News & Insight
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26 Maggio 2023

Bando Internazionale Generazione Contemporanea On Shuffle EP

La proposta del bando di Luiss BS Records si concentra sulla versatilità musicale della generazione contemporanea. Attraverso la selezione di brani che spaziano tra generi e stili diversi, si vuole infatti mettere in evidenza l’originalità artistica dei nuovi talenti. Il risultato dell’iniziativa consisterà nella produzione e pubblicazione di un EP all’interno del quale verranno inserite sette tracce di sette artisti differenti, a cui si darà l’occasione di esprimersi unendo nello stesso progetto diverse influenze e visioni musicali. Il titolo “On Shuffle” rimanda al concetto di riproduzione casuale: i brani   dell’EP, grazie alla loro varietà, offriranno dunque agli ascoltatori l’esperienza di riprodurre tracce come se stessero ascoltando una playlist in modalità shuffle. Il concorso dà vita ad un nuovo ambito di innovazione culturale, volto non più solo alla formazione ma anche al sostegno e alla ricerca di giovani autori in ambito nazionale e internazionale. Possono partecipare al Concorso tutti gli autori di nazionalità italiana o straniera – singolarmente o in gruppo – che rispettino i seguenti criteri di ammissione: non abbiano compiuto il trentasettesimo anno di età alla scadenza del bando prevista per il giorno 30 giugno 2023 per i gruppi, al massimo un componente può avere già compiuto il trentasettesimo anno d’età alla scadenza del bando I candidati possono concorrere con un solo brano, necessariamente inedito, da cui emerga chiaramente l’aderenza al tema del concorso. I sette brani selezionati verranno prodotti all’interno dello studio Luiss BS Records e gli artisti saranno seguiti nella fase di produzione da professionisti del settore e affiancati dagli studenti del Master in Management delle Imprese Creative e Culturali – Major in Music Business della Luiss Business School S.p.A. La scadenza per la presentazione delle opere candidate al Premio è fissata per il giorno 31 luglio 2023 entro e non oltre le ore 12.00 (ora italiana). La partecipazione è gratuita. Si raccomanda l’attenta lettura del bando. ITA SCARICA IL BANDO MODULO ISCRIZIONE MODULO DI PARTECIPAZIONE

25 Maggio 2023

Executive Follow Up

HR Talks Luiss Business School è lieta di annunciare il primo evento Executive Follow Up dedicato a tutti coloro che hanno frequentato i programmi Executive relativi alle Risorse Umane. L'appuntamento avrà luogo il venerdì 23 giugno, presso Villa Blanc. Questo evento speciale riunirà coloro che hanno in comune l'esperienza Luiss Business School e l'interesse nell'ambito delle Risorse Umane. Sarà l'opportunità perfetta per espandere il proprio network, riconnettersi con i colleghi di corso e guardare al futuro. Dopo una breve fase di registrazione, si darà il via all'HR Talk intitolato "La gestione delle RU: dalla risposta all'emergenza alla pianificazione della trasformazione permanente". Questo panel riunirà i Direttori Risorse Umane di importanti realtà, i quali avranno il piacere di condividere la propria visione ed esperienza. Seguirà una sessione dedicata ai Percorsi di Carriera e al valore della formazione, durante la quale si raccoglieranno le esperienze dei partecipanti al fine di condividere best practice e prospettive future. La partecipazione a questo evento esclusivo garantirà il rilascio di un Digital Open Badge, che potrà essere condiviso con la propria Community. AGENDA 14.00 Accreditamento 14.30 Saluti Istituzionali e inizio evento 14.45 – 16.45 HR Talk «La gestione delle RU: dalla risposta all’emergenza alla pianificazione della trasformazione permanente» Moderatori: Roberto Maglione, Professor of Practice Human Resource Management, Luiss Business School Laura Di Raimondo, Direttore Assotelecomunicazione, Asstel Speakers: Emilia Rio, Direttrice Risorse Umane e Organizzazione, Terna Rossella Gangi, Direttore Risorse Umane, WINDTRE Antonio Liotti, Chief People & Organization Officer, Leonardo Geraldine Conti, Responsabile People & Culture Area, BNL – BNP Paribas Gianluca Orefice, HR Director, Aspi 16.45 – 17.15 Break 17.15 – 18.00 Discussione aperta fra i partecipanti: «Percorsi di Carriera – Valore della formazione e fabbisogni formativi». Modera Emanuele Mangiacotti, Adjunct Professor, Luiss Business School. QUANDO: 23 giugno 2023 ORA: dalle 14.00 alle 18:00 DOVE: Villa Blanc, Via Nomentana 216, 00162, Roma 25/05/2023

24 Maggio 2023

Progetti ESG e strumenti di Finanza Sostenibile

Executive Education Amministrazione, Finanza e Controllo Negli ultimi anni, le aziende stanno considerando la sostenibilità come un tema dall’importanza sempre maggiore, rendendo cruciale discutere di come strumenti finanziari sviluppati per scopi più ampi possano essere utilizzati come catalizzatori per la crescita.  Giovedì 22 giugno, a partire dalle ore 17:00 si terrà, presso il Convento San Francesco di Conegliano (TV), una tavola rotonda sul tema dei Progetti ESG (Ambientali, Sociali e di Governance) e degli strumenti di Finanza Sostenibile, promossa da Luiss Business School. L'iniziativa, organizzata nell'ambito dell'Executive Master in Amministrazione, Finanza e Controllo, rappresenterà un momento di confronto tra realtà corporate, professionisti e consulenti del settore, con l'obiettivo di evidenziare l'importanza di combinare sostenibilità e crescita economica e le modalità per poterla finanziare. La tavola rotonda sarà moderata da Saverio Bozzolan, Professore in Financial Statement Analysis di Università Luiss, e vedrà la presenza dei seguenti partecipanti: Enrico Gomiero, CFO Carraro Group S.p.A Nicola Biondo, CFO Carel Industries S.p.A Vania Serena, Head of ESG di Finint Investments La partecipazione di Lorraine Berton, Presidente di Confindustria Belluno Dolomiti e Presidente Advisory Board Nordest di Luiss Business School, e Fabio Innocenzi, Amministratore Delegato di Banca Finint, aggiunge ulteriore valore all'evento, offrendo prospettive e approfondimenti chiave sul tema della finanza sostenibile. L'incontro darà anche spazio al confronto con il referente scientifico del programma, Saverio Bozzolan, che illustrerà i moduli del corso e offrirà opportunità di networking all'interno di Luiss Business School. Al termine, è prevista una sessione di Q&A. REGISTRATI 24/05/2023

23 Maggio 2023

Export Champion Program: focus India

“Export Champion Program” è il programma di formazione specializzata, accademica e completamente gratuito, promosso da SACE Education in collaborazione con Luiss Business School che, ogni anno, ha l’obiettivo di approfondire un mercato di particolare interesse per il Made in Italy. Per la sua quarta edizione, l’iniziativa si rivolge ad un selezionato numero di imprese esportatrici interessate ad approfondire la conoscenza del mercato indiano e ad intercettare nuove opportunità economiche e commerciali. Perché l’India? Con una stabilità politica, favorevoli condizioni di business e apertura al commercio internazionale, l’India è oggi un mercato fondamentale per dimensioni e opportunità. Presidente del G20 2023 e centro delle alleanze internazionali, l’India vanta un progressivo consolidamento fiscale e una crescita economica che la rendono oggi 5° economia mondiale. Rispetto ai prossimi anni, il Fondo Monetario Internazionale stima un’ulteriore crescita del PIL indiano pari ad un valore del 6.1% per il 2023 e del 6.8% per il 2024. L’adesione dell’Italia all’Indo-Pacific Oceans Initiative,consolida inoltre le relazioni tra i due Paesi, che contano oggi circa 15 miliardi di interscambio commerciale e che sono state rafforzate dal recente affermarsi di un partenariato strategico. Il Programma L’Ambasciata italiana in India, la Camera di Commercio italiana in India e la faculty SACE e Luiss Business School interverranno nel corso di 5 incontri, erogati in modalità ibrida e volti a fornire un’analisi economica, legale e fiscale dell’India, nonché un quadro completo degli strumenti e delle strategie vincenti per l’accesso a tale mercato. A questi seguirà un evento in presenza presso Villa Blanc, Roma, che sarà anche un’occasione di networking. Il primo incontro, che si terrà online il 24 maggio dalle 11.00 alle 13.00, sarà dedicato a un approfondimento delle relazioni Italia-India e delle opportunità economiche che quest'ultima offre alle nostre imprese. Interverranno: Francesco Varriale, Consigliere economico dell'Ambasciata italiana in India, Claudio Maffioletti, Direttore della Camera di Commercio Italiana in India, Alessandro Terzulli, Chief Economist, SACE, Mariangela Siciliano, Head of Education, Supply Chain & Business Promotion, SACE, Matteo Caroli, Associate Dean for Internationalization, Luiss Business School. INVIA LA TUA CANDIDATURA SCOPRI DI PIÙ 23/5/2023

