finanza sostenibile per la crescita delle imprese”. Obiettivo del paper è analizzare i principali strumenti di debito a disposizione delle società italiane nell’ambito della finanza sostenibile, dai green bond ai sustainable bond, dalle emissioni social a quelle sustainability-linked, insieme con l’evoluzione del settore e delle policy di riferimento in materia di sostenibilità.Seguirà poi una tavola rotonda in cui istituzioni, società emittenti, imprenditori e associazioni si confronteranno sul contesto normativo e sui benefici per accedere ai diversi strumenti di debito sostenibile.  AGENDA 10.30  Registrazione e Welcome Coffee 11.00  Saluti di aperturaLuigi Abete, Presidente, Luiss Business SchoolCarlo Andrea Volpe, Co-responsabile Investment Banking, Equita 11.15  Presentazione della ricerca “Sustainable Debt Instruments: Evolution and Outlooks with a focus on Italian Companies” Raffaele Oriani, Dean, Luiss Business SchoolFrancesco Asaro, Vice President, Equita 11.45  Tavola Rotonda Francesco Gianni, Socio fondatore, Gianni & Origoni – GOPEnrico Gomiero, Vice President e CFO, CarraroAndrea Nuzzi, Head of Corporate and Financial Institutions, Cassa Depositi e PrestitiEmanuele Orsini, Vicepresidente per il Credito, Finanza e Fisco, Confindustria Modera: Janina Landau, Giornalista e conduttrice, Class CNBC 12.30  ConclusioniMarco Clerici, Co-responsabile Investment Banking, Equita 12.35  Networking Lunch L’evento è gratuito, per partecipare è necessaria la registrazione REGISTRATI 03/10/2022

28 Settembre 2022

Webinar – Cosa significa fare il coach?

Giovedì 6 ottobre 2022 alle ore 18:00 si terrà il webinar di presentazione del Flex Executive Coaching Programme offerto dalla Luiss Business School che giunge alla sua seconda edizione ed è in partenza il 4 novembre. Il webinar Cosa significa fare il coach? è un’opportunità per acquisire le informazioni preliminari sui contenuti del percorso, approfondire il ruolo del coaching professionale ed i diversi approcci di coaching all’interno delle competenze ICF. Grazie a professionisti con lunga esperienza nelle organizzazioni e istituzioni pubbliche e private, scopri il ruolo del coach nello sviluppo ed integrazione delle competenze professionali. Inoltre, saranno presenti anche alumni delle edizioni precedenti che risponderanno alle domande dei partecipanti al webinar. AGENDA: Il webinar prevede la presentazione del programma dove verranno illustrati i contenuti, presentati i docenti e i coordinatori dei moduli del percorso. È prevista una sessione di Q&A dove sarà possibile ricevere informazioni sui servizi di EduCare, Career Services e Networking della Luiss Business School. Saranno inoltre fornite informazioni sulle borse di studio disponibili.   SPEAKERS: Vito Marzulli - Country Manager, Coach e TrainerCecilia Toni Saracini - Psicologa del lavoro, Coach e Trainer QUANDO: 6 ottobre 2022 ORA: 18:00 CEST DOVE: Online Per partecipare è necessaria la registrazione REGISTRATI SCARICA LA BROCHURE 28/9/2022

23 Settembre 2022

Purpose, brand e corporate reputation: storie aziendali a confronto

Strategie di branding sempre più guidate dal purpose e ripensate all’insegna della missione e dei valori: ne discuteremo il 29 settembre a Villa Blanc insieme a un panel di primarie realtà aziendali e mondo dell’università, per un confronto a 360° sull’evoluzione del posizionamento dei brand. Uno scenario in cui le sfide della sostenibilità e dell’impatto sociale sono determinanti per l’architettura della corporate reputation e si riflettono sulla connessione dei brand con il mercato e le persone. Il dibattito sarà inoltre un’occasione per presentare il Teaching Case «Value and values»: purpose, reputation e scelte di brand nella fusione WINDTRE, a cura di Matteo Giuliano Caroli, Associate Dean per l’internazionalizzazione, Direttore BU Applied Research e Osservatori, Luiss Business School, e Marco Mazzù, Professor of Practice di Marketing, Luiss University & Luiss Business School. AGENDA  11.30 Indirizzo di salutoMatteo Caroli, Associate Dean for Internationalization, Direttore BU Applied Research e Consulting, Luiss Business School 11.40 Introduzione: «Value and values»: purpose, reputation e scelte di brand nella creazione di valore in WINDTREMarco Francesco Mazzù, Professor of Practice Marketing, Luiss Business School 12.00 Tavola rotondaAlberto Mattiacci, Ordinario Economia e Gestione delle Imprese, Università Sapienza di RomaMichela Russo, Head of Brand Strategy & Guidance Italy, Insights Division KantarSara Taschera, Direttrice Comunicazione, COOP ItaliaTommaso Vitali, Direttore B2C Marketing & New Business, WINDTREAndrea Ziella, Head of Marketing and Digital, Mattel ItaliaModera: Matteo Caroli, Associate Dean for Internationalization, Direttore BU Applied Research eConsulting, Luiss Business School 12.50 Q&A session e conclusioni 13.15 Cocktail  L’evento è gratuito, per partecipare è necessaria la registrazione.  REGISTRATI 23/09/2022

03 Agosto 2022

Un percorso unico nel mondo MBA

Scopri il Made in Italy con un brand unico del Fashion & Luxury Un percorso esclusivo dedicato all’alta formazione manageriale con un ospite d’eccezione - MBA Full-time e MBA Part-time Milano . Se sei un professionista con almeno tre di esperienza lavorativa, puoi candidarti per partecipare ad un’esperienza unica di consulenza individuale volta a sostenere efficacemente la tua crescita professionale.   I nostri esperti del recruitment office e del career service forniranno informazioni utili per l’individuazione del percorso formativo più in linea con il tuo ruolo e obiettivi professionali, valorizzando i punti di forza e le aree di sviluppo funzionali a migliorare il posizionamento nel mercato.   Un ospite d’eccezione, manager di un brand di lusso noto in tutto il mondo, renderà esclusivo il percorso proposto attraverso un focus group in cui ti saranno forniti consigli strategici per interpretare e rispondere alle nuove sfide globali.   I nostri alumni condivideranno la loro esperienza alla Luiss Business School, in particolare le attività, i servizi e le iniziative in cui sono coinvolti quotidianamente.   QUANDO: 5 settembre 2022 a partire dalle ore 17.00  DOVE: Villa Blanc, Via Nomentana 216, 00162 – Roma  AGENDA:  Orientamento con il recruitment office  Sessione informativa del career service Focus group con brand di alta moda Chat con i nostri Alumni Campus visit di Villa Blanc   Per partecipare è richiesto l’invio del Cv e la compilazione del form di registrazione REGISTRATI Per richiedere informazioni è possibile contattare MBA Staff:Sara BagazziniE-mail: mba@luissbusinessschool.itTelefono: 0685225574 03/08/2022

MBA

21 Luglio 2022

Titanus e Luiss Business School insieme per la creazione di un documentario sulla celebre casa di produzione e distribuzione cinematografica guidata da Guido Lombardo

La storica casa di produzione e distribuzione cinematografica e televisiva italiana fondata nel 1904 sarà raccontata dagli studenti Luiss Business School coordinati dal giornalista e regista Marco Spagnoli Titanus, storica casa di produzione e distribuzione cinematografica e televisiva italiana, si farà raccontare dagli studenti dei Master di Gestione della Produzione Cinematografica e Televisiva e Writing School for Cinema and TV della Luiss Business School, diretti dal professor Luca Pirolo. Gli studenti verranno infatti incaricati di realizzare un documentario sulla storia e sul futuro della società, coordinati dal giornalista, regista e critico cinematografico Marco Spagnoli, docente Luiss Business School. La collaborazione, nata anche grazie al supporto di Francesca Tauriello, co-direttice di Writing School for Cinema and TV, prevede una visita alla sede storica della Titanus, la realizzazione di interviste con il CDA, la visione e selezione di materiale d’archivio utile a raccontare la storia della casa di produzione, in un progetto che si realizzerà in un documentario.            Un’occasione unica per gli studenti che avranno la possibilità di conoscere da vicino una delle case di produzione più longeve al mondo, con oltre 1.500 tra film prodotti e distribuiti, dal cinema muto ad oggi, e che sono il riflesso della storia del nostro Paese. Totò, Sophia Loren, Dario Argento e Giuseppe Tornatore sono solo alcuni dei volti “scoperti” da Titanus che, nell’ottica di innovare sempre i propri prodotti, ha fatto dello spirito pionieristico una delle sue caratteristiche principali.        Un passato dunque prezioso e unico che però non ha esaurito la potenza creativa di una delle famiglie che hanno fatto la storia del cinema italiano: oggi, con la terza generazione, l’azienda intende aprirsi ai nuovi linguaggi e alle opportunità che offre il settore, sempre rivolti verso il futuro, ma senza mai dimenticare le radici che l’hanno consacrata nel passato. Il documentario sarà il frutto di un cammino accademico e di formazione per gli studenti che lo realizzeranno, un percorso che è iniziato con una Masterclass presso Villa Blanc, sede della Luiss Business School, tenuta dall’Amministratore Delegato della Titanus Massimo Veneziano e dal Consigliere Titanus Simone Conti, con una speciale introduzione del Presidente della Titanus Guido Lombardo. È infine seguita la visione del documentario “L’ultimo gattopardo” di Giuseppe Tornatore, ritratto inedito e autorevole di Goffredo Lombardo, che si è tenuto nella prestigiosa e appena restaurata Sala Cinema all’interno della storica sede Titanus. </p> 21/07/2022

