News & Insight
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28 Marzo 2023

Ancitel Ea – Executive Master in Circular Economy Management

Dopo il successo delle precedenti edizioni, al via la VII edizione dell’Executive Master in Circular Economy Management presentato da Luiss Business School in collaborazione con Ancitel Energia e Ambiente.In partenza il 10 Novembre 2023, l’Executive Master si conferma un punto di riferimento nella formazione della sostenibilità ed ha lo scopo di preparare professionisti in grado di operare nei mercati della gestione dei prodotti a fine vita, dell’avvio a riciclo, delle materie prime seconde, del risparmio energetico, della mobilità sostenibile, nella realizzazione di progetti di simbiosi industriale. Il programma, della durata di 12 mesi in formula weekend, è rivolto al personale degli organismi pubblici protagonisti dell’attuazione delle politiche ambientali e dello sviluppo di aree “eco-industriali”. Con un taglio fortemente pratico, è organizzato con il diretto supporto di protagonisti pubblici e privati della Circular Economy, con una Faculty costituita anche da professionisti, manager e imprenditori con esperienza in questo ambito.PARTENZA: 10 novembre 2023 DURATA: 12 mesiORARI: il venerdì dalle ore 10:00 alle ore 18:00 e il sabato dalle ore 10:00 alle ore 17:00.DOVE: Luiss Business School – Villa Blanc – Via Nomentana, 216, 00162 Roma PARTNER Ancitel Energia e Ambiente è una società di consulenza ambientale, divenuta da subito punto di riferimento per il Sistema Italia, grazie ad un approccio di tipo multidisciplinare in grado di promuovere una moderna cultura ambientale. Nei suoi primi 12 anni di vita ha investito molto sui valori fondanti del suo Statuto, formando migliaia di amministratori e dirigenti comunali, assistendo centinaia di Comuni, educando al rispetto dell’ambiente decine di migliaia di bambini, erogando servizi e fondi per aziende del settore. Dal 2018 è iscritta al registro speciale delle PMI innovative e ha da poco iniziato il percorso di trasformazione in Benefit Corporation.Da diversi anni destina circa il 15 per cento del fatturato allo sviluppo di prodotti e servizi innovativi sul tema ambiente, inoltre investe forze e risorse anche nell’Università̀, perché́ i giovani di oggi decideranno la politica industriale e ambientale di domani. SCOPRI DI PIÙ 27/03/2023

20 Marzo 2023

Open Evening | Scopri come accelerare e potenziare la tua carriera | MBA Full-time e presentazione del servizio Coaching

Mercoledì 5 aprile 2023 dalle ore 17:00 alle ore 18:30 Luiss Business School apre le porte del suo campus di Roma per un pomeriggio di presentazioni in cui scoprire gli esclusivi percorsi di crescita MBA Full-time e il servizio di Coaching. Un’opportunità unica per ricevere una consulenza personalizzata in grado di rispondere con efficacia al fabbisogno formativo con soluzioni di alto profilo. L’evento si terrà nella splendida cornice di Villa Blanc e sarà un’occasione di incontro con i nostri coordinatori, i coach e il recruitment office. Vieni a scoprire il coaching, una metodologia di sviluppo personale nella quale il coach supporta e affianca il coachee nel raggiungimento di uno specifico obiettivo personale o professionale. Il coaching, attraverso un processo creativo stimola la riflessione e ispira a massimizzare il proprio potenziale personale e professionale. Un percorso composto da una serie di colloqui one to one, volti a: •          identificare gli obiettivi su cui lavorare •          far emergere risorse e ostacoli al raggiungimento degli obiettivi •          creare un piano di azione a supporto Partecipa anche tu per scoprire le prossime date di selezione, le agevolazioni finanziarie e le borse di studio offerte. Registrati per ricevere tutte le informazioni per partecipare. Dove: Villa Blanc, Roma Quando: 5 aprile 2023 Ore: 17:00 – 18:30 CEST  Online Form - Recruitment Full-timeMBA

20 Marzo 2023

Sessione di orientamento MBA

Incontra il nostro staff per avere una consulenza personalizzata Partecipa all’evento di orientamento dedicato agli MBA di Luiss Business School il prossimo mercoledì 12 aprile dalle ore 17:00 alle ore 18:30. Scopri il nostro esclusivo percorso di crescita dedicato ai professionisti e ai manager di azienda. Modella insieme al nostro staff il tuo percorso di crescita e valorizza al meglio la tua seniority! Durante l’Open Evening avrai la possibilità di ricevere maggiori informazioni su: l’Executive MBA in lingua italiana, on campus, progettato per professionisti, manager, dirigenti ed imprenditori con almeno sette anni di esperienza. In partenza ad aprile 2023 il Part-time MBA, in lingua inglese, on campus, progettato per manager, imprenditori e giovani professionisti con almeno tre anni di esperienza. In partenza a marzo 2023 a Roma e a novembre 2023 a Milano il Flex MBA, in lingua inglese, online, progettato con la piattaforma Insendi. Destinato a manager, imprenditori e giovani professionisti con almeno tre anni di esperienza. In partenza a ottobre 2023 il Full-time MBA, in lingua inglese, on campus, progetto per giovani professionisti con almeno tre anni di esperienza. In partenza a ottobre 2023. I coordinatori dei programmi nonché il nostro recruitment staff saranno a tua disposizione per colloqui one to one e info session dedicate. Grazie all’MBA di Luiss Business School potrai: Costruire un network professionale ampio ed eterogeneo Seguire le lezioni di una faculty internazionale di accademici e top manager Partecipare a laboratori trasversali dedicati alle soft skills come la leadership e la comunicazione Beneficiare di un boost per la tua carriera attraverso il personal coaching e periodi di soggiorno all’estero. Per partecipare è necessaria la registrazione all’evento. DOVE: Villa Blanc, Via Nomentana 216, Roma, Italia QUANDO: 12 aprile 2023 ORE: 17.00 CEST Online Form - Sessione di orientamento MBA | MBA Orientation Session

15 Marzo 2023

EMIT – Corso di perfezionamento universitario in Digital Innovation & Governance

Luiss Business School è lieta di presentare la XIII edizione di EMIT, Corso di Perfezionamento Universitario in Digital Innovation & Governance. Il Corso permette ai partecipanti di acquisire le competenze manageriali necessarie all’innovazione e alla gestione dei servizi digitali, consolidando e integrando competenze di IT Governance e Management, competenze Manageriali e Gestionali e competenze di Innovazione e Trasformazione Digitale. I partecipanti avranno inoltre la possibilità di conseguire alcune delle principali certificazioni riconosciute in ambito internazionale: • COBIT®2019 Foundation (Isaca) • PRINCE2® Foundation & Practitioner (Axelos) • ITIL®4 Foundation (Axelos) La XIII edizione annovera tra i suoi partner Cyber 4.0 nella realizzazione del Corso di Perfezionamento Universitario. Cyber 4.0 è il Centro di Competenza nazionale ad alta specializzazione per la cybersecurity, uno degli 8 centri di competenza ad alta specializzazione finanziati dal Ministero dello Sviluppo Economico. La missione del Centro è accompagnare policy maker, imprese e PA in un percorso di crescita verso una digitalizzazione sicura, grazie a soluzioni concrete, strategiche e sostenibili. La quota di partecipazione agli esami di certificazione è inclusa nell’iscrizione al programma e i soci Cyber 4.0 potranno beneficiare di una agevolazione finanziaria del 20%. Dove: Roma Quando: 31 marzo 2023 Impegno: Weekend  SCOPRI IL PROGRAMMA 15/03/2023

14 Marzo 2023

Webinar - Executive Master in Open Innovation & Intellectual Property – Corso di perfezionamento universitario in Digital Innovation & Governance

Mercoledì 29 marzo 2023 alle ore 18:00 si terrà il webinar di presentazione dell’Executive Master in Open Innovation & Intellectual Property offerto da Luiss Business School. Il programma è in partenza il prossimo 19 maggio 2023 e si pone l’obiettivo di formare esperti in innovazione e proprietà intellettuale fornendo le competenze per lo studio dell’intero ciclo di vita dell’innovazione. AGENDA: Il webinar prevede la presentazione del programma dove verranno illustrati i contenuti, presentati i docenti e i coordinatori dei moduli del percorso. È prevista una sessione di Q&A dove sarà possibile ricevere informazioni sui servizi di Luiss Business School.Saranno inoltre fornite informazioni sulle borse di studio a disposizione. PERCHÉ PARTECIPARE? Il webinar è un’opportunità per acquisire le informazioni preliminari sui contenuti del percorso, sulle borse di studio e approfondire come gestire il processo di innovazione e il trasferimento tecnologico passando per l’innovazione. SPEAKERS: Maria Isabella Leone, Referente Scientifico Luiss Business School Monica Cugno, Referente Scientifico, Università degli Studi di Torino Armando Fossi, Senior Business Development Consultant, Coleman Research QUANDO: 29 marzo 2023 ORE: 18:00 – 20:00 CEST LINGUA: Italiano DOVE: Online Per partecipare è necessaria la registrazione REGISTRATI SCARICA LA BROCHURE 14/3/2023

06 Marzo 2023

Open Evening | Executive Education Luiss Business School

Scopri i percorsi di formazione per professionisti erogati nei nostri hub di Roma, Milano e Belluno Mercoledì 29 marzo 2023 dalle ore 17:00 alle ore 19:00 Luiss Business School apre le porte del suo campus di Roma per un pomeriggio di presentazioni in cui ricevere informazioni sull’offerta formativa Executive dedicata ai professionisti.Un’opportunità unica per ricevere una consulenza personalizzata in grado di rispondere con efficacia al fabbisogno formativo con soluzioni di alto profilo conciliabili con l’attività lavorativa. Master universitari in italiano e in inglese, corsi di perfezionamento universitario, programmi formativi erogati online, short courses erogati nei nostri hub di Roma, Milano, Belluno e Amsterdam sono parte integrante della nostra offerta formativa.  L’evento è anche un’occasione di incontro con i nostri coordinatori, i coach e il recruitment office nella splendida cornice di Villa Blanc. Partecipa anche tu per scoprire le prossime date di selezione, le agevolazioni finanziarie e le borse di studio offerte, nonché le opportunità di mobilità internazionale.Coloro che prenderanno parte all’evento, saranno esonerati dal pagamento dell’admission fee per le successive due date di selezione di aprile 2023, se prevista. Registrati per ricevere tutte le informazioni per partecipare. Dove: Villa Blanc, Roma Quando: 29 marzo 2023 Ore: 17:00 – 19:00 CEST  Online Form - Open Evening - 29 marzo