19 Maggio 2023

Evento – Executive Talk

Villa Blanc sarà la sede del nuovo imperdibile evento per gli appassionati di Innovazione, Finanza e Marketing il prossimo 9 giugno 2023.L'Executive Talk, organizzato da Luiss Business School, riunirà i migliori esperti del settore per esplorare le sfide attuali e future di queste tre aree chiave. L'evento prenderà il via alle ore 17.00 con un Open Evening, che offrirà ai partecipanti l'opportunità di incontrarsi, fare networking e creare connessioni preziose con professionisti e docenti. Sarà il momento ideale per scambiare idee e conoscenze in un'atmosfera stimolante. Alle ore 18.00 inizieranno i tre panel, ognuno dedicato a una delle tre aree: Marketing, Amministrazione Finanza & Controllo e Innovation. I partecipanti avranno l'opportunità di seguire uno dei tre panel, a seconda dei loro interessi. Ogni panel sarà moderato da un esperto del settore e affronterà temi attuali e rilevanti. Il panel dell'Area Marketing dal titolo "Valore, esperienze e relazioni: il ruolo del Marketing oggi", si aprirà con i saluti di Enzo Peruffo, Associate Dean e Professore Ordinario di Strategia Aziendale presso Luiss Business School. La sessione sarà moderata da Matteo De Angelis, Professore Ordinario di Marketing presso la stessa istituzione, insieme a Vito Sinopoli, Editore presso Business People. Durante il panel, gli esperti esploreranno l'importanza del marketing nel contesto attuale e discuteranno su come creare valore attraverso esperienze e relazioni. Panelist: Giorgia Di Cristo, Marketing Director presso Universal Pictures International Italy Claudia Montresor, Omnichannel Director Europe presso Fendi Enrico Santarelli, General Manager, ex Clementoni Giorgio Dari, Business Unit Manager Gastroenterology presso AbbVie -- “Il ruolo strategico della finanza nei processi di crescita e trasformazione delle aziende” è il titolo del panel dell'Area Amministrazione, Finanza & Controllo, aperto e moderato da Raffaele Oriani, Dean Luiss Business School and Full Professor of Corporate Finance. Gli esperti discuteranno dell'importanza della finanza come leva strategica per la crescita e la trasformazione aziendale. Panelist: Agostino Scornajenchi, Chief Financial Officer, Terna Piergiorgio Peluso, Chief Financial Officer, Aspi Alessandra Genco, Chief Financial Officer, Leonardo Flavio Caruso, Innovative Medicine Chief Financial Officer, Novartis Cecilia Martire, Chief Financial Officer, Granarolo -- Infine, il terzo talk dal titolo “Le sfide del Chief Innovation Officer: Sostenibilità, Digitalizzazione e Innovazione Collaborativa” si concentrerà sull'Area Innovation e sarà moderato da Maria Isabella Leone, Associate Professor – Management of Open Innovation & IP, Luiss Business School. Dopo i saluti di Enzo Peruffo, Associate Dean and Full Professor – Corporate Strategy, Luiss Business School, gli esperti affronteranno tematiche cruciali per i Chief Innovation Officer, come la sostenibilità, la digitalizzazione e l'innovazione collaborativa. Panelist: Alberto Tavani, Chief Innovation and Transformation Officer, CDP                                            Marco Pietrucci, Head of Innovation, Terna                                                Massimo Paloni, Chief Operations and Innovation Officer, Bulgari Fabrizio Caranci, Global Digital Medicines Executive Director, Angelini QUANDO: 9 giugno 2023 ORA: 17:00 CEST DOVE: Villa Blanc, Via Nomentana 216, 00162, Roma L'evento è concluso, rimani aggiornato per partecipare ai prossimi eventi!

20 Aprile 2023

Executive MBA: opportunità e prospettive di carriera | Incontra il Direttore Scientifico e il nostro Alumnus per scoprire le potenzialità offerte dall’EMBA Luiss Business School

Se stai cercando un modo per dare un impulso alla tua carriera, non perdere l'opportunità di partecipare all'evento organizzato dalla Luiss Business School il prossimo 5 maggio. L'evento vedrà la partecipazione del Direttore Scientifico dell’Executive MBA, Prof. Matteo Caroli, e di Riccardo Angelini Rota, alumnus dell'Executive MBA della Luiss Business School, e attualmente Head Sustainability Planning & Projects di Leonardo. Riccardo  racconterà la propria esperienza e darà consigli su come ottenere il meglio dal proprio Executive MBA per raggiungere i propri obiettivi di carriera. L'Executive MBA della Luiss Business School è un programma di formazione di alto livello, rivolto a professionisti che desiderano acquisire nuove competenze e sviluppare le proprie capacità manageriali per distinguersi nel mondo del lavoro. Partecipare all'evento del 5 maggio è un'occasione imperdibile per tutti coloro che sono alla ricerca di un modo per dare una svolta alla propria carriera, per scoprire la struttura dell’EMBA e ascoltare l'esperienza di Riccardo e capire come sfruttare le proprie potenzialità. L’evento è gratuito ma la registrazione è obbligatoria QUANDO: 5 maggio 2023 DOVE: Villa Blanc, Via Nomentana 216, 00162 Roma ORE: dalle ore 18:00 var d=document,w="https://tally.so/widgets/embed.js",v=function(){"undefined"!=typeof Tally?Tally.loadEmbeds():d.querySelectorAll("iframe[data-tally-src]:not([src])").forEach((function(e){e.src=e.dataset.tallySrc}))};if("undefined"!=typeof Tally)v();else if(d.querySelector('script[src="'+w+'"]')==null){var s=d.createElement("script");s.src=w,s.onload=v,s.onerror=v,d.body.appendChild(s);} 20/04/2023

19 Aprile 2023

Scopri i nostri MBA e incontra l’ufficio Internazionale

Partecipa all’Open Evening e identifica le opportunità di scambio internazionale! Scopri il nostro esclusivo percorso di crescita dedicato ai professionisti e ai manager di azienda. Durante l’Open Evening avrai la possibilità di ricevere maggiori informazioni su: l’Executive MBA in lingua italiana, progettato per professionisti, manager, dirigenti ed imprenditori con almeno sette anni di esperienza, in partenza ad aprile 2024 il Part-Time MBA, erogato in lingua inglese, progettato per manager, imprenditori e giovani professionisti con almeno tre anni di esperienza e in partenza a marzo 2024 a Roma e a novembre 2023 a Milano il Flex MBA; programma offerto in lingua inglese. Un MBA flessibile e con una prospettiva globale che può essere seguito ovunque e in qualsiasi momento, in partenza ad ottobre 2023. the Full-time MBA , programma offerto in lingua inglese, on campus per giovani professionisti con almeno tre anni di esperienza lavorativa. In partenza ad ottobre 2023. I coordinatori dei programmi, nonché il nostro recruitment staff saranno a tua disposizione per colloqui one to one e info session dedicate.Grazie all’MBA di Luiss Business School potrai: costruire un network professionale ampio ed eterogeneo seguire le lezioni di una faculty internazionale di accademici e top manager partecipare a laboratori trasversali dedicati alle soft skills come la leadership e la comunicazione beneficiare di un boost per la tua carriera attraverso il personal coaching e periodi di soggiorno all’estero. La partecipazione all’evento ti consentirà di essere esonerata/o dal pagamento dell’Admission Fee pari a €105 per le prossime due date di selezione: 18 e 25 maggio 2023. QUANDO: 10 maggio 2023 ORE: dalle ore 17.00 alle ore 18.30 CEST DOVE: Luiss Business School, Campus Villa Blanc, Via Nomentana 216, 00162 Roma Online Form - Open Evening MBA - 10 Maggio 2023

MBA

30 Luglio 2019

Generazione Cultura: al via il quarto bando per formare 50 giovani nei beni culturali