14 Luglio 2022

Master Tourism Management – Webinar

Presentazione del Master in Tourism Management. Evoluzione delle competenze nel turismo Il 26 luglio alle ore 15.00 ti invitiamo a partecipare al webinar di presentazione della prossima edizione del Master in International Management - Major in  Tourism Management, un programma di 12 mesi in lingua inglese progettato per giovani talenti che desiderano  lavorare all’interno dell’ospitalità turistica. Durante il webinar verranno approfonditi i punti di forza di questo master e le prospettive di carriera future. Un esperto del settore analizzerà i cambiamenti epocali nel settore turistico dopo il Covid, esplorando quali sono le "nuove posizioni" più richieste nel mercato. Inoltre, verranno approfondite le competenze dei professionisti, necessarie durante il processo di reclutamento, nonché alcune delle skills più ricercate come: intelligenza emotiva, problem solving, agilità di apprendimento, crescita interfunzionale, apprendimento attivo, consapevolezza digitale, resilienza, pensiero critico, linguaggio del corpo e molto altro. Una parte rilevante sarà inoltre dedicata alla trasformazione digitale che è una componente importante del nuovo modo di fare impresa turistica: come è possibile avvicinarsi a un nuovo mercato grazie ai Social Network e come i clienti utilizzino queste diverse modalità di comunicazione per interagire con i professionisti del settore in modo rapido. In conclusione verranno introdotte le varie opportunità di lavoro legate alle nuove aperture di hotel in Italia di Brand Internazionali e il legame intrinseco che esiste tra il mercato del lusso e il business alberghiero come un importante vantaggio competitivo.  Il Coordinatore del Master, durante un Q&A, risponderà a tutte le domande e curiosità dei partecipanti fornendo dettagli, approfondimenti e suggerimenti per candidarsi alla prossima edizione del Master in partenza a settembre 2022 a Roma. Il webinar si rivolge a neolaureati e a giovani professionisti con lauree in tutte le discipline. Speakers Elena Dittadi, Complex Reservation Manager, The St. Regis Rome | The Westin Excelsior Rome Rachele Zucchetti, Coordinatore Master Full-time, Luiss Business School L’evento si terrà in lingua inglese e italiano Per partecipare è necessaria la registrazione. REGISTRATI 14/07/2022

13 Luglio 2022

Assicurazioni: ANIA e Luiss insieme per formare i manager del futuro

Maggiore integrazione tra Assicurazioni e Università per la formazione manageriale d’eccellenza in ambito Insurance e sviluppo di un percorso di specializzazione rivolto a coloro che intendono affrontare e governare le crescenti complessità del settore. È con questo obiettivo che è stato firmato oggi a Villa Blanc, sede della Luiss Business School, l’accordo di collaborazione tra Luiss e ANIA, Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici. All’incontro hanno partecipato Giovanni Lo Storto, Direttore Generale della Luiss, Enzo Peruffo, Associate Dean for Education, Luiss Business School, Umberto Guidoni e Angelo Doni, Co-Direttori Generali ANIA. Il settore assicurativo sta registrando importanti cambiamenti e un’attenzione crescente alla compliance e alle nuove regole di mercato che impongono figure pronte a gestire e guidare l’innovazione tecnologica e della governance sostenibile. Per rispondere a questa esigenza, Luiss Business School e ANIA collaboreranno allo sviluppo e all’implementazione del Major in Insurance Management dell'Executive Master in Financial Management, in partenza da novembre 2022.    Il Master di II livello, della durata di 12 mesi, prevede “Corsi Core” dedicati alle tecniche fondamentali di Financial Management e “Corsi di specializzazione” che forniscono conoscenze approfondite, strumenti operativi e competenze tecniche utili a ricoprire efficacemente ruoli di responsabilità all’interno dell’insurance management. L'offerta formativa è arricchita dalla possibilità di frequentare laboratori online per affinare le abilità cognitive, emotive e relazionali (Life Skills Lab) e per sviluppare la capacità di analisi delle dinamiche aziendali alla luce dei grandi cambiamenti in ambito economico, finanziario e tecnologico (Megatrend Skills Lab). Inoltre, i partecipanti possono partecipare a moduli internazionali, erogati dalle business school estere, per arricchire il proprio curriculum e conoscere i sistemi educativi di altri Paesi. Scopri il programma RASSEGNA STAMPA Borsa Italiana, Assicurazioni: accordo Luiss-Ania per formare i manager del futuroAffari Italiani, ANIA e Luiss, insieme per formare i manager del futuroHuffington Post, Ania e Luiss insieme per formare i manager del futuroMilano Finanza, Ania-Luiss per la formazione dei managerLibero, Luiss e Ania per i nuovi managerIl Giornale, Ania accordo con Luiss per la formazione 13/07/2022

07 Luglio 2022

Luiss Business School e Andaf insieme per formare specialisti del settore finanziario

Formare figure di elevato profilo e competenza specialistica, in linea con le esigenze del mercato del lavoro, dotate di una qualificazione professionale adeguata alla crescente complessità della vita aziendale e favorire l’integrazione della preparazione teorica con quella pratica, attraverso le testimonianze di CFO di primarie aziende nazionali ed internazionali. È su queste direttrici che si fonda l’accordo di collaborazione firmato a Villa Blanc da Luigi Abete, Presidente Luiss Business School, e Agostino Scornajenchi, Presidente Andaf, Associazione Nazionale Direttori Amministrativi e Finanziari e primaria realtà professionale del settore. In linea con gli obiettivi della Scuola e con quelli dell’Associazione, la partnership vuole favorire lo scambio di esperienze e competenze manageriali e specialistiche per contribuire alla formazione e alla crescita professionale di figure che non solo abbiano la piena conoscenza delle tecnologie applicate all’area Amministrazione Finanza e Controllo, ma, grazie allo sviluppo delle loro competenze manageriali, diventino anche protagoniste delle sfide del futuro, a sostegno della crescita delle grandi imprese e delle Pmi italiane. Tra i temi oggetto della collaborazione: la realizzazione di programmi di ricerca scientifica su temi di reciproco interesse; l’organizzazione di eventi; percorsi di alta formazione, corsi di specializzazione, Master Universitari, finalizzati anche all’ottenimento della certificazione del profilo professionale di CFO, Dirigente Preposto, Responsabile Amministrazione Finanza e Controllo. “L’eccellenza della formazione proposta da Luiss Business School da ora si coniuga all’esperienza professionale dei CFO associati ad Andaf - ha dichiarato il Presidente di Andaf, Agostino Scornajenchi. L’accordo siglato con Luiss Business School conferma il nostro obiettivo fondamentale di contribuire a definire percorsi formativi orientati al mondo dei CFO per costruire figure di elevato profilo e di grande competenza specialistica, grazie alle testimonianze dei nostri Soci che operano in primarie aziende nazionali e internazionali. Vogliamo così garantire, anche ai nostri giovani Associati, la possibilità di accedere a percorsi dedicati che ne favoriscano lo sviluppo delle capacità manageriali affinché agiscano da protagonisti per contribuire attivamente alla strategia aziendale e abbiano la preparazione necessaria ad analizzare i cambiamenti di scenario, in cui i nuovi paradigmi di gestione sostenibile richiedono visione, intuizione e rapidità di esecuzione”. Il Presidente di Andaf ha aggiunto: “Un’attenzione particolare sarà dedicata anche alla creazione di corsi preparatori all’esame di certificazione del profilo professionale e del servizio nell’area Amministrazione Finanza e Controllo. Inoltre, offriremo l’opportunità ai giovani studenti di Luiss Business School di entrare nella realtà operativa delle imprese associate ad Andaf per costruire così una solida preparazione professionale”. Luigi Abete, Presidente Luiss Business School: “Siamo particolarmente orgogliosi di questa partnership, che ci vede accanto ad una importante realtà associativa e con la quale condividiamo valori come la centralità della formazione d’eccellenza e dello scambio di esperienze ed expertise quale motore per favorire la crescita professionale. Sono certo che questa collaborazione darà ottimi frutti, rafforzando la nostra capacità in termini di qualità dell’offerta formativa e di ricerca scientifica”. 7/7/2022