03 Marzo 2023

Nasce l'Advisory Board della Luiss Business School per il Nordest

A Belluno cabina di regia per l'alta formazione Si è insediato a Belluno l'Advisory Board della Luiss Business School per il Nordest, organismo che avrà il delicato compito di valorizzare e radicare l'hub veneto delle Dolomiti. “A tre anni dall'avvio della Luiss Business School a Belluno siamo pronti a compiere un nuovo passo per rendere questa iniziativa ancora più attrattiva e strategica”, afferma Lorraine Berton, Presidente di Confindustria Belluno Dolomiti, associazione che per prima ha creduto nella possibilità di portare nel capoluogo dolomitico una delle più prestigiose scuole di alta formazione in Italia e nel mondo. “Il successo dei primi corsi e l'aumento continuo delle iscrizioni ci dice che è stata la scelta giusta, che il nostro territorio può competere con tutti gli altri a patto che si punti sull'eccellenza delle proposte”, sottolinea Berton. Da qui la nascita dell'Advisory Board, presieduto dalla presidente Lorraine Berton, e composto da grandi nomi dell'imprenditoria e del management che supporteranno Luiss Business School nella sfida delle competenze e della crescita del capitale umano, focalizzandosi sulle necessità delle imprese del Nordest. La presentazione ufficiale della squadra è avvenuta oggi a Palazzo Bembo, sede dell'hub, con gli interventi di Luigi Abete e Raffale Oriani, rispettivamente Presidente e Dean della Luiss Business School. “Sono state scelte personalità di spicco dei vari settori in modo da avere un'ottica multidisciplinare e trasversale”, rimarca Berton. “Ogni settore è strategico, soprattutto in un territorio come il nostro: il Nordest del Paese è una delle regioni più industrializzate e produttive d'Europa, ma anche una delle più turistiche. Una dimensione non deve escludere l'altra, anzi: la crescita può essere integrata e sostenibile”. I componenti del nuovo comitato: Lorraine Berton, Presidente Confindustria Belluno Dolomiti, Luca Businaro, C.E.O. Novation Tech S.p.A., Michela Cecotti, Amministratore Unico Sultan srl, Gianni Gajo, Fondatore e Presidente onorario Alcedo Sgr, Alessandro Lunelli, Owner and Executive Board Member Gruppo Lunelli-Ferrari, Anna Mareschi Danieli, Executive Board Member Danieli Group, Giulio Mosetti, Fondatore Studio Legale Mosetti Compagnone, Paolo Possamai, Consulente strategico per le relazioni istituzionali Banca Finint, Carlotta Vazzoler, Human Research Manager Albergo San Clemente Palace Kempinski Venice. “Si tratta di una squadra di altissimo livello che ci aiuterà a tracciare e anticipare i fabbisogni di formazione delle nostre aziende. Sono certa che, assieme, faremo un lungo percorso. Una prima tappa è costituita dalle Olimpiadi di Milano Cortina 2026, evento che dobbiamo programmare in ogni dettaglio, partendo proprio dalla creazione e dall'aggiornamento di nuove competenze. Solo con proposte credibili e competitive, riusciremo a intercettare i migliori talenti, di cui il Nordest – e in particolare la nostra montagna – hanno bisogno per guardare al futuro”, conclude Berton. “Ci tengo ad esprimere il mio personale ringraziamento e quello della Luiss Business School ai membri dell’Advisory Board, ed in particolare alla Presidente Maria Lorraine Berton, per l’impegno che metteranno nel veicolare i valori e le attività della Scuola e dell’Hub di Belluno – ha dichiarato Luigi Abete, Presidente della Luiss Business School. Inaugurammo questa sede a gennaio 2020, pochi giorni prima che si abbattesse sull’Europa la pandemia. Oggi, ripartiamo, resilienti, nel percorso che vede la Luiss Business School radicarsi ulteriormente nel territorio, proponendosi come luogo di formazione di eccellenza per contribuire alla crescita del tessuto manageriale ed imprenditoriale ed allo sviluppo ed all’internazionalizzazione delle aziende del Nordest, per dotarle di competenze e know-how necessari a gestire, con flessibilità e velocità, le continue evoluzioni dell’attuale contesto macro-economico e socio-politico”.

27 Febbraio 2023

Sports-Tech in 45 minuti: Trasformare le Organizzazioni Sportive e Monetizzare l’Innovazione

Giovedì 9 marzo 2023 dalle ore 18:00 si terrà il webinar di presentazione dell’Executive Programme in Sports-Tech offerto da Luiss Business School. Il programma, in partenza il prossimo 6 maggio 2023 e sviluppato in collaborazione con Verde Sport, mira a creare professionalità competenti per valorizzare l’inserimento delle innovazioni tecnologiche nel settore dello sport che ne stanno trasformando il contesto competitivo. AGENDA: Il webinar prevede la presentazione del programma dove verranno illustrati i contenuti, presentati i docenti e i coordinatori dei moduli del percorso. È prevista una sessione di Q&A dove sarà possibile ricevere informazioni sui servizi di EduCare, Carrier Services e Networking di Luiss Business School. Saranno inoltre fornite informazioni sulle agevolazioni finanziarie per l’iscrizione al programma executive. PERCHÉ PARTECIPARE? Il webinar è un’opportunità per acquisire le informazioni preliminari sui contenuti del percorso, approfondire i trend emergenti nel settore dello sport con particolare riferimento a quelli dettati dalla trasformazione digitale. SPEAKERS: Federico Smanio, CEO Wylab e Direttore del progetto WeSportUp Fabio Lalli, Imprenditore e Consulente, Partner di IQUII e Fondatore di MTVRS Mayliss Redou, Coordinatrice Programma Luiss Business School Federico Fantini, Senior Sport Marketing Business Advisor e Presidente ASSI Manager Alessandro Carrera, Direttore Sports Business School QUANDO: 9 marzo 2023 ORA: 18:00 CEST DOVE: Online Per partecipare è necessaria la registrazione REGISTRATI 24/2/2023

07 Febbraio 2023

Scopri il nostro esclusivo percorso di crescita dedicato ai professionisti e ai manager di azienda

Partecipa all’ evento del prossimo 28 febbraio e individua l’MBA più adatto alle tue esigenze ed obiettivi di carriera insieme al nostro Staff. Modella insieme a noi il tuo percorso di crescita e valorizza al meglio la tua seniority! Durante l’Open Evening avrai la possibilità di ricevere maggiori informazioni su: l’Executive MBA in lingua italiana, on campus, progettato per professionisti, manager, dirigenti ed imprenditori con almeno sette anni di esperienza. In partenza ad aprile 2023 il Part-time MBA, in lingua inglese, on campus, progettato per manager, imprenditori e giovani professionisti con almeno tre anni di esperienza. In partenza a marzo 2023 a Roma e a novembre 2023 a Milano il Flex MBA, in lingua inglese, online, progettato con la piattaforma Insendi. Destinato a manager, imprenditori e giovani professionisti con almeno tre anni di esperienza. In partenza a ottobre 2023 il Full-time MBA, in lingua inglese, on campus, progetto per giovani professionisti con almeno tre anni di esperienza. In partenza a ottobre 2023. L’ MBA Area Director e i coordinatori dei programmi, nonché il nostro recruitment staff saranno a tua disposizione per colloqui one to one e info session dedicate.  Grazie all’MBA di Luiss Business School potrai: Costruire un network professionale ampio ed eterogeneo Seguire le lezioni di una faculty internazionale di accademici e top manager Partecipare a laboratori trasversali dedicati alle soft skills come la leadership e la comunicazione Beneficiare di un boost per la tua carriera attraverso il personal coaching e periodi di soggiorno all’estero.  Online Form - Recruitment MBA 28 Febbraio 7/2/2023

MBA

25 Gennaio 2023

Executive Master in Open Innovation & Intellectual Property

Sviluppa le competenze digitali, le abilità manageriali e le tecniche di leadership grazie all’Executive Master in Open Innovation & Intellectual Property ed alle 20 borse di studio a disposizione! Per rispondere alle crescenti richieste di competenze trasversali di natura tecnico-giuridica, economico-finanziaria e manageriale necessarie per gestire l’odierno tessuto imprenditoriale in costante evoluzione, il Ministero dello Sviluppo Economico ha promosso l’istituzione del Master di II livello in Open Innovation & Intellectual Property realizzato, in accordo con il MIUR, dall’Università Luiss Guido Carli – tramite Luiss Business School e l’Università degli Studi di Torino – tramite la SAA School of Management. Giunto alla IX edizione, il master inter-ateneo forma esperti in innovazione e proprietà intellettuale fornendo le competenze per lo studio dell’intero ciclo di vita dell’innovazione che va dalla concezione dell’idea, alla creazione, alla protezione, fino allo sfruttamento commerciale e agli utilizzi anti-competitivi. Per la nuova edizione del master, in partenza ad aprile 2023, la Direzione generale per la tutela della proprietà industriale – MISE - riconosce 20 borse di studio a favore dei candidati più meritevoli (fino ad una concorrenza di € 7.000 a parziale copertura della quota di partecipazione al programma). Le borse di studio saranno devolute a chi si distinguerà per forte motivazione e attinenza del curriculum al profilo richiesto previa ammissione al master. È possibile richiedere maggiori informazioni chiamando il numero 06 85222240 oppure scrivere a: executive@luissbusinessschool.it. QUANDO: 19 maggio 2023 DOVE: Lezioni On Campus a Roma e Torino e anche a distanza (streaming) IMPEGNO: Formula weekend a settimane alterne SCOPRI DI PIÙ 25/01/2023

25 Gennaio 2023

Martedì 7 febbraio partecipa all’Open Evening dedicato agli MBA in formula weekend di Luiss Business School

Scopri il nostro esclusivo percorso di crescita dedicato ai professionisti e ai manager di azienda. Partecipa all’ evento e individua l’MBA in formato weekend più adatto alle tue esigenze ed obiettivi di carriera. Modella insieme al nostro staff il tuo percorso di crescita e valorizza al meglio la tua seniority! Durante l’Open Evening avrai la possibilità di ricevere maggiori informazioni su: l’Executive MBA in lingua italiana, progettato per professionisti, manager, dirigenti ed imprenditori con almeno sette anni di esperienza, in partenza ad aprile 2023 il Part-Time MBA, erogato in lingua inglese, progettato per manager, imprenditori e giovani professionisti con almeno tre anni di esperienza e in partenza a marzo 2023 a Roma e a novembre 2023 a Milano il Flex MBA; programma offerto in lingua inglese, progettato con la piattaforma Insendi. Un MBA flessibile e con una prospettiva globale che può essere seguito ovunque e in qualsiasi momento, in partenza ad Ottobre 2023. La coordinatrice accademica e i coordinatori dei programmi, nonché il nostro recruitment staff saranno a tua disposizione per colloqui one to one e info session dedicate. Grazie all’MBA di Luiss Business School potrai: Costruire un network professionale ampio ed eterogeneo Seguire le lezioni di una faculty internazionale di accademici e top manager Partecipare a laboratori trasversali dedicati alle soft skills come la leadership e la comunicazione Beneficiare di un boost per la tua carriera attraverso il personal coaching e periodi di soggiorno all’estero. QUANDO: 7 febbraio 2023 dalle ore 17.00 alle ore 18.30 DOVE: Luiss Business School, Campus Villa Blanc, Via Nomentana 216, 00162 Roma REGISTRATI 25/01/2023