  Al via il quarto bando di “Generazione Cultura”, il progetto ideato e sostenuto da Lottomatica in collaborazione con Luiss Business School e trenta tra le più prestigiose istituzioni culturali italiane. Un’alleanza per la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale del Paese, grazie a un percorso articolato in sei settimane di formazione manageriale a 360° a Villa Blanc, sede Luiss Business School, e sei mesi successivi di stage presso una delle istituzioni culturali partner, tra le quali il Museo Egizio di Torino, la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia, le Gallerie degli Uffizi a Firenze, le Scuderie del Quirinale a Roma. I 50 giovani che avranno superato le selezioni avranno l’opportunità di partecipare a un programma di formazione avanzato per sviluppare e gestire progetti culturali, trasformando sfide e idee innovative in business plan, grazie anche all'integrazione strategica di tecnologie digitali. Le novità di questa edizione comprendono i corsi in: Digital Cultural Heritage: per acquisire conoscenze storico-artistiche, necessarie ad analizzare e interpretare correttamente il patrimonio culturale alla luce delle tecnologie digitali. Marketing dell’arte e della cultura: pianificare le giuste strategie di mercato in ambito culturale. Entrepreneurship e cultura: un laboratorio imprenditoriale per le nuove idee di business in ambito culturale. Cultural Project Management: i principali strumenti per sviluppare e gestire progetti culturali dal punto di vista artistico, economico e finanziario. Field Project: per comprendere le dinamiche del settore artistico-culturale italiano e potenziare le proprie soft skill attraverso workshop e seminari. Gli stage saranno occasione per applicare sul campo le competenze apprese agendo nel contesto delle esigenze delle singole istituzioni e realtà territoriali. Al termine dei sei mesi di stage seguirà una fase di un follow up volta a consolidare e integrare le competenze acquisite sul campo con le nozioni apprese in aula. Il bando si rivolge a giovani fino ai 27 anni: è possibile presentare domanda di ammissione entro il 30 settembre 2019. SCOPRI IL PROGETTO SCARICA IL BANDO Rassegna Stampa Generazione Cultura, al via il quarto bando per formare 50 giovani. Torna progetto Lottomatica-Luiss per valorizzare il patrimonio, La Repubblica, 30 luglio 2019 Generazione Cultura: bando per formare 50 giovani settore culturale. Finanziati da Lottomatica con bando aperto fino al 30 settembre, Aska News, 30 luglio 2019 29/07/2019 

25 Luglio 2019

Il futuro delle professioni in ambito bancario si gioca sul campo della formazione

"Il calo dei desk è una tendenza globale, per queste funzioni si va verso una progressiva automazione di tutte le operazioni. Servono quindi riqualificazioni professionali e soprattutto nuove competenze: penso all'analisi dei dati e alle opportunità dell'intelligenza artificiale. Le sfide del futuro si giocano a monte, sul campo della formazione": Raffaele Oriani, Associate Dean Luiss Business School, nell'intervista di Camilla Conti per Il Giornale. Tassi a zero, Fintech e postumi della crisi finanziaria cui si aggiungeranno presto anche gli effetti del consolidamento europeo. È una sorta di tempesta perfetta quella che si sta abbattendo sul sistema bancario, non solo italiano ma europeo, che deve trovare un nuovo centro di gravità permanente. Le voci sui 10mila esuberi predisposti nel nuovo piano che Unicredit presenterà a dicembre sono la conferma di una ristrutturazione permanente del settore del credito a livello globale o il sacrificio necessario per adeguarsi alle nuove regole del gioco? Secondo Raffaele Oriani, associate Dean alla Luiss Business School e ordinario di Finanza, «il settore bancario è cambiato nell'ultimo decennio per tre ragioni principali. La prima è legata alla crisi finanziaria del 2008 che ha modificato la propensione al rischio degli investitori rivoluzionando settori come quello della finanza strutturata. La seconda è la svolta Fintech, che ha rivoluzionato il ruolo della rete distributiva: è cambiata l'interfaccia tra il cliente e la banca. La filiale serve ancora per acquisire clienti, ma, dopo, tutto viene gestito altrove, online: serve quindi un nuovo tipo di personale operativo e questo business model non è stato ancora del tutto digerito». La terza ragione, secondo Oriani, riguarda i bassi tassi d'interesse, che erodono implacabilmente i margini di intermediazione, riducendo le possibilità per una banca di lavorare bene sul fronte dei ricavi. Il risultato è che «la gestione del personale operativo del front desk non può non passare dall'efficientamento della rete distributiva». Il caso di Unicredit non è dunque isolato, anzi. È una tendenza globale che si consolida. Bisognerà capire quanto sarà drammatica. Perché «una cosa è rinunciare alle assunzioni in cambio di prepensionamenti, un altro è procedere con tagli drastici come è avvenuto in Deutsche Bank dove un numero consistente del personale in esubero non verrà ricollocato», prosegue Oriani. Ai tagli strutturali presto si potrebbero inoltre aggiungere anche le razionalizzazioni degli organici frutto del necessario consolidamento bancario che ancora stenta a partire. «Big come Unicredit e Intesa sono già in grado di competere a livello europeo; il vero impatto delle aggregazioni e delle conseguenti riorganizzazioni interne riguarderà le banche di medie e piccole dimensioni», sottolinea l'esperto della Luiss. Come se ne esce? «Comparti come il private banking e il wealth management offrono servizi ad alto valore aggiunto richiedendo elevate competenze specialistiche, mentre il profilo professionale di impiegato di rete per attività a basso valore aggiunto è destinato a scomparire: per queste funzioni si va verso una progressiva automazione di tutte le operazioni. Servono quindi riqualificazioni professionali e soprattutto nuove competenze e ibridazioni con altre discipline: penso all'analisi dei dati e alle opportunità dell'intelligenza artificiale». Le sfide del futuro si giocano a monte, ovvero sul campo della formazione: «Alla Luiss Business School abbiamo programmi e master focalizzati su questi temi, laboratori di data management e digital skills. L'obiettivo - conclude Oriani - è formare ragazzi che siano al tempo stesso specialisti dell'analisi dei dati ed esperti nella comprensione del business. Quello è il profilo perfetto, qualcuno che capisca i dati e li usi per risolvere i problemi». Scopri l'offerta formativa Luiss Business School sulla Digital Transformation: Digital ecosystem – major of the master in Management and Technology  Big Data and Management  Executive programme in Innovation, Big Data & Digital Transformation 25/07/2019 

16 Luglio 2019

Competenze digitali per il futuro del Paese

Leggi l'intervento del direttore Paolo Boccardelli in occasione dell'evento "Investire Accelerare Crescere. Un piano straordinario per il digitale" in partnership con Confindustria Digitale e sfoglia la rassegna stampa RASSEGNA STAMPA Rai TG1 Economia   Askanews, Confindustria Digitale-Luiss Business School: piano straordinario per Italia 4.0   Ansa, Tria: la fuga di cervelli fa perdere all'Italia 14 mld  la Repubblica, Digitale, Confindustria: "Rischiamo di perdere metà dei fondi Ue". Tria: "Fuga dei cervelli costa 14 miliardi"  La Stampa, Da ConfindustriaDigitale  un piano straordinario per l’Italia 4.0  Avvenire, Trasformazione digitale. Un Piano straordinario per l'Italia 4.0  Il Sole 24 Ore, Ritardo digitale, al Paese serve un piano L’Italia ha un gap digitale, è tecnologicamente indietro rispetto alla media europea a causa della sua struttura produttiva frammentata e allo sviluppo limitato delle reti tlc di nuova generazione. D’altra parte, nell'indice di digitalizzazione dell'economia e della società (DESI) della Commissione Europea per il 2019, l'Italia si colloca al 24º posto fra i 28 Stati membri dell'UE; solo il 92 % delle persone di età compresa tra i 16 e i 24 anni usano abitualmente internet, il che posiziona l'Italia all'ultimo posto in UE, e oltre metà della popolazione non possiede competenze digitali di base, con il risultato che nella categoria “Capitale umano” ci collochiamo al 26esimo posto. Tale carenza si riflette anche in un minore utilizzo dei servizi online, dove si registrano ben pochi progressi, sia da parte dei cittadini che delle PMI che rappresentano l’ossatura del nostro capitalismo. Secondo i dati diffusi da Sace  nel 2018, a causa del deficit infrastrutturale, dove la parte legata alle reti e alle tecnologie è molto rilevante, l’Italia perde 70 miliardi di euro l’anno di esportazioni, l’equivalente di 4 punti percentuali di PIL. Non ce lo possiamo permettere: le infrastrutture, le tecnologie, le competenze digitali rappresentano fattori cruciali per poter competer in un mondo sempre più complesso e connesso. Ma per colmare il divario servono investimenti importanti.   Se guardiamo alla banda ultralarga mobile, il “5G Wireless Outlook” di Morgan Stanley stima che le spese a carico degli operatori di telecomunicazioni ammonteranno a circa 225 miliardi di dollari a livello globale tra il 2019 e il 2025. Elevati investimenti, dai quali comunque si attendono ritorni altrettanto significativi; solo per la tecnologia 4G sono stati spesi circa 275 miliardi di dollari, e gli operatori del settore stanno ancora guadagnando significativi ritorni da quegli investimenti. Gli economisti stimano che l'impatto economico globale del 5G sarà pari a 12 trilioni di dollari entro il 2035 in nuovi beni e servizi. Peraltro, il 5G da solo non basta se non è complementare a una infrastruttura di rete fissa avanzata: in Italia, per quanto negli ultimi anni siano stati fatti passi avanti, la diffusione della banda ultralarga a un gigabit al secondo è ancora appannaggio solo del 24% della popolazione rispetto ad una media europea del 60% e la copertura con le nuove tecnologie in fibra sino alle abitazioni ma soprattutto fino alle imprese procede a passo non così spedito come dovrebbe. La “gigabit society” non è più qualcosa di futuribile: la Commissione Europea richiede che entro il 2025 scuole, servizi pubblici, imprese e snodi nevralgici delle infrastrutture e dei trasporti debbano avere accesso a connettività gigabit. Entro il 2020, l'utente medio di Internet avrà oltre 200 account online; entro il 2022, 150 milioni di persone saranno in possesso di identità digitali basate su blockchain: chiari segnali, questi, che la digital transformation non sta risparmiando nessuno, tantomeno il mondo dei servizi. Il nostro tessuto produttivo ha bisogno di essere iperconnesso, per cogliere le opportunità offerte dai grandi trend internazionali, che sono destinati a rivoluzionare non solo il modo di fare business, ma l’essenza artificiale ai big data, dall’edge computing ai servizi cluod all’internet delle cose. Qualunque sia il contesto geografico, l’adozione degli strumenti di nuova generazione richiede che siano sviluppate adeguate competenze digitali. Il WEF stima che entro il 2022 per almeno il 54% dei dipendenti sarà richiesto un significativo reskilling e upskilling; basti pensare all’impatto degli algoritmi in finanza, dove si stima che gli asset gestiti dai robo-adviso siano aumentati da 98 miliardi di dollari nel 2017 e si prevede che raggiungano 450 miliardi di dollari nel 2021. Sviluppare infrastrutture e puntare sul digitale è cruciale per un Paese che ambisca ad essere competitivo a livello locale e globale: incentivarli è la più importante manovra economica che potrebbe fare il nostro Paese. È fondamentale diffondere la cultura del digitale, fare formazione a tutti i livelli, creare figure con nuove competenze e cittadini digitali del futuro. L'Italia oggi non ha una strategia complessiva per le competenze digitali che invece sarebbe fondamentale per ridurre il divario digitale e ampliare l’inclusione sociale. 16/07/2019