04 Dicembre 2017

Doing Business in United Arab Emirates: la consegna degli attestati

  Venerdì 24 novembre, nell' Aula G 103 della prestigiosa  Sede di Villa Blanc della LUISS Business School, l'Ambasciatore degli Emirati Arabi Uniti S.E. Sig. Saqr Nasser Ahmed Abullah Al Raisi ha consegnato agli iscritti al Corso Doing Business in United Arab Emirates gli attestati di partecipazione. L' Ambasciatore nel suo intervento di saluto, dopo aver ringraziato  il Direttore del corso Prof. Avv. Gian Domenico Mosco per l'iniziativa dall'alto valore culturale ed internazionale, ha salutato gli iscritti augurandosi che ognuno di loro possa svolgere la propria attività professionale manageriale ed imprenditoriale negli EAU garantendo un fattivo supporto del Governo Emiratino. Il corso, che ha visto la partecipazione di illustri docenti, rappresentanti del mondo imprenditoriale e professionale presenti nel mercato degli EAU, ha affrontato temi come le tecniche per negoziare un deal in modo professionale, strutturato ed efficace in un contesto cross-culturale e la necessità di preparare l’accesso al mercato estero con una completa due diligence legale, commerciale, fiscale e finanziaria dell’operazione. Per quanto attiene alle materie prettamente giuridiche si sono esaminati nel dettaglio la company law emiratina, gli aspetti più rilevanti della fiscalità internazionale – aspetto centrale poichè gli Emirati Arabi sono un paese a fiscalità privilegiata – il diritto delle obbligazioni, il sistema giudiziario e le questioni di diritto internazionale privato. Il corso ha formato degli operatori specializzati nell’internazionalizzazione – vista sotto molteplici prospettive – verso i paesi del Golfo, e in particolare verso gli Emirati Arabi Uniti (EAU). Il corso ha consentito a manager e professionisti di apprendere sia gli aspetti giuridici e fiscali sia quelli di natura operativa. Al termine del corso, i partecipanti sono quindi in grado di operare con competenza  in contesti internazionali che differiscono in modo significativo dall’ambiente domestico ed  i più meritevoli potranno ottenere uno stage retribuito presso imprese e studi legali e fiscali internazionali presenti nel DIFC di Dubai e nella capitale di Abu Dhabi. (Articolo del Prof. Gian Domenico Mosco, Ordinario di Diritto commerciale presso il Dipartimento di Giurisprudenza della LUISS Guido Carli, Direttore dell’Executive Program “Doing Business in UAE, e dell’Avv. Giuseppe Cavallaro, Coordinatore Didattico dell’Executive Program “Doing Business in UAE”) 24/11/2017 

27 Novembre 2017

Le Casse di previdenza tra autonomia e responsabilità. I professionisti, il risparmio, l’economia reale

Dalle ragioni della privatizzazione, alla verifica dei fondamenti costituzionali ai principi di gestione degli attivi: l’indagine sulla natura giuridica delle casse di previdenza permette di comprendere come un’efficace gestione finanziaria del risparmio delle Casse di previdenza possa incidere sull’economia reale.  Le Casse di previdenza, gestori di forme pensionistiche obbligatorie per i liberi professionisti italiani, sono state privatizzate nel 1994. Da allora si è sviluppato un ampio dibattito dottrinale circa la loro natura giuridica, anche per la persistente tendenza delle strutture amministrative dello Stato a ricondurle in un alveo pubblico. L’inserimento di tali soggetti nell’elenco Istat della PA, comprensibile in termini di classificazione statistica di macro aggregati contabili a livello europeo ma non come surrettizia riqualificazione della natura giuridica delle Casse stesse, non ha certamente contribuito a fare chiarezza. La sfida raccolta dalla ricerca promossa da Adepp, condotta da Astrid e LUISS Business School è stata quella di recuperare le ragioni della privatizzazione delle Casse di previdenza verificandone il fondamento costituzionale e approfondendo i princìpi teorici alla base della gestione degli attivi, con particolare attenzione all’economia reale e alle infrastrutture. Un contesto che ha frequentemente chiamata in causa la Corte Costituzionale, intervenuta di recente per ribadire, tra l’altro, i principi di autonomia gestionale di questi soggetti. Tema che porta in primo piano anche l’attività di investimento e il contributo che l’economia reale può dare ad un’efficace gestione finanziaria del risparmio delle Casse di previdenza. #CassePrevidenza: il live tweeting ⚡️ “Le Casse di Previdenza tra tutela del risparmio e investimenti” #casseprevidenza @FondAstrid @stampaadepp @UniLUISS @FrancoBassanini @MatCaroli https://t.co/WPZohTLlak — LUISS BusinessSchool (@LUISSBusiness) 27 novembre 2017  Le casse di previdenza tra autonomia e responsabilità. I professionisti, il risparmio, l'economia reale  Responsabili della ricerca: Federico Merola e Matteo Caroli Coordinatore: Valerio Francola Autori: Christian Iaione e Paola Fersini Prefazione di Alberto Oliveti Introduzione di Franco Bassanini GLI AUTORI Federico Merola Da 25 anni attivo negli investimenti in infrastrutture, è AD di Arpinge Spa; membro del Direttivo Astrid, consigliere di SACE spa e docente alla LUISS Guido Carli. Autore di numerosi articoli e pubblicazioni. Matteo Caroli è ordinario di Gestione delle imprese internazionali presso la LUISS Guido Carli. Dirige il Centro di ricerche internazionali sull’innovazione sociale. Tra le pubblicazioni, ha curato Economia e gestione delle imprese per Mc Graw Hill. Christian Iaione è professore di Diritto pubblico all’Università Guglielmo Marconi, fellow dell’Urban Law Center della Fordham University, docente di Diritto e politiche urbane e direttore del LABoratorio per la GOVernance dei beni comuni alla LUISS Guido Carli. Socio Astrid. Paola Fersini è dottore di ricerca in Scienze Statistiche Attuariali alla Sapienza. Professore aggregato di Matematica Finanziaria in LUISS, docente alla LUMSA e LUISS Business School. Partner scientifico dello Studio Olivieri & Associati, siede nel Consiglio dell’Istituto Italiano Attuari. Andrea Mattei è Teaching Assistant in Matematica Finanziaria alla LUISS Guido Carli. 27/10/2017

22 Novembre 2017

Al via il percorso in Executive Compensation & Governance #LUISSBusiness

Articolo di Guido Cutillo, coordinatore scientifico dell’Osservatorio sull’Executive Compensation e la Corporate governance della LUISS Business School; Partner EY Le politiche di Executive Compensation stanno affrontando un periodo di grande trasformazione per la necessità di bilanciare le pressioni che provengono da un assetto azionario delle aziende sempre più caratterizzato dalla presenza di investitori istituzionali internazionali particolarmente attenti alla coerenza tra creazione di valore e compensi manageriali, oltre che da un contesto economico fortemente volatile a causa della digital revolution. Il percorso immaginato è unico nel suo genere perché nato all’interno dell’Osservatorio sull’Executive Compensation & Corporate Governance grazie al contributo dei suoi autorevoli partecipanti che hanno costituito l’Advisory Board del corso. La prospettiva è infatti quella di rovesciare il tradizionale approccio didattico per coinvolgere testimoni e gli stessi partecipanti in una sorta di agorà di esperti in grado di contribuire alla discussione condividendo esperienze e lavorando sullo sviluppo della materia in ottica forward looking. I partecipanti svilupperanno competenze in ambito giuslavoristico, organizzativo, di corporate governance, economico e finanziario. Il 22 novembre 2017 si è tenuto il primo incontro dell'Executive Program Executive Compensation & Governance, nato dalla collaborazione tra l’Osservatorio sull’Executive Compensation & Corporate Governance e il People Management Competence Centre & Lab, due eccellenze della LUISS Business School che rappresentano un punto di riferimento sui temi della governance, della remunerazione e Gestione delle Risorse Umane per un’ampia comunità professionale di executive e manager. Il programma è disegnato per aiutare le organizzazioni a ripensare in modo strategico le politiche di remunerazione degli Executive e si rivolge a manager, professional e consulenti che vogliono consolidare una competenza a tutto tondo sulle tematiche di executive compensation, acquisendo una prospettiva strategica e trasversale ai diversi aspetti coinvolti: dal quadro normativo e regolamentare ai temi di corporate governance, di remunerazione e comunicazione. 22/11/2017

15 Novembre 2017

Prospettive degli Executive - Arper, un family business verso l’internazionalizzazione