MBA

02 Gennaio 2019

Il nostro 2018

A gennaio abbiamo lanciato la seconda edizione di GROW – Generating Real Opportunities for Women, l’impegno della LUISS Business School per la diversity, insieme alle aziende partner. Flavia Berruti, studentessa del Master in Marketing Management, ha partecipato sia alle attività di Job Shadowing, sia al progetto Data Girls: questo è il racconto di come GROW si sia dimostrato una concreta opportunità di crescita e potenziamento delle skill, in particolare in ambito Data Analytics. Oggi Flavia si occupa di Marketing in Lux Vide. Guarda il video  Una scelta, una passione, una professione: l’Impresa di famiglia. A febbraio abbiamo lanciato il corso in Family Business Management, progettato come un’esperienza formativa e relazionale, per mettere in contatto i professionisti e i consulenti delle imprese familiari con i presidenti e gli amministratori delegati che hanno condiviso, in particolare, le diverse testimonianze di passaggio generazionale. Storie che abbracciano il sistema economico di tutto il Paese, raccontato dalle voci degli studenti e dei guest speaker. Guarda il video A marzo abbiamo presentato la ricerca “Dalla digital transformation all’open innovation: le strategie del mondo Pharma” realizzata in collaborazione con Gi Group, per valutare gli impatti dei trend nel settore Pharma sulle organizzazioni delle aziende farmaceutiche, con un focus specifico sulle competenze necessarie per affrontare i diversi cambiamenti, in particolare rispetto ai processi di digitalizzazione. Leggi di più   Leader for Talent: gli studenti della LUISS Business School incontrano leader, top manager ed esponenti del mondo aziendale per un confronto diretto e interattivo sul significato reale di essere leader che guidano il cambiamento. Ad aprile l’incontro con John E. Pepper, Jr. – Retired Chairman and CEO, The Procter & Gamble Company. Guarda il video      A partire dal mese di maggio, si è tenuto il corso “Future Project Leaders” nato nell’ambito della partnership con Terna. Formazione è la parola chiave per andare oltre la comfort zone, rispondere ai cambiamenti, sia delle organizzazioni che personali, e alle sfide globali della sostenibilità. Scopri le storie dei protagonisti! Guarda il video     A giugno abbiamo sottoscritto con Confindustria il “Progetto MIDCAP”. MIDCAP nasce per supportare la crescita delle imprese italiane medie e medio piccole, attraverso nuovi strumenti finanziari e programmi di formazione dedicati. Scopri il progetto! Leggi di più       A luglio abbiamo presentato la partnership con Snam per il Master in Management & Technology, major in Energy Industry, un accordo che ha sancito le iniziative per la formazione dei professionisti che opereranno nel campo dell’ecosistema energia, raccogliendo le sfide della e delle fonti rinnovabili. Guarda il video      A settembre abbiamo dato il benvenuto a 25 talenti internazionali da 6 diverse business school per la seconda edizione dell’MBA International Week. Il business case ha avuto come tema le future prospettive nel Management dei Beni culturali, in relazione ai cambiamenti nella produzione e nel consumo di arte, sfidando i partecipanti a progettare una strategia per aumentare la riconoscibilità delle Scuderie Del Quirinale a livello nazionale e internazionale. Guarda il video   Con l'Induction Week, a ottobre abbiamo dato il benvenuto agli studenti e alle studentesse dei master per l'inizio del percorso scelto alla #LUISSBusiness! Sfoglia la gallery         “Ovunque i nostri studenti siano nel loro futuro, saranno gli ambasciatori della formazione appresa alla LUISS Business School”: a ottobre si è tenuto il Graduation Day degli studenti Part-time MBA e Full-time MBA. Silvia De Dominicis, CEO Johnson & Johnson Medical, ha tenuto il Commencement Speech. Congratulazioni! Guarda il video     Nuove tecnologie: non solo minacce, ma anche opportunità per il consolidamento e la competitività delle banche italiane. Queste alcune delle conclusioni presentate durante l’evento “The Italian Banking Conference 2018”, che si è tenuto a novembre presso il Milano LUISS Hub. La giornata ha voluto aprire una finestra di dialogo fra imprese, istituzioni e accademia per favorire il confronto sulle prospettive di sviluppo del sistema bancario nazionale, coinvolgendo alcuni tra i più illustri nomi dell’economia e della finanza. Leggi di più “Avere senso di responsabilità e coraggio. Essere umili, cioè consapevoli dei propri limiti. Costruire un management team sulla base di valori che siano espliciti e condivisi. Ecco come un leader agisce: Stefano Donnarumma, AD di Acea SpA, per il primo appuntamento di Leader for Talent dedicato agli Alumni #LUISSBusiness, che si è tenuto a dicembre. Leggi di più

29 Dicembre 2018

Dalla digital transformation all’open innovation: le strategie del mondo Pharma

Nuove traiettorie evolutive, scelte strategiche e fabbisogni professionali Una ricerca di Paolo Boccardelli, Direttore LUISS Business School, Federica Brunetta, Assistant Professor LUISS Guido Carli University - Department of Business and Management, Luca Magni, Adjunct Professor LUISS Business School, Emanuele Mangiacotti, Adjunct Professor LUISS Business School.   Il progetto è stato realizzato in collaborazione con Gi Group: per condurre la ricerca, gli autori si sono interfacciati con gli stakeholder del settore in modalità partecipative differenziate, coinvolgendo docenti e ricercatori della LUISS Business School, manager di Gi Group, nonché CEO e HR Director del settore, per garantire un dialogo e una analisi delle diverse realtà che operano nel comparto. Il lavoro di ricerca è stato mirato a valutare gli impatti dei trend nel settore Pharma sulle organizzazioni delle aziende farmaceutiche, con un focus specifico su quali competenze siano necessarie per affrontare i diversi cambiamenti. In particolare, l’obiettivo degli autori è stato di indagare i potenziali impatti sulle competenze necessarie alle organizzazioni del settore pharma, in particolare rispetto ai processi di digitalizzazione. LA FILIERA DELL’INDUSTRIA farmaceutica sta vivendo un’evoluzione sempre più rapida e continua, caratterizzata da una crescente complessità del suo variegato ecosistema, fatto di centri di ricerca universitari, medici, legislatori, sistemi regolatori, sanità pubblica e privata, pazienti, e altro ancora. Inoltre sia la filiera, che l’ecosistema stesso sono sempre più esposti e profondamente impattati da fenomeni trasversali: uno per tutti è quello della digital transformation. Un primo effetto di tutto ciò è l’aumento del rischio d’impresa, a cui le aziende farmaceutiche rispondono con proprie strategie, frutto e riferimento della ricerca, della tecnologia, dei vincoli regolatori e di mercato. In questo frangente, tra le tante iniziative strategiche, l’open innovation ha trovato uno spazio importante, sia come strumento di valorizzazione della ricerca che del know-how: le aziende collaborano con i clienti e fornitori nello sviluppo di nuovi prodotti e nuove tecnologie, mettendo a disposizione di altri player di mercato una serie di informazioni con l’obiettivo di favorire quell’innovazione che porta a una migliore qualità. Negli ultimi due decenni l’invecchiamento della popolazione nei Paesi più ricchi, la crescita della classe media nei Paesi emergenti e lo spettro conseguente di una spesa sanitaria fuori controllo hanno spinto politici, media e opinione pubblica a demonizzare aziende e operatori del comparto, spingendo verso modelli di relazione sempre più sofisticati e multidimensionali rispetto a quello tradizionale, incentrato sulle sole due classi d’interlocutori di pazienti e medici. È, quindi, nato e sta trovando sempre maggior applicazione il Modello delle 5P (Patients, Physicians, Public, Payers, Policy Makers), ovvero un modello di lettura e intervento orientato su nuove necessità e nuove opportunità di relazione tra: i pazienti, che sono più informati, responsabilizzati, ma contemporaneamente anche distratti dalle nuove tecnologie; i medici, che continuano a svolgere un importante ruolo di guida/mediazione attraverso le loro diagnosi e prescrizioni, ma che sempre più spesso, contrariamente a quanto avveniva in passato, lavorano come dipendenti per le organizzazioni sanitarie pubbliche o private. Questa nuova organizzazione del lavoro impatta sulla natura del processo decisionale del medico; la società, ovvero le reti sanitarie e della cura integrata, che sono cresciute, così come il numero degli amministratori sanitari attenzionati sui risultati di salute, sull’innovazione medica, sull’utilizzo proprio del sistema e sulle analisi costi-benefici; i contribuenti, che nei Paesi in cui non sono presenti sistemi assicurativi dedicati, operano con un potere assai indiretto e rappresentano una leva determinante solo nel medio-lungo termine. Anche se i contribuenti sono generalmente inelastici quando si tratta di messaggi di marketing, i team di marketing delle grosse realtà industriali del comparto stanno comunque prestando molta attenzione a come il mondo dei contribuenti, sempre più complicato, possa influire sulla redditività commerciale; i politici, con i quali le aziende hanno spesso incontrato difficoltà a interagire, ma con i quali il rapporto è stato sempre e resta essenziale. Il potenziamento delle strutture di Governmental Affairs e Market Access è ormai riconosciuto indispensabile affinché le aziende includano il calendario legislativo come un elemento centrale della propria pianificazione strategica. Digital Transformation Negli ultimi cinque anni il termine “digital transformation” da buzzword è diventata un mantra nel piano strategico di qualsiasi azienda di ogni settore, poiché i vantaggi sia per il mondo della produzione che dei servizi sono molteplici: l’utilizzo di una combinazione di diverse soluzioni tecnologiche porta a maggiore efficienza, miglior operatività̀ e riduzione dei costi. Per gli executive è diventato fondamentale sviluppare la e-leadership; per i lavoratori, invece, sviluppare il mindset e le competenze digitali. Tutti queste trasformazioni di business, industriali, lavorative hanno dato vita alla quarta rivoluzione industriale, nota oramai col nome “Industria 4.0”. Quindi, la digital transformation ha creato opportunità e sfide verso il cambiamento in ogni funzione dell’impresa. Dalle interviste, emerge in particolare la centralità degli HR nle preparare l’ambiente che arriverà tra 5 anni, investendo ad esempio, in figure ad-hoc, come digital accelerator, con un ruolo chiave nel cambiare il mindset dell’azienda, e in nuove competenze, come quelle di Social Media Management, Digital Medicine & Artificial Intelligence, Robotica, Industry 4.0 e Internet of Things, Big Data, Personalized Medicine, di Account Management per la gestione dei gruppi privati in farmacia, di centralizzazione di Gruppi di Acquisto, Virtual & Augmented Reality in Professional Education, tenendo presente. Come ci ricorda un executive, “Il mondo del digitale ci aiuterà a capire di più e anche ad anticipare eventuali dinamiche evolutive delle patologie, riuscire a prevenire e anticipare trattamenti, evitando la cronicità o la gravità”. Open Innovation Con open innovation si fa riferimento alla volontà, da parte delle imprese di settore, di favorire l’innovazione “aperta”, ovvero un modello di innovazione secondo il quale le imprese, per creare più valore e competere meglio sul mercato, ricorrono alla collaborazione con start-up, università, istituti di ricerca, fornitori, inventori, programmatori e altri attori complementari lungo il sistema del valore. Con le parole di uno degli executive: “Il settore farmaceutico in tutto il mondo sta vivendo il secondo tempo di una partita in cui sono cambiate molte cose. Le aziende italiane si devono specializzare oggi su un pezzo della catena del valore e devono cercare connessioni con altri centri di competenza: in questo e per questo l’open innovation diventa un elemento chiave”. Il modello di open innovation rappresenta una deliberata strategia, dal momento che l’impresa beneficia, attraverso la rete aperta, di competenze e asset posseduti dai partner andando ad arricchire la propria base di conoscenze. L’innovazione aperta si è resa necessaria per diversi motivi: la crescente complessità del settore, il dinamismo tecnologico, il conseguente aumento di costi e rischi dei processi di ricerca & sviluppo, il ridotto ciclo di vita dei prodotti. Questo scenario rende il modello tradizionale di “closed innovation” non sufficiente per supportare il vantaggio competitivo, per quanto imprescindibile in alcune fasi della ricerca. La gestione di una strategia di innovazione aperta pone diverse sfide, quali ad esempio la ricerca di un allineamento di obiettivi con i partner, la necessità di trovare un modo efficace di collaborare e un equilibrio tra risorse e conoscenze da condividere con essi. Richiede inoltre anche figure professionali ad-hoc, che sappiano gestire tali criticità e individuare gli strumenti di collaborazione più adatti. Risultati della ricerca Tutte le società intervistate individuano nell’invecchiamento della popolazione, nell’aumento delle patologie croniche che questo inevitabilmente comporta, e nella crescente difficoltà a sostenere economicamente la domanda di assistenza sanitaria, gli elementi di contesto chiave del cambiamento in atto nel settore sanità. Altrettanto alta appare la condivisione circa le direzioni in cui cercare opzioni strategiche di sviluppo e di crescita: la centralità del paziente e dei suoi diritti; la ricerca di economicità di cura e assistenza attraverso la personalizzazione dei processi di diagnosi, terapia e gestione delle patologie; l’uso e la valorizzazione dell’informazione attraverso la raccolta e l’utilizzo finalizzato di dati - sugli aspetti di genomica, di abitudini, di stili di vita - così come lo sviluppo di relazioni con partner più o meno tradizionali quali università, aziende operanti in ambiti tecnologici, finanziari o attivi in altre tipologie di servizi. A fronte della summenzionata visione condivisa del cambiamento, le aziende interpellate riflettono però, comprensibilmente, strategie e tempistiche di esecuzione diverse che sembrano esprimere livelli di attenzione, energia e investimenti diversi. La questione del cambiamento dell’orizzonte competitivo risulta, infatti, molto più vivida e sentita nelle società con gli headquarter (HQ) in Italia, rispetto a quello emerso dalle interviste e nel confronto con le consociate estere, presenti e operanti sul territorio nazionale. In altre parole, possiamo affermare che sebbene tutti gli intervistati siano risultati allineati in termini di visione e lettura del contesto strategico competitivo in cui le loro organizzazioni operano, le consociate locali di aziende con gli HQ all’estero appaiono ancora fortemente focalizzate sul paradigma di business passato, mantenendo un certo timore reverenziale quasi di difesa rispetto a schemi di lavoro e di investimento passati. Questa reverenzialità emerge in particolar modo dal focus che ciascuna di queste società mantiene nelle diverse aree organizzative aziendali, per ognuna delle quali continua a essere confermata, nel tempo, l’attribuzione di priorità e budget necessari a gestire i rapporti più consolidati e tradizionali, piuttosto che a sviluppare e/o ad ampliare le relazioni con nuovi stakeholder. Relativamente alle competenze emergenti, queste possono essere clusterizzate in 4 macro-aree fondamentali: account management, disease management, multiple stakeholders management e open innovation management – macro aree rispetto alle quali il digital mindset appare tagliar trasversalmente molteplici temi di ciascuna e caratterizzare numerose delle soluzioni perseguite. L’evoluzione di competenze specifiche per ogni macro-area esprime cambiamenti di mindset ben caratterizzati, ovvero che puntano a portare le aziende farmaceutiche a guardare: all’account management, per andare oltre i tradizionali vincoli di prezzo e le pratiche di scontistica; al disease management, per superare la prospettiva del prodotto chimico-farmaceutico; al multiple stakeholders management, per allargare l’orizzonte di intervento ed influenza ben oltre i pazienti e i medici; all’open innovation & partnerships management, per perseguire in modo economicamente sostenibile le opportunità di mercato anche oltre i confini, i vincoli ed i mezzi della propria organizzazione. LEGGI LA RICERCA 26/12/2018