17 Giugno 2019

Gli studenti del Master in Trade Management incontrano le aziende per iniziare la loro carriera

Gallery AFDB  Career Day 2019 Uno dei vantaggi di frequentare un Master con il supporto attivo di aziende partner come il Master in Trade Management della Luiss Business School, è di avere una visione privilegiata sul mondo del lavoro e la possibilità di entrare in contatto con potenziali employer già dal primo giorno. Il Master in Trade Management della Luiss Business School infatti, forma professionalità in grado di operare nel settore della produzione e/o distribuzione dei prodotti food and beverage da consumo fuori casa. Una formazione specialistica apprezzata dalle aziende del settore Trade e HoReCa, che tramite AFDB, supportano da anni il Master, erogando borse di studio a copertura parziale della quota di partecipazione al Programma. L’integrazione del Master con il mondo del lavoro è ancora più evidente durante il Career Day AFDB, dove le aziende partner del Master incontrano gli studenti per programmare insieme il loro futuro. Quest’anno, aziende come Coca-Cola, PepsiCo, Peroni, San Benedetto e molte altre aziende affiliate Italgrob, hanno valutato gli allievi in colloqui conoscitivi, relativamente alle opportunità di tirocinio aperte presso le loro realtà. Un’occasione unica per gli studenti: partecipare ad un Master con una borsa di studio, incontrare le aziende del settore ed avere la possibilità di essere valutati professionalmente per un mercato che non conosce crisi. Il Master in Trade Management è il programma ideale per chi vuole svolgere attività di customer insight, business development, trade marketing o vendita sia in aziende operanti nell’industria, sia in aziende operanti nella distribuzione dei prodotti da consumo extradomestico. I partecipanti acquisiranno le competenze professionali necessarie per svolgere con successo tali mansioni anche grazie all’interazione costante con esponenti delle aziende e associazioni partner. Gli studenti saranno inoltre inseriti in progetti di collaborazione con le aziende partner del Master, in associazione all’esperienza di tirocinio. Grazie all’esperienza pratica in azienda, oltre alla formazione teorica, i profili in uscita saranno in grado di comprendere e gestire le dinamiche di distribuzione e consumo attinenti al settore del consumo extradomestico e pianificare attività di trade e retail marketing, anche alla luce delle recenti e continue innovazioni nella logistica e nei rapporti multicanale, nonché dei cambiamenti in atto nelle modalità di comunicazione sociale tra consumatori. Scopri di più sul Master in Trade Management della Luiss Business School e scarica la brochure! AFDB (Associazione per la Ricerca e la Formazione nel mercato del consumo fuori casa) è l’associazione di riferimento in Italia nella distribuzione e nel canale HoReCa, che raggruppa le maggiori realtà aziendali ed industriali del settore.   

19 Aprile 2019

Gli studenti di Family Business Management al Lille Campus di IÉSEG School of Management

Gli studenti dell’executive programme in Family Business Management hanno frequentato il modulo in “Competitive Strategy and Business Model” presso il Lille Campus di IÉSEG School of Management, partner del programma. Il modulo è stato progettato come un’esperienza didattica su doppio binario: gli studenti hanno avuto sia l’opportunità di conoscere sul campo come sono organizzate e operano le imprese familiari francesi di maggior successo, sia di portare avanti l’approfondimento teorico in un prestigioso contesto internazionale. Durante la prima giornata, i partecipanti hanno potuto conoscere i membri e le attività della famiglia Mulliez, nell’ambito di una conferenza dedicata presso Mobilis, il quartier generale dell’Association Familiale Mulliez. La famiglia francese Mulliez è proprietaria di molte e diverse catene nella grande distribuzione – tra le più note Auchan, Decathlon, Leroy Merlin – contando 800.000 dipendenti in tutto il mondo. L’Association Familiale Mulliez (AFM) è appunto la holding che gestisce tutte le partecipazioni della famiglia, che è tra le più ricche di tutta la Francia. «Family Businesses are more profitable in the long run» è stato l’insegnamento principale che gli studenti hanno potuto trarre da questa esperienza: laddove la gestione di un’impresa familiare faccia emergere complessità peculiari che rendono sempre più necessarie competenze e professionalità specializzate, il successo e la competitività del modello familiare vanno sicuramente misurati nel lungo periodo. «Un’esperienza formativa e un’occasione di networking divertente e stimolante – ha commentato Candida Arnone, studentessa del corso. – Confrontarsi con altre realtà e con altre culture raffina la vision, la mission e la execution che caratterizzeranno la nostra gestione». La business visit presso Decathlon è stata invece un’opportunità per avvicinarsi a una realtà imprenditoriale familiare che punta sulle tecnologie e l’innovazione per competere globalmente: gli studenti hanno potuto infatti visitare i siti e i laboratori dove si testano i nuovi prodotti. Il modulo si è concluso presso il Lille campus di IÉSEG, dove un business game di simulazione della gestione aziendale ha arricchito la lezione. «È stata un’esperienza che ci ha dato la possibilità di conoscere come si struttura una family firm complessa – ci ha raccontato lo studente Matteo Magni. – Ma è stata anche un’esperienza molto divertente, che ha permesso di creare molta più unità nel gruppo. Sicuramente da riproporre». 19/04/2019