All’interno dell’Executive Leadership Program, lo spazio Prospettive degli Executive ha visto il 9 novembre 2017 protagonisti Claudio Feltrin e Vincenzo Rivizzigno, rispettivamente Presidente e AD di Arper, azienda italiana di design, con sede in provincia di Treviso. Arper è un’azienda trevigiana che nasce nel 1989 come evoluzione dell’attività artigianale di lavorazione del cuoio cui si era dedicata negli anni Ottanta la famiglia Feltrin. L’azienda viene fondata dal padre Luigi (oggi Presidente d’Onore) assieme ai figli Mauro e Claudio (quest’ultimo, attuale Presidente e Amministratore Delegato), e si contraddistingue fin da subito per il forte orientamento all’innovazione – di prodotto e di processo – e all’internazionalizzazione. Oggi Arper è distribuita in 90 Paesi, attraverso una rete capillare di dealer e agenti. Gli obiettivi nel medio-lungo periodo sono di favorire un rapporto più diretto con i partner, in un’ottica globale e personalizzata al servizio, e di sviluppare una strategia di espansione che punti a valorizzare il contesto locale. L’azienda è in crescita, grazie a politiche organizzative – ormai di stampo manageriale – sempre improntate alla trasparenza e al mantenimento di una forte e coerente identità di marca. A partire dalla fine degli anni Novanta, un progetto di profondo rinnovamento ha toccato processi, metodologie e collaborazioni permettendo Arper di focalizzare il proprio business nel design e, progressivamente, nel contract, ambito che oggi definisce l’identità di Arper e le consente di competere sul mercato mondiale, grazie ad una articolata struttura manageriale e distributiva. A 28 anni dalla nascita dell’azienda trevigiana, Claudio Feltrin è oggi a capo di una realtà aziendale che ha registrato trend in continua crescita, con un fatturato passato dai 5 milioni di euro del 2000 ai 71.8 milioni di euro del 2016. “Per assicurare la crescita dell’azienda, è fondamentale che l’imprenditore ponga le condizioni per la creazione di un team manageriale” commenta Claudio Feltrin – “Questo consente di assicurare che le posizioni strategiche e decisionali siano presidiate al meglio da profili professionali altamente specializzati. In questo processo l’imprenditore deve avere quindi un ruolo di guida: visione nell’immaginare scenari futuri e intuito nell’individuare e selezionare gli uomini migliori, con l’obiettivo di contribuire alla costruzione di un sistema di deleghe, imprescindibile per lo sviluppo del family business” A partire dalle tradizioni artigiane locali Arper ha sviluppato un evoluto sistema industriale, basato su competenze diversificate e spirito di collaborazione, e favorito da vicinanza geografica, dimensioni contenute e specializzazioni professionali. L’atelier tappezzeria Arper è infatti una delle realtà più all’avanguardia del settore a livello europeo, che coniuga tecnologia e artigianalità, dando vita ad una manifattura di eccellenza e consentendo all’azienda di rispondere in modo efficace alle crescenti richieste di personalizzazione dei clienti e, in generale, ad un mercato sempre più dinamico ed esigente.  “Arper ha un livello di tecnologia unico nel settore. Il processo di inserimento della tecnologia nella tappezzeria è stato progressivo e intelligente, progettato e attuato in modo che la robotizzazione potesse diventare strumento a supporto dell’attività quotidiana delle persone” spiega Vincenzo Rivizzigno, AD Arper e parte di questa grande famiglia dal 2004 “Per tutte le altre fasi del processo produttivo, Arper ha selezionato le eccellenze del territorio, che offre competenza e tradizione specifiche e di altissimo livello, grazie alla tradizione che questo settore ha sviluppato tra il Veneto e il Friuli nei decenni passati”. Prospettive degli executive è un focus di approfondimento di storie aziendali, percorsi di carriera e stili di leadership raccontate e condivise dagli ospiti del programma: leader, manager ed executive di realtà di successo operanti nel settore nazionale e internazionale. Secondo Ferruccio Rosa - allievo Executive MBA ed Executive Business Developer in Seidor - “Confrontarsi con leader che hanno attuato esperienze tangibili di innovazione in Italia o partendo dall’Italia ci permette di avere una visione reale dei contenuti approfonditi durante il master. Comprendere come l’innovazione non possa fare a meno di valori, umiltà e di un’apertura al cambiamento, al diverso, al non conosciuto, ci incoraggia a fare il passo successivo: fare impresa. Arper è una realtà che riesce a rappresentare in maniera esemplare i valori della nostra cultura e del made-in-Italy sia nel territorio nazionale che all’estero”. Guarda le interviste: 15/11/2017

08 Novembre 2017

La comunicazione interna nell’epoca della trasformazione digitale

Insight di Gabriele Gabrielli, Adjunct Professor di Organizzazione e Gestione delle Risorse Umane e di Sistemi di Remunerazione e Gestione delle Risorse Umane presso l’Università LUISS Guido Carli; Responsabile del People Management Competence Centre & Lab della LUISS Business School.  Tre emergenze che aspettano risposte da leader e manager A cosa serve la comunicazione aziendale e in particolare quella “interna” nell’epoca della Quarta Rivoluzione Industriale? Che finalità dovrebbe avere? È più rilevante e decisiva per lo sviluppo del business e dell’impresa? In quali aree la comunicazione interna può aiutare a realizzare le strategie dell’impresa? Con quali mezzi? Sono domande importanti e ineludibili per quanti gestiscono imprese e organizzazioni, guidando persone e team. Sono alcune delle domande alle quali ha cercato di rispondere la giornata “Comunica Impresa 2017. I nuovi target della comunicazione aziendale” organizzata da ASCAI – Associazione per lo sviluppo della comunicazione aziendale in Italia, il 29 settembre 2017 a Torino, in occasione della quale sono stati anticipati i risultati di un’ampia e articolata ricerca condotta dall’Università Cattolica, in collaborazione con l’European Association for Internal Communication, intitolata “Gli approcci strategici alla comunicazione interna nelle grandi imprese operanti in Italia”. Un approfondimento su una tematica di frontiera dedicato a tutti i professionisti interessati a specializzarsi nell’area del People Management, dove i percorsi che la LUISS Business School offre, propongono modelli, metodi e strumenti per intervenire in modo innovativo ed efficace nella gestione consapevole e integrata delle persone nelle organizzazioni. Il corso Human Resource Specialist, in partenza a novembre, permette ai partecipanti di confrontarsi con tematiche e sfide di grande attualità nei contesti organizzativi e acquisire, grazie ad una metodologia didattica di tipo esperienziale e ricca di contaminazioni, molteplici prospettive di interpretazione delle principali questioni dello Human Resource Management. La ricerca  Alla ricerca hanno partecipato 159 aziende di grandi dimensioni operanti in Italia. Significativo questo spunto che ci offre l’indagine: «Tra le principali sfide che la comunicazione interna dovrà affrontare durante il prossimo triennio i rispondenti ritengono molto o moltissimo importanti le seguenti tre: l’evoluzione digitale e il social web (70,6% dei rispondenti), l’allineamento della comunicazione interna con la strategia aziendale (66,5%) e il rafforzamento del ruolo della comunicazione interna a supporto del processo decisionale del top management (62%)». Tra le molte altre evidenze segnaliamo queste: Nel 61% delle aziende rispondenti esiste una specifica funzione dedicata alla comunicazione interna che dipende, da un punto di vista organizzativo, nel 29.6% dei casi dalla funzione Corporate Communications, nel 24.5% dall’Alta Direzione e nel 16.3% dalle Risorse Umane. La comunicazione interna, nella maggioranza dei casi, è gestita in modo centralizzato. Le strutture della comunicazione interna sono “leggere”, occupano infatti nel 31% dei casi una sola persona, nel 43 % due o tre persone, nel 14.6% da quattro a sei persone e nell’11.4% più di sette. Il numero degli addetti è rimasto invariato nella maggioranza dei casi, anche se è interessante rilevare che in oltre il 30 % delle imprese che hanno partecipato alla ricerca l’organico assegnato alle strutture di comunicazione interna è aumentato e che circa un 30 % delle aziende rispondenti ha pianificato di aumentare il numero delle persone dedicate nei prossimi tre anni. In oltre il 60% delle aziende, la comunicazione interna dispone di un proprio budget che destina a sostenere la realizzazione di uno specifico piano di comunicazione interna, presente nel 55% delle aziende rispondenti. Tra i canali e gli strumenti di comunicazione interna utilizzati, gli incontri face-to-face continuano a mantenere la leadership, così come hanno ancora un peso significativo i media cartacei. La Digital Transformation cambia la vita anche alla comunicazione È evidente che la Digital Transformation coinvolge appieno anche la comunicazione aziendale, la sua funzione (ragion d’essere, missione) e le modalità con cui trova espressione (competenze, strumenti). Le imprese stanno cambiando radicalmente i loro modelli di business soprattutto a causa di tre fattori: L’uso diffuso di internet e la possibilità che qualunque oggetto possa dialogare con un sistema interconnesso. L’Internet delle Cose è un fenomeno, già attuale, che crescerà enormemente in pochissimo tempo. C’è una ricerca del World Economic Forum che prevede che nel 2025 ci saranno mille miliardi di sensori connessi a Internet che dialogheranno, si scambieranno dati continuamente, converseranno tra di loro attraverso un flusso continuo di dati. Ecco allora una prima emergenza comunicativa da affrontare: saremo sempre più immersi in un mare di dati non solo nella vita ma anche dentro le organizzazioni. Un mare di dati che può creare disorientamento anche profondo. Chi darà loro un significato? Chi “unirà i puntini” delle connessioni dando loro un senso? Crescerà a mio modo di vedere il fabbisogno di costruzione di senso fuori e dentro le imprese. Il secondo fattore che agevola il cambiamento dei modelli di business è la facilità con cui è possibile interconnettersi dai dispositivi mobili. In realtà oggi non è solo più facile diventare cittadini dell’epoca digitale, è anche una possibilità sempre più a buon mercato. I prezzi infatti continuano a scendere. Jeremy Rifkin intuiva quasi venti anni fa che questa condizione – la possibilità di connettersi – sarebbe diventata decisiva per vivere, perché stavamo entrando nell’ “Era dell’accesso”. Che implicazioni ha tutto questo per la comunicazione e le sue categorie come la scelta dei target? A chi si rivolgerà la comunicazione? Avrà destinatari privilegiati da coltivare? Semplificando, le possibili scelte tra le complesse questioni che presiedono alle decisioni di segmentazione sono racchiuse in una dicotomia: connessi o non connessi. A mio modo di vedere, è qui che si gioca la partita decisiva del coinvolgimento delle persone nella vita organizzativa che lascia immaginare gli spazi per il sorgere di una seconda emergenza comunicativa, quella che si muove cioè tra l’adozione di politiche e strumenti di comunicazione di inclusione e cittadinanza verso politiche di comunicazione che allargano l’esclusione individuando forme nuove di povertà dentro le organizzazioni. Il terzo fattore che innova i modelli di business delle imprese – e con essi anche la comunicazione –sono le piattaforme web, sofisticati sistemi dotati di intelligenza e alimentati da algoritmi, che rivoluzionano drammaticamente il modo di produrre beni e servizi, dialogano direttamente con clienti e dipendenti e sono capaci di disintermediare tutto. Saltano così, o siamo obbligati a riscriverli radicalmente, processi come la pianificazione, il budgeting, la produzione. Le nuove piattaforme scompaginano modelli, competenze, modalità di coordinamento e sicurezze acquisite. Effetti analoghi, sul piano della comunicazione, producono le Reti sociali e le potenzialità dei media digitali che scuotono profondamente le fondamenta delle architetture su cui sono stati scritti finalità, attori, strumenti e piani di comunicazione interna. Ora tutto si avvicina, tutto è a portata di mano. Nel nuovo contesto, bisogna così rileggere le categorie “spazio” e “tempo” dei tradizionali canali di comunicazione, perché la comunicazione diventa diretta, lasciando dietro di sé molti dei numerosi filtri che sempre l’hanno accompagnata nei luoghi organizzativi. Annullata la distanza tra top management e collaboratori, ridimensionata l’importanza della catena di comando ecco allora che si affaccia la terza emergenza comunicativa. Si tratta della scoperta, dai risvolti per certi aspetti inediti, delle potenzialità dell’incontro diretto e non mediato. Un incontro però che mette a nudo gli interlocutori, disvelando così quanto stia diventando sempre più importante essere onesti e autentici nella comunicazione, pena la perdita di reputazione. Non sono solo le aziende a rischiare di più, ma anche gli Executive. L’esposizione cresce, è inevitabile. Nel dialogo c’è maggiore esposizione, nell’epoca della comunicazione 2.0 le accresciute possibilità di partecipazione svelano così, insieme alle straordinarie opportunità, nuovi rischi. I leader comprendono che la comunicazione nell’epoca della trasformazione digitale diventa un “abito” della leadership che non si può dismettere, leva per attivare conversazioni organizzative. Un terreno nuovo per la comunicazione, un territorio da esplorare che il top management sta cercando di capire e occupare. Le nuove frontiere della comunicazione interna Su queste linee di sviluppo si muoverà anche l’evoluzione dei comunicatori. Sulla frontiera si corrono sempre più rischi che altrove, ma è in questi luoghi che si possono fare anche nuovi incontri, quelli che possono cambiarti la vita, aprendola a nuovi significati, e modificarne l’impatto su quella organizzativa. La comunicazione interna potrà giocare allora un ruolo strategico per rispondere alle nuove emergenze, dando un contributo decisivo a persone, leader e business. Come? Aiutando le persone a costruire “senso”, fornendo loro contenuti e strumenti per “unire i puntini” di una vita organizzativa sempre più veloce e investita da un mare di dati che abbisognano di correlazioni e significati. Per questo la comunicazione può assumere un prezioso e quanto mai necessario ruolo di orientamento. L’esito potrà sfociare anche in una performance migliore, alimentata da una accresciuta e generativa consapevolezza riguardo la situazione, le sfide e le attese dell’impresa nei confronti delle persone. Proponendosi come un insieme di valori, competenze, metodologie e strumenti utili per includere le persone nella vita organizzativa (missione e obiettivi) come “cittadini” e non riduttivamente come “risorse”. L’esito sarà una motivazione più solida e diffusa, sostenuta dalla disponibilità delle persone a lasciarsi coinvolgere più attivamente. Facilitando l’attivazione, il mantenimento e lo sviluppo di “conversazioni organizzative” che valorizzano la partecipazione e possono ottenere livelli superiori di engagement delle persone. La comunicazione leva di engagement  Top management e leader stanno comprendendo così che maggiore produttività, profitti e reputazione – come ho scritto in un altro articolo - passano per questa via, un sentiero per nulla agevole ma non aggirabile se si vogliono perseguire obiettivi di eccellenza. Leader ed Executive sono sempre più consapevoli, infatti, che per coinvolgere attivamente ed emotivamente collaboratori e clienti nella vita dell’impresa, strategia ineludibile per creare vantaggi competitivi, occorre poter contare anche su una comunicazione all’altezza delle sfide che sappia contribuire in misura decisiva alla “formulazione delle decisioni aziendali di carattere strategico”. Ritornando alla ricerca ricordata in apertura, c’è un ruolo della comunicazione interna già presente in alcune esperienze cui orientare lo sguardo, quello di “Strategic Facilitator”, la cui diffusione probabilmente dipenderà da quanto le donne e gli uomini impegnati in quest’attività di servizio sapranno contribuire a rispondere, con passione e intelligenza, alle emergenze comunicative che ho tratteggiato.   Suggerimenti bibliografici ASCAI-Università Cattolica (a cura di Roberto Nelli), “Gli approcci strategici alla comunicazione interna nelle grandi imprese operanti in Italia”, ASCAI Gabrielli Gabriele, “Engagement: una miniera nascosta di produttività. Cosa possono fare le imprese i manager?”, in Leadership & Management Magazine Rifkin Jeremy, L’era dell’accesso. La rivoluzione della new economy, Mondadori, Milano, 2001 Schwab Klaus, La quarta rivoluzione industriale, Franco Angeli, Milano, 2016 WEF (World Economic Forum), Deep Shift. Technology Tipping Points and Societal Impact, 2015   08/11/2017