17 Dicembre 2018

La filiera dell’elettricità italiana: un’eccellenza internazionale

Tra innovazione, sostenibilità e visione condivisa “La filiera dell’elettricità italiana: un’eccellenza internazionale. Tra innovazione, sostenibilità e visione condivisa” è lo studio del Prof. Matteo Caroli, Associate Dean for Executive Education della LUISS Business School, presentato l'11 dicembre 2018 alla Farnesina. Lo studio racconta l’evoluzione dell’industria elettrica italiana negli ultimi quindici anni, ne evidenzia le eccellenze e indaga i processi alla base dei risultati riportati; individua inoltre le sfide per la transizione energetica dei prossimi anni, dedicando un focus al ruolo cruciale che potrà giocare Elettricità Futura per completare l’integrazione tra termoelettrici e rinnovabili. Dall’inizio di questo secolo, l’industria elettrica italiana ha attraversato una profonda trasformazione industriale e in termini di competitività, per diversi aspetti ancora in atto. Oltre al radicale cambiamento della struttura industriale, conseguente alla liberalizzazione del settore, si è registrata una crescita molto intensa della produzione da fonti rinnovabili, che già nel 2015 è arrivata a coprire il 33,5% dei consumi, per un totale di quasi 110 TWh, anche oltre l’obiettivo dei 99TWh al 2020, fissato dal Piano di Azione Nazionale sulle Energie Rinnovabili. Il cambiamento dell’industria elettrica nella direzione delle rinnovabili sta in effetti accadendo a livello mondiale dal 2007, quando la quota di elettricità mondiale generata da fonti rinnovabili era al 5%; è arrivata all’11% nel 2016 e ha superato il 12% nel 2017. Del resto, lo sviluppo di energia green è un pilastro delle politiche industriali e ambientali dell’Unione Europea almeno dall’inizio del secolo e si è ulteriormente rafforzato in questi ultimi anni. Il “2030 Climate and Energy Framework”, emanato nel 2014, prevede infatti obiettivi molto ambiziosi da conseguire entro il 2030: riduzione di almeno il 40% delle emissioni di gas a effetto serra rispetto ai livelli del 1990; incremento dell’efficienza energetica di almeno il 27%; raggiungimento di un livello di interconnessione pari al 15% della capacità elettrica installata. A questo intervento è seguito il pacchetto di proposte legislative “Clean Energy for All Europeans”, emanato nel novembre 2016 dalla Commissione Europea, finalizzato a fornire un chiaro riferimento istituzionale per la transizione verso l’energia pulita e a compiere un passo significativo verso la creazione dell’Unione Energetica Europea e di un mercato unico europeo dell’energia. L’industria elettrica italiana ai primi posti del sistema delle rinnovabili Le imprese italiane hanno saputo cogliere le opportunità offerte da questi cambiamenti diventando leader nella produzione di elettricità da rinnovabili. Già nel 2015, la percentuale di energia rinnovabile sul totale del consumo finale era arrivata sopra al 17%, raggiungendo il target fissato dall’Unione Europea per il 2020. Nel 2016, l’Italia era al sesto posto al mondo e seconda in Europa per capacità installata di generazione da fonte rinnovabile (escluso idroelettrico), con un valore di circa 34 GW. La capacità complessiva, considerato anche l’idroelettrico, sale a circa 52GW. L’eccellenza italiana nelle rinnovabili è determinata anche dalla notevole diversificazione delle fonti utilizzate, risultato di una specie di stratificazione avvenuta nel tempo. L’Italia ha un mix produttivo eccellente dal punto di vista ambientale, non solo per l’elevata presenza e diversificazione di rinnovabili, ma anche perché la seconda fonte più utilizzata è il gas, utilizzato in centrali realizzate in tempi recenti e tecnologicamente avanzate; del resto, già all’inizio di questo secolo iniziò la progressiva sostituzione degli impianti a olio, appunto, con quelli a gas. I dati del GSE evidenziano che nel 2016 oltre il 38% della produzione è da fonti rinnovabili, poco meno dello stesso valore da gas, il carbone segue con il 15%; le altre fonti fossili sono del tutto marginali. Nell’ultimo biennio, si è verificato un “fuel switching” virtuoso nell’ambito delle fonti tradizionali, con la produzione a carbone in costante diminuzione.  La rapida diffusione dei consumi di elettricità prodotta da fonti rinnovabili è stata possibile anche grazie all’eccellenza della rete distributiva esistente nel paese, che ha saputo garantire la massima efficienza nella connessione degli utenti finali. La cifra fortemente green del settore elettrico italiano sta anche nella sua efficienza complessiva. Secondo il “2018 International Energy Efficiency Scoreboard”, pubblicato ogni due anni dall’American Council for Energy Efficient Economy, l’Italia (insieme alla Germania) è al primo posto per efficienza energetica complessiva, tra i 25 paesi nel mondo maggiori consumatori di energia. Le sfide future Per gestire efficacemente il nuovo grande fabbisogno di FER, è essenziale fare in modo che il mercato superi la logica di breve termine propria di questi ultimi decenni, a favore di un approccio focalizzato sul lungo periodo. In questo senso, è ampiamente condivisa la necessità che anche nel nostro paese si definiscano chiaramente le condizioni di interesse generale rilevanti per i “purchase power agreements” (PPA), così da eliminare fattori di incertezza che limitino l’efficacia di tali contratti nella loro funzione di stabilizzazione dei flussi di cassa dei produttori e quindi di bancabilità dei nuovi investimenti. Occorre anche favorire un ulteriore salto tecnologico sul fronte dei sistemi di accumulo, le smart grid e la digitalizzazione dei piccoli impianti per introdurre efficaci meccanismi di controllo a distanza. La localizzazione degli impianti sul territorio è un altro tema cruciale, perché molti governi e stakeholder locali sono sensibili al consumo del suolo e al mantenimento della qualità del paesaggio esteso, e le produzioni da fonti rinnovabili sono caratterizzate da bassa densità di energia prodotta per unità di superfice necessaria. Se quindi da un lato è chiaro agli stessi produttori termoelettrici che tutto lo sviluppo futuro dell’industria si gioca su investimenti e innovazione tecnologica nella generazione da rinnovabili e nell’efficienza energetica, dall’altro, è altrettanto chiaro ai produttori da rinnovabili che la produzione termoelettrica avrà comunque un ruolo irrinunciabile ancora a lungo, per garantire la necessaria sicurezza al sistema elettrico nel suo insieme, avendo sviluppato tecnologie che la rendono comunque efficace anche dal punto di vista ambientale. È necessario inoltre accompagnare l’innovazione del mercato, intervenendo da un lato su un problema e dall’altro su un’opportunità. Il primo attiene ai rischi per il sistema derivanti dall’eccessiva frammentazione di una parte del mercato retail; la seconda riguarda le aspettative di sviluppo della partecipazione della domanda ai mercati, il cosiddetto “market response”, con i vantaggi economici e di stabilizzazione della rete che ne derivano. Anche nel segmento retail occorre dunque trovare il giusto equilibrio tra abbattimento delle barriere all’entrata e mantenimento dell’affidabilità complessiva del sistema elettrico. L’opportunità su cui si dovrà lavorare è, invece, la partecipazione della domanda ai mercati: “demand response”. Il nostro paese ha caratteristiche della domanda e di penetrazione FER che la rendono un mercato potenzialmente interessante per lo sviluppo del “demand response” e, affinchè questa opportunità sia colta anche in Italia, è essenziale creare le condizioni a partire da interventi sul quadro regolatorio. LEGGI LO STUDIO 17/12/2018