16 Aprile 2019

Gli studenti LUISS Business School vincitori del Premio Alamo 2018

Il Premio Alamo 2018 – contest che ha premiato tre valide idee imprenditoriali che sapessero valorizzare il recupero del lavoro manuale, la produzione manifatturiera e la fornitura di servizi – ha visto vincitore il progetto “Florentite”, nato da un’idea di Marco Zampini, studente di Energy Industry – major del Master in Management and Technology, Luca Latini, studente di Digital Marketing & Social Media Communication, e Stefano Zampini.   “La nostra idea imprenditoriale è nata sulla base dei principi di economia circolare, sostenibilità ambientale e sociale” – ci racconta Marco Zampini. “Il progetto Florentite si fonda sullo sfruttamento economico di un innovativo processo tecnologico brevettato, di cui siamo co-titolari, che consente di trattare e riciclare un’ampia gamma di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, trasformandoli in categorie di prodotti di applicazione urbana o edile (simili a materiali pietrosi, ceramici, lapidei, marmorei, ecc…), non dannosi per l’ambiente, che presentano caratteristiche fisiche e chimiche superiori alle rispettive controparti naturali ad oggi utilizzate. I rifiuti speciali sono costosi da smaltire e nocivi per l'ambiente e la salute: grazie a questo progetto, essi si trasformano da un grave problema a una nuova profittevole opportunità che apporta, in perfetta ottica di economia circolare, benefici ambientali, sociali ed economici. Il Master ha sicuramente contribuito in maniera importante al conseguimento di questo significativo riconoscimento. La formazione da un lato mi ha permesso ad affinare le competenze tecniche di analisi, dall'altro, a mio parere anche più importante, ha rivoluzionato il mio mindset, spingendomi a ragionare con uno spirito diverso, più critico, creativo e imprenditoriale. Altro aspetto internalizzato durante questo percorso è stato lo sviluppo di capacità relazionali e soft skills che sono state decisive nella gestione del progetto”. “Il progetto Florentite è una bellissima sfida dove affronteremo un tema con il quale siamo tutti coinvolti: il concetto (errato) di rifiuto e la sua gestione – racconta Luca Latini. “Sarà fondamentale trasmettere correttamente il nostro messaggio e riuscire a costruire una community che possa supportarci durante il nostro percorso. A questo scopo, l’esperienza in LUISS Business School rappresenta un punto cruciale del mio percorso formativo, poiché il programma in Digital Marketing e Social Media Communication mi ha fornito solide basi per affrontare qualsiasi progetto del mondo digitale, settore che oggi nessuno può permettersi di ignorare”.  “Negli ultimi mesi, soprattutto dopo la vittoria del Premio Alamo 2018, abbiamo ricevuto diverse manifestazioni di interesse da soggetti operanti nel settore industriale privato, da soggetti pubblici e da Università” – continua Marco. “Ad oggi abbiamo già avviato un primo progetto pilota per testare la produzione di prototipi delle diverse tipologie di prodotti Florentite; questa sperimentazione ha portato alla certificazione di idoneità al recupero e allo stesso tempo sono state apprezzate le caratteristiche chimico/fisiche del prodotto, spesso superiori a quelle dei materiali classici attualmente in commercio. I prossimi passi saranno quelli di fondare una start-up innovativa di gestione della proprietà intellettuale, sviluppare un network ed approfondire i contatti già ricevuti, per individuare partner finanziari e industriali con i quali effettuare gli ultimi test su produzioni di scala più ampia ed arrivare a portare questo processo sul mercato”. In bocca al lupo! 16/04/2019

16 Aprile 2019

Può l’apofenia giocare un ruolo nel marketing? La parola agli studenti #LUISSBusiness

Qual è l’impatto dell’apofenia sull’attenzione, la percezione e la Brand Awareness dei consumatori? Questa è la sfida a cui hanno risposto gli studenti di Sales & Account Management – major del Master in Marketing Management nell'ambito del progetto di ricerca di Consumer Insight. Diletta Di Consiglio, Costanza Maria Rossi, Emanuele Scibilia, Carol Spizzichino, Mariano Verde, autori del progetto, ci raccontano la ricerca. Che cos’è l’Apophenia? Il termine Apophenia è stato coniato nel 1958 dallo psichiatra tedesco Klaus Conrad, che studiando le distorsioni della realtà insite in alcune forme di psicosi come la schizofrenia, lo definì come “un’immotivata visione di connessioni” in dati casuali e senza alcun senso. Alcuni pazienti sembravano infatti rintracciare schemi nascosti apparentemente insensati o privi di significato agli occhi dei soggetti sani. In realtà, l’Apophenia è un fenomeno universale, che prescinde dalla presenza di particolari differenze neurologiche o di patologie mentali, riguardando indistintamente tutti gli individui: in altre parole, non è altro che l’istintiva ed automatica tendenza umana a ritrovare strutture ordinate e schemi familiari in immagini o suoni privi di un ordine logico. Per comprendere come ciò accada, è necessario considerare che il nostro cervello apprende dall’esperienza e associa connessioni di dati ad un determinato significato, immagazzinando tali connessioni sotto forma di algoritmi mentali. Gli stimoli esterni a cui siamo quotidianamente sottoposti vengono confrontati con tutti i modelli presenti nella memoria a lungo termine, e interpretati secondo questi ultimi. Pensiamo ad esempio al riconoscimento facciale: il nostro cervello sin dalla nascita ha memorizzato sotto forma di algoritmo la distanza tipica esistente tra occhi naso e bocca, e tende a riconoscere un volto ogni volta sia sottoposto a uno stimolo simile. Queste routine di rilevamento, quando applicate a insiemi di dati più complessi, possono causare la corrispondenza al modello sbagliato: un rilevamento falso positivo genera l'apofenia. Può l’apofenia giocare un ruolo nel marketing? Ci siamo chiesti se l’apofenia potesse giocare un ruolo nel marketing: qual è l’impatto dell’apofenia sull’attenzione, sulle percezioni e la brand awareness dei consumatori, una volta inserita in prodotti, loghi e advertising? Proprio per indagare la sussistenza di tale possibile relazione, abbiamo proposto l’adozione di metodi di ricerca sia tradizionali sia sperimentali. Tra i metodi tradizionali abbiamo suggerito: il Memory test per analizzare l’impatto di elementi apofenici sulla memoria del prodotto l’Implicit Association Test per indagare l’attenzione inconscia immediata stimolata dalla visione dei loghi apofenici il focus group per raccogliere insight dall’osservazione e dall’intervista diretta dei potenziali consumatori. Abbiamo inoltre deciso di creare e somministrare un questionario ad hoc ad un campione di 70 persone, eterogeneo in termini di età e di sesso. Abbiamo messo a paragone due immagini, la prima tratta da una campagna pubblicitaria di un brand di calzature raffigurante un paio di scarpe la cui impugnatura conteneva un richiamo apofenico, la seconda modificata da noi per eliminarlo. Abbiamo chiesto di rispondere a una sola domanda in modo impulsivo ed immediato:  “quale delle due immagini preferisci?”. Il 69% dei rispondenti ha confermato la nostra ipotesi di ricerca: l’immagine contenente loghi apofenici è stata quella che ha attirato maggiormente l’attenzione. I modelli di ricerca appena descritti, pur fornendoci informazioni rilevanti, non ci permettono tuttavia di avere una visione del fenomeno completa e sufficientemente robusta. Abbiamo integrato quindi, i nostri metodi di ricerca con tecniche di neuro-science specifiche per lo studio del consumer behaviour. Nello specifico abbiamo suggerito di utilizzare: tecniche combinate di Galvanic Skin Response ed elettroencefalogramma, con l’obiettivo di indagare sulla valenza emotiva scaturita dalla vista dei prodotti e la conseguente propensione all’acquisto; la risonanza magnetica funzionale al fine di indagare sulla memorizzazione dei loghi e, ancora una volta, sulle emozioni che questi suscitano in chi li osserva; nel caso dell’Adv., elettroencefalogramma associato ad Eyetracker per monitorare quali siano gli elementi osservati maggiormente, se questi siano conformi allo scopo della pubblicità e se quest’ultima impatti sulla memoria del consumatore. Uno studio di questo tipo, che vede lo stesso fenomeno indagato sotto tre aspetti diversi, non ha come unico obiettivo quello di dimostrare efficacia in termini assoluti dell’apofenia nel marketing, quanto piuttosto stabilire quali siano i contesti e i metodi migliori per servirsene. Cosa porterete con voi di questa esperienza? Ci racconta Costanza: "Ho sempre pensato di avere una fervida immaginazione: sin da piccola intravedevo volti ed immagini familiari negli oggetti più disparati, posti alla rinfusa come in una coincidenza perfetta. Oggi a questa ‘immaginazione’ posso finalmente dare un nome: si chiama apofenia, e non è il frutto del caso, ma della macchina più complessa ed affascinante che esista… la mente umana". Secondo Carol, "lavorare in team, facendo leva sulle risorse e le competenze migliori di ognuno di noi, ci ha permesso di pensare out of the box e proporre una domanda di ricerca quanto più efficace ed interessante", mentre per Mariano "coinvolgi le persone con le tue idee è per me tra i precetti più importanti. Ed è in questo modo che siamo riusciti con successo a ottenere piena attenzione dei nostri ascoltatori su un tema così interessante ma altrettanto complesso.  In fondo il valore di un’idea non basta se non viene ben comunicato". Per Diletta il punto di forza di questo lavoro è stato mettersi nei panni del consumatore, grazie alla "capacità di ascoltare non solo con le orecchie ma anche con il cuore".  Ci sarà un posto per l’apofenia nel vostro futuro professionale? Per Emanuele, "riuscire a colpire un prof è di per sè una gran soddisfazione, ma riuscire a stupire un esperto del settore in cui tu stesso vorresti lavorare, è qualcosa che ti dà una carica pazzesca!" In bocca al lupo! 16/04/2019 