06 Novembre 2017

Da un case history allo sviluppo di una piattaforma innovativa per il settore della distribuzione

Lo sviluppo di una piattaforma di dialogo tra distributore e cliente che comprende, oltre alle diverse funzionalità commerciali di base, anche aspetti gestionali finalizzati a reimpostare le modalità di gestione delle relazioni con i clienti. BNSODA è il progetto sviluppato dagli studenti della I edizione del Master in Trade Management della LUISS Business School ideato in aula ed ora attivo e presente sul mercato. Durante il Master gli studenti sono chiamati a sviluppare un case history per comprendere che quanto appreso in aula rappresenta una sintesi teorica di ciò che avviene nel mondo del lavoro e nelle aziende. Il case history trattato ha messo in luce il mercato della distribuzione di bevande Ho.Re.Ca. attraverso le lenti della tecnologia per capire se, e come, la deriva tecnologica che ha interessato tutto il mondo imprenditoriale negli ultimi 10 anni potesse avere riflessi operativi anche in questo segmento. Il risultato dell’analisi ha portato allo sviluppo di una piattaforma accessibile via web app, o direttamente da browser, concepita per il dialogo B2B tra distributore di bevande Ho.Re.Ca. e suoi clienti. La piattaforma è costituita da una parte pubblica di presentazione del consorzio e di alcuni prodotti e di una parte privata a cui si accede attraverso le credenziali rilasciate al cliente dal distributore consortile di zona. Una grande innovazione che permette agli attori della distribuzione un’apertura verso l’industria in termini di snellimento amministrativo; sviluppo commerciale; raccolta e analisi dei dati di contesto. Il Master, alla sua terza edizione, accoglie le esigenze di miglioramento nella gestione dei processi di creazione di valore nel mondo Ho.Re.Ca. anche grazie alle aziende partner del Master che collaborano alla definizione del programma, partecipano all’insegnamento e alle attività di coordinamento e sostengono il team del Career Service nella fase di field Project. 06/11/2017

18 Ottobre 2017

Obiettivi e interessi bilanciati per una gestione corretta dell’Executive Compensation

(Insight di Guido Cutillo, coordinatore scientifico dell’Osservatorio sull’Executive Compensation e la Corporate governance) Il tema della retribuzione dei Top Manager suscita crescenti attenzioni tanto da parte dell’opinione pubblica quanto degli enti regolatori. Un insight di Guido Cutillo, Direttore dell'Osservatorio Executive Compensation & Governance della LUISS Business School; Partner EY. "Oggi una gestione corretta nel campo dell’Executive Compensation richiede la conoscenza aggiornata di un quadro normativo in costante evoluzione, e deve tenere conto dell’influenza degli investitori istituzionali nell’azionariato e nelle assemblee delle società quotate. Bilanciare questi aspetti con politiche di gestione del management comporta decisioni sfidanti per i professionisti che operano nel settore, che, nella valutazione di fattori plurali, attingono a un background integrato di competenze organizzative, finanziarie, giuslavoristiche, di comunicazione al mercato e di governance. Il Corso Executive Compensation e Governance della LUISS Business School nasce proprio per ripensare in modo strategico le politiche di remunerazione degli Executive, e per fornire a manager, professionisti e consulenti una prospettiva consolidata di tutti gli aspetti alla base della realizzazione di un piano di Executive Compensation. Membri del Comitato di Remunerazione; Direttori HR; Responsabili Compensation di grandi imprese e società quotate; Professional e Senior Manager Legal Affairs, Audit, Segreteria Affari Societari; Senior Consultant in ambito HR sono i destinatari di questo programma che nasce dalla collaborazione tra l’Osservatorio sull’Executive Compensation e Corporate Governance e il People Management Competence Centre & Lab della LUISS Business School. Combinando una faculty prestigiosa, composta da docenti universitari e coach accreditati, e le testimonianze dirette di casi aziendali di successo da parte di guest speaker provenienti dal mondo della consulenza e del management, il corso vuole trasmettere i principi base e l’evoluzione dell’Executive Compensation attraverso una didattica flessibile, scientifica e interattiva." Il corso è in partenza a novembre 2017: per tutte le informazioni è possibile scrivere a peoplenews@luiss.it oppure chiamare il numero 06 85222 592. DOWNLOAD BROCHURE 18/10/2017