04 Dicembre 2018

INCERTA et.cetera: dal 6 dicembre la mostra a cura degli studenti del Master of Art

“INCERTA et.cetera” è la mostra del collettivo curatoriale composto dagli studenti dell’ottava edizione del Master of Art della LUISS Business School. Con la supervisione scientifica di Achille Bonito Oliva, la mostra riflette sull’indeterminatezza della nostra contemporaneità attraverso i linguaggi della pittura, della scultura e delle installazioni video. Gli studenti del Master of Art hanno curato tutti i passaggi progettuali e organizzativi della mostra, dal concept alla scelta degli artisti, dagli allestimenti alla comunicazione sia stampa che social, sino alla redazione di un innovativo catalogo – realizzato con la collaborazione di NERO Editions – che approfondisce l’"Anatomia del tempo incerto" attraverso sezioni tematiche e contributi critici. Punto di partenza per la riflessione del collettivo curatoriale è la sparizione delle certezze. Cos’è il tempo incerto? Dipende dalla sua percezione, è il tempo dell’individuo o della società, è il tempo critico di reazione dell’essere umano di fronte a un senso di catastrofe imminente, è il tempo dell’azione o dell’immobilità, è la consueta paura della morte. Spunti di lettura e di interpretazione del tempo incerto, che si riverberano nelle rappresentazioni possibili. Se al centro di questa Babele c'è sempre l’uomo con il suo estremo bisogno di trasformare la realtà a suo riflesso, la reazione dell'arte è caleidoscopica, piena di creazioni eterogenee, che suggeriscono una deformazione delle categorie attraverso cui definiamo il nostro immaginario. Incerta è la forma declinata in neutro plurale di incertus, incerta, incertum, che lascia spazio a molteplici chiavi di lettura. Una scelta indeterminata - come il tema trattato - dove nulla è chiaro, ma solo frutto d’interpretazioni soggettive e oggettive. Si offre al pubblico la libertà di identificarsi - o meno - nelle varie espressioni artistiche scelte, così da indurlo a una personale riflessione sul tempo incerto. Il sottotitolo et.cetera, dal latino "e i rimanenti", "ed altre cose", "e così via", rimanda all'immaginario collettivo dell'incertezza che caratterizza la nostra contemporaneità. La mostra si terrà dal 6 al 20 dicembre 2018 negli spazi diffusi di Fòndaco, in via della Frezza a Roma. In mostra anche le opere dei tre finalisti della III edizione del Premio Internazionale Generazione Contemporanea, istituito dalla LUISS Business School per promuovere l’arte contemporanea italiana e straniera, sostenere gli artisti under 35 e dare vita alla collezione permanente d’arte contemporanea dell’Università LUISS Guido Carli. I tre finalisti sono: Federica Di Carlo, Raffaella Naldi Rossano, Alessandro Vizzini. Durante il vernissage sarà annunciato il vincitore, designato da una giuria composta da: Achille Bonito Oliva, Presidente di giuria Lorenzo Balbi, Direttore artistico MAMbo – Museo d’arte moderna di Bologna Anna Coliva, Direttore Galleria Borghese Pia Lauro, Curatore indipendente e diplomata Master of Art Domenico Piraina, Direttore PAC – Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano Luca Pirolo, Direttore Master of Art Monique Veaute, Presidente Fondazione Romaeuropa. Il Collettivo Curatoriale è composto da: Anna Baciarlini - Beatrice Bandinelli - Elisa Barbero - Greta Bonvicini - Francesca Carpani Glisenti - Giulia Caruso - Giampiero Castiglione - Liberata d’Amore - Elena D’Angelo - Maria Enza D’Auria - Eugenia De Petra - Flaminia Di Meo - Silvia Etzi - Adriano Foltran - Laura Fichera - Chiara Furega - Alessandra Giacopini - Mafalda Giro - Alessandra Grimaldi - Carla Lintas - Rachele Logli - Bianca Malitesta - Susanna Mancini - Benedetta Mirra - Raffaele Moretti - Serena Nardoni - Valerio Ninu - Lidia Orsatti - Laura Parascandolo - Carmen Petrarota - Jodie Petrosino - Giorgia Pieretti - Stefania Postiglione - Viviana Prisco - Giuseppina Sacco - Pedro Silvani. INFO INCERTA et.cetera c/o Fondaco - Via della Frezza, 43/51/57/60a – Roma Dal 6 al 20 dicembre 2018 Orari: dal martedì al sabato dalle 11.00 - 19.30 | Ingresso gratuito Inaugurazione Giovedì 6 dicembre 2018 - ore 18.30 Gli artisti: Gianfranco Baruchello, Enrico Boccioletti, Claire Fontaine, Pasquale Gadaleta, H.H Lim, Luca Manes, Diego Marcon, Marzia Migliora, Luigi Ontani, Alessandro Piangiamore, Nicola Samorì, Andrea Santarlasci, Santissimi, Luca Trevisani e Andreas Zampella. 04/12/2018

03 Dicembre 2018

Gli studenti LUISS Business School raccontano Leader for Talent con Vittorio Pisani

Quando essere leader significa "metterci la faccia": gli studenti #LUISSBusiness hanno incontrato Vittorio Pisani, Dirigente Generale della Polizia di Stato per l’inizio di Leader for Talent #L4T. Vittorio Pisani ha diretto le attività investigative che hanno condotto alla cattura del boss del clan dei casalesi Antonio Iovine e del capoclan Michele Zagaria. I commenti e le impressioni. La testimonianza di Vittorio Pisani alla LUISS Business School, nell’illustrazione di Riccardo Frezza  Bruna Giordano, Consulente Legale D’impresa – Prospettive Nazionali ed Internazionali: "Il Leader for Talent è un’iniziativa incredibile: l’idea di aver avuto la possibilità di conoscere e addirittura di confrontarmi direttamente attraverso la fase del Q&A, con una persona e un professionista del calibro di Vittorio Pisani ancora mi emoziona! La sua umiltà e onestà nel rispondere a tutte le domande che gli sono state rivolte, anche alle più personali e forse un po’ scomode, mi ha confermato che dietro un grande Leader c’è sempre un grande essere umano. Ed è questo quello a cui io aspiro e che mi ha portato a scegliere la business school: crescere come persona ancora prima che come professionista. Grazie ad eventi come questo, sento di esserci un pezzetto più vicina. Ringrazio Vittorio Pisani e la LUISS Business School per questa preziosissima e assolutamente formativa esperienza. Al prossimo #L4T". Luca Giannelli, Digital Marketing – major del Master in M³ Marketing Management: "Personalmente sono rimasto colpito dal suo approccio pacato, che ha trasmesso una grande sicurezza e convinzione nelle sue parole. Spero che ci siano altre occasioni per poterci confrontare con personalità di questo calibro". Gabriele Fosca, Consulente Legale D’impresa – Prospettive Nazionali ed Internazionali: "Ritengo Leader for Talent un’esperienza unica ed altamente formativa nel percorso di crescita che stiamo intraprendendo. Incontrare il Dr. Pisani è stato emozionante e fortemente motivazionale… ci ha fatto capire che valori quali umiltà, onestà e coraggio debbano essere le linee guida da seguire per raggiungere grandi traguardi nella vita personale e professionale". Beatrice Liberati, Sales & Account Management – major del Master in M³ Marketing Management : "Vedere che al di là dei ruoli ricoperti ci sono uomini come Vittorio Pisani, che ha fatto della sua umanità il uso punto di forza e della sua etica un elemento imprescindibile del suo modus operandi, lascia a noi un messaggio di grande valore: messaggio che non avremmo potuto apprendere tramite nessun manuale. Grazie a Leader for Talent abbiamo la possibilità di formarci e crescere in primis come persone nella vita, primo e importante step per poterci poi formare come professionisti nel lavoro". 03/12/2018

03 Dicembre 2018

La LUISS Business School a Milano LUISS Hub

Big Data Management for Executive, Food & Beverage Management, Governance della Privacy, Digital marketing & Social media Communication. Ma anche Energy Industry – major del Master in Management and Technology e Digital Business Strategy – major del Master in Management and Technology: è l’offerta formativa targata LUISS Business School presso il Milano LUISS Hub. Il Milano LUISS Hub è uno spazio polifunzionale nel cuore dell’Innovation district, nato dalla collaborazione tra la LUISS Guido Carli, Comune di Milano, Fondazione Brodolini e ItaliaCamp con la sponsorizzazione di WIND-TRE e TERNA. Il Milano LUISS Hub è insieme luogo di alta formazione, di alternanza scuola-lavoro, un incubatore di startup e un’area dedicata alla manifattura digitale. Si tratta di un’ex area industriale di circa 1.600 metri quadri, oggi di proprietà del Comune, dismessa e in disuso da anni. È stata restaurata, recuperata e riconsegnata alla collettività dopo 16 mesi di lavori. Si trova a due passi dalla Stazione Garibaldi FS e da piazza Gae Aulenti. Lo spazio accoglie manager, professionisti, studenti, makers e startupper, favorendo lo scambio e la contaminazione di idee, il networking e la creazione di inedite forme di collaborazione. Un contesto che, grazie a queste caratteristiche, facilita l’implementazione degli obiettivi di formazione manageriale della LUISS Business School, che sempre più pone attenzione alle sfide attuali di uno scenario competitivo globale, digitalizzato ed estremamente veloce, che richiede al tempo stesso di sviluppare una personale visione strategica nell’avvio o riqualificazione della propria carriera. Scopri la LUISS Business School presso il Milano LUISS Hub! 03/12/2018

03 Dicembre 2018

Nuove tecnologie: non solo minacce, ma anche opportunità per il consolidamento e la competitività delle banche italiane