10 Aprile 2019

Digital Advisory Board: la partnership LUISS Business School e Cisco Italia

Come inquadrare la trasformazione digitale? Quali le strategie vincenti e come attuarle in modo efficace? E soprattutto, da dove cominciare? Il report della prima edizione del DAB – Digital Advisory Board Articolo di Enrico Mercadante, Digital Transformation & Innovation Leader Cisco Italia e Paolo Spagnoletti, Associate Professor in Information Systems and Organization LUISS Guido Carli In uno spirito aperto e collaborativo, 20 Top manager italiani responsabili della trasformazione digitale delle loro aziende, hanno preso parte al Digital Advisory Board (DAB), un'iniziativa promossa dalla LUISS Business School e da Cisco per approfondire l'impatto delle tecnologie digitali per le imprese e la società con particolare attenzione alle sfide per la loro messa in pratica. Sono state identificate tre principali aree di interesse e sono stati organizzati una serie di workshop tematici sui seguenti argomenti: Il paradigma cambia nei modi in cui le organizzazioni creano, forniscono e catturano valore; Le capacità di leadership per guidare le organizzazioni nella loro trasformazione digitale; La nuova customer experience, prodotti e servizi abilitati dal mondo digitale e "Phyrtual" È stato prodotto un report molto interessante che vi invitiamo a leggere nella sua interezza. Lo potete trovare qui. Di seguito vi anticipiamo brevemente alcune parti. Relativamente al primo punto emerge quanto segue: negli ultimi anni, le organizzazioni hanno subito cambiamenti significativi in ​​seguito all'uso delle tecnologie digitali. Per quanto riguarda la creazione di valore, ogni azienda prima o poi deve prendere una decisione sull'adozione di nuovi strumenti e piattaforme digitali per generare valore. Le organizzazioni possono espandere o ridefinire la proposta di valore per i propri clienti collegando persone e processi all'interno dell'azienda o gestendo enormi quantità di dati. In che modo questi dati possono essere gestiti per abilitare nuovi modelli di business? Ad esempio, considerando i dati come una nuova risorsa, Autostrade per l'Italia ha creato una società speciale che si occupa della gestione dei dati generati sia dall'infrastruttura che dagli utenti stessi. In questo modo la società ha esteso il nucleo del suo modello di business aggiungendo una nuova proposta di valore ai clienti. La seconda area di interesse pone l’attenzione sul fatto che il processo di trasformazione è correlato al contesto e richiede nuove capacità di leadership. In effetti, la complessità delle impostazioni organizzative rende unico il percorso di trasformazione, essendo collegato agli obiettivi strategici, alle persone, alla cultura e alle strutture coinvolte. Pertanto, il successo del cambiamento organizzativo per accelerare la trasformazione digitale si basa fortemente sullo sviluppo di un nuovo insieme di competenze e stili di leadership differenti. È fondamentale identificare in azienda chi debba guidare la trasformazione digitale. Interessante a tal proposito l'esempio di Trenitalia in cui un ruolo centrale è stato svolto dall'unità Strategie e Innovazione. Per quanto riguarda invece il terzo e ultimo punto, l'uso delle tecnologie digitali da parte dei clienti costringe le organizzazioni a rivedere il modo in cui forniscono prodotti e servizi ai clienti e privilegiano l'esperienza del cliente. Considerando l'uso pervasivo delle tecnologie digitali nelle pratiche quotidiane dei cittadini e dei consumatori, le aziende e le pubbliche amministrazioni devono ripensare il modo in cui forniscono i servizi in una prospettiva multicanale e cogliere tutte le potenzialità della tecnologia digitale. Comprendere le esigenze di nicchia, soddisfare le reali esigenze e garantire un'esperienza utente positiva diventa un problema vitale per rimanere competitivi. Ad esempio, RDS vede nelle narrazioni personalizzate e nello storytelling il futuro dell'intrattenimento. Conclusioni La discussione tra gli attori chiave impegnati nella trasformazione digitale delle loro aziende ha confermato il valore poliedrico della digital disruption. Uno degli aspetti fondamentali per le aziende è come mostrare i progressi e il successo attraverso modalità rapide e facilmente condivisivili. I partecipanti concordano inoltre sulle difficoltà di valutare l'impatto della trasformazione digitale sui ricavi, essendo più facile quantificare i costi. I dati provenienti da prodotti, risorse aziendali, clienti e dipendenti miscelati con fonti di dati esterne possono creare le condizioni per trasformare i processi e le pratiche organizzative verso nuovi modelli di business centrati sul cliente. Infine, la gestione evidence-based richiede un orientamento alla scienza dei dati. Si prevedono molti vantaggi dall'applicazione dell'intelligenza artificiale all'automazione delle attività e al processo decisionale. Pertanto, diventa fondamentale per i manager comprendere le nuove competenze e talenti necessari per far fronte alla trasformazione digitale a diversi livelli dell'organizzazione. Il report completo della prima edizione del Digital Advisory Board (DAB) è consultabile qui. Digital Advisory Board: la prima edizione | IL VIDEO

08 Aprile 2019

Arriva a Milano il Master in Business Administration-MBA LUISS Business School

Personal career advisor, coach certificati e un focus su trasformazione digitale e innovazione: la LUISS Business School porta a Milano la propria offerta formativa di eccellenza  L’incontro “Chi allena i nuovi leader nell’epoca della fast evolution?”, che si è tenuto il 4 aprile 2019 presso il Milano LUISS Hub, ha visto la partecipazione di Valerio Camerano, AD e DG di A2A, Maurizia Villa, Managing Director di Korn Ferry Italia e Paolo Boccardelli, Direttore della LUISS Business School ed è stato la cornice in cui si è svolta la presentazione del programma Part-time MBA a Milano, un'iniziativa con cui la LUISS Business School punta ad ampliare il proprio bacino di utenza, rafforzando in maniera significativa la propria presenza a Milano. Al centro del confronto, moderato dal Prof. Raffaele Oriani, Associate Dean LUISS Business School, l’impatto del digitale sul futuro di aziende e organizzazioni, con un’analisi dedicata a quali tratti della leadership siano oggi indispensabili per cogliere le opportunità di questa trasformazione senza precedenti. Una sfida che richiede ad aziende e organizzazioni di integrare il cambiamento nelle rispettive strategie di crescita, iniziando dall'abolire gli avverbi “sempre” e “mai” nel connotare identità e visione. In questo terreno di gioco, sono i talenti la leva per la competitività, talenti a propria volta sempre più attenti al bilanciamento tra aspetti remunerativi e valoriali, nel costruire un percorso di carriera. È questo il contesto in cui si inserisce il nuovo MBA, distinguendosi per una particolare attenzione ai temi dell’innovazione e della trasformazione digitale. Un percorso di sedici mesi in formula part-time, che si rivolge a manager con almeno tre anni di esperienza lavorativa, mettendo a disposizione dei partecipanti un pacchetto di supporto personalizzato ribattezzato “Pantheon” per evocare le radici romane dell’ateneo. All’interno del proprio “Pantheon”, gli studenti avranno a disposizione un coach personale certificato dalla International Coach Federation; un mentore appartenente alla prima linea aziendale delle principali società operanti in Italia; un personal career advisor specializzato nell’orientamento. Inoltre l’MBA sarà arricchito da speciali laboratori appositamente studiati per affrontare il mutevole contesto economico, fra cui il Go-to-market lab, il Behaviour Development Lab e il Digital Experience Lab. L’MBA sarà diretto da Valeria Pardossi, Professor of Practice LUISS Business School, già HR Director di EY per l'area Med - Italia, Spagna e Portogallo. Il corso è in partenza il prossimo novembre. Rassegna stampa LUISS Business School, arriva a Milano l'offerta di punta dell'MBA, Andrea Biondi, Il Sole 24 ore, 6 aprile 2019 La LUISS porta a Milano l'MBA "gioiello", il Giornale, 7 aprile 2019 Anche a Milano, l'MBA della LUISS, Corriere della Sera, 9 aprile 2019 LUISS, arriva a Milano il Master in Business Administration, Il Messaggero, 13 aprile 2019 Scarica la Brochure 04/08/2019 