03 Ottobre 2017

Humanity, humility and friendship: LUISS MBA Elizabeth's experience

My most memorable experience of LUISS Business School is the humanity, humility and friendship of my classmates and the LUISS Business School staff. I have a degree in Law, and before my MBA, I worked as a lawyer for a firm in Venezuela. When I had to deal with the world of economics, it was complicated for me to understand, so I decided to do an MBA. In the beginning I was scared. While I have always been an excellent student, the world of economics was new to me, and I was terrified about not being able to achieve this challenge at the level I wanted to achieve. From the first day, every person on the campus made me feel that I was going to make it, and the fear changed into excitement and curiosity. The reputation of LUISS in Italy is WOW. I really liked the individual attention. You are not a number; you have a name and a personality. The most amazing resource of the school is the people who work every day to deliver the best experience possible. In December of my MBA year I broke my ankle. It was incredible the way every person in the program was worried about me and my health, the way my classmates helped me out not to lose a single class or project and the way the professors helped me understand every topic. That humanity was my best gift from this MBA. Following my MBA I joined the Dorna Group as legal counsel, a company producing the WorldSBK and MotoGP events. My MBA experience has helped me to be more effective in my job because I am able to discuss a large range of business topics with confidence. I am also much more willing to try new things, which has helped me to improve my performance both at work and in my personal life. My advice to prospective candidates is to live the program intensely. In the beginning it seems long, but it goes very fast. Experience the magic of Rome by taking a walk, using public transportation, drinking coffee in the campus bar where they are always smiling and eating near the campus in one of the many places with good food, good prices and a good environment. Also experience the beautiful architecture of the campus. Consider doing an exchange program; I went to Hong Kong and the experience was incredible. Finally, enjoy it. You are a professional looking for something more to be competitive in the job market. We study our whole life to get hard skills, but soft skills are the ones that will allow you to be different from the others. Develop them, make friends, learn from the professors and guests, talk with the university´s team, every person will give you advice that someday you will use. I lived many things during my time at LUISS Business School. Every single experience made me a better person. Even now that I am far from there, I will always feel part of LUISS Business School. 02/20/2017

28 Settembre 2017

The Italian Banking Conference 2017: il racconto

Una giornata di studi sul tema del rilancio del sistema bancario italiano: il 18 settembre, si è tenuto l’evento “The Italian Banking Conference 2017” organizzato dalla LUISS Business School in partnership con The Ruling Companies e Harvard Business Review – HBR.  Le singole sessioni, i contributi dei relatori e i momenti principali di un evento che ha ospitato alcuni tra i nomi più importanti del settore bancario italiano e delle istituzioni economiche, per una riflessione su regolamentazione, competitività, sistema bancario europeo e nuovi modelli organizzativi per la concorrenza. Video – pillole Ignazio Angeloni - The Italian Banking Conference 2017 Giuseppe Castagna - The Italian Banking Conference 2017 Andrea Viganò - The Italian Banking Conference 2017 Emma Marcegaglia - The Italian Banking Conference Donato Iacovone - The Italian Banking Conference 2017 Ugo Loser - The Italian Banking Conference 2017 Gian Maria Gros-Pietro - The Italian Banking Conference 2017 Fabio Panetta - The Italian Banking Conference 2017 Luigi de Vecchi - The Italian Banking Conference 2017 Flavio Valeri - The Italian Banking Conference 2017 Sessioni Sessione 1 https://youtu.be/TEmC1_yVzGE Saluti istituzionali e apertura dei lavori Emma Marcegaglia, Presidente LUISS Guido Carli Luigi Abete, Presidente BNL Gruppo BNP Paribas e Presidente LUISS Business School Relazione Introduttiva Pier Carlo Padoan, Ministro dell’Economia e delle Finanze Apertura Lavori Paolo Boccardelli, Direttore LUISS Business School Tema: Fare banca nell’era dei tassi negativi  Moderatore: Enrico Sassoon, Presidente The Ruling Companies Association Relatori:  Ignazio Angeloni, Membro del Consiglio di Vigilanza European Central Bank Giuseppe Castagna, Amministratore Delegato Banco BPM Gian Maria Gros-Pietro, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo Giampiero Maioli, Responsabile del Crédit Agricole per l’Italia Victor Massiah, Amministratore Delegato UBI Banca Andrea Munari, Amministratore Delegato BNL Gruppo BNP Paribas Alessandro Penati, Presidente Quaestio Capital Management Sessione 2 https://youtu.be/jTAHdiIbxu8 Tema: La futura regolamentazione del sistema bancario europeo Moderatore: Janina Landau, Giornalista Class CNBC e Milano Finanza Relatori: Luigi de Vecchi, Chairman of Continental Europe for Corporate and Investment Banking in Citi    Fabio Panetta, Vice Direttore Generale Banca d’Italia Giovanni Sabatini, DG Abi, Presidente ExCo EBF Flavio Valeri, Chief Country Officer, Deutsche Bank Italia Sessione 3 https://youtu.be/0UBzhiegliw Tema: Tecnologia, occupazione, nuova concorrenza e nuovi modelli organizzativi Moderatore: Simone Spetia, Giornalista e conduttore Radio24 Massimo Arrighetti, Amministratore Delegato Sia Alessandro D’Agata, Direttore Generale CheBanca! Luca Gasparini, Responsabile Direzione Marketing e Digital Crédit-Agricole Cariparma Rony Hamaui, Presidente Intesa ForValue Donato Iacovone, EY Managing Partner Italy, Spain and Portugal Ugo Loser, Amministratore Delegato ARCA sgr Marco Siracusano, Responsabile BancoPosta Andrea Viganò, Country Head for Italy, BlackRock #ITABanking2017: il live tweeting Italian Banking Conference 2017 27/09/2017

14 Settembre 2017

Allievo Executive MBA, fondatore del Think Tank Trinità dei Monti e Cavaliere della Repubblica: il percorso di Pierluigi Testa