Sono queste alcune delle conclusioni di LUISS Business School presentate durante l’evento “The Italian Banking Conference 2018”, che si è tenuto il 29 novembre 2018, presso il Milano LUISS Hub. Le nuove tecnologie possono migliorare significativamente la solidità del sistema bancario italiano, così come misurata dal rapporto tra il capitale di migliore qualità e le attività ponderate per il rischio (CET1 ratio, 13,8% il dato a fine dicembre 2017 secondo Bankitalia). Intelligenza Artificiale, Machine Learning, Blockchain e Bot possono contemporaneamente ridurre l’impatto dei Non Performing Loans – ad esempio attraverso meccanismi predittivi del merito di rischio - nonché i costi delle banche, liberando risorse umane per compiti a maggior valore aggiunto. Inoltre, i Big Data permettono di fornire un numero maggiore di informazioni commerciali, con un un’analisi più puntuale dei rischi, per un significativo impatto sulla trasparenza. Sono queste alcune delle conclusioni di LUISS Business School presentate durante “The Italian Banking Conference 2018”. L’Italia è tuttavia molto indietro rispetto a quanto sta avvenendo nel settore a livello internazionale. Solo nella prima metà del 2018 i deal di finanziamento delle FinTech da parte dei fondi di Venture Capital hanno superato la cifra record di 26 Miliardi di Dollari a livello globale: in Italia, per quanto le iniziative in corso di realizzazione siano 283, il controvalore complessivo dei finanziamenti è di appena 135 Milioni di Euro, lasciando quindi spazio a nuovi concorrenti. Peraltro, il 49% degli investimenti è destinato a servizi automatizzati per il cliente, come servizi di CRM e consulenza finanziaria, migliorati attraverso soluzioni di intelligenza artificiale e Chatbot; il 7% a tecnologie per la gestione dell’identità elettronica e il riconoscimento, utilizzate per la sottoscrizione di servizi finanziari; mentre solo il 4 per mille a sistemi Distributed Ledger che utilizzano la blockchain. Questo lascia inevitabilmente il campo a nuovi operatori in grado di minacciare significativamente il settore bancario tradizionale nel nostro Paese. «L’Italia investe ancora drammaticamente poco nelle nuove tecnologie, sia da un punto di vista infrastrutturale che di competenze digitali», ha dichiarato il Prof. Paolo Boccardelli, Direttore LUISS Business School. «I dati dimostrano che la Digital Transformation è un’opportunità senza precedenti per i grandi player bancari, prima ancora che per i giganti tecnologici. Ma è necessario accelerare, per evitare di dissipare un vantaggio competitivo facendo anche leva sulle competenze interne, sulle infrastrutture e sulla conoscenza del cliente». Durante la Italian Banking Conference 2018 LUISS Business School ha voluto aprire una finestra di dialogo fra imprese, istituzioni e accademia per favorire il confronto sulle prospettive di sviluppo del sistema bancario nazionale. La giornata, che ha visto il coinvolgimento di alcuni tra i più illustri nomi dell’economia e della finanza, è stata un'occasione di riflessione e di confronto, in cui, oltre agli impatti trasformativi delle grandi piattaforme tecnologiche, si è dibattuto sul futuro dell’Unione Bancaria Europea e sul nuovo approccio adottato da banche e intermediari finanziari nella gestione dei crediti in sofferenza. «La ristrutturazione delle banche italiane è stata fatta in ritardo, e dunque in modo più complicato, ma è avvenuta. Ora possiamo partecipare alla seconda parte di questo processo, senza subirlo, ovvero l’unione bancaria europea» ha dichiarato Luigi Abete, Presidente della LUISS Business School e di Bnp Paribas Italia a Lastampa.it. Per Ignazio Angeloni, Membro del Consiglio di Vigilanza Banca Centrale Europea, la strada verso il completamento dell’Unione bancaria è ancora lunga. Come ha dichiarato a Il Sole 24 ore: «È vero che i crediti deteriorati sono stati ridotti, ma esistono alcuni rischi sovrani molto forti e alcuni eventi recenti in Paesi dell’Unioni che li rendono molto preoccupanti». RASSEGNA STAMPA  Dalla carta stampata Hardvard Business Review Italia – La pubblicazione dell’intervento del Direttore LUISS Business School Paolo Boccardelli in occasione di “Italian Banking Conference 2018” Il Sole 24 Ore – Angeloni: la vera unione bancaria è lontana Il Giornale – La tecnologia rende le banche più solide MF – Milano Finanza – Banche indietro sul fintech Dal web LaStampa.it – Gros-Pietro:”Dietro gli npl si nascondono i troppi debiti delle aziende” Affaritaliani.it – LUISS Business School: The Italian Banking Conference, presentati gli scenari Radiocor/ Borsaitaliana.it – BTP: Gros-Pietro, buon investimento ma serve bilanciamento portafoglio GALLERY 03/12/2018 

15 Ottobre 2018

Il Microcredito, le prospettive di una nuova asset class redditizia

Articolo del Prof. Raffaele Oriani, Associate Dean LUISS Business School. Il Prof. Oriani ha curato il paper "Il Microcredito, le prospettive di una nuova asset class redditizia", realizzato in partnership con Mikro Kapital.   È noto che la microfinanza ha avuto negli ultimi decenni un impatto fondamentale nel combattere la povertà e nel favorire l’inclusione finanziaria delle fasce più povere e più deboli della popolazione mondiale. Sebbene molta attenzione sia stata dedicata a questo tema da istituzioni, centri di ricerca, analisti ed accademici, una questione è stata studiata in modo molto meno sistematico. È possibile vedere la microfinanza come un’opportunità interessante per gli investitori privati? In altre parole, può la microfinanza essere considerata come una vera e propria asset class, con sue specifiche caratteristiche? Queste domande sono particolarmente interessanti anche alla luce del fatto che negli ultimi anni è cresciuta significativamente la rilevanza del ruolo degli investitori privati nel settore. L’evidenza riportata nel paper mette in luce l’esistenza di un mercato potenziale ampio e in rapida crescita, la presenza di investitori istituzionali privati (Microfinance Investment Vehicles, MIV), soggetti ad un certo grado di regolamentazione e comunque a delle linee guida di settore, e la possibilità di misurare i rendimenti degli asset, seppur per una parte limitata del mercato. Tali rendimenti, peraltro, sono caratterizzati da una combinazione rischio-rendimento peculiare, con una ridottissima volatilità. Tutti questi elementi tendono a delineare la microfinanza come una specifica asset class. Inoltre, le analisi svolte mostrano i rendimenti delle attività fixed income gestite dai MIV hanno correlazione negativa con quelli di investimenti di equity e di debito considerati come benchmark. Al tempo stesso, data l’evidenza disponibile, i rendimenti delle azioni di istituzioni finanziarie che operano nel settore della microfinanza sono non perfettamente correlati con quelli di banche ed altre istituzioni finanziarie operanti negli stessi paesi. Questi risultati suggeriscono quindi che gli investimenti in microfinanza, visti come distinta asset class, possono contribuire alla diversificazione quando aggiunti al margine ai portafogli esistenti. GALLERY 15/10/2018 

12 Ottobre 2018

Premio Internazionale Generazione Contemporanea: terza edizione

Promuovere l’arte contemporanea italiana e straniera, sostenere gli artisti under 35 e ampliare la collezione permanente d’arte contemporanea dell’Università LUISS Guido Carli. Sono questi gli obiettivi del Premio Internazionale Generazione Contemporanea, giunto alla terza edizione. L’iniziativa dà vita ad un nuovo ambito di innovazione culturale, volto non più solo alla formazione ma anche al sostegno e alla ricerca di giovani artisti in ambito internazionale. Il concorso prevede che le opere candidate sviluppino il tema "Il tempo incerto". Cos’è il tempo incerto? È prettamente umano ed è una questione di percezione. È il tempo dell'individuo o della società? Forse il prodotto dei due: il tempo della giovinezza iperestesa e delle nuove frontiere biologiche. È l'istantaneità della nuova comunicazione. È un tempo critico in cui l'essere umano, nell'eterno procrastinare, è posto davanti a una scelta di reazione di fronte a un senso di catastrofe imminente: l'azione o l'immobilità. Insomma, è un tempo nuovo, mai visto e pur sempre esistito per tutti; è la solita paura della morte, forse stavolta più intellettuale che fisica. È un problema di forma. O della sua assenza. Il proibito e l'irraggiungibile si allontanano, scacciati dalle nuove frontiere tecnologiche e dalla caduta dei veti imposti da buongusto, religione e oscurantismi. Il prevedibile è bandito dalla mensa del quotidiano. La coesistenza di una molteplicità di scelte possibili, di informazioni simultanee, ne assottiglia il valore individuale; ci muoviamo sopra un tappeto di idee equivalenti. Questo non può che dare vita a un panorama di rara vastità, una babilonica giostra di opportunità di testimonianze umane. Il concorso prevede l’assegnazione di un premio in denaro del valore di € 4.000,00, conferito al primo classificato come acquisto dell’opera scelta da una prestigiosa giuria presieduta da Achille Bonito Oliva, curatore e critico d’arte, responsabile scientifico del Master of Art, e composta da: Lorenzo Balbi, Direttore Artistico MAMbo-Museo d'Arte Moderna di Bologna Anna Coliva, Direttrice Galleria Borghese Pia Lauro, curatore indipendente e diplomata Master of Art Domenico Piraina, Direttore PAC - Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano Luca Pirolo, Direttore Master of Art Monique Veaute, Presidente Fondazione Romaeuropa Le tre opere finaliste entreranno a far parte della mostra conclusiva del Master of Art e del relativo catalogo. "Il tempo incerto" sarà infatti anche il concept della mostra. I candidati possono concorrere con una sola opera, edita o inedita, da cui emerga chiaramente l’aderenza al tema. Sono ammesse opere realizzate con tutti i linguaggi propri dell’espressione visiva (pittura, scultura, installazione, fotografia, grafica, video, senza limiti di tecniche). Il concorso si rivolge esclusivamente ad artisti under 35. Il termine ultimo per inviare le candidature è il 12 Novembre 2018. La partecipazione è gratuita. Si raccomanda l’attenta lettura del bando in allegato. SCARICA IL BANDO SCARICA I MODULI PER PARTECIPARE INFO: master@luissbusinessschool.it |+39 0685225302 12/10/2018