25 Marzo 2019

Più utenti per l’utilizzo dell’app Telepass Pay: la challenge di Data Girls

Telepass è partner della LUISS Business School per il progetto Data Girls di GROW-Generating Real Opportunities for Women. Data Girls nasce come percorso di upskilling, che permetta alle studentesse di arricchire il proprio bagaglio formativo con un’esperienza di analisi ed interpretazione dei Big Data. Un’iniziativa nata per supportare le studentesse nel cogliere tutte le opportunità di crescita personale e professionale che il digitale offre. In questo contesto, le studentesse che si sono confrontate con la challenge proposta da Telepass, hanno avuto il compito di strutturare una strategia per aumentare il numero di utenti dei servizi dell’app Telepass Pay, partendo proprio dall'analisi dei dati sull'utilizzo corrente dell’app e avvalendosi degli strumenti messi a disposizione dai partner tecnologici IBM, PwC e Istat. «All'inizio sembrava piuttosto complicato, non avendo una formazione informatica di base che mi permettesse di avere maggiore dimestichezza con alcuni strumenti digitali, quali Watson e Slack – ci ha raccontato Laura Angora, studentessa del Master in Gestione Risorse Umane e Organizzazione. – È stata però sin da subito una sfida coinvolgente, che ha suscitato in me tanta curiosità e voglia di scoprire come effettivamente funzionassero tutti i processi e quali risultati aspettarmi. Sono fiera e soddisfatta di aver aderito a questo progetto, perché ci sta offrendo la possibilità di mettere a frutto le competenze che via via stiamo acquisendo e di poter dare libero sfogo alla nostra creatività, perché ogni idea o spunto di riflessione può essere significativo per la creazione di valore. Il continuo e imprescindibile supporto di collaboratori e tutor non ci impedisce affatto di gestire in autonomia le fasi di analisi e di progettazione. Se potessi tornare indietro, sceglierei di nuovo di aderire al Progetto GROW». Il team Telepass si è aggiudicato la vittoria della terza edizione di Data Girls: congratulazioni! Congratulazioni al team #Telepass, vincitore di Data Girls! #GROW #LUISSBusiness pic.twitter.com/1MRFSTFiSv — LUISS Business School (@LUISSBusiness) 25 marzo 2019 25/03/2019 

21 Marzo 2019

Un approccio Data Driven Design Sprint per Data Girls competitive

Nell’ambito della partnership per il progetto GROW-Generating Real Opportunities for Women, PwC ha messo a disposizione delle studentesse LUISS Business School, un metodo di problem solving innovativo per risolvere le challenge del progetto Data Girls e affrontare concretamente le future sfide professionali. Data Girls è un’iniziativa nata per supportare le studentesse nel cogliere tutte le opportunità di crescita personale e professionale offerte dalla gestione dei dati e dal mondo digitale, con l’obiettivo di aumentare la presenza dell’occupazione femminile in ambito digitale, un ambito professionale in fortissima crescita e che registra un forte gap tra domanda e offerta. Lunedì 25 marzo si terrà la giornata conclusiva della terza edizione di Data Girls: le aziende partner del progetto – AXA, Alitalia Loyalty, Telepass, Philip Morris Italia; PwC, Istat e IBM come partner tecnologici – hanno lanciato delle challenge alle studentesse che hanno lavorato in gruppi per fornire delle solutions, affiancate da un tutor della Scuola e da un tutor aziendale. Durante la giornata conclusiva, sarà premiato il miglior gruppo per ogni challenge.   «Nell’ambito di Data Girls, una delle componenti che si è rivelata di fondamentale importanza per affrontare la challenge che ci è stata affidata, è stata la collaborazione con PricewaterhouseCoopers – ci ha raccontato Margherita Laurini, studentessa di Energy Industry-major of the Master in Management and Technology. – Grazie ai workshop, prima presso la LUISS Business School e, successivamente, al PwC Experience Center di Roma, abbiamo potuto acquisire, tramite esercizi di Design Thinking, una metodologia di problem solving innovativa, pratica e adatta ad essere applicata a qualsiasi business case. Posso ora ritenermi, anche solo in parte, più pronta ad entrare nel reale mondo del lavoro dove sfide di questo tipo sono all’ordine del giorno». Andrea Pivetta, Design Thinking Lead | Gruppo Customer PwC, ci ha raccontato qual è l’impegno di PwC per la leadership al femminile e perché la partnership con la LUISS Business School. Qual è l’impegno di PwC per la leadership al femminile? Il network PwC è fortemente impegnato a promuovere una cultura inclusiva che supporti le persone ad esprimere il proprio potenziale. Proprio in questa ottica abbiamo deciso di aderire in qualità di socio sostenitore a contribuire e promuovere l'attività di Valore D e sosteniamo numerose attività a favore della leadership femminile, come Data Girls. Inoltre, per contrastare il Global Gender Pay Gap, PwC con la fondazione Equal Salary, supporta le aziende a certificarsi come datori di lavoro #equal salary. Perché la partnership con la LUISS Business School? Abbiamo molto in comune con la LUISS Business School, investiamo nella crescita e nello sviluppo dei talenti senza discriminazioni di genere e promuovendo l'inclusione sociale. La partnership parte da qui: dall'incontro di valori e di prospettive. L'iniziativa Data Girls ci ha dato l'opportunità di condividere con studentesse e studenti LUISS Business School la nostra formula per l'innovazione che utilizziamo ogni giorno con i nostri clienti e che ci consente di sviluppare soluzioni digitali innovative con un approccio creativo. In cosa consiste concretamente il supporto di PwC a Data Girls? Siamo stati felici di accompagnare le studentesse e gli studenti che hanno partecipato all'iniziativa Data Girls condividendo il nostro approccio Data Driven Design Sprint, come metodo di soluzione di challenge. Alla fine di questo percorso, studenti e studentesse hanno acquisito un metodo di problem solving per affrontare concretamente le sfide professionali di ogni giorno. Il metodo che abbiamo trasmesso è il nostro cardine per il design delle esperienze, per la progettazione dei servizi e prodotti offerti dai nostri clienti. In PwC abbiamo fatto di questo metodo il nostro approccio per la conduzione dei progetti sui cui siamo ingaggiati. Crediamo profondamente nella contaminazione e Data Girls rappresenta un contesto ottimale di applicazione. Siamo convinti che, grazie al metodo appreso, le ragazze e i ragazzi di questa edizione saranno professionisti con più strumenti per distinguersi in qualsiasi contesto. 21/03/2019 

20 Marzo 2019

Leader for Talent con Federico Marchetti, Presidente e AD YOOX NET-A-PORTER GROUP

  Ha inventato il business model degli online flagship store e nel Gruppo che ha fondato, le donne ricoprono il 50% dei ruoli più strategici: gli studenti LUISS Business School avranno l’opportunità di confrontarsi con Federico Marchetti, Presidente e Amministratore Delegato YOOX NET-A-PORTER GROUP. Leader for Talent #L4T è un ciclo di incontri con leader, top manager ed esponenti di vertice del mondo delle aziende e delle organizzazioni. Una cornice interattiva pensata per permettere agli studenti della LUISS Business School di confrontarsi direttamente con i leader del nostro tempo. Leader come mentori: un’occasione unica per arricchirsi non soltanto in termini di competenze, ma anche del bagaglio di esperienze, accumulate lungo il percorso per diventare leader. Condiviso, trasmesso, consegnato. Federico Marchetti è un imprenditore che ha scelto di lavorare in quella speciale intersezione che esiste tra lusso e tecnologia. Nel 1999 ha inventato YOOX, cogliendo la grande opportunità che la rete offriva all'industria della moda. Con largo anticipo rispetto agli altri addetti ai lavori, ha saputo capire le esigenze dei clienti, anticipando il mercato e i suoi trend. Nel 2015, Federico ha guidato la rivoluzionaria fusione tra YOOX e NET-A-PORTER dando vita a YOOX NET-A-PORTER GROUP, leader globale nel luxury fashion e-commerce. Con il suo posizionamento unico in un settore ad alto tasso di crescita come quello del lusso online, il Gruppo conta oltre 3 milioni di clienti attivi da 180 Paesi, quasi 5.000 dipendenti e circa 2.5 miliardi di dollari di fatturato nel 2017 di cui oltre la metà tramite mobile. Nel 2018, con una valutazione di 6 miliardi di dollari, YOOX NET-A-PORTER GROUP entra a far parte di Richemont, uno dei maggiori Gruppi al mondo nel settore del lusso. Le Maison presenti nel suo portafoglio comprendono Cartier, IWC Schaffhausen, Jaeger-LeCoultre, Van Cleef & Arpels, Chloé, Montblanc e Officine Panerai in Italia. Oggi Federico Marchetti è Presidente e Amministratore Delegato di YOOX NET-A-PORTER GROUP e divide il suo tempo fra Milano e Londra. Federico si è laureato in Economia all’Università Bocconi di Milano e ha completato un MBA alla Columbia Business School di New York. Principali traguardi Federico è stato fra i primi a riconoscere l’importanza di un approccio sostenibile alla moda. Nel 2017 il Gruppo è diventato "Fur Free"; già nel 2009, YOOX inaugurava YOOXYGEN, il primo shop-in-shop online dedicato esclusivamente alla moda sostenibile e lanciava ECOBOX™, il primo packaging nell’e-commerce composto da materiali 100% riciclabili. La sostenibilità continua a essere una priorità per il Gruppo. Federico ha sempre creduto nell’uguaglianza e nella parità di genere sul posto di lavoro. Attualmente, nel Gruppo, oltre la metà del senior e middle management sono donne e ricoprono i ruoli più strategici. Federico ha da sempre valorizzato i talenti e sostenuto l’educazione digitale. Nel solo 2017, il Gruppo ha formato attraverso workshop e programmi educativi oltre 2000 studenti – di cui la metà ragazze – in partnership con Fondazione Golinelli in Italia e con Imperial College London nel Regno Unito. Federico è stato fra i primi a scommettere sulla vendita online di orologi e gioielli. Nel 2016 il Gruppo, pioniere nel lancio di queste categorie sul web, si è posizionato come leader nelle vendite di brand quali Piaget, Cartier, Pomellato, Tiffany & Co. e Buccellati. Inoltre, nel corso del 2018 YNAP ha inaugurato le prime destinazioni al mondo dedicate all’hard luxury: The Fine Jewelry and Watch Suite su NET-A-PORTER e The Luxury Watch Guide su MR PORTER. Nel 2016 Federico ha avviato una joint venture con Mohamed Alabbar, proprietario del Dubai Mall (il più grande centro commerciale del mondo che conta 80 milioni di visitatori ogni anno) con l’obiettivo di creare la realtà leader nel luxury e-commerce in Medio Oriente. Nel 2010 Federico è stato pioniere nel portare il Gruppo a sbarcare in Cina come primo e-tailer internazionale nella moda. Nel 2006, un anno prima del lancio dell’iPhone, Federico ha anticipato i tempi creando una task force all’interno del team di YOOX dedicata al mobile commerce per coglierne l’enorme potenziale. Nel 2005 Federico ha inventato il nuovo business model degli ONLINE FLAGSHIP STORE: la costruzione e gestione del monomarca digitale fatto su misura per le principali Maison della moda e del lusso. Armani.com è stato uno dei primi Online Flagship Store lanciati dal Gruppo. Premi e Riconoscimenti 2018 – La commissione Guido Carli premia Federico tra le eccellenze nel campo dell’imprenditoria italiana 2017 – Il Presidente della Repubblica Italiana riconosce a Federico l’onorificenza di “Cavaliere del Lavoro” 2016 – Ernst & Young premia Federico come “Imprenditore dell’Anno” 2016 – La prestigiosa testata giornalistica Institutional Investors inserisce Federico tra i “TOP CEO” del settore del lusso 2016 – L’Harvard Business Review include Federico tra i 10 migliori Amministratori Delegati in Italia 2015 – Wired UK menziona Federico tra le 100 persone più influenti in ambito Tech in Europa 2015 – Vanity Fair include Federico tra “The Disruptors” all’interno della classifica “New Establishment List” 2014 – L’Università Bocconi premia Federico come “Alunno dell’Anno” 2012 – Il Presidente della Repubblica Italiana conferisce a Federico il Premio Leonardo per l’Innovazione 20/03/2019 