Una “cassetta degli attrezzi” necessaria per trasformare le mie idee in progetti esecutivi: la storia di successo di Pierluigi Testa, allievo Executive MBA LUISS Business School classe 2008-2009, Fondatore e Presidente del Think Tank Trinità dei Monti, autore del libro “L'Italia tra vent'anni - Come saremo nel 2035”. Dopo la laurea in Economia politica alla Sapienza con il massimo dei voti e lode, allievo del Prof. Fernando Vianello, ho intrapreso una prima parte di carriera nel settore automotive, in una multinazionale francese. Poi un breve periodo nella consulenza, quindi sono approdato in una grande azienda di servizi italiana. È stato in quel momento che ho deciso di investire nelle mie competenze, di acquisire una vision manageriale che fosse il più possibile ampia. E quale occasione migliore se non quella di frequentare l’Executive MBA alla LUISS Business School? Questa esperienza formativa non solo mi ha permesso di confrontarmi con professionisti e manager provenienti da vari settori, arricchendo il mio bagaglio culturale, ma mi ha fornito anche una “cassetta degli attrezzi” necessaria per trasformare le mie idee in progetti esecutivi. Le principali attitudini che un EMBA sviluppa nelle persone che lo frequentano sono sicuramente la flessibilità di trattare temi di ambiti aziendali o settori diversi, l’importanza della cooperazione (“gioco di squadra” se preferite), la capacità di riconoscere e valorizzare un talento proprio o altrui, la velocità di comprensione di un fenomeno e di elaborazione di una decisione, ma soprattutto la capacità di “mettere a terra” un’idea. Tutti questi ingredienti sono serviti a farmi passare da tematiche legate al business a quelle legate alle istituzioni, fino ad arrivare all’analisi di questioni internazionali e dei relativi equilibri geopolitici, e a tradurli in discussioni, proposte, pubblicazioni, progetti aziendali. Le competenze che ho potuto sviluppare attraverso questo percorso sono le più ampie possibili in tema di managerialità: dalla gestione delle risorse umane a tematiche di operations & supply chain, dal disegno degli schemi organizzativi al marketing management, dalla gestione del bilancio alle operazioni di finanza straordinaria. Ho avuto il privilegio, insieme a tre colleghi di corso, di presentare il progetto di quotazione di Enel Green Power, tesi finale del nostro EMBA, al top management aziendale. Nel 2012 ho dato vita ad un serbatoio di pensiero indipendente politicamente ed economicamente denominato Think Tank Trinità dei Monti, con lo scopo di creare un ponte tra due mondi che si ignoravano fino a quel momento, ovvero il settore privato e le istituzioni pubbliche italiane. Al suo interno si analizzano e si discutono in incontri periodici - fissati con l’obiettivo di mantenere un focus sulle questioni strategiche per il paese - temi di economia, diritto, politica interna ed estera, lavoro, banca e finanza, business con un approccio teso ad approfondire le reali forze sottostanti e non fermarsi a quanto riportato sui media. Sono, inoltre, formulate e fornite agli organi di governo italiano preposti e ai principali player industriali, concrete proposte di sviluppo dell’economia e di gestione di problematiche economico-sociali che riguardano da vicino il nostro Paese. Si sviluppano relazioni con altri Paesi, al fine di facilitare il dialogo e la creazione di sinergie con istituzioni governative, industriali e accademiche internazionali. Si promuove, infine, sia il merito e la valorizzazione dei giovani - attraverso il coinvolgimento degli stessi nelle iniziative istituzionali - che il confronto con i c.d. “cervelli rosa” nel ciclo di incontri noto con il nome di “Womenomics”. Essere nominato Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana in un periodo di crisi, non solo economica ma anche di valori, e non ancora quarantenne ha un forte valore simbolico, perché deve servire da stimolo o sollecitazione per miei coetanei a dare tutto nel quotidiano, perché l’unica certezza che esiste oggi è che il duro lavoro produce dei risultati. E se i risultati a volte non sono immediati, poco importa, perché arrivano comunque alla lunga. Tale onorificenza, infatti, è frutto di un lavoro di lungo corso che ho fatto negli ultimi 10/15 anni. Le attività istituzionali del think tank Trinità dei Monti che mi hanno consentito di essere identificato dalle principali istituzioni italiane, la Presidenza della Repubblica e la Presidenza del Consiglio dei Ministri, sono esse stesse derivate dai lavori che ho fatto in precedenza. C’è un file rouge che le collega e due comuni denominatori: la “credenza” - intesa come il credere fino in fondo alla propria visione - e il “duro lavoro”. Ai futuri allievi dell’EMBA suggerisco di investire in formazione e di tradurre successivamente quello che hanno appreso nel proprio lavoro, oltre a provare a contribuire alla creazione di una realtà imprenditoriale. Ritengo che sia fondamentale uscire dalle routine quotidiane e imparare a vedere la società nel suo complesso e i meccanismi con cui si muove. Oggi occorre, inoltre, comprendere il più possibile a fondo le opportunità offerte dall'innovazione, implementarle nel proprio lavoro, nelle proprie attività quotidiane; significa occupare parte del proprio tempo lavorativo a innovare, confrontarsi su questi temi con chi e più esperto di te. Un suggerimento per i futuri allievi EMBA è quello di darsi degli obiettivi molto sfidanti di medio-lungo termine, affinché possano raccontare un domani ai propri nipoti o alle generazioni che verranno di aver provato in tutti i modi a lasciare il segno nel loro tempo. E laddove saranno riusciti, portare ad esempio i propri risultati e come li hanno ottenuti, in modo da diventare fonte di ispirazione. 28/09/2017  

01 Settembre 2017

#MasterYourCareer -"Un Master con un contenuto adeguato alle mie ambizioni": Lorenzo Baldi ha scelto il Master in Trade Management

  Mi presento brevemente, sono Lorenzo Baldi, un ragazzo che prima di iscriversi al Master in Trade Management del consumo fuori casa ha studiato lingua e cultura cinese presso l’università Ca’ Foscari di Venezia. Durante i miei studi, ho avuto l’occasione di andare a studiare in oriente ben tre volte, dove ho potuto migliorare le competenze linguistiche e stare a contatto con la popolazione locale, comprendendo più a fondo i valori, gli usi e costumi cinesi. Ora, qualcuno potrebbe chiedere: perché hai deciso di iscriverti al Master? Fondamentalmente, la motivazione risiede nell’idea di voler acquisire, unendo teoria (le lezioni svolte in aula) e pratica (lo stage in azienda), quelle competenze tecniche utili per poter lavorare in ambiti aziendali rivolti all’esportazione (o importazione) di prodotti principalmente verso la Cina. Da qui è partita la ricerca di un Master che fornisse un contenuto adeguato alle mie ambizioni e, dopo una valutazione, proprio questo mi è sembrato quello più adatto. I corsi offerti, infatti, offrono degli strumenti e delle nozioni che possono essere applicati sì nell’ambito del settore fuori casa, ma anche in altri. Basti pensare ai corsi introduttivi del primo periodo, grazie ai quali anche gli studenti che non derivano da facoltà economiche hanno la possibilità di acquisire delle basi utili per iniziare a entrare nella mentalità della disciplina, con lo studio di concetti e materie cardine, come Diritto di impresa che, attraverso l’analisi della disciplina giuridica, illustra i vari tipi di azienda e il loro funzionamento. SCOPRI DI PIÙ   01/09/2017

01 Agosto 2017

#MasterYourCareer – Carla: una formazione per “dare un contributo significativo alla crescita del settore del consumo fuori casa”

Da sempre appassionata al settore Food & Beverage, ho conseguito la laurea in “Nutrizione Umana e Tecnologie alimentari” e poi l’abilitazione all’esercizio come Biologa Nutrizionista. Ho deciso di intraprende il Master in Trade Management e del consumo Fuori Casa, spinta dalla curiosità, dalla voglia di imparare, ma soprattutto dalla voglia di comprendere la realtà lavorativa all'interno di aziende che operano nel settore Food & Beverage. Il Master ha previsto una prima fase didattica con lezioni frontali in aula, focalizzate sul marketing e trade marketing, consentendomi di analizzare e apprendere le dinamiche che ruotano intorno al Mondo Ho.Re.Ca. La seconda fase, invece, prevede la formazione sul campo attraverso due stage da effettuare presso le aziende partner del Master. Il giorno 8 Maggio è iniziata quindi per me l’esperienza in distribuzione presso l’azienda Cuzziol SpA. Ricerca, innovazione e qualità sono i capisaldi su cui si basa l’azienda, impegnandosi verso la ricerca di nuovi prodotti e della qualità al fine di proporre l’eccellenza ai sui clienti. L’attività principale a cui ho preso parte durante i tre mesi di stage, è stata svolta nell’area di trade marketing dell’azienda, in particolare nell’ufficio marketing. Mi sono occupata della preparazione e realizzazione di materiale pubblicitario come cataloghi promozionali per la presentazione delle diverse tipologie di prodotti, in particolare birre e spirits, per i clienti dell’azienda. Ho collaborato con un’azienda esterna di grafica per la realizzazione di un catalogo spirits con oltre 400 referenze che l’azienda Cuzziol SpA ha introdotto come nuove proposte da distribuire nel Nord Italia. Sono poi stata impegnata a seguire un’indagine di mercato relativa alla possibilità di inserire nell'offerta prodotti, una nuova referenza da proporre ai clienti. Tale lavoro mi ha offerto l’occasione di interfacciarmi con il produttore del nuovo prodotto e di reperire le informazioni relative alla componente legislativa per la sua distribuzione in Italia, essendo di provenienza estera, e quelle relative alle caratteristiche chimico-fisiche. Durante la riunione mensile con la forza vendita, ho presentato agli agenti il prodotto con lo scopo di valutare la proposta della nuova referenza ai clienti e definire la convenienza di distribuire o meno lo stesso. SCOPRI DI PIÙ   01/08/2017

26 Luglio 2017

#MasterYourCreativity – Par hasard, tutto all’improvviso ma nulla per caso: Margherita, Marketing & Communication Junior Account per Casadei dopo il Master of Fashion