30 Agosto 2018

La definizione di un modello di leadership. Il caso Wind Tre

 Il 20 luglio si è svolto l’evento #BeLeaders di Wind Tre, che ha visto protagonista la LUISS Business School nell’accompagnare la trasformazione del modello di leadership dell’azienda, grazie al supporto scientifico e metodologico del People Management Competence Centre & Lab. Articolo di Gabriele Gabrielli, Professor of Practice in People Management, Human Resource Management and Organisational Behaviour LUISS Business School e Responsabile del People Management Competence Centre & Lab  Wind Tre S.p.A. è il più grande operatore mobile italiano con 31 milioni di clienti e con 2,7 milioni di clienti nel fisso.  La nuova azienda è nata a fine 2016 dalla fusione delle due società operative H3G S.p.A ("3") e Wind Telecomunicazioni S.p.A. (WIND) a seguito della joint-venture paritetica creata da CK Hutchison e VimpelCom (oggi VEON). Wind Tre si posiziona sul mercato delle TLC come un operatore integrato, con l’obiettivo di diventare un player di riferimento nell’integrazione fisso-mobile e nello sviluppo delle reti in fibra di nuova generazione nel nostro Paese. L’integrazione fra Wind e H3G rappresenta la più grande operazione di M&A in Italia dal 2007. Nell’ambito del complesso e ambizioso percorso di integrazione, l’azienda ha deciso di definire un modello di leadership comune a tutti gli executive di Wind Tre. Un progetto che nasce dalla consapevolezza che concentrarsi sull’integrazione di sistemi e processi non è sufficiente di per sé ad assicurare il successo di un’operazione di M&A di così ampio respiro. Altrettanto importante e strategica, invece, è la focalizzazione sulla dimensione immateriale e, in primis, sull’integrazione culturale. Il progetto di definizione del modello di leadership nasce proprio con la finalità di supportare e indirizzare il processo cultural integration di Wind Tre attraverso la condivisione di un modello di leadership comune per tutta la popolazione manageriale. Il modello, progettato e realizzato con il supporto scientifico e metodologico del People Management Competence Centre & Lab della LUISS Business School, si articola su tre dimensioni chiave in cui deve essere agita la leadership: la dimensione personale la dimensione relazionale la dimensione del business Per ciascuna di queste dimensioni, il modello elaborato identifica le competenze di leadership più rilevanti, definendo nel complesso 10 competenze ritenute critiche e prioritarie per l’azienda. L’elaborazione e implementazione del modello è il frutto di un processo articolato che si è svolto su quattro fasi principali: Prima fase: la fase iniziale di definizione del modello ha visto il coinvolgimento diretto dei membri del top management team, attraverso una serie di interviste semi-strutturate volte a far emergere le competenze e i comportamenti di leadership ritenuti più critici e rilevanti per realizzare la missione, i valori e la strategia di Wind Tre. Obiettivo primario era quello di raccogliere gli elementi necessari per gettare le fondamenta di un modello fortemente contestualizzato e con una chiara valenza strategica; Seconda fase: la fase di affinamento e sviluppo del modello ha coinvolto attivamente un’ampia parte della popolazione manageriale di Wind Tre attraverso una serie di focus group. Due obiettivi principali hanno guidato questa fase del progetto: stimolare un momento di confronto e condivisione sulla visione prospettica dell’azienda, del suo futuro e della leadership necessaria per ispirare il cambiamento e, allo stesso tempo, coinvolgere in modo trasparente e partecipativo le persone nella co-costruzione del modello stimolando il senso di ownership verso il progetto e favorendo il successivo buy-in del modello. Terza fase: il modello è stato validato dal vertice di Wind Tre. Quarta fase: la fase finale del progetto si è incentrata sul deployment del modello (fig. 1) attraverso un percorso che ha coinvolto, nelle prestigiose aule della LUISS Business School di Roma e Milano, circa 700 persone tra executive e middle manager. Figura 1 – Deployment del modello di leadershipIl percorso, concepito come un vero e proprio ‘leadership development journey’, è stato disegnato per creare un’esperienza fortemente interattiva e coinvolgente, alternando  workshop interattivi, gamification, attività individuali e di gruppo, storytelling, e un contest finale che ha premiato le storie di leadership, elaborate durante il percorso dai team (fig. 2). Due sono i principali obiettivi che il percorso ha consentito di raggiungere: (i) condividere con i vari livelli del management il nuovo modello di leadership facilitando la sua interiorizzazione; (ii) favorire la messa a fuoco delle competenze di leadership critiche e allenare i manager ad agire i comportamenti di leadership previsti dal modello nella propria sfera di responsabilità. Figura 2 - Leadership Development Journey: metodologia e struttura del percorso progettato per Wind Tre   30/08/2018

31 Luglio 2018

“Poter diventare un valido Export Manager portabandiera del Made in Italy nel mondo”

La storia di Veronica Busso, che ha scelto il percorso in Digital Export – major del Master in Management and Technology Made, per realizzare la sua carriera e oggi si occupa di espansione delle PMI nel mercato russo. "La mia carriera universitaria e professionale è sempre stata orientata al raggiungimento di un obiettivo specifico: poter diventare un valido Export Manager portabandiera del Made in Italy nel mondo. Nel tentativo di raggiungere questo obiettivo, una volta terminati gli studi universitari, ero alla ricerca di un master che mi permettesse di approfondire nella teoria e nella pratica tutte le tematiche relative all’internazionalizzazione delle PMI italiane. Nel panorama delle diverse offerte, il percorso in Digital Export – major del Master in Management and Technology Made, organizzato dalla LUISS Business School in collaborazione con ICE Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, si è distinto fin da subito per la specificità delle materie trattate, l’elevata preparazione accademica e professionale dei docenti, nonché l’orientamento alla pratica sostenuta da buone basi di teoria.  La capacità di problem solving di noi allievi è stata stimolata grazie a lezioni improntate su case studies, confronti in aula e attività di learning – by – doing. La successiva esperienza di stage è stata molto formativa perché ho avuto modo di mettere in pratica attivamente quanto appreso durante la fase d’aula, toccando con mano cosa significa lavorare in una piccola realtà imprenditoriale. L’impresa che mi ha ospitata è la Sifa Technology, una realtà marchigiana nata nel 2001 dall’ingegno degli attuali soci Simone Latini e Fabrizio Perini. Un’impresa con una forte spinta internazionale che, nel suo piccolo, può considerarsi una born global. Fin dal mio ingresso in azienda mi è stato affidato un progetto di espansione nel mercato russo, con obiettivi a termine: consolidare la partnership con un’impresa ex cliente per instaurare un rapporto di fornitura costante, e ampliare al tempo stesso il portafoglio clienti. Questo progetto mi ha portata oltre confine: per due mesi infatti, ho avuto l’opportunità di approfondire le mie ricerche di mercato direttamente in Russia, potendo beneficiare del supporto dell’ICE di Mosca. Per me è stato di fondamentale importanza poter svolgere lo stage in una realtà che premia l’assunzione del rischio e della responsabilità: ho avuto concreta occasione di mettermi in gioco e raggiungere in autonomia gli obiettivi, nella reciproca soddisfazione finale. Oggi, al termine dell’esperienza di tirocinio, lavoro in SIFA Technology dove mi occupo dello sviluppo di una nuova business unit. Se oggi posso affermare di essere a un passo dalla mia realizzazione personale e professionale, è grazie al master MaDE" 30/07/2018

31 Maggio 2018

The road to LUISS Business School: Jean-Paul, MBA Candidate from Lebanon

For me the MBA at the LUISS Business School is challenging L’anima internazionale della LUISS Business School è il frutto di una learning experience guidata della diversity, che rende le aule di Villa Blanc un luogo di confronto e di crescita tra talenti di tutto il mondo. La storia di Jean-Paul ci porta dal Libano al Full-time MBA della LUISS Business School e ci racconta la centralità della formazione per scendere in campo nel mondo del lavoro come persone prima che professionisti specializzati. Tra Soft skills, time management e l’amore per Roma!   “I am Jean-Paul, I am from Lebanon, I am a mechanical engineer. I came to the LUISS Business School to continue my studies. I choose the MBA at the LUISS Business School because honestly, I really liked Rome and I thought that this MBA would complement my studies: as mechanical engineer, I will have the financial and management competencies to complement my background. For me the most important thing is the fact that the program is very focused on the person and on the soft skills, so one person that goes out from the LUISS Business School is not only good in hard skills but has also the opportunity the develop his/her own personality, that is very important in any job. The aspect that I liked most during this MBA is the personal part: we are having courses of everything from different professors from all over the world, but for me this can be in any university. The LUISS MBA gives us a big plus and helps us in the fact that they work and they train us as to become people that can go in this world, to do everything and not only to stay behind a computer or do specific stuff. The MBA is very full and we have so many things to do, but the thing that We learned the most is about time how to manage our time. For me the MBA at the LUISS Business School is challenging” The LUISS MBA offers the connections to your future whether your ambition lies in starting a business or changing a large organization, transforming your world or changing the wider world. Offering a personalized learning experience driven by diversity, the LUISS MBA is your platform for new business thinking. Discover the #LUISSMBA

24 Aprile 2018

Leader for Talent #L4T 2018: scopri i Guest Speaker a confronto con gli studenti della LUISS Business School

Vittorio Pisani, dirigente superiore della Polizia di Stato; Marco Sala, CEO International Game Technology PLC; John Pepper, former Chairman e CEO The Procter & Gamble Company: sono i leader che hanno incontrato gli studenti dei Master specialistici e dell’MBA della LUISS Business School, durante la seconda edizione di Leader for Talent #L4T. La serie di eventi è nata nel 2016 per favorire la trasmissione dell’esperienza reale della leadership, nella sua operatività e nella gestione concreta delle dinamiche aziendali, da parte dei leader delle principali aziende e organizzazioni agli studenti della Business School, grazie a una cornice di interazione diretta e immediata. Se nella prima edizione le testimonianze di Claudio Descalzi, CEO Eni; Walter Ruffinoni, CEO NTT DATA Italia; Giuseppe Recchi, Vicepresidente esecutivo TIM; Marco Patuano, CEO Edizione s.r.l e Martin Sorrell, CEO WPP hanno arricchito gli studenti in termini di hard e soft skill, gli incontri di questa edizione hanno voluto trasmettere i diversi significati di essere leader, grazie a un’attitudine che riesce a portare cambiamento e innovazione, sulla base dei valori che la stessa leadership esprime. Testimonianze di leadership maturate in contesti plurali per far fronte a una stessa domanda: si nasce leader o si diventa leader? Partecipare a Leader for Talent è stata un’occasione senza precedenti, che ha permesso agli studenti della scuola di scoprire le diverse le risposte. Che hanno emozionato, appassionato e stimolato tutta la community #LUISSBusiness. Vittorio Pisani ha raccontato una leadership che ha il coraggio di “metterci la faccia”, che guida il team verso gli obiettivi da raggiungere con responsabilità, coraggio e onestà intellettuale. Obiettivi che perseguono al tempo stesso etica e crescita per la società: Vittorio Pisani ha diretto le attività investigative che hanno condotto alla cattura del boss del clan dei casalesi Antonio Iovine e del capoclan Michele Zagaria. #Leader for #talent #L4T con #VittorioPisani, Dirigente generale della Polizia di Stato. Servire le persone, coinvolgere la #squadra, umiltá e onestà intellettuale: sono le linee guida della #leadership del capo della squadra mobile di #Napoli che ha diretto le attività investigative per la cattura dei boss #AntonioIovine e #MicheleZagaria. Oggi al centro del confronto con gli studenti #LUISSBusiness, dove la #ClasseDirigente di domani impara dall'esperienza dei #leader di oggi. Grazie per la tua storia Ambra! #repost @1puntino #LUISSBusinessSchool #LUISSMasters Un post condiviso da LUISS Business School (@luissbusiness) in data: Feb 7, 2018 at 10:25 PST Che cosa distingue realmente un leader? Per Marco Sala, la leadership si riconosce dalla capacità di coinvolgere il team. Fare leva su sé stessi e sulla propria personalità più autentica per portare onboard i membri del team e saperli così guidare verso un obiettivo comune è il consiglio agli studenti #LUISSBusiness di Marco Sala, leader di una delle poche aziende italiane che hanno concluso operazioni di acquisto all'estero, contribuendo a diffondere l'imprenditorialità italiana nel mondo. Ricca di spunti e appassionante la testimonianza di #MarcoSala alla #LUISSBusiness School per Leader 4 Talent #L4T dove la #leadership si racconta e si trasmette! pic.twitter.com/uVAL7XnE8u — Paolo Boccardelli (@PBoccardelli) 28 marzo 2018   Diventare leader è un “lifelong journey”: John E. Pepper, former Chairman e CEO, The Procter & Gamble Company, ha condiviso con gli studenti dei Master e dei programmi MBA della scuola, una visione della leadership come specchio e realizzazione dei valori personali. Una leadership value-driven, in cui la passione, l’impegno nei confronti dei clienti e della community in cui si opera, fare la differenza grazie all’engagement sono i fattori che determinano il vero successo del business. A country needs the #committment of #business leaders to face challenges and solve problems concerning people's lives: now at #LUISSBusiness, we're focusing on the reasons why we need to educate #LeadersForAbetterWorld, thanks to #JohnPepper. #L4T pic.twitter.com/kCGW2teaWF — LUISS Business School International Programs (@LUISSBusinessIP) 17 aprile 2018  