06 Marzo 2019

Leader for Talent con Patrizia Grieco, Presidente Enel

  Ha ricevuto il Premio Bellisario, come donna che si è distinta professionalmente a livello nazionale e internazionale, promuove diversità e trasparenza, per rafforzare i CdA delle società quotate: gli studenti LUISS Business School avranno l'opportunità di confrontarsi con Patrizia Grieco, Presidente Enel. Leader for Talent #L4T è un ciclo di incontri con leader, top manager ed esponenti di vertice del mondo delle aziende e delle organizzazioni. Una cornice interattiva pensata per permettere agli studenti della LUISS Business School di confrontarsi direttamente con i leader del nostro tempo. Leader come mentori: un’occasione unica per arricchirsi non soltanto in termini di competenze, ma anche del bagaglio di esperienze, accumulate lungo il percorso per diventare leader. Condiviso, trasmesso, consegnato. Maria Patrizia Grieco è Presidente del consiglio di amministrazione di Enel dal maggio 2014. Laureata in giurisprudenza presso l'Università Statale di Milano, inizia la propria carriera in Italtel nel 1977, assumendone il ruolo di responsabile della direzione legale e affari generali nel 1994. Sempre in Italtel nel 1999 viene nominata direttore generale con il compito di riorganizzare e riposizionare l'azienda di cui diverrà amministratore delegato nel 2002. Successivamente è amministratore delegato di Siemens Informatica, partner di Value Partners e amministratore delegato del Gruppo Value Team (oggi NTT Data). Dal 2008 al 2013 è Amministratore delegato di Olivetti, di cui nel 2011 assume anche la Presidenza. È stata inoltre consigliere di amministrazione di Fiat Industrial e di CIR e ricopre attualmente analogo incarico in Anima Holding, Ferrari e Amplifon. È inoltre membro del consiglio direttivo di Assonime e del consiglio di amministrazione dell’Università Bocconi. Maria Patrizia Grieco è stata nominata Presidente del Comitato italiano per la Corporate Governance nel 2017. Tale Comitato ha il compito di promuovere le pratiche di buon governo societario delle società quotate italiane. 06/03/2019 

12 Febbraio 2019

Ai blocchi di partenza il corso di formazione LUISS Business School per il Pakistan Poverty Alleviation Fund

Roberto Dandi, lecturer Università LUISS Guido Carli e direttore scientifico del progetto, insieme ai rappresentati PPAF – Pakistan Poverty Alleviation Fund Tra il 22 e il 24 gennaio 2019 si è tenuto a Islamabad il kick-off meeting del progetto “Poverty Reduction through Rural Development in Balochistan, Khyber Pakhtunkhwa, Federally Administered Tribal Areas and Neighboring Areas”, commissionato da PPAF – Pakistan Poverty Alleviation Fund, finanziato da AICS –Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e dalla Direzione Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Esteri Italiano, e realizzato dalla LUISS Business School. Il progetto si articolerà in 7 corsi formativi intensivi sulle diverse tematiche connesse allo sviluppo rurale e sarà rivolto a 95 rappresentanti pakistani del PPAF, delle organizzazioni partner del PPAF, dei governi e delle comunità locali delle aree più vulnerabili del Pakistan. I corsi si terranno presso la LUISS Business School, oltre che in Emilia Romagna, Puglia e Sardegna. Le visite di studio in Italia esporranno i partecipanti alle peculiari tradizioni, strutture e innovazioni per lo sviluppo del Paese, che possono essere adattate in Pakistan. I risultati attesi includono il rafforzamento delle capacità di progettazione e gestione, lo sviluppo di un approccio integrato governi-comunità all'interno delle aree territoriali e miglioramenti in settori quali la sanità, l’istruzione, il turismo, la governance locale. 12/02/2019

17 Gennaio 2019

Il manager del futuro

In occasione dell’evento "DIVENTIamofuturo" per la celebrazione dei vent’anni di attività della Fondazione Fondirigenti “G. Taliercio”, promossa da Confindustria e Federmanager, Paolo Boccardelli, Professore Ordinario di Management e Strategie d’Impresa LUISS Guido Carli e Direttore LUISS Business School ha presentato il paper “Il Manager del Futuro”. Il paper ha raccolto i contributi di sedici opinion leader e manager che provengono da contesti imprenditoriali, aziendali, istituzionali e accademici, con lo scopo di identificare i tratti essenziali dei leader del futuro. Numerosi mega-trend, tra i quali rientrano i cambiamenti demografici e climatici, la globalizzazione, la crescita della classe media, l’evoluzione della forza lavoro e la digitalizzazione, stanno trasformando e trasformeranno il mondo nell’arco dei prossimi anni. In un simile scenario, caratterizzato da complessità, volatilità e incertezza, i leader si trovano a dover navigare tra le diverse sfide. Per poter cogliere le molteplici opportunità, occorre ripensare continuamente le proprie strategie. L’analisi delle teorie di leadership strategica e i contributi di autorevoli opinion leader ha consentito di identificare le competenze distintive dei manager del futuro: capacità di adattamento, sostenibilità, inclusività, innovazione, spirito di collaborazione, creative thinking, visione di lungo termine, execution, orientamento al valore condiviso. In base all’analisi dei dati a disposizione, il segreto della nuova leadership risiede nella capacità di portare a termine gli obiettivi dell’organizzazione, stimolando e coinvolgendo l’intero team nel progetto strategico orientato al lungo termine. Il manager del futuro deve essere camaleontico, in grado di sviluppare un’ampia conoscenza delle varie discipline, e responsive, in grado di trasformare la vision dell’impresa in azioni concrete al fine di creare valore condiviso. Dallo studio dei contributi, quindi, emerge con chiarezza la necessità di comprendere e gestire le complessità, di sviluppare idee e innovazione e di orientarsi verso uno stile di leadership responsabile che possa coinvolgere tutti gli stakeholder. LEGGI LA RICERCA 16/01/2019 

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