"Per me il mondo della moda e del lusso rappresenta la congiunzione di due universi lontani ma che non possono fare a meno l'uno dell'altro: uno popolato da numeri e uno fatto di sogni e di emozioni che nutrono la sensibilità. Il Master of Fashion del LUISS Creative Business Center mi ha permesso di costruire un ponte tra questi due mondi". “Sai perché ti senti così ora? Perché sei molto vicina, molto vicina alla svolta.” Mi sono ripetuta spesso questo “mantra” durante le scelte più importanti del percorso accademico che ho vissuto in un'università che per me è stata anche un po' mamma. Alla soglia dei 26 anni, mi sento di poter strizzare l’occhiolino ai momenti stupendi passati tra via Parenzo e le strade della Città Eterna, inseparabile compagna della mia crescita e della mia storia. Ho studiato Giurisprudenza con indirizzo internazionale e proprio l’internazionalità mi ha portata spesso a scelte di studio esterofile: da New York a Strasburgo, da Barcellona a Londra, da Grenoble ad Antibes. A chi mi chiede se la moda sia da sempre la mia passione, rispondo che non sempre bastano l’amore e il desiderio e, dal mio canto, ho deciso di coniugare attitudine, passione e visione. Certo, la passione resta il punto di partenza, bisogna poi prendersi cura dei propri sogni e renderli assolutamente egocentrici, vanitosi a tal punto da non riuscire a guardare altro. “Poniti un obiettivo, lavora per raggiungerlo ma di tanto in tanto guardati attorno perché tutto è qui e la migliore strada è quella che si sceglie in corsa”. Per me il mondo della moda e del lusso rappresenta la congiunzione di due universi lontani ma che non possono fare a meno l'uno dell'altro: uno popolato da numeri, modelli di business e revenue share ed uno a tratti intangibile, fatto di sogni e di emozioni che nutrono la sensibilità e che rendono umano un grafico costruendo un forte e delicato incanto. Il Master of Fashion del LUISS Creative Business Center mi ha permesso di costruire un ponte tra questi due mondi, mi ha insegnato come l'alfa e l'omega siano le uniche due realtà da cui possa nascere un'industry in cui il lato umano resta predominante. "Par hasard", un altro dei miei grandi capisaldi, non “per caso” bensì all’improvviso, straordinariamente all’improvviso. Frequentare il Master per me è stata una sfida quotidiana nei confronti delle mie prospettive, desideravo intraprendere un percorso in cui il mondo accademico si sposasse con le testimonianze di chi viveva il settore del fashion in veste di protagonista, ognuno con la sua storia e con la propria expertise. Per me la condivisione e la fame di imparare sempre più di ieri sono state cardini sui quali far perno per ogni goal che mi prefiggevo. Incontrare colleghi con un background diverso dal mio è stato sicuramente challenging ma motivante, abbiamo davvero imparato che solo in team è possibile creare un asset vincente e un reale vantaggio competitivo, oggi in una Business School e domani in un’azienda. La resilienza e la perseveranza sono le due soft skill maturate di più grazie ai molti lavori di gruppo e alle discussioni costruttive che mi hanno permesso di sviluppare un ascolto empatico e una comunicazione finalizzata al raggiungimento dell’interesse primario di una squadra. Era novembre, pioveva a dirotto e io avevo appena terminato uno dei miei primi colloqui all'ultimo piano di uno di quei grandi palazzi del capoluogo lombardo. Ho preso l’ascensore in un’altra scala per sbaglio, pensavo. Poi, durante il tragitto, ho letto “Casadei" su una targhetta e chissà, ho suonato. Non sapevo come annunciarmi quindi non l'ho fatto. Oggi, dopo un’esperienza di stage di 6 mesi, sono parte di questo family business con un ruolo dalla doppia anima. All’interno del Dipartimento di Marketing e Comunicazione mi occupo della verve digital di un Brand che vuole essere sempre più internazionale e allo stesso tempo affianco il PR e Press Office Coordinator pianificando strategicamente le attività dell’ufficio stampa worldwide, portato in house a partire da Gennaio. Vivere il vero Made in Italy, un heritage così affascinante e l’eccellente artigianalità mi rende entusiasta di lavorare per un business il cui scopo è ancora quello di far sognare i suoi consumatori. Penso che non ci sia nulla di più dinamico e coinvolgente che gestire l’immagine di un Brand, essere la sua voce e poter articolare le sue parole secondo la sua attitudine ed il suo posizionamento, cambiando mise tutti i giorni ma mantenendo un fil rouge ed uno stile coerente e riconoscibile attraverso le infinite possibilità che la mia funzione mi offre. Sono fermamente convinta che ognuno di noi abbia un talento, tutti hanno qualcosa in cui sono straordinari, chissà forse il mio è proprio la trasversalità dovuta ai molti viaggi vissuti da sola, ai miei familiari che vivono in diversi continenti, alla continua voglia di scoprire e di partire. Il Master mi ha permesso di coltivare questo talento attraverso esperienze cross-cutting, laboratori interdisciplinari e momenti di analisi soprattutto in fase di Project Work finale. Potendo dare un consiglio ai futuri studenti direi loro che il cambiamento non è sempre una scelta ma, al contrario, è sempre una chance, non ne deve valere la pena, deve valere tutto e allora se è così si è pronti ad affrontare lunghe giornate di studio e di lavoro sempre con la grinta del giorno prima del primo. Prendete decisioni audaci, sono le uniche così emozionanti da permettervi, con costanza e dedizione, di fare un passo verso il vostro futuro ancora ignoto e immaginare che sarà stupendo. 26/07/2017

17 Luglio 2017

“The LUISS MBA? A Monumental Experience”: to take a step toward a Finance career, Rafael choose LUISS Business School

Prior to joining the LUISS MBA program, Rafael Da Cruz Bezerra studied electrical engineering in Brazil and France. Then he worked in Brazil and Mozambique in Procurement and Internal Control for Vale S.A., one of the world’s largest mining companies. When he decided that an MBA was the next step toward a Finance career, Rafael wanted to study on a prestigious course in Italy and found LUISS Business School. Describing his LUISS MBA experience, Rafael said, “What I like best about the program is that with the small class size we have really bonded together. In addition, I have enjoyed the marketing courses, even if my focus area is Finance. The most memorable part of my year so far has been participating in the Finance Competition in Milan. There my colleagues and I saw that our course preparation was equal to that of other business schools like London Business School, HEC Paris or Insead. I recommend participating in competitions like this as well as exchanges or electives with other business schools. These experiences are very rich, much more than I anticipated. They are great for networking and giving a broader vision of where other business schools focus. They are also good to see the strengths of our own school. Living in Rome has also been an important part of my experience. My one word description of Rome is 'monumental'.  Everything here is in a different scale and always very impressive. After this first impact you start to realize that there are a multitude of Rome’s, with so many places and facets to discover. I live just outside Rome in a little town called Paliano, and I come often into Rome. It is a great city in all senses: culturally, night life and personal life (people are extremely friendly). One more piece of advice for prospective students is to learn a little Italian to really discover Italy. It is so much more than the big cities (Rome, Milan….) and with so much to offer, not just in business. My MBA experience so far has been great. My goal after the MBA is to have a career in Finance.  In the meantime I am working hard to enjoy every minute of these 15 months through my classroom learning, through exchange experiences and through living in Rome.” 17/07/2017

23 Giugno 2017

Corporate university italiane in evoluzione: i risultati della ricerca condotta dal People Management Competence Centre & Lab della LUISS Business School

Qual è lo stato dell’arte sul tema delle Corporate University (CU) in Italia? Non è facile fornire una risposta univoca, di certo però le CU rappresentano oggi un fenomeno emergente per le imprese che cercano un approccio più strategico e meno “tradizionale” alla gestione della formazione. Il People Management Competence Centre & Lab della LUISS Business School – in collaborazione con Amicucci Formazione – ha condotto una ricerca dal titolo “Tendenze nella Formazione e ruolo delle Corporate University” con l’obiettivo di mettere a confronto i modelli e le pratiche emergenti nella formazione nelle principali aziende italiane, analizzando in particolare il  ruolo delle Corporate University. L’indagine ha previsto come strumento principale un questionario inviato ai responsabili delle strutture formative di 100 tra le principali organizzazioni italiane. Dai dati è emerso che la collocazione organizzativa delle realtà coinvolte segnala ancora qualche difficoltà nel riconoscere alle CU un ruolo strategico. Tra le funzioni analizzate dall’indagine, infatti, una sola riporta direttamente al vertice aziendale, mentre nelle altre prevale una collocazione alle dipendenze dell’HR e, in un numero limitato dei casi, della funzione Learning & Development. Un quadro interessante emerge rispetto all’evoluzione delle strutture registrata negli ultimi cinque anni. Crescono le attività svolte dalle CU, ma non le risorse assegnate alla funzione, che rimangono invece stabili. Un dato che con molta probabilità segnala la presenza di strategie di internalizzazione delle attività formative con una duplice finalità: da un lato, l’insourcing di attività persegue l’obiettivo di razionalizzare i costi esterni della formazione in un periodo di crisi economica e di mercati instabili, dall’altro l’intento di ricercare una maggiore produttività delle risorse impiegate nelle strutture formative. Efficienza ma anche qualità delle competenze sembrerebbero essere i criteri che ispirano la creazione di un corpo docenti interno. Sostanzialmente tutte le aziende del campione hanno una Faculty interna i cui componenti sono individuati sulla base della segnalazione della Linea o della funzione HR. Nella maggior parte delle esperienze indagate è prevista un’offerta formativa dedicata alla Faculty, anche se meno della metà ha un albo docenti e solo un terzo ha formalizzato delle policy per la gestione della Faculty (es. impegno richiesto, modalità di convocazione). Un ultimo aspetto di rilievo riguarda gli ambiti di attività che impegnano le CU.  Mentre la letteratura individua nello “span of scope”, ovvero l’ampiezza dei filoni in cui è attiva al di là della formazione, una caratteristica distintiva delle CU, i risultati della ricerca mostrano invece ancora una forte focalizzazione di queste strutture sulle attività di formazione e, tutt’al più, di sviluppo delle risorse umane. È vero però che le CU con  uno stadio di sviluppo organizzativo più avanzato sono impegnate anche in attività di ricerca, innovazione e di knowledge management. L’indagine condotta dal Competence Centre conferma che il percorso di sviluppo delle Corporate University italiane è ben avviato, registrando anche un’indubbia accelerazione rispetto al passato, in virtù della consapevolezza che l’investimento nelle competenze rappresenta un fattore strategico di successo per le imprese. Come evidenziano i ricercatori della LUISS Business School “lungo il cammino che vede all’orizzonte un ruolo significativo per queste funzioni ci sono però ancora incertezze di direzione che tengono le nostre Academy aziendali ancora a distanza dalle più consolidate esperienze internazionali. Sono incertezze che rallentano il contributo strategico atteso che richiede leadership autorevoli e coraggiose capaci di rendere visibile tutto il valore da estrarre”.  (Articolo a cura del People Management Competence Centre & Lab della LUISS Business School) 23/06/2017

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