24 Aprile 2018

Riscoprire le emozioni: non è mai troppo tardi

Articolo di Gabriele Gabrielli, Professor of Practice in People Management, Human Resource Management and Organisational Behaviour LUISS Business School e Responsabile del People Management Competence Centre & Lab  Le competenze dell'intelligenza emotiva Non si fa che parlare di intelligenza emotiva e delle sue competenze: in convegni e seminari, nelle organizzazioni e in azienda. Le troviamo così nei repertori dei modelli di competenze usati dalle imprese per orientare il comportamento dei propri leader e manager, se ne fa ampio riferimento nelle policy e negli strumenti di performance management, costituiscono una tra le dimensioni più importanti da osservare durante gli assesment centre. Negli ultimi decenni abbiamo assistito in effetti alla crescita continua di attenzione verso l'intelligenza emotiva associata, in generale, a quella che sottolinea l'importanza delle soft skills e in particolare delle people skills per sviluppare leader e manager efficaci, capaci cioè di gestire con successo il capitale umano e intellettuale. Non è però così sempre facile scoprire il valore delle emozioni perché la carriera può metterle in silenzio come la storia di Alfredo che raccontiamo più avanti, una tra le molte, dimostra.  La concettualizzazione dell'intelligenza emotiva e le motivazioni che ne supportano la sua rilevanza per il business management e per le organizzazioni in generale hanno preso le mosse, come noto, dai risultati di alcuni studi che hanno reso evidente come l'intelligenza non si fonda solo su un fattore, ma sia multi-fattoriale. Infatti, comprendiamo quello che ci circonda, apprendiamo e comunichiamo con gli altri ricorrendo ai sensi e alle emozioni che consentono di "connetterci" più efficacemente. Di qui anche l'importanza assegnata alle competenze di comprensione e decodifica del linguaggio non verbale, che diventa una competenza centrale (comunicazione interpersonale) per leader e manager. Leadership e emozioni  Con il termine intelligenza emotiva, dunque, secondo i numerosi studi realizzati nel campo della psicologia e del comportamento organizzativo, s'intende comunemente l'abilità di scoprire e usare in modo opportuno i sentimenti e le emozioni proprie e quelle degli altri, distinguerle e comprenderle a fondo per costruire sulle stesse la propria visione e azione. Accrescere e migliorare le competenze di intelligenza emotiva, piuttosto che concentrarsi solo sull'intelligenza cognitiva, diventa dunque essenziale per le posizioni di guida in quest'epoca di cambiamento straordinario accelerato dalla trasformazione digitale che costruisce connessioni e interdipendenza tra sempre più numerosi attori. Per ispirare gli altri e costruire organizzazioni durature in un ambiente dai confini incerti e mutevoli, infatti, leader e manager devono essere in grado di generare "risonanza emozionale". Insomma, ci stiamo rendendo conto che per troppo tempo i manager hanno considerato le emozioni alla stregua di un rumore di fondo che disturbava la loro performance e il funzionamento razionale dell'azienda. Quest'epoca però sembra ormai volgere definitivamente al tramonto perché le emozioni trovato oggi piena cittadinanza nel management. Quando la competizione mette in silenzio le emozioni. Una storia tra le molte  Non è facile però, si diceva, dare piena cittadinanza alle emozioni. È l'esperienza di molti executive e manager; sono più numerosi di quanto possiamo immaginare. Gli ostacoli che non consentono alle emozioni di eprimersi liberamente, riconoscendone il loro valore generativo per sé e per gli altri, sono di diversa natura. Possono essere ostacoli collegati all'ambiente culturale e di business in cui si cresce e si fa carriera, possono essere attinenti più alla sfera personale, a come si è fatti, insomma una questione di carattere e di personalità. Rientra nel primo caso la storia di Alfredo, un "cinquantino" - direbbe il commissario Montalbano - un top executive e imprenditore di successo che dopo la laurea si "guadagna" l'accesso a due tra le più prestigiose business school internazionali. Diventato adulto, dimentica le emozioni, perde contatto con esse e non le riconosce più come dimensioni "utili". Scompaiono dal suo linguaggio, né vi trovano traccia in quello delle aziende di straordinaria fama in cui lavora negli anni successivi macinando successi e accumulando prestigio. Tutto questo ha avuto un inizio. Alfredo nel nostro secondo incontro mi racconta che il tempo di questa progressiva dimenticanza "ha avuto inizio quando ho cominciato a danzare con la competizione". Una danza così travolgente che gli fa perdere letteralmente il contatto con il sé più profondo e autentico. "Dov'è finito Alfredo?", è questa la domanda alla quale vuole ora dare risposta, è stanco di essere triste e insoddisfatto. Alfredo è consapevole di aver fatto l'esperienza della felicità quando era giovane studente, uno stato di grazia che è proseguito anche durante il percorso accademico seppur "tosto". Questa esperienza è venuta meno "dopo". Conversiamo per cercare il focus. La "smania da performance" - mi racconta a un certo punto - "mi ha fatto perdere contatto con la mia dimensione umana". Riflette, torna indietro, rimane in silenzio. Poi dice: "Sì, ho perso contatto con le emozioni quando sono entrato nel giro vorticoso della competizione delle business school che ho frequentato; poi tutto si è aggravato quando sono entrato in azienda, primo della short list". Da diversi anni Alfredo ha difficoltà a sentire e riconoscere le emozioni; tentenna nell'individuare i bisogni che ha e che sempre si celano dietro le emozioni che l'epoca della performance, dei benchmark e del misurarsi continuamente con chi sta sopra a te hanno silenziato. Mi parla dei figli e della moglie. L'unico momento in cui vedo negli occhi una luce diversa. Si spegne rapidamente sopraffatta dal racconto delle loro performance. Mentre l'ascolto, mi torna in mente un pensiero di Arthur Schophenauer. Prendo il libro dove è annotato, lo legge: "In realtà il valore che noi attribuiamo all'opinione degli altri e la nostra preoccupazione costante al riguardo oltrepassano di regola ogni ragionevole giustificazione [...] da tale preoccupazione nasce quasi la metà di tutte le afflizioni e le ansie da noi provate". Rimane in silenzio tamburellandosi la testa con le dite. Oggi Alfredo vuole connettersi nuovamente con sé, con i valori con cui è cresciuto e che ha sacrificato sull'altare del "giudizio altrui", vera e propria forca caudina se si vuole essere riconosciuti "primi". Ha iniziato a lavorare per ascoltare e accogliere le emozioni che "la smania della perfomance" ha reso silenti, vuole dare loro cittadinanza e riscoprirne il lessico che non conosce più. È talmente impoverito il suo vocabolario che non sa più etichettarle; si stupisce grandemente quando fa esperienza di questo davanti a me riuscendo a menzionare a mala pena tre emozioni. Per Alfredo insomma è arrivato il momento di consentire alle emozioni di uscire allo scoperto, di lasciarle fluire, di riconoscerle e utilizzarle come leva per stare bene e per ritrovare quella felicità che ha perduto danzando con la competizione. Probabilmente per scoprire che potrà essere più efficace come imprenditore e manager. Mentre ci stiamo salutando si ferma sulla porta e aggiunge: "anche come marito e padre". Suggerimenti bibliografici Gabriele Gabrielli, Sviluppare le competenze per il "people management", in Gabrielli G., Profili S., Organizzazione e gestione delle risorse umane, Isedi, Torino 2016 (II^ edzione) Gardner H., Formae mentis. Saggio sulla pluralità dell'intelligenza, Feltrinelli, Milano, 1987 Goleman D., Working with emotional intelligence, Bantam Books, New York, 1998 Riggio R.E., Lee J., "Emotional and interpersonal competencies and leader development", in Human Resource Management Review, Elsevier, 17, pp. 418-426 Persone e processi eccellenti sono l’essenza di ogni organizzazione di successo. I programmi Executive dell’area “People, Organization Development & Leadership” della LUISS Business School forniscono conoscenze, metodologie e strumenti per valorizzare e gestire in modo strategico il capitale umano, disegnando architetture organizzative innovative in grado di supportare efficacemente i piani di sviluppo dell’organizzazione. Obiettivo dei programmi afferenti all’area è supportare la progettazione e l’implementazione di una “People Strategy” all’avanguardia, che permetta un’efficace execution della strategia aziendale, in maniera integrata e coerente in tutte le sue parti. SCOPRI I PROGRAMMI 24/04/2018

24 Aprile 2018

A worldwide famous brand? A matter of quality and communication strategy

A very stimulating talk took place on April 10, 2018 when the students of the Master of Fashion & Luxury Management met Michele Consoli, Head of Communications of Talarico Cravatte. Lucia, student of Master, shared with us the most interesting aspects of this “Made in Italy” successful company Michele Consoli, the very young marketing and Communications Manager of Talarico, explained to the Fashion and Luxury Management class the aspects of working in a truly “Made in Italy” company, and how to survive in this global, fast-growing industry. After a brief explanation of the authentic history of the company, Mr. Consoli gave us an overview about the tie market in Italy, a very niche area but that still has a high demand, about the main competitors, and their business model, which is both B2C and B2B. It was very interesting to know that Talarico is not only focused on ties anymore but it also expanded in foulards for women, an expansion driven by one simple but very essential principle: consistency. Indeed these products are perfectly consistent with the main offer, and above all, they are made with the same material of ties, silk. They are not interested in a larger expansion so far, what they want is to stay focused on their main product offering the best quality. He explained why their products are so unique, highlighting their handcrafted details, results of an excellent craftmanship work.  Thanks to this we were able to understand why the most powerful men in the world (Presidents, politicians, CEO, ambassadors) want to wear Talarico ties. Moreover, he shared a relevant focus on the marketing and communication strategy of the firm, based on a strong storytelling and characterized by the fact of preferring print advertising instead of digital one, in order to be more credible and increase the customers’ trust. The preference of this channel is also due to the type of target they aim to (+30 years old). However, the company has its own e-commerce, and all the most influent social media, such as Instagram and Facebook, this latter is the most relevant for them. Talarico represents a really “upstream” company, which is not interested in offering too many categories of products, or invest too much on Instragram advertising, they simply want to go on offering excellent and unique products, that can satisfy even the most demanding customers, 100% Italian qualities that make Talarico well-known and appreciated all around the world. This article was written by Lucia Zanone, student of the Master of Fashion & Luxury Management  DISCOVER THE MASTER  24/04/2018